
Nell’aprile del 2010 mi si ripresenta la ipertensione provocandomi delle crisi assai più gravi di due anni precedenti.
Posto prima in congedo straordinario, e poi aspettativa per un totale di 924, al termine dei quali mi ripresentavo innanzi alla C.M.O per essere posto a visita di idoneità.
La C.M.O mi ha fatto rifare tutte le visite più l’esame del fondo oculare, in cui risulta un evidente ingrossamento dei vasi capillari della pupilla, in pratica la patologia si è aggravata in due anni.
La dottoressa competente il nostro Corpo mi ha dato altri 30gg di aspettativa, perché vuole capire come mai non si abbassano i valori della pressione, mettendo quasi in dubbio che io assumessi i farmaci prescritti per curare tale patologia.
Rimasi sconcertato per tale comportamento del sanitario, e visto che ho 50 anni, e avendo ancora tutti i requisiti per essere impiegato in servizi di istituto sia in moto che in auto mi è apparso lecito richiedere una riforma parziale, in modo di arrivare ai 35 anni espletando magari servizio burocratico.
Non l’avessi mai detto!!!!!! Sentite le risposte , prima mi ha detto che bisogna riconoscerla causa di servizio, cosa che gli ho fatto notare del suo sbaglio in quanto la CMO l’ha riconosciuta due anni fa.
Poi mi continuava a dire in un modo superbo che quando ritorna dal comitato allora si può decidere e comunque è il comitato che decide.
Allora io comincia a alzare il tono di voce dicendogli -ma se il comitato ancora mi deve approvare una causa da 7 anni fa, che faccio vado in pensione ai 35 anni o schiatto prima con questa ipertensione, e poi lo sapete anche voi che questo comitato non approva più niente.
Lei mi ha proposto di chiedere alla Questura l’esenzione dai servizi esterni!!!!!BOOO, e che comunque se non viene riconosciuta, al superamento della aspettativa devo restituire le somme dello stipendio.
Ma cosa devo fare se sto male qualsiasi consiglio è oro per me, aiutiamoci perché qui non ci pensa nessuno, comunque secondo i responsi che mi verranno da parte del comitato voglio citarli tutti innanzi la Corte Diritti dell’Uomo a Strasburgo perché prima di essere un Poliziotto sono un uomo.
Paolo I