Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Feed - CARABINIERI

panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13191
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Messaggio da panorama »

Per notizia,
Alcune persone sono assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Chissà, un giorno come riferimento potrebbe essere utile


panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13191
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Messaggio da panorama »

Notizia apparsa oggi 30 Novembre 2024 su Tiscali da parte IL MATTINO

Napoli, ipertrofia prostatica: ospedale del mare primo a garantire l'idrodissezione

All'Ospedale del Mare di Napoli è stato raggiunto un grande traguardo in ambito medico: da oggi è disponibile una delle tecniche mininvasive più innovative per il trattamento dell'ipertofia prostatica benigna.

Tre gli interventi che sono stati effettuati presso l’Unità Operativa Complessa di Urologia, diretta dal dottor Antonello Cioffi. I pazienti, due cittadini campani e uno siciliano, che hanno beneficiato dell’idrodissezione prostatica (aquabeam). «Si tratta di un trattamento robotico innovativo, mini-invasivo per l’ipertrofia prostatica benigna - spiega il dottor Cioffi – grazie al quale il chirurgo, utilizzando immagini ecografiche e cistoscopiche, identifica le strutture anatomiche importanti per mantenere le funzioni sessuali e della continenza e, con un getto d'acqua senza calore, rimuove il tessuto prostatico in eccesso per fornire un sollievo duraturo con bassi tassi di complicanze».

I risultati sono evidenti, il 90% dei pazienti riesce a preservare l’eiaculazione e il 100% mantiene la continenza. Inoltre questa tecnica mininvasiva permette di ridurre i tempi di degenza, la rimozione del catere avviene di norma già entro 24 ore dall’intervento.

Questo risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto la dottoressa Rubina Aquila (anestesista dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Ciro Fittipaldi) insieme agli infermieri e operatori sociosanitari di sala operatoria (diretti dal dottor Pasquale Palma) e di reparto (diretti dal dottor Antonio Fusco).

«Abbiamo raggiunto un nuovo risultato importante per offrire, nel pubblico, trattamenti di altissima specializzazione», sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva.

La novità significativa è che il trattamento mininvasivo, finora, era disponibile solo in regime di libera professione ed esclusivamente in strutture sanitarie del Centro e Nord Italia (nessuna al Sud Italia). Milano è l’unica città del Nord Italia nella quale due ospedali garantiscono l'operazione in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. «L’ASL Napoli 1 Centro è quindi la prima azienda sanitaria pubblica ad offrire questo trattamento nell’ambito delle prestazioni coperte dal Servizio sanitario nazionale».
panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13191
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Messaggio da panorama »

Concorrenza, Antitrust: prenotazione visite e ritiro referti vanno estesi alle parafarmacie

L’Antitrust nella segnalazione sulla legge per la concorrenza: prenotazione delle visite al Cup, pagamento del ticket e ritiro dei referti vanno estesi alle parafarmacie

9 Gennaio 2025

Prenotazione delle visite al Cup, pagamento del ticket e ritiro dei referti vanno estesi anche alle parafarmacie. È quanto ribadito dall’Autorità Antitrust nella segnalazione, inviata al Governo e al Parlamento, per la predisposizione della legge annuale sulla concorrenza. L’esclusione delle parafarmacie dalla possibilità di garantire ai cittadini questi servizi, argomenta l’Antitrust, è lesivo della concorrenza.

La segnalazione è la “Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza” pubblicata sul bollettino online del 7 gennaio dall’Antitrust. L’approvazione della legge sulla concorrenza, ricorda l’Autorità, rappresenta anche “un momento importante dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di seguito, “PNRR”), che considera la tutela e la promozione della concorrenza quale fattore essenziale per favorire l’efficienza e la crescita economica del sistema”.

Nella sua segnalazione l’Antitrust si concentra su una serie di proposte che riguardano tre aree ritenute “prioritarie e strategiche” per la crescita economica del Paese: le infrastrutture energetiche e portuali; il trasporto pubblico non di linea; i servizi pubblici locali. E interviene su due temi attinenti agli sconti sui farmaci e ai servizi di prenotazione visite e ritiro referti per farmacie e parafarmacie.

Sconti sui farmaci

Nella segnalazione l’Autorità ripercorre le tappe che hanno portato agli sconti sui farmaci.

Il decreto Bersani del 2006 ha previsto la possibilità di determinare liberamente lo sconto sul prezzo dei farmaci di Fascia C SOP e OTC. Tale facoltà era stata vincolata a due condizioni: lo sconto doveva essere “esposto in modo leggibile e chiaro al consumatore” e doveva essere “praticato a tutti gli acquirenti”.

Il successivo decreto Salva-Italia del 2011 ha esteso la facoltà di praticare liberamente sconti sui prezzi di tutti i medicinali di fascia C, ossia anche sui farmaci con obbligo di prescrizione medica .

Con il decreto Cresci-Italia del 2012, spiega l’Antitrust, il legislatore ha stabilito che “le farmacie possono praticare sconti sui prezzi di tutti i tipi di farmaci e prodotti venduti pagati direttamente dai clienti, dandone adeguata informazione alla clientela”, includendovi così anche i farmaci di fascia A acquistabili a fronte di prescrizione medica purché pagati dal consumatore”.

La nuova disciplina ha ampliato le categorie di farmaci scontabili, ma ha eliminato il precedente obbligo di praticare gli sconti “a tutti gli acquirenti” sostituendolo col più generico requisito di fornire un’“adeguata informazione alla clientela”.

“L’Antitrust propone una modifica al decreto: “sarebbe necessario rendere esplicito che gli sconti su tutti i farmaci e sulle preparazioni magistrali distribuiti da farmacie, parafarmacie e dagli esercizi autorizzati alla vendita possono essere applicati liberamente, anche in modo diversificato (ossia consentendo fidelizzazioni, premialità, sconti per categorie di pazienti)”.

Prenotazione visite e ritiro referti: esclusione parafarmacie ha ricadute negative sui consumatori

L’Antitrust interviene poi sulle parafarmacie e su attività quali prenotazioni visite e ritiro referti.

L’Autorità ricorda che già in precedenza aveva rilevato che “escludere alle parafarmacie la possibilità – riconosciuta alle farmacie – di offrire servizi (quali il servizio CUP o il servizio ritiro del referto) idonei ad ampliare la gamma dei servizi offerti e conseguentemente ad attrarre maggiore clientela presso il proprio punto vendita sia lesivo delle norme e dei principi a tutela della concorrenza. L’esclusione delle parafarmacie dall’esercizio di tali attività rappresenta, infatti, un comportamento idoneo a determinare per queste ultime un ingiustificato svantaggio concorrenziale rispetto alle farmacie. Tale esclusione è idonea ad avere ricadute negative anche sui consumatori i quali vengono privati di un potenziale ulteriore canale di accesso ai suddetti servizi”.

“La discriminazione tra farmacie e parafarmacie non trova giustificazione nel vigente quadro normativo”, ribadisce l’Autorità, ricordando che le parafarmacie intervengono per avere più concorrenza e favorire la libertà di scelta del consumatore.

“In questo contesto, spiega l’Antitrust, “la mancata esplicita previsione” della possibilità di fornire servizi di prenotazione visite, pagamento ticket e ritiro referti attraverso le parafarmacie risulta in contrasto con l’obiettivo di “realizzare un’offerta più ampia possibile di canali di accesso, al fine di garantire il più elevato livello possibile di fruibilità per il cittadino” fissato dalle “Linee guida nazionali CUP”.

Anche perché attraverso entrambi i canali, farmacie e parafarmacie, “i cittadini potrebbero ricevere assistenza da parte di farmacisti abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine (la cui presenza è obbligatoria anche nelle parafarmacie)”

L’Antitrust dunque “auspica un intervento di carattere legislativo al fine di orientare in senso pro-concorrenziale la disciplina nazionale e regionale sui servizi di prenotazione di visite mediche specialistiche tramite CUP e servizi connessi, ampliandone l’affidamento anche alle parafarmacie”.
panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13191
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Messaggio da panorama »

Test genetici: cosa sono e quando farli

I test genetici sono una conquista piuttosto recente della medicina, sebbene ancora in evoluzione.

Attraverso l’analisi del DNA consentono di ricavare tutte quelle informazioni genetiche che possono aiutare a determinare le malattie a cui l’organismo può essere predisposto e fornire, laddove possibile, indicazioni per prevenirle.

Cos’è un esame genetico?

Un esame genetico è un tipo di test che identifica i cambiamenti nei geni, cromosomi o proteine. I risultati di un test genetico possono confermare o escludere una sospetta condizione genetica o aiutare a determinare la possibilità di una persona di sviluppare o trasmettere una malattia genetica.

Il medico prescrive gli esami genetici, non solo nel caso in cui una coppia desidera avere un figlio ma anche per indagare la condizioni di salute del proprio assistito e capire se questa è determinata da una condizione genetica ed ereditaria.

A cosa servono i test genetici?

I test genetici sono uno strumento diagnostico utilizzato per stabilire se una persona sia o meno portatrice di una specifica alterazione genetica, che causa patologie o malattia.

Tra i diversi tipi di test genetici disponibili, sono disponibili:

>> Test genetici diagnostici: per diagnosticare se una persona è affetta da una condizione genetica. È in grado di individuare la fibrosi cistica o la malattia di Huntington.

>> Test genetici predittivi: per stabilire le probabilità di una persona di sviluppare una malattia genetica prima che si manifestino i sintomi. Tali test, di solito, si effettuano quando la condizione medica è ereditaria. Possono essere utili per stabilire il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore.

>> Test preimpianto: si utilizza durante i tentativi di concepimento per mezzo della fecondazione in vitro. Si effettua uno screening sugli embrioni e quelli che non presentano anomalie genetiche vengono impiantati nell’utero.

>> Test prenatali: per individuare un’eventuale malattia genetica nei geni del feto per controllata l’eventuale presenza di disturbi come la sindrome di Down e la trisomia 18. I moderni test prenatali sono in grado di campionare il DNA del bambino attraverso un semplice prelievo del sangue materno.

>> Screening neonatale: effettuati nelle prime sei-otto settimane di vita del bambino consento di controllare la presenza di determinate anomalie genetiche e metaboliche in grado di causare determinate condizioni.

>> Test del portatore: effettuati in presenza di un’anamnesi familiare positiva per una malattia genetica, come l’anemia falciforme o la fibrosi cistica, al paziente viene consigliato di sottoporsi a questo test prima di avere figli. Alcuni gruppi etnici sono a rischio maggiore di sviluppare alcune malattie genetiche.

>> Farmacogenetica: può aiutare a stabilire quale farmaco e quale dosaggio sia più efficace nel caso una persona presenti una condizione di salute o una malattia.

Cosa può dirci un test genetico?

Un test genetico può:

>> aiutare a diagnosticare una rara condizione di salute in un bambino e determinare se una condizione di salute è ereditaria.

>> individuare il rischio di contrarre determinate malattie, inclusi alcuni tipi di cancro.

>> aiutare i medici nel decidere quale medicinale o trattamento somministrare al paziente.
panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13191
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Notizie Sanitarie da sapere trovate su Internet

Messaggio da panorama »

Indennità di accompagnamento legge 18/80 per impossibilità di uscire di casa.

13 Aprile 2025

La Cassazione ha disposto che se una persona non riesce ad uscire di casa le spetta l'indennità di accompagnamento.

Indennità di accompagnamento: autonomia

E' prevista l'erogazione dell'indennità di accompagnamento a chi è autosufficiente? Oppure questa provvidenza si ottiene solo nei casi in cui sia presente una totale non autonomia? La risposta è che per chi non è autosufficiente, è teoricamente possibile ottenere l'indennità di accompagnamento in base ad una sentenza abbastanza risalente della Corte di Cassazione che appunto stabilisce infatti i parametri di autosufficienza.

Impossibilità ad uscire di casa

In riferimento all'indennità di accompagnamento, vediamo nei dettagli in quali casi è possibile richiedere il sussidio, anche in situazione di autosufficienza.
È stata infatti la Corte di Cassazione a stabilire che è possibile erogare l'indennità di accompagnamento anche a chi è autosufficiente ma non è in grado di uscire e camminare da solo fuori dalla propria abitazione. È la sentenza numero 8060 del 27 Aprile 2004 che ha stabilito questo principio.

Cosa si intende per non uscire di casa?

Ovviamente gli atti della vita quotidiana tipici dell'età, ma la persona non deve essere in grado di uscire e camminare da sola fuori dalla propria abitazione. A breve quindi, andremo a vedere nel dettaglio la sentenza della Cassazione e cosa si intende per non essere in grado di camminare da soli fuori dalla propria abitazione.

Indennità di accompagnamento: le patologie

Prima però vediamo quali sono le patologie che permettono di ottenere l'accompagnamento. Per comprendere bene la sentenza della Cassazione che stabilisce la possibilità dell'indennità di accompagnamento a chi è autosufficiente, dobbiamo essere a conoscenza delle patologie che permettono di ottenere appunto l'indennità.

Le patologie che con maggiore frequenza danno diritto a ricevere l'indennità di accompagnamento sono, facendo un elenco non esaustivo, ad esempio malattie mentali, fra cui schizofrenia e bipolarismo, l'autismo, le malattie congenite, fra cui la Sindrome di Down, il Parkinson, l'Alzheimer, la sclerosi multipla, soprattutto se in stadio avanzato, problemi cardiovascolari gravi, interventi chirurgici che abbiano comportato menomazioni permanenti come amputazioni o asportazioni di organi fondamentali gravi problemi neurologici. Malattie croniche che necessitano di cure perenni, postumi di episodi ischemici, fra cui da paresi; HIV però, nella forma grave che incide sull'attività quotidiana e la paraplegia o la tetraplegia.
Rispondi