Attività del forum
Re: Attività del forum
Al forum pervengono quotidianamente quesiti di natura amministrativa ed altri con risvolti giuridici. Questi ultimi non raramente, si riferiscono a procedimenti penali cui purtroppo nostri colleghi sono sottoposti in itinere. Qualche volta i mediatori, gli interlocutori, i referenti, forse spiazzati dalle richieste, reagiscono in maniera vivace diciamo così, rischiando di apparire poco propensi all'ascolto e insensibili nei riguardi di colore che a torto o a ragione, sono avvisati, indagati, limitati comunque nella libertà personale. Sarebbe ora di tracciare delle linee guida per tutti coloro che si affacciano a questo blog, ribadendo che non possono essere discussi casi specifici di procedimenti penali, specie quelli in corso di espletamento. Inoltre è bene qualora si ripresentino casi analoghi, interpellare preliminarmente l'interessato sulla consistenza della questione, prima di interagire con lo stesso. Lancio la pietra nello stagno, poiché in buona fede o no chi si affaccia alla discussione cerca forse una parola di conforto e sostegno che comunque non può essere ragionevolmente spesa in questo ambito pubblico. Sarebbe auspicabile nel migliore dei casi che i proponenti si riferiscano a casi generici, senza riferimenti individuali, così come il Codice Penale insegna con la "fattispecie". Sentiamo cosa ne pensano gli internauti.
Saluti a tutti.
Saluti a tutti.
Re: Attività del forum
vedo che sul sito sono presenti avvocati penalisti che rispondono a domande su casi specifici di procedimenti penali, conseguentemente mi pare ovvio che, se l'interessato usando uno pseudonimo pubblica il proprio caso, esercita un proprio diritto.
Re: Attività del forum
L'assunto.
E' notizia di questi ultimi giorni che la debacle della nostra nazionale di calcio, sia un epilogo riconducibile per taluni, alla crisi dei valori sociali, ad una fase di stanca di ristagno. Un affievolirsi del nerbo, della sostanza.
Le cause ovviamente sono molteplici e potrebbero trarre origine da una serie di fattori, il primo dei quali credo, sia dovuto al perpetuo e repentino mutare della realtà ed ai suoi cicli, cosa nota, ma ogni volta inestricabile, difficile da fronteggiare ed interpretare.
Saranno forse le paure inconsce emergenti dai flussi migratori incontrollati che riversandosi nel quotidiano, modificano molti dei nostri modelli di vita e della nostra percezione dello “stabile e dell'assodato”.
L'altra piaga che non rende i sogni tranquilli, è la gestione della cosa pubblica, la mole del debito e delle leggi che la disciplinano e che a tratti la inceppano, gli abusi e le reticenze di chi vuole assurgere ad amministratore del bene comune. La spinta però mira ad interessi fuorvianti e personalistici che nulla hanno a che vedere con la soluzione delle tematiche. Da qui è un appiattimento del vivere su linee di concetto snervate, di resa della responsabilità, più propensa alla critica (sterile) ed all'autocommiserazione che all'azione, al sussulto dell'orgoglio nazionale. Torniamo quindi al tema d'apertura: crisi dei valori. I giovani calciatori per quanto criticabili hanno dato il meglio di loro che oggi, risponde ad un livello di resa molto mediocre purtroppo. Anche le scelte tecniche e tattiche hanno avuto un peso determinante negli esiti. Meraviglia delle meraviglie però che tutti in qualche modo si siano autoassolti, specie la dirigenza che ha tirato i fili della matassa sin dal primo tempo (!), con le scelte che in tale contesto hanno decretato all'attualità, la morte del calcio italiano per scelleratezza.
Si è perso il concetto di inamovibilità, nessuno vuole abbandonare la poltrona anche di fronte ad incontrovertibili batoste, come se davvero il principio dovrebbe introdurlo burlescamente un giullare (Maurizio CROZZA) in vena di goliardia, allorquando sbeffeggia il governatore della Campania DE LUCA.
Ben vengano i giornalisti, le iene i fustigatori, i figli della satira che mettono a nudo molti dei vizi capitali e non. Sullo sfondo purtroppo una politica asfittica, ripetitiva, solo ridondante di dati e di accuse reciproche di idee (poche vuote ed inceppate), sbandierate come toccasana alla platea dei predestinati elettori.
Bisogna riprendere gli allenamenti, affinché la società si rigeneri, ma smantellare questo apparato culturale in primis, richiede spinte epocali, solerzia ed amore per la patria, unità, concordia d'intenti e base comune per tutti, l'onestà.
Saluti
E' notizia di questi ultimi giorni che la debacle della nostra nazionale di calcio, sia un epilogo riconducibile per taluni, alla crisi dei valori sociali, ad una fase di stanca di ristagno. Un affievolirsi del nerbo, della sostanza.
Le cause ovviamente sono molteplici e potrebbero trarre origine da una serie di fattori, il primo dei quali credo, sia dovuto al perpetuo e repentino mutare della realtà ed ai suoi cicli, cosa nota, ma ogni volta inestricabile, difficile da fronteggiare ed interpretare.
Saranno forse le paure inconsce emergenti dai flussi migratori incontrollati che riversandosi nel quotidiano, modificano molti dei nostri modelli di vita e della nostra percezione dello “stabile e dell'assodato”.
L'altra piaga che non rende i sogni tranquilli, è la gestione della cosa pubblica, la mole del debito e delle leggi che la disciplinano e che a tratti la inceppano, gli abusi e le reticenze di chi vuole assurgere ad amministratore del bene comune. La spinta però mira ad interessi fuorvianti e personalistici che nulla hanno a che vedere con la soluzione delle tematiche. Da qui è un appiattimento del vivere su linee di concetto snervate, di resa della responsabilità, più propensa alla critica (sterile) ed all'autocommiserazione che all'azione, al sussulto dell'orgoglio nazionale. Torniamo quindi al tema d'apertura: crisi dei valori. I giovani calciatori per quanto criticabili hanno dato il meglio di loro che oggi, risponde ad un livello di resa molto mediocre purtroppo. Anche le scelte tecniche e tattiche hanno avuto un peso determinante negli esiti. Meraviglia delle meraviglie però che tutti in qualche modo si siano autoassolti, specie la dirigenza che ha tirato i fili della matassa sin dal primo tempo (!), con le scelte che in tale contesto hanno decretato all'attualità, la morte del calcio italiano per scelleratezza.
Si è perso il concetto di inamovibilità, nessuno vuole abbandonare la poltrona anche di fronte ad incontrovertibili batoste, come se davvero il principio dovrebbe introdurlo burlescamente un giullare (Maurizio CROZZA) in vena di goliardia, allorquando sbeffeggia il governatore della Campania DE LUCA.
Ben vengano i giornalisti, le iene i fustigatori, i figli della satira che mettono a nudo molti dei vizi capitali e non. Sullo sfondo purtroppo una politica asfittica, ripetitiva, solo ridondante di dati e di accuse reciproche di idee (poche vuote ed inceppate), sbandierate come toccasana alla platea dei predestinati elettori.
Bisogna riprendere gli allenamenti, affinché la società si rigeneri, ma smantellare questo apparato culturale in primis, richiede spinte epocali, solerzia ed amore per la patria, unità, concordia d'intenti e base comune per tutti, l'onestà.
Saluti
Re: Attività del forum
sottoscrivo, pur pensando che non mi pare di vedere in giro molti allenatori all'altezza della situazione...costauno ha scritto:L'assunto.
E' notizia di questi ultimi giorni che la debacle della nostra nazionale di calcio, sia un epilogo riconducibile per taluni, alla crisi dei valori sociali, ad una fase di stanca di ristagno. Un affievolirsi del nerbo, della sostanza.
Le cause ovviamente sono molteplici e potrebbero trarre origine da una serie di fattori, il primo dei quali credo, sia dovuto al perpetuo e repentino mutare della realtà ed ai suoi cicli, cosa nota, ma ogni volta inestricabile, difficile da fronteggiare ed interpretare.
Saranno forse le paure inconsce emergenti dai flussi migratori incontrollati che riversandosi nel quotidiano, modificano molti dei nostri modelli di vita e della nostra percezione dello “stabile e dell'assodato”.
L'altra piaga che non rende i sogni tranquilli, è la gestione della cosa pubblica, la mole del debito e delle leggi che la disciplinano e che a tratti la inceppano, gli abusi e le reticenze di chi vuole assurgere ad amministratore del bene comune. La spinta però mira ad interessi fuorvianti e personalistici che nulla hanno a che vedere con la soluzione delle tematiche. Da qui è un appiattimento del vivere su linee di concetto snervate, di resa della responsabilità, più propensa alla critica (sterile) ed all'autocommiserazione che all'azione, al sussulto dell'orgoglio nazionale. Torniamo quindi al tema d'apertura: crisi dei valori. I giovani calciatori per quanto criticabili hanno dato il meglio di loro che oggi, risponde ad un livello di resa molto mediocre purtroppo. Anche le scelte tecniche e tattiche hanno avuto un peso determinante negli esiti. Meraviglia delle meraviglie però che tutti in qualche modo si siano autoassolti, specie la dirigenza che ha tirato i fili della matassa sin dal primo tempo (!), con le scelte che in tale contesto hanno decretato all'attualità, la morte del calcio italiano per scelleratezza.
Si è perso il concetto di inamovibilità, nessuno vuole abbandonare la poltrona anche di fronte ad incontrovertibili batoste, come se davvero il principio dovrebbe introdurlo burlescamente un giullare (Maurizio CROZZA) in vena di goliardia, allorquando sbeffeggia il governatore della Campania DE LUCA.
Ben vengano i giornalisti, le iene i fustigatori, i figli della satira che mettono a nudo molti dei vizi capitali e non. Sullo sfondo purtroppo una politica asfittica, ripetitiva, solo ridondante di dati e di accuse reciproche di idee (poche vuote ed inceppate), sbandierate come toccasana alla platea dei predestinati elettori.
Bisogna riprendere gli allenamenti, affinché la società si rigeneri, ma smantellare questo apparato culturale in primis, richiede spinte epocali, solerzia ed amore per la patria, unità, concordia d'intenti e base comune per tutti, l'onestà.
Saluti
Re: Attività del forum
Condivido. Pur non avendo personalmente una grande conoscenza tecnica, non vedo all'orizzonte grandi personalità. Ma un tempo come sceglievano i C.T.? Eppure senza l'ausilio della tecnologia veloce, erano indicati come selezionatori uomini temprati nel carattere con grande esperienza umana ed atletica. Quello che comunque amareggia è che chi ha tirato i fili,8 continui ancora a fare il burattinaio con buona pace della trasparenza e della deontologia. Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Saluti
Re: Attività del forum
devo riuscire a capire che colla usano per restare tanti attaccati alle poltrone, siccome a casa mi si stanno scollando tutti i mobili, sicuramente se uso una colla di quel tipo ho risolto tutti i problemi ;-)
Re: Attività del forum
Una cura di calcio.
Il calcio sembra risorgere dalle sue ceneri per fortuna, ma solo per quello giocato... (superba la prestazione del Napoli del 21 novembre scorso, male ma speriamo bene per Juventus e Roma di ieri). Quello che sembrava un epilogo è diventato un punto di partenza, perlomeno è quello che appare. I movimenti importanti si celano però all'occhio del pubblico, scelte di politica sportiva si dice, per il resto invece i soliti giochi di potere. A momenti il "tutti contro tutti" sembrava prevalere, poi il silenzio. Carlo TAVECCHIO all'angolo dopo un'indiavolata sessione ed un incorporeo Gian Piero VENTURA, già volato nell'oblio degli annali calcistici. E ora? Calato il silenzio si cercherà un equilibrio dopo le prossime elezioni, si perché le vere scelte avvengono al riparo dell'ombrello della politica. Tale contesto e i relativi eventi per gli occhi dei più esperti, evidenziano le frange, le correnti, le aree, i soggetti occulti e non che pilotano lo sport nel nostro paese, ma ancora di più il fiume di denaro pubblico destinato e speso in nome della nobile arte. Politica e sport a braccetto? Non dovrebbe essere così ovviamente ma quello a cui assistiamo ha del paradossale, specie certe scelte sia d'indirizzo che tecniche, come l'esclusione dalla formazione nella cruciale partita del 13 novembre 2017, contro la Norvegia, di un atleta della caratura di Lorenzo INSIGNE. Molte di queste decisioni non hanno senso logico, eppure ci siamo abituati a digerirle come concrete realtà, con buona pace per la classe dei campioni, i meriti e la libertà di manovra dei C.T.. Come si può alimentare e depurare la cultura dello sport nazionale, con scelte incoerenti, pilotate e senza vivai nostrani?
Saluti a tutti.
Il calcio sembra risorgere dalle sue ceneri per fortuna, ma solo per quello giocato... (superba la prestazione del Napoli del 21 novembre scorso, male ma speriamo bene per Juventus e Roma di ieri). Quello che sembrava un epilogo è diventato un punto di partenza, perlomeno è quello che appare. I movimenti importanti si celano però all'occhio del pubblico, scelte di politica sportiva si dice, per il resto invece i soliti giochi di potere. A momenti il "tutti contro tutti" sembrava prevalere, poi il silenzio. Carlo TAVECCHIO all'angolo dopo un'indiavolata sessione ed un incorporeo Gian Piero VENTURA, già volato nell'oblio degli annali calcistici. E ora? Calato il silenzio si cercherà un equilibrio dopo le prossime elezioni, si perché le vere scelte avvengono al riparo dell'ombrello della politica. Tale contesto e i relativi eventi per gli occhi dei più esperti, evidenziano le frange, le correnti, le aree, i soggetti occulti e non che pilotano lo sport nel nostro paese, ma ancora di più il fiume di denaro pubblico destinato e speso in nome della nobile arte. Politica e sport a braccetto? Non dovrebbe essere così ovviamente ma quello a cui assistiamo ha del paradossale, specie certe scelte sia d'indirizzo che tecniche, come l'esclusione dalla formazione nella cruciale partita del 13 novembre 2017, contro la Norvegia, di un atleta della caratura di Lorenzo INSIGNE. Molte di queste decisioni non hanno senso logico, eppure ci siamo abituati a digerirle come concrete realtà, con buona pace per la classe dei campioni, i meriti e la libertà di manovra dei C.T.. Come si può alimentare e depurare la cultura dello sport nazionale, con scelte incoerenti, pilotate e senza vivai nostrani?
Saluti a tutti.
Re: Attività del forum
Dobbiamo prenderne atto, non sono i tempi che sono cambiati, ma il concetto che sia ha di alcuni principi fondamentali per la vita militare ed in particolare per l'Arma dei Carabinieri. Gli episodi di corruttela e di condotta criminogena in più ambiti, si ripetono quotidianamente in dispregio perenne al giuramento di fedeltà. L'Arma dalla fedeltà immobile, cantava il vate D'Annunzio... che vacilla sempre più. Sembra che la bufera stenti a placarsi. Pur riconoscendo il legittimo dubbio ed il diritto alla difesa, tali episodi non sono affatto accettabili. Lasciamo accesa la fiamma della speranza, perché ancora la quasi totalità dei cittadini è incredula, allorquando si svelano loschi scenari con personale militare coinvolto. Molti non vogliono accettare queste realtà così sconvolgenti. Vergogna ed amarezza, tristezza e commozione per i fatti di Arce, prima per la giovane vita così brutalmente spezzata, poi per lo strazio dei parenti ed infine per la lesa fiducia, la lealtà infranta, il vilipendio dell'Istituzione per atrocità dell'atto...
Re: Attività del forum
quello che mi pare maggiormente sintomatico dell'esistenza di problemi strutturali e' un inspiegabile silenzio durato vent'anni a fonte delle accuse che invece evidentemente erano arcinote a tutto il paese.
Re: Attività del forum
io sommessamente penso che questi abusi/soprusi, commessi da, spero una minoranza di colleghi, ci sono sempre stati, ma prima potevano meglio essere nascosti all'opinione pubblica ora no.
pensate solo alla trasmissione quarto grado......fa indagini ha professionisti in studio compreso il Gen. Garofalo exi ris , che addirittura ripercorrono l'iter delle indagini, trovando sempre più o meno errori, omissioni ecc.ecc. oggi è diventato molto difficile svolgere il nostro lavoro, sia per i condizionamenti interni, sia per quelli esterni. Auguro solo buona fortuna ai colleghi che ancora per molto tempo dovranno svolgerere questo delicato lavoro.
pensate solo alla trasmissione quarto grado......fa indagini ha professionisti in studio compreso il Gen. Garofalo exi ris , che addirittura ripercorrono l'iter delle indagini, trovando sempre più o meno errori, omissioni ecc.ecc. oggi è diventato molto difficile svolgere il nostro lavoro, sia per i condizionamenti interni, sia per quelli esterni. Auguro solo buona fortuna ai colleghi che ancora per molto tempo dovranno svolgerere questo delicato lavoro.
Re: Attività del forum
Concordo con le ultime considerazioni espresse. E' vero in passato risolvere le questioni scottanti senza portarle alla ribalta, era una pratica quasi imposta per la tutela del buon nome dell'istituzione e della collettività in genere. Ma si poteva su due piedi trasferire un'unità in poco tempo e con l'out out, o dentro o fuori se si voleva continuare a svolgere o meno la professione. Quello che invece oggi fa riflettere è che il tutto avvenga quasi alla luce del sole, senza remore ed apparente incoscienza delle conseguenze infamanti ed infanganti. O gli interessi ed i tornaconto sono davvero ammalianti o assistiamo ad un vero e proprio delirio di onnipotenza. La condizione sociale ed economica della nostra nazione è critica di per se, se verrebbero meno pian piano anche i "punti cardinali" della Repubblica, tra cui l'Arma, quale sarà lo scenario nel prossimo futuro? Come si fa poi ad accusare demagogicamente di eccessivo protagonismo l 'A.G., quando gli eventi corruttivi ed infedeli ad ogni livello, si susseguono a ciclo continuo, minando la saldezza e l'onorabilità delle più antiche istituzioni?
Sarà in effetti un compito arduo quello degli operatori di Polizia che in futuro dovranno assolvere le funzioni previste dall'art. 55 del C.p.p. in un ambiente devastato e delegittimato, ove faticheranno di certo a trovare la necessaria serenità e motivazione.
Saluti a tutti.
Sarà in effetti un compito arduo quello degli operatori di Polizia che in futuro dovranno assolvere le funzioni previste dall'art. 55 del C.p.p. in un ambiente devastato e delegittimato, ove faticheranno di certo a trovare la necessaria serenità e motivazione.
Saluti a tutti.
Re: Attività del forum
mi pare di capire che - secondo la tua interpretazione - solo l'AG sarebbe immune da mende, la sola compagine immacolata e asettica operante nel bel Paese.
Forse - a scanso di equivoci - converrebbe chiedersi se tale iconografia resisterebbe a un riequilibrio dei poteri...
Forse - a scanso di equivoci - converrebbe chiedersi se tale iconografia resisterebbe a un riequilibrio dei poteri...
Re: Attività del forum
A scanso di equivoci avevo utilizzato in anticipo il sostantivo demagogico, proprio per evidenziare la degenerazione e la debolezza della democrazia in questo particolare momento storico e della nostra istituzione in particolare, per ragioni etico sociali, economiche geopolitiche. Chi vuol mantenere il consenso utilizza purtroppo tutti i mezzi, dalla diffamazione alla disinformazione, dalla contro informazione al vilipendio, alla falsità, con danno enorme per una pluralità di soggetti istituzionali e non. Quindi nessuna esclusione o lode a questo o a quel potere, solo il filo di un ragionamento per sua natura coinvolgente. Il pericolo da scongiurare è invece determinato dal vuoto che una delle tre funzioni indebolita può determinare, lasciando così spazio non solo alla deriva delle competenze di un potere costituzionale sull'altro, ma lasciando campo libero a gruppi d'interesse o lobby occulte.
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