Che dire, all'inizio stavo pensando che questi tizi sono tutti uguale, in quanto in parte la tua vicenda si assomiglia a una mia precedente esperienza. Ma leggendo adesso e attentamente questo tuo post, egregio CRIMOR, non ti offendere, ma hai fatto acqua (anzi hai fatto più buchi nella botte piena) da tutte le parti. Non potevi chiarirti prima, avendo tutto questo buon rapporto con l'ufficiale e non far trascorrere vent'anni. Eppure noto che la penna la sai usare. Dovresti chiarire con i colleghi del forum, che ti hanno dato plauso per il bel gesto compiuto. La discussione non si dovrebbe chiudere di colpo, uno potrebbe pensare male. Sempre con simpatia ti saluto, senza offesa.crimor ha scritto:Precisazione a nome di utente CRIMOR.
Per quanto concerne il Post da me sollevato aps Antonio Loparco, intendo chiudere la discussione, in quanto ci siamo sentiti con il Comandante, Capitano Gabriele Passarotto,( di cui comunque ad onore del vero dall'anno 1987, data in cui le Nostre Strade Professionali (Con le debite proporzioni) si sono incontrate, non ci siamo mai comunque persi di vista, sia per collaborazioni lavorative ed anche privatamente) e ci siamo chiariti circa l'argomentazione di cui non intendo ulteriormente portare avanti alcuna discussione. Ringrazio tutti per la Collaborazione e la sempre presente "Vivacita".. di questo Forum. Ci rivediamo per altre domande o problematiche in questa Grande famiglia di cui come ogni Famiglia si puo' discutere ma l'importante e' chiarire. Appuntato scelto Antonio Loparco
Apps. Antonio loparco
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francotemplare
Re: Apps. Antonio loparco
Re: R: Apps. Antonio loparco
Cercasti. Giustizia...trovasti la legge..de Gregori Francesco il bandito e il campione. Con affetto a francotemplare. Crimor
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Re: Apps. Antonio loparco
antonio,
ho smesso la divisa da pochi mesi. per un periodo di tempo ho lavorato nell'ufficio matricola della mia amministrazione. elogi, encomi, ne ho registrato da fare indigestione. rispettavo solamente quelli attribuiti alle persone che conoscevo e per aver saputo con certezza i fatti avvenuti. per la loro assoluta dedizione al servizio svolto, per i sacrifici, per la correttezza morale, per il rispetto delle regole. ma tutto intorno c'era un oceano di carrieristi. senza scrupoli. alcuni domandavano di inserirsi nei meriti perchè erano nelle vicine aliquote di avanzamento ... molte porcherie, insomma.
vorrei dirti solo una cosa: conservati il merito del gesto di umanità, di aver nesso a rischio la tua incolumità fisica per il prossimo. questo gesto non te lo leva nessuno. nessuna commissione di accertamento. i tuoi colleghi conoscono bene i fatti, la stima guadagnata anche con quel tuo gesto, non la perderai mai,
son passati tanti anni, troppi. ma tu pensa alle persone che hai salvato, la loro riconoscenza non ha aggettivi.
i carrieristi, quelli senza scrupoli, alla fine pagano sempre.
con stima,
luigi
ho smesso la divisa da pochi mesi. per un periodo di tempo ho lavorato nell'ufficio matricola della mia amministrazione. elogi, encomi, ne ho registrato da fare indigestione. rispettavo solamente quelli attribuiti alle persone che conoscevo e per aver saputo con certezza i fatti avvenuti. per la loro assoluta dedizione al servizio svolto, per i sacrifici, per la correttezza morale, per il rispetto delle regole. ma tutto intorno c'era un oceano di carrieristi. senza scrupoli. alcuni domandavano di inserirsi nei meriti perchè erano nelle vicine aliquote di avanzamento ... molte porcherie, insomma.
vorrei dirti solo una cosa: conservati il merito del gesto di umanità, di aver nesso a rischio la tua incolumità fisica per il prossimo. questo gesto non te lo leva nessuno. nessuna commissione di accertamento. i tuoi colleghi conoscono bene i fatti, la stima guadagnata anche con quel tuo gesto, non la perderai mai,
son passati tanti anni, troppi. ma tu pensa alle persone che hai salvato, la loro riconoscenza non ha aggettivi.
i carrieristi, quelli senza scrupoli, alla fine pagano sempre.
con stima,
luigi
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Francescomoric
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- Iscritto il: ven set 20, 2013 4:25 pm
Re: Apps. Antonio loparco
Caro Antonio sei un grande, ma ti consiglio di procedere nei confronti di questo " EROE DI CARTONE " possibilmente anche via legale in quanto è vergognosa l'azione fatta da questo "SIGNORE" e se non riesci con la via legale rivolgiti a STRISCIA LA NOTIZIA , cosi lo farai conoscere alla Nazione intera. Ciao e buona fortuna
-
Enzo_
Re: Apps. Antonio loparco
Che cosa significa questa metafora. L'articolo parla di un gesto davvero esemplare di questo ufficiale. Posta l'articolo di stampa che riportò la cronaca dell'incendio per farci capire megliocrimor ha scritto:Cercasti. Giustizia...trovasti la legge..de Gregori Francesco il bandito e il campione. Con affetto a francotemplare. Crimor
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Re: Apps. Antonio loparco
Questo Parere del CdS lo posto qui, in modo che si sappia che non ci si può parlare con la stampa quando avvengono certe disparità tra colleghi.
Quindi occhio.
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L'articolo pubblicato -OMISSIS-, che l'appuntato scelto -OMISSIS- ammette essere stato " in parte " da lui sollecitato, rivendicava allo stesso appuntato un "encomio semplice" concesso ai militari della propria squadra e negato allo stesso ricorrente. Della concessione aveva dato notizia nei giorni precedenti lo stesso quotidiano.
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PARERE ,sede di CONSIGLIO DI STATO ,sezione SEZIONE 2 ,numero provv.: 201404047 - Public 2014-12-15
04047/2014 e data 15/12/2014
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda
Adunanza di Sezione del 5 novembre 2014
NUMERO AFFARE 12448/2012
OGGETTO:
Ministero della difesa
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, proposto dal sig. -OMISSIS-, per l’annullamento di sanzione disciplinare.
LA SEZIONE
Vista la relazione prot. n. -OMISSIS-, con la quale il Ministero della difesa (Direzione generale del personale militare ) ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario indicato in oggetto;
Visto il ricorso ,trasmesso in data -OMISSIS-;
Visto l'art. 52 D. Lgs. 30.06.2003 n. 196, commi 1 e 2;
Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Mauro Zampini;
PREMESSO:
In data -OMISSIS-, contestava all'odierno ricorrente un'infrazione disciplinare per violazione dell'art. 19 del P.D.R. n. 545 del 1986 (regolamento di disciplina militare), per violazione del dovuto riserbo sulle questioni militari; e dell'art. 33 dello stesso regolamento, per pubblica manifestazione a mezzo stampa di argomenti di servizio senza la prescritta autorizzazione, invitandolo a fornire le proprie giustificazione.
L'articolo pubblicato -OMISSIS-, che l'appuntato scelto -OMISSIS- ammette essere stato " in parte " da lui sollecitato, rivendicava allo stesso appuntato un "encomio semplice" concesso ai militari della propria squadra e negato allo stesso ricorrente. Della concessione aveva dato notizia nei giorni precedenti lo stesso quotidiano.
Con atto notificato il -OMISSIS- irrogava al ricorrente la sanzione disciplinare di corpo di giorni tre, per la mancanza compendiata con la seguente motivazione:
-" …appuntato scelto dei carabinieri, addetto a stazione distaccata, non evitava la divulgazione attinenti al servizio relative alla mancata concessione di ricompensa a suo favore, trattando, sulla stampa, argomenti di servizio senza la prescritta autorizzazione della scala gerarchica, in violazione dell'art. 19, comma1, lettera b) e dell'art. 33, comma 2, del D.P.R. n. 545 del 18 luglio 1986 ".
Vistosi rigettato nella competenza il ricorso gerarchico proposto in data -OMISSIS- avverso il provvedimento punitivo, il ricorrente avanzava il ricorso straordinario in esame, con il quale deduceva i vizi di:
- violazione degli artt. 10 ,15 ,16 , 19 , 21, 33 ,36 ,58 ,60 ,62 ,63 e 64 del regolamento di disciplina militare;
- sproporzione della sanzione rispetto al fatto addebitato.
CONSIDERATO:
All'istanza di accesso agli scritti difensivi dell'amministrazione, contenuta nel ricorso accanto alla riserva di proposizione di motivi aggiunti, si dà positivo riscontro con nota ministeriale n. -OMISSIS-, che comunica l'avvenuta trasmissione dei documenti richiesti al ricorrente e il mancato seguito da parte del medesimo di repliche, controdeduzioni o motivi aggiunti.
Controdeduce la relazione proponendo in via preliminare eccezione di inammissibilità per mancata coincidenza tra le censure del ricorso straordinario rispetto a quello straordinario, solo parziale; e propugnando complessivo rigetto dell'atto di gravame per l'inconsistenza delle doglianze, nonché per l'inammissibilità dei motivi contenuti nel ricorso ma innovativi rispetto a quelli proposti nel gravame gerarchico.
Per quanto concerne la censura relativa agli artt. 19 e 33 del regolamento di disciplina militare, è palesemente infondato il rilievo che l'argomento trattato nell'articolo di stampa che da origine al procedimento non tratti argomento di servizio, sol che si consideri che l'art . 19 espressamente fa riferimento al divieto relativamente ad argomenti di servizio " anche se insignificanti"; e che il citato art. 33 vincola per il personale militare la pubblica manifestazione del pensiero alla richiesta e al rilascio di espressa autorizzazione rilasciata in via gerarchica; la richiesta deve indicare l'argomento da trattare e i limiti della trattazione, e deve pervenire al richiedente in tempo utile.
Né si possono porre sullo stesso piano la notizia tramite stampa del riconoscimento accordato ad un gruppo di militari con quella apparsa su altro, successivo articolo di stampa, dichiaratamente sollecitato dal ricorrente, in replica al primo ,contenente la recriminazione di chi non è stato oggetto dell'encomio.
Quanto alla asserita sproporzione tra misura della sanzione e condotta addebitata , soccorre consolidata giurisprudenza ( v., ex multis ,Consiglio di Stato ,sez.VI , n.512 del 14 febbraio 2008; sez.IV , sent. n. 2830 del 31 maggio 2007 e 7615 del 18 dicembre 2006 ), ad affermare che la valutazione in ordine alla gravità dei fatti addebitati, in consimile procedimento, ed alla conseguente sanzione da irrogare sfugge al sindacato del giudice in quanto rientrante nella espressione di discrezionalità amministrativa, salvo i casi di manifesta illogicità, irragionevolezza, travisamento dei fatti, non invocabili nel caso di specie e comunque attendibili se comprovati.
Questo per quanto concerne le censure contenute in entrambi i ricorsi, gerarchico e straordinario.
P.Q.M.
Esprime parere che il ricorso sia infondato.
Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'art. 52, comma 1 D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, per procedere all'oscuramento delle generalità degli altri dati identificativi di persone coinvolte comunque negli atti del contenzioso ,manda alla Segreteria di procedere all'annotazione di cui ai commi 1 e 2 della medesima disposizione, nei termini indicati.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE F/F
Mauro Zampini Paolo De Ioanna
IL SEGRETARIO
Marisa Allega
Quindi occhio.
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L'articolo pubblicato -OMISSIS-, che l'appuntato scelto -OMISSIS- ammette essere stato " in parte " da lui sollecitato, rivendicava allo stesso appuntato un "encomio semplice" concesso ai militari della propria squadra e negato allo stesso ricorrente. Della concessione aveva dato notizia nei giorni precedenti lo stesso quotidiano.
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PARERE ,sede di CONSIGLIO DI STATO ,sezione SEZIONE 2 ,numero provv.: 201404047 - Public 2014-12-15
04047/2014 e data 15/12/2014
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda
Adunanza di Sezione del 5 novembre 2014
NUMERO AFFARE 12448/2012
OGGETTO:
Ministero della difesa
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, proposto dal sig. -OMISSIS-, per l’annullamento di sanzione disciplinare.
LA SEZIONE
Vista la relazione prot. n. -OMISSIS-, con la quale il Ministero della difesa (Direzione generale del personale militare ) ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario indicato in oggetto;
Visto il ricorso ,trasmesso in data -OMISSIS-;
Visto l'art. 52 D. Lgs. 30.06.2003 n. 196, commi 1 e 2;
Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Mauro Zampini;
PREMESSO:
In data -OMISSIS-, contestava all'odierno ricorrente un'infrazione disciplinare per violazione dell'art. 19 del P.D.R. n. 545 del 1986 (regolamento di disciplina militare), per violazione del dovuto riserbo sulle questioni militari; e dell'art. 33 dello stesso regolamento, per pubblica manifestazione a mezzo stampa di argomenti di servizio senza la prescritta autorizzazione, invitandolo a fornire le proprie giustificazione.
L'articolo pubblicato -OMISSIS-, che l'appuntato scelto -OMISSIS- ammette essere stato " in parte " da lui sollecitato, rivendicava allo stesso appuntato un "encomio semplice" concesso ai militari della propria squadra e negato allo stesso ricorrente. Della concessione aveva dato notizia nei giorni precedenti lo stesso quotidiano.
Con atto notificato il -OMISSIS- irrogava al ricorrente la sanzione disciplinare di corpo di giorni tre, per la mancanza compendiata con la seguente motivazione:
-" …appuntato scelto dei carabinieri, addetto a stazione distaccata, non evitava la divulgazione attinenti al servizio relative alla mancata concessione di ricompensa a suo favore, trattando, sulla stampa, argomenti di servizio senza la prescritta autorizzazione della scala gerarchica, in violazione dell'art. 19, comma1, lettera b) e dell'art. 33, comma 2, del D.P.R. n. 545 del 18 luglio 1986 ".
Vistosi rigettato nella competenza il ricorso gerarchico proposto in data -OMISSIS- avverso il provvedimento punitivo, il ricorrente avanzava il ricorso straordinario in esame, con il quale deduceva i vizi di:
- violazione degli artt. 10 ,15 ,16 , 19 , 21, 33 ,36 ,58 ,60 ,62 ,63 e 64 del regolamento di disciplina militare;
- sproporzione della sanzione rispetto al fatto addebitato.
CONSIDERATO:
All'istanza di accesso agli scritti difensivi dell'amministrazione, contenuta nel ricorso accanto alla riserva di proposizione di motivi aggiunti, si dà positivo riscontro con nota ministeriale n. -OMISSIS-, che comunica l'avvenuta trasmissione dei documenti richiesti al ricorrente e il mancato seguito da parte del medesimo di repliche, controdeduzioni o motivi aggiunti.
Controdeduce la relazione proponendo in via preliminare eccezione di inammissibilità per mancata coincidenza tra le censure del ricorso straordinario rispetto a quello straordinario, solo parziale; e propugnando complessivo rigetto dell'atto di gravame per l'inconsistenza delle doglianze, nonché per l'inammissibilità dei motivi contenuti nel ricorso ma innovativi rispetto a quelli proposti nel gravame gerarchico.
Per quanto concerne la censura relativa agli artt. 19 e 33 del regolamento di disciplina militare, è palesemente infondato il rilievo che l'argomento trattato nell'articolo di stampa che da origine al procedimento non tratti argomento di servizio, sol che si consideri che l'art . 19 espressamente fa riferimento al divieto relativamente ad argomenti di servizio " anche se insignificanti"; e che il citato art. 33 vincola per il personale militare la pubblica manifestazione del pensiero alla richiesta e al rilascio di espressa autorizzazione rilasciata in via gerarchica; la richiesta deve indicare l'argomento da trattare e i limiti della trattazione, e deve pervenire al richiedente in tempo utile.
Né si possono porre sullo stesso piano la notizia tramite stampa del riconoscimento accordato ad un gruppo di militari con quella apparsa su altro, successivo articolo di stampa, dichiaratamente sollecitato dal ricorrente, in replica al primo ,contenente la recriminazione di chi non è stato oggetto dell'encomio.
Quanto alla asserita sproporzione tra misura della sanzione e condotta addebitata , soccorre consolidata giurisprudenza ( v., ex multis ,Consiglio di Stato ,sez.VI , n.512 del 14 febbraio 2008; sez.IV , sent. n. 2830 del 31 maggio 2007 e 7615 del 18 dicembre 2006 ), ad affermare che la valutazione in ordine alla gravità dei fatti addebitati, in consimile procedimento, ed alla conseguente sanzione da irrogare sfugge al sindacato del giudice in quanto rientrante nella espressione di discrezionalità amministrativa, salvo i casi di manifesta illogicità, irragionevolezza, travisamento dei fatti, non invocabili nel caso di specie e comunque attendibili se comprovati.
Questo per quanto concerne le censure contenute in entrambi i ricorsi, gerarchico e straordinario.
P.Q.M.
Esprime parere che il ricorso sia infondato.
Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'art. 52, comma 1 D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, per procedere all'oscuramento delle generalità degli altri dati identificativi di persone coinvolte comunque negli atti del contenzioso ,manda alla Segreteria di procedere all'annotazione di cui ai commi 1 e 2 della medesima disposizione, nei termini indicati.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE F/F
Mauro Zampini Paolo De Ioanna
IL SEGRETARIO
Marisa Allega
Re: Apps. Antonio loparco
Ho letto questa storia e ci sono un paio di cose che non mi tornano: il collega spara a zero sul suo comandante su di un forum facendo intendere che si sarebbe reso responsabile di una serie di reati (io ci vedo almeno la truffa ai danni dello Stato e il falso ideologico) dopo 20 anni dall'evento. Chiede lumi agli utenti per ritrattare subito dopo riferendo che ha chiarito con lo stesso Ufficiale (invitato a ritrattare?): allora o era in cattiva fede lui quando lo ha accusato sul forum di essersi appropriato di un riconoscimento che non gli spettava oppure ha ragione ma è stato "invitato" a lasciare perdere dall'Ufficiale "con il quale non ha mai smesso di avere buoni rapporti".
In ogni caso la vicenda puzza: il consiglio è sempre quello di pensare dieci volte prima di scrivere accuse su di un forum.....
In ogni caso la vicenda puzza: il consiglio è sempre quello di pensare dieci volte prima di scrivere accuse su di un forum.....