convalescenza.

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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samsara1976
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da samsara1976 »

Mi sa tanto che un po' tutti brancoliamo nel buio.....io ho capito al momento solo una cosa, ovvero che mi hanno diagnosticato un tumore maligno...asportazione di un organo ed ora mi hanno trovato presenza di tutti i metalli pesanti e le quantità richieste dal dpr 37/2009 e a distanza di un anno e mezzo dall'accaduto mi trovo a lottare tra idoneità al servizio, convalescenza, giorni per cure che fanno di tutto per negarli (per ignoranza di chi mi comanda) e tanta tanta mancanza di tatto!!!!!!Che è la cosa che fa più male di tutte!!!!Sono una PERSONA!!!!Chi è nella mia condizione fisica di salute non pensa ai fottuti soldi ma bensì a salvaguardare la sua famiglia!!!Sarebbe bello andarsene all'altro mondo con la consapevolezza di lasciare una situazione familiare economica stabile!!!E' questo quello che dovrebbe capire il tanto esperto e preparato Comitato di Verifica composto da tanti signori che ammesso e concesso che qualche volta siano mai andati in missione in giro per il mondo, dimenticando che eravamo noi a scortarli ed a portarli in giro come bambini impauriti. Mi auguro che qualcuno di loro legga sia pure per sbaglio questo forum.
Scusate lo sfogo ma ad oggi nessuno e dico NESSUNO mi ha dato delucidazioni in merito dei miei colleghi o dei miei superiori e ne approfitto dell'occasione per ringraziare questo forum per avermi fatto luce su argomenti che già di mio avevo studiato e letto!!!!


samsara1976
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da samsara1976 »

Sig. Roberto 63,
potrebbe per quelle che sono le sue conoscenze darmi un suo parere al mio messaggio del 25 luglio???
Grazie in anticipo del suo tempo e della sua attenzione
MAUZA
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da MAUZA »

CIAO ROBERTO, TI SCRIVO PER DIRTI CHE STA MATTINA ME L'HANNO DETTA DAVVERO GROSSA....
UN GIORNO, CIRCA 3 MESI FA', ANDAI A PARLARE CON UNA PERSONA DEL PAESE CHE DICE DI AVERE QUALCHE CONOSCENZA A PREVIMIL PER VEDERE SE POTEVA ANTICIPARE I TEMPI PER TRASMETTERE LA PRATICA ALL'INPDAP...QUESTA MATTINA RICEVO UNA SUA TELEFONATA IL QUALE MI DICE CHE LA PPO A ME NON SPETTA E SPETTA SOLO AGLI INVALIDI FERITI IN GUERRA.....SECONDO ME L'HANNO PRESO IN GIRO OPPURE SI E' INVENTATO TUTTO LUI.....
SALUTI MAUZA.
Roberto Mandarino
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Iscritto il: gio ott 22, 2009 4:01 pm

Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da Roberto Mandarino »

Per samsara1976,

le esprimo tutta la mia solidarietà per quanto le è accaduto, purtroppo è impossibile stabilire la cmo a quale categoria assegnerà la perdità dell'organo (rene), infatti le cmo hanno ampio margine decisionale.Non sono in grado di fornirle informazioni in merito diversamente l'avrei già fatto.
La saluto cordialmente Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
Roberto Mandarino
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da Roberto Mandarino »

Per MAUZA,
condivido le tue osservazioni.
Saluti Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
Frase
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da Frase »

roberto63 ha scritto:Per samsara1976,

le esprimo tutta la mia solidarietà per quanto le è accaduto, purtroppo è impossibile stabilire la cmo a quale categoria assegnerà la perdità dell'organo (rene), infatti le cmo hanno ampio margine decisionale.Non sono in grado di fornirle informazioni in merito diversamente l'avrei già fatto.
La saluto cordialmente Roberto
D.P.R. 30/12/1981, n. 834
Definitivo riordinamento delle pensioni di guerra, in attuazione della delega
prevista dall'art. 1 della legge 23 settembre 1981, n. 533.
Tabella A
Lesioni ed infermità che danno diritto a pensione vitalizia o ad assegno
temporaneo
Prima categoria
1) La perdita dei quattro arti fino al limite della perdita totale delle due mani e dei
due piedi insieme.
2) La perdita di tre arti fino al limite della perdita delle due mani e di un piede
insieme.
3) La perdita di ambo gli arti superiori fino al limite della perdita totale delle due
mani.
4) La perdita di due arti, superiore ed inferiore (disarticolazione o amputazione del
braccio e della coscia).
5) La perdita totale di una mano e dei due piedi.
6) La perdita totale di una mano e di un piede.
7) La disarticolazione di un'anca; l'anchilosi completa della stessa, se unita a grave
alterazione funzionale del ginocchio corrispondente.
8) La disarticolazione di un braccio o l'amputazione di esso all'altezza del collo
chirurgico dell'omero.
9) L'amputazione di coscia o gamba a qualunque altezza, con moncone residuo
improtesizzabile in modo assoluto e permanente.
10) La perdita di una coscia a qualunque altezza con moncone protesizzabile, ma
con grave artrosi dell'anca o del ginocchio dell'arto superstite.
11) La perdita di ambo gli arti inferiori sino al limite della perdita totale dei piedi.
12) La perdita totale di tutte le dita delle mani ovvero la perdita totale dei, due
politici e di altre sette o sei dita.
13) La perdita totale di un pollice e di altre otto dita delle mani, ovvero la perdita
totale delle cinque dita di una mano e delle prime due dell'altra.
14) La perdita totale di sei dita delle mani compresi i pollici e gli indici o la perdita
totale di otto dita delle mani compreso o non uno dei pollici.
15) Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di
lesioni grave della faccia e della bocca tali da determinare grave ostacolo alla
masticazione e alla deglutizione si da costringere a speciale alimentazione.
16) L'anchilosi temporo-mandibolare completa e permanente.
17) L'immobilità completa permanente del capo in flessione o in estensione, oppure
la rigidita totale e permanente del rachide con notevole incurvamento.
18) Le alterazioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare e tutte le
altre infermità organiche e funzionali permanenti e gravi al punto da determinare
una assoluta incapacità al lavoro proficuo.
19) Fibrosi polmonare diffusa con enfisema bolloso o stato bronchiectasico e cuore
polmonare grave.
20) Cardiopatie organiche in stato di permanente scompenso o con grave e
permanente insufficienza coronarica ecg. accertata.
139
21) Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco, quando, per sede,
volume o grado di evoluzione determinano assoluta incapacità lavorativa.
22) Tumori maligni a rapida evoluzione.
23) La fistola gastrica, intestinale, epatica, pancreatica, splenica, rettovescica ribelle
ad ogni cura e l'ano preternaturale.
24) Incontinenza delle feci grave e permanente da lesione organica.
25) Il diabete mellito ed il diabete insipido entrambi di notevole gravità.
26) Esiti di nefrectomia con grave compromissione permanente del rene superstite
(iperazotemia, ipertensione e complicazioni cardiache) o tali da necessitare
trattamento emodialitico protratto nel tempo.
27) Castrazione e perdita pressoché totale del pene.
28) Tutte le alterazioni delle facoltà mentali (sindrome schizofrenica, demenza
paralitica, demenze traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi, ecc.) che
rendano l'individuo incapace a qualsiasi attività.
29) Le lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) con
conseguenze gravi e permanenti di grado tale da apportare profondi e irreparabili
perturbamenti alle funzioni più necessarie alla vita organica e sociale o da
determinare incapacità a lavoro proficuo.
30) Sordità bilaterale organica assoluta e permanente accertata con esame
audiometrico.
31) Sordità bilaterale organica assoluta e permanente quando si accompagni alla
perdita o a disturbi gravi e permanenti della favella o a disturbi della sfera psichica
e dell'equilibrio statico-dinamico.
32) Esiti di laringectomia totale.
33) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi che abbiano prodotto
cecità bilaterale assoluta e permanente.
34) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre
l'acutezza visiva binoculare da 1/100 a meno di 1/50.
35) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, che ne abbiano prodotto
cecità assoluta e permanente con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 1/50 e 3/50
della normale (vedansi avvertenze alle tabelle A e B-C).
Seconda categoria
1) Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e tutti gli altri esiti di
lesione grave della faccia stessa e della bocca tali da menomare notevolmente la
masticazione, la deglutizione o la favella oppure da apportare evidenti deformità,
nonostante la protesi.
2) L'anchilosi temporo-mandibolare incompleta, ma grave e permanente con
notevole riduzione della funzione masticatoria.
3) L'artrite cronica che, per la molteplicità e l'importanza delle articolazioni colpite,
abbia menomato gravemente la funzione di due o più arti.
4) La perdita di un braccio o avambraccio sopra il terzo inferiore.
5) La perdita totale delle cinque dita di una mano e di due delle ultime quattro dita
dell'altra.
6) La perdita di una coscia a qualunque altezza.
7) L'amputazione medio tarsica o la sotto astragalica dei due piedi.
8) Anchilosi completa dell'anca o quella in flessione del ginocchio.
140
9) Le affezioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare che per la loro
gravità non siano tali da ascrivere alla prima categoria.
10) Le lesioni gravi e permanenti dell'apparato respiratorio o di altri apparati
organici determinate dall'azione di gas nocivi.
11) Bronchite cronica diffusa con bronchiestasie ed enfisema di notevole grado.
12) Tutte le altre lesioni od affezioni organiche della laringe, della trachea che
arrechino grave e permanente dissesto alla funzione respiratoria.
13) Cardiopatie con sintomi di scompenso di entità tali da non essere ascrivibili alla
prima categoria.
14) Gli aneurismi dei grossi vasi arteriosi del tronco e del collo, quando per la loro
gravità non debbano ascriversi alla prima categoria.
15) Le affezioni gastro-enteriche e delle ghiandole annesse con grave e permanente
deperimento organico.
16) Stenosi esofagee di alto grado, con deperimento organico.
17) La perdita della lingua.
18) Le lesioni o affezioni gravi e permanenti dell'apparato urinario salvo, che per la
loro entità, non siano ascrivibili alla categoria superiore.
19) Le affezioni gravi e permanenti degli organi emopoietici.
20) Ipoacusia bilaterale superiore al 90% con voce di conversazione gridata ad
concham senza affezioni purulente dell'orecchio medio.
21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre
l'acutezza visiva binoculare tra i 1/50 e 3/50 della normale.
22) Castrazione o perdita pressoché totale del pene.
23) Le paralisi permanenti sia di origine centrale che periferica interessanti i
muscoli o gruppi muscolari che presiedono a funzioni essenziali della vita e che,
per i caratteri e la durata, si giudichino inguaribili.
Terza categoria
1) La perdita totale di una mano o delle sue cinque dita, ovvero la perdita totale di
cinque dita tra le mani compresi i due pollici.
2) La perdita totale del pollice e dell'indice delle due mani.
3) La perdita totale di ambo gli indici e di altre cinque dita fra le mani che non
siano i pollici.
4) La perdita totale di un pollice insieme con quella di un indice e di altre quattro
dita fra le mani con integrità dell'altro pollice.
5) La perdita di una gamba sopra il terzo inferiore.
6) L'amputazione tarso-metatarsica dei due piedi.
7) L'anchilosi totale di una spalla in posizione viziata e non parallela all'asse del
corpo.
8) Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso grave e permanente.
9) La perdita o i disturbi gravi della favella.
10) L'epilessia con manifestazioni frequenti.
11) Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio, che abbiano prodotto cecità
assoluta e permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/50 e 1/10 della
normale.
Quarta categoria
1) L'anchilosi totale di una spalla in posizione parallela all'asse del corpo.
141
2) La perdita totale delle ultime quattro dita di una mano o delle prime tre dita di
essa.
3) La perdita totale di tre dita tra le due mani compresi ambo i pollici.
4) La perdita totale di un pollice e dei due indici.
5) La perdita totale di uno dei pollici e di altre quattro dita fra le due mani esclusi
gli indici e l'altro pollice.
6) La perdita totale di un indice e di altre sei o cinque dita fra le due mani che noti
siano i pollici.
7) La perdita di una gamba al terzo inferiore.
8) La lussazione irriducibile di una delle grandi articolazioni, ovvero gli esiti
permanenti delle fratture di ossa principali (pseudo artrosi, calli molto deformi,
ecc.) che ledano notevolmente le funzioni di un arto.
9) Le malattie di cuore senza sintomi di scompenso evidenti, ma con stato di
latente insufficienza del miocardio.
10) Calcolosi renale e bilaterale con accessi dolorosi frequenti e con persistente
compromissione della funzione emuntoria.
11) L'epilessia ammenoché per la frequenza e la gravità delle sue manifestazioni
non sia da ascriversi a categorie superiori.
12) Psico-nevrosi gravi (fobie persistenti).
13) Le paralisi periferiche che comportino disturbi notevoli della zona innervata.
14) Pansinusiti purulente croniche bilaterali con nevralgia del trigemino.
15) Otite media purulenta cronica bilaterale con voce di conversazione percepita ad
concham.
16) Otite media purulenta cronica bilaterale con complicazioni (carie degli ossicini,
esclusa quella limitata al manico del martello, coesteatomi, granulazioni).17)
Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso di media gravità.
18) Le alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre
l'acutezza visiva binoculare tra 4/50 e 1/10 della normale.
19) Le alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che rie abbiano prodotto
cecità assoluta e permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 2/10 e 3/10
della normale.
20) Le alterazioni irreparabili della visione periferica sotto forma di emianopsia
bilaterale.
21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto
cecità assoluta e permanente, con alterazioni pure irreversibili della visione
periferica dell'altro, sotto forma di restringimento concentrico del campo visivo di
tale grado da lasciarne libera soltanto la zona centrale o le zone più prossime al
centro, oppure sotto forma di lacune di tale ampiezza da occupare una metà del
campo visivo stesso o settori equivalenti.
Quinta categoria
1) L'anchilosi totale di un gomito in estensione completa o quasi.
2) La perdita totale del pollice e dell'indice di una mano.
3) La perdita totale di ambo i pollici.
4) La perdita totale di uno dei pollici e di altre tre dita tra le mani che non siano gli
indici e l'altro pollice.
142
5) La perdita totale di uno degli indici e di altre quattro dita fra le mani che non
siano il pollice e l'altro indice.
6) La perdita di due falangi di otto e sette dita fra le mani che non siano quelle dei
pollici.
7) La perdita della falange ungueale di otto dita compresa quella dei pollici.
8) La perdita di un piede ovvero l'amputazione unilaterale medio-tarsica o la sotto
astragalica.
9) La perdita totale delle dita dei piedi o di nove od otto dita compresi gli alluci.
10) La tubercolosi polmonare allo stato di esiti estesi, ma clinicamente stabilizzati,
sempre previo accertamento stratigrafico, quando essi per la loro entità non
determinino grave dissesto alla funzione respiratoria.
11) Gli esiti di affezione tubercolare extra polmonare, quando per la loro entità e
localizzazione non comportino assegnazioni a categoria superiore o inferiore.
12) Le malattie organiche di cuore senza segno di scompenso.
13) L'arteriosclerosi diffusa e manifesta.
14) Gli aneurismi arteriosi o arterovenosi degli arti che ne ostacolano notevolmente
la funzione.
15) Le nefriti o le nefrosi croniche.
16) Diabete mellito o insipido di media gravità.
17) L'ernia viscerale molto voluminosa o che, a prescindere dal suo volume, sia
accompagnata da gravi e permanenti complicazioni.
18) Otite media purulenta cronica bilaterale senza complicazioni con voce di
conversazione percepita a 50 cm accertata con esame audiometrico. Otite media e
cronica unilaterale con complicazioni (carie degli ossicini, esclusa quella limitata al
manico del martello, colesteatoma, granulazioni).
19) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito non accompagnata da
affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di
conversazione sia ridotta ad concham.
20) Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre
l'acutezza visiva binoculare, tra 2/10 e 3/10 della normale.
21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, che ne abbiano prodotto
cecità assoluta e permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/10 e 7/10
della normale.
22) La perdita anatomica di un bulbo oculare, non protesizzabile, essendo l'altro
integro.
23) Le alterazioni organiche ed irreparabili della visione periferica di entrambi gli
occhi, sotto forma di restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da
lasciarne libera soltanto la zona centrale, o le zone più prossime al centro, oppure
sotto forma di lacune di tale ampiezza da occupare una metà del campo visivo
stesso o settori equivalenti.
Sesta categoria
1) Le cicatrici estese e profonde del cranio con perdita di sostanza delle ossa in
tutto il loro spessore, senza disturbi funzionali del cervello.
2) L'anchilosi totale di un gomito in flessione completa o quasi.
3) La perdita totale di un pollice insieme con quella del corrispondente metacarpo
ovvero insieme con la perdita totale di una delle ultime tre dita della stessa mano.
143
4) La perdita totale di uno degli indici e di altre tre dita fra le mani, che non siano i
pollici e l'altro indice.
5) La perdita totale di cinque dita fra le mani che siano le ultime tre dell'una e due
delle ultime tre dell'altra.
6) La perdita totale di uno dei pollici insieme con quella di altre due dita fra le
mani esclusi gli indici e l'altro pollice.
7) La perdita totale delle tre ultime dita di una mano.
8) La perdita delle due ultime falangi delle ultime quattro dita di una mano,
ovvero la perdita delle due ultime falangi di sei o cinque dita fra le mani, che non
siano quelle dei pollici.
9) La perdita della falange ungueale di sette o sei dita fra le mani, compresa quella
dei due pollici, oppure la perdita della falange ungueale di otto dita fra le mani
compresa quella di uno dei due pollici.
10) L'amputazione tarso-metatarsica di un solo piede.
11) La perdita totale di sette o sei dita dei piedi compresi i due alluci.
12) La perdita totale di nove od otto dita dei piedi compreso un alluce.
13) La perdita totale dei due alluci e dei corrispondenti metatarsi.
14) Ulcera gastrica o duodenale, radiologicamente accertata, o gli esiti di
gastroenterostomia con neostoma ben funzionale.
15) Morbo di Basedow che per la sua entità non sia da scrivere a categoria
superiore.
16) Nefrectomia con integrità del rene superstite.
17) Psico-nevrosi di media entità.
18) Le nevriti ed i loro esiti permanenti.
19) Sinusiti purulente croniche o vegetanti con nevralgia.
20) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non accompagnata da
affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di
conversazione sia ridotta alla distanza di 50 cm.
21) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto
una riduzione dell'acutezza visiva al di sotto di 1/50, con l'acutezza visiva
dell'altro normale, o ridotta fino a 7/10 della normale.
Settima categoria
1) Le cicatrici della faccia che costituiscono notevole deformità. Le cicatrici di
qualsiasi altra parte del corpo estese e dolorose o aderenti o retratte che siano facili
ad ulcerarsi o comportino apprezzabili disturbi funzionali, ammenoché per la loro
gravità non siano da equipararsi ad infermità di cui alle categorie precedenti.
2) L'anchilosi completa dell'articolazione radiocarpica.
3) La perdita totale di quattro dita fra le mani, che non siano i pollici né gli indici.
4) La perdita totale dei due indici.
5) La perdita totale di un pollice.
6) La perdita totale di uno degli indici e di due altre dita fra le mani che non siano i
pollici o l'altro indice.
7) La perdita delle due falangi dell'indice e di quelle di altre tre dita fra le mani che
non siano quelle dei pollici.
8) La perdita della falange ungueale di tutte le dita di una mano, oppure la perdita
della falange ungueale di sette o sei dita tra le mani compresa quella di un pollice.
144
9) La perdita della falange ungueale di cinque, quattro o tre dita delle mani
compresa quella dei due pollici.
10) La perdita della falange ungueale di otto o sette dita fra le mani che non sia
quella dei pollici.
11) La perdita totale da cinque a tre dita dei piedi, compresi gli alluci.
12) La perdita totale di sette o sei dita tra i piedi, compreso un alluce, oppure di
tutte o delle prime quattro dita di un piede.
13) La perdita totale di otto o sette dita tra i piedi, che non siano gli alluci.
14) La perdita delle due falangi o di quella ungueale dei due alluci insieme con la
perdita della falange ungueale di altre dita comprese fra otto e cinque.
15) L'anchilosi completa dei piedi (tibio-tarsica) senza deviazione e senza notevole
disturbo della deambulazione.
16) L'anchilosi in estensione del ginocchio.
17) Bronchite cronica diffusa con modico enfisema.
18) Esiti di pleurite basale bilaterale, oppure esiti estesi di pleurite monolaterale di
sospetta natura tbc.
19) Nevrosi cardiaca grave e persistente.
20) Le varici molto voluminose con molteplici grossi nodi ed i loro esiti, nonché i
reliquati delle flebiti dimostratisi ribelli alle cure.
21) Le emorroidi voluminose e ulcerate con prolasso rettale; le fistole anali
secernenti.
22) Laparocele voluminoso.
23) Gastroduodenite cronica.
24) Esiti di resezione gastrica.
25) Colecistite cronica con disfunzione epatica persistente.
26) Calcolosi renale senza compromissione della funzione emuntoria.
27) Isteronevrosi di media gravità.
28) Perdita totale di due padiglioni auricolari.
29) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito non accompagnata da
affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di
conversazione sia ridotta ad un metro, accertata con esame audiometrico.
30) Esito di intervento radicale (antroatticotomia) con voce di conversazione
percepita a non meno di un metro.
31) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, essendo l'altro integro, che
ne riducano l'acutezza visiva fra 1/50 e 3/50 della normale.
32) Le alterazioni organiche ed irreparabili della visione periferica di un occhio
(avendo l'altro occhio visione centrale o periferica normale), sotto forma di
restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da lasciarne libera
soltanto la zona centrale, o le zone più prossime al centro, oppure sotto forma di
lacune di tale ampiezza da occupare una metà del capo visivo stesso, o settori
equivalenti.
Ottava categoria
1) Gli esiti delle lesioni boccali che producano disturbi della masticazione, della
deglutizione o della parola, congiuntamente o separatamente che per la loro entità
non siano da ascrivere a categorie superiori.
145
2) La perdita della maggior parte dei denti oppure la perdita di tutti i denti della
arcata inferiore. La paradentosi diffusa, ribelle alle cure associata a parziale perdita
dentaria.
3) La perdita della falange ungueale dei due pollici.
4) La perdita totale di tre dita fra le mani che non siano i pollici né gli indici.
5) La perdita totale di uno degli indici e di un dito della stessa mano escluso il
pollice.
6) La perdita di due falangi dell'indice insieme a quella delle ultime falangi di altre
due dita della stessa mano escluso il pollice.
7) La perdita della falange ungueale delle prime tre dita di una mano.
8) La perdita totale di cinque o quattro dita fra i piedi compreso un alluce o delle
ultime quattro dita di un solo piede.
9) La perdita totale di sei o cinque dita fra i piedi che non siano gli alluci.
10) La perdita di un alluce o della falange ungueale di esso, insieme con la perdita
della falange di altre dita dei piedi comprese fra otto o sei.
11) La perdita di un alluce e del corrispondente metatarso.
12) L'anchilosi tibio-tarsica di un solo piede senza deviazione di esso e senza
notevole disturbo della deambulazione.
13) L'accorciamento non minore di tre centimetri di un arto inferiore, a meno che
non apporti disturbi tali nella statica o nella deambulazione da essere compreso
nelle categorie precedenti.
14) Bronchite cronica.
15) Gli esiti di pleurite basale o apicale monolaterali di sospetta natura tubercolare.
16) Gli esiti di empiema non tubercolare.
17) Disturbi funzionali cardiaci persistenti (nevrosi, tachicardia, extra sistolia).
18) Gastrite cronica.
19) Colite catarrale cronica o colite spastica postamebica.
20) Varici degli arti inferiori nodose e diffuse.
21) Emorroidi voluminose procidenti.
22) Colecistite cronica o esiti di colecistectomia con persistente disepatismo.
23) Cistite cronica.
24) Sindromi nevrosiche lievi, ma persistenti.
25) Ritenzione parenchimale o endocavitaria di proiettile o di schegge senza fatti
reattivi apprezzabili.
26) Ernie viscerali non contenibili.
27) Emicastrazione.
28) Perdita totale di un padiglione auricolare.
29) Sordità unilaterale assoluta e permanente o ipoacusia unilaterale con perdita
uditiva superiore al 90% (voce gridata ad concham) accertata con esame
audiometrico.
30) La diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non accompagnata da
affezione purulenta dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di
conversazione sia ridotta a due metri, accertata con esame audiometrico.
31) Otite media purulenta cronica semplice.
32) Stenosi bilaterale del naso di notevole grado.
146
33) Le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, essendo l'altro integro, che
ne riducano l'acutezza visiva tra 4/50 e 3/10 della normale.
34) Dacriocistite purulenta cronica.
35) Congiuntiviti manifestamente croniche.
36) Le cicatrici delle palpebre congiuntivali, provocanti disturbi oculari di rilievo
(ectropion, entropion, simblefaron, lagoftalmo).
Tabella B
Roberto Mandarino
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da Roberto Mandarino »

Nel merito le Commissioni Medico Militari hanno ricevuto già da diversi anni, altre e più penalizzanti disposizioni ed usano quindi parametri meno favorevoli.

Ci sono testimonianze in questo forum di colleghi ai quali per una patologia per la quale era già stata assegnata ai fini di equo indennizzo (negli anni 90) una categoria tabellare, in sede di visita medica effettuata a seguito di domanda di aggravamento (negli anni 2000), anzichè essere ascritta ad una categoria più favorevole è stata addirittura declassata ad una categoria tabellare peggiorativa.
Inoltre le categorie tabellari anche se relative alla stessa patologia possono essere diverse se ascritte ai fini di equo indennizzo oppure ai fini di pensione privilegiata.
Pertanto come ripeto è difficile fare una previsione attendibile sull'ascrizione tabellare, anche perchè ogni Commissione Medica è formata da persone diverse che valutano, oltre alle tabelle previste dalle normative per ogni specifica patologia (che comunque sono variabili di caso in caso), con la propria sensibilità professionale oltre che con quella umana.
Saluti Roberto
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
samsara1976
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da samsara1976 »

Per Sig. Roberto.

La ringrazio per la sua tempestività e cortesia!!!!A presto....sperando di aggiornarvi in positivo per me sulla mia vicenda!!!!
emilia

Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da emilia »

Caro SAMSARA1976 vedo che siamo nella stessa situazione forse noi stiamo leggermente meglio di te:Noi nonostante abbiamo ottenuto la prima categoria della tabella a riconosciuta dal comitato di verifica siamo ancora al punto di partenza abbiamo battuto tutte le porte del ministero e uno ci dice una cosa uno ci dice il contrario di quello che ci ha detto il primo. Da giugno stiamo combattendo per la pensione che ancora non è arrivata uno ci dice che avviene tutto automaticamente l'altro dice che spetta sia la pensione privilegiata che quella ordinaria l'altro solo quella ordinaria e noi stiamo andando avanti a forza di telefonate e di fax perchè tutti ci chiedon di mandargli la documentazione poi nessuno ci dà una risposta.Possibile che al ministero non si accorgono che i loro dipendenti sono incompetenti??????? Magari fare corsi di aggiornamento??????? O fargli interpretare le leggi tutti allo stesso modo??????????????? Ti capisco e mi chiedo sarebbe tanto facile fare tutto automaticamente uno fa la visita se gli è riconosciuta la causa decidere subito cosa gli spetta e darglielo senza fare mille richieste cosi il lavoro non si accumulerebbe e magari la gente che già stà soffrendo per il male con cui si ritrova a convivere non dovrebbe accollarsi altre mille preoccupazioni.Forse il caro Brunetta dovrebbe trovare tempo anche per queste persone in bocca al lupo abbi fede.
samsara1976
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da samsara1976 »

Grazie mille per questo bel messaggio che mi da forza, anche se da un altro punto di vista mi conferma l'incompetenza di chi ci lavora in questo settore!!!!Se mi permetti vorrei farti una domanda e se non mi dovessi risponderei ti capirei. Anche a te hanno trovato nella parte tumorale asportata presenza dei metalli contemplati nel dpr 37/2009????
Hai ancora problemi oncologici o con l'operazione hai asportato tutto il male....???
Per me è importante sapere tutte queste informazioni, perchè a me hanno asportato un rene con una massa tumorale di 7 cm (T3N1) ma a detta dell'oncologo non ho dovuto far chemio in quanto sono riusciti ad asportarmi tutto il male e ad oggi grazie a Dio tutto tace. Ma sono segnato a livello psicologico perchè vivo con una paura immensa di una probabile ricaduta o recidiva ed in più ho delle limitazioni sia a livello fisico, perchè mi stanco molto ma molto facilmente ed anche quotidianamente nel mangiare!!!
Anche se riterrai opportuno non rispondermi ti ringrazio di cuore!!!!!!!oppure se ti va posso darti la mia mail!!!Grazie
emilia

Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da emilia »

invece ti rispondo e credimi ti capisco no a mio marito non è stato diagnosticato nessun tumore ma a 38 anni ritrovarsi a non vedere e non poter camminare non è facile capisco la tua rabbia capisco anche il non sapere cosa succederà domani lo stiamo vivendo in prima persona pensa noi siamo una famiglia a monoreddito (io mi sono dovuta licenziare per poter accudire mio marito e i nostri tre figli di cui l'ultima appena di 8 mesi all'epoca)mio marito a civitavecchia io a biella pensa che bello!!!! disperazione totale perchè per più di un anno non avevamo niente in mano quindi zero diritti. Capisco tutto quello che stai passando ecco perchè mi piacerebbe che le cose fossero automatiche per evitare queste attese stressanti non credere che mio marito non pensi al futuro a lasciarci non dico tanto ma almeno lo stipendio anche lui non sa cosa succederà basta un blocco renale che per lui potrebbe essere fatale purtroppo siamo in ballo e dobbiamo ballare vedrai che a poco a poco la rabbia passerà non arrenderti e combatti come stiamo facendo noi non ci fermiamo e qualcosa si stà muovendo fai anche tu le tue mosse ci sono tante associazioni a cui rivolgersi per ottenere i propri diritti contatta qualcuno e vedrai che magari qualcuno ti aiuterà. Mandami pure la tua mail mi piacerebbe contattarti privatamente almeno potrei dirti certe cose che pubblicamente non mi va di dire.Un saluto da Emilia e Giovanni.
samsara1976
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Re: Quesito su pensione privilegiata

Messaggio da samsara1976 »

samsara976@hotmail.it Questa è la mia mail e vi ringrazio per la fiducia!!!!Aspetto una vostra mail....a presto.
GERARDO1

convalescenza.

Messaggio da GERARDO1 »

Salve avv. sono un App.s dell'Arma dei Carabinieri,con 29 anni 6 mesi di servizio, essendo in convalesenza dal 27 Dicembre 2009, (1anno) sarei gradito conoscere eventuali presupposti che andro' incontro, cioe' mi spego meglio ho in corso domanda di causa di servizio per la patologia che sto in convalescenza.Fino a quando potro' stare in convalescenza e se' vi e' rischio di RIFORMA se ho diritto alla pensione. Grazie
Roberto Mandarino
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Re: convalescenza.

Messaggio da Roberto Mandarino »

Potrà permanere a stipendio intero fino ad un massimo di 730 giorni (due anni) 731 giorni in caso di anno bisestile, di malattia nell'ultimo quinquennio di servizio. Tuttavia qualora successivamente il Comitato di Verifica non le concederà la dipendenza da causa di servizio della patologia per quale si trova in aspettativa malattia dovrà restituire il 50% degli stipendi che avrà eventualmente percepito oltre il 12° mese ed il 100% degli stipendi eventualmente percepiti oltre il 18° mese di tale aspettativa malattia.


In caso di riforma totale per inidoneità al servizio militare, oppure di superamento dei 730 giorni di aspettativa malattia nell'ultimo quinquennio di servizio si ha diritto alla pensione d'invalidità purchè si sia maturata un'anzianità contributiva di almeno 15 anni.

Se si viene riformati dalla Commissione Medico Militare ENTRO i 730 giorni di aspettativa malattia nell'ultimo quinquennio di servizio e sul verbale di inidoneità al servizio militare viene riportata (come avviene quasi sempre) la dicitura "idoneo al transito nei ruoli civili" si ha la facoltà, qualora si desideri, di transitare in qualità di impiegato, nei ruoli civili del Ministero della Difesa.
Per avere diritto a tale transito e necessario comunque presentare la relativa domanda all'amministrazione di appartenenza entro 30 giorni dalla data di stesura da parte della Commissione Medico Militare del Verbale di inidoneità al servizio militare incondizionato.

I conteggi pensionistici variano di caso in caso in base a tante varianti dovute principalmente al sistema pensionistico: retributivo, misto, contributivo; all' anzianità di servizio con i relativi aumenti contrattuali maturati fino all'ultimo giorno di servizio; alle eventuali indennità operative, al corpo di appartenenza, agli straordinari ecc.ecc.
Pertanto è impossibile fare previsioni serie.

Per avere un idea del suo trattamento economico pensionistico può chiedere al numero telefonare al Centro Nazionale Amministrativo Carabinieri di Chieti Tel.800.271661.

Saluti Roberto Mandarino
2.9.1963. Fa bene e scordati, fa male e pensaci.
gmogaver
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Re: convalescenza.

Messaggio da gmogaver »

Legge 187/1976


art. 26. Trattamento durante l'aspettativa.

Durante l'aspettativa per infermità non dipendente da causa di servizio, agli ufficiali e ai sottufficiali in servizio permanente dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Corpi di polizia, ai vicebrigadieri ed ai militari di truppa in servizio continuativo dell'Arma dei carabinieri e dei predetti Corpi di polizia nonché ai cappellani militari in servizio permanente competono, salvo quanto previsto al precedente art. 16, lo stipendio e gli altri assegni di carattere fisso e continuativo per intero per i primi dodici mesi e ridotti alla metà per i successivi sei mesi, fermi restando il diritto agli interi assegni per carichi di famiglia e la durata dei successivi periodi, durante i quali nessun assegno è dovuto. Agli effetti del trattamento previsto dal precedente comma, due periodi di aspettativa per infermità si sommano quando tra essi non intercorre un periodo di servizio attivo superiore a tre mesi. Il tempo trascorso in aspettativa per infermità non comporta alcuna detrazione di anzianità ed è computato per intero ai fini dell'attribuzione degli aumenti periodici di stipendio, delle classi e dei livelli dello stipendio e degli altri assegni di carattere fisso e continuativo. Le disposizioni di cui ai precedenti commi si applicano anche agli ufficiali di complemento e della riserva di complemento ed ai sottufficiali di complemento e della riserva richiamati o trattenuti in servizio ai sensi della legge 20 dicembre 1973, n. 824, limitatamente ai periodi massimi di assenza dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, previsti dalle norme vigenti per le singole categorie di personale.
Nemo propheta in patria
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