Detassazione Pensione Italiana per residenti all'Estero
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Carminiello
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Carminiello »
Ah ma se dici che solo di interessi mensili sui tuoi soldi prendi il doppio dei nostri stipendi, che ci sei tornato a fare in servizio?
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
considerato il mio importo pensionistico da miseria , non si sa quando aumenterà e di quanto, considerato che ho una famiglia da mantenere e continuano ad arrivare bollette su bollette etc .. IO per per settembre ottobre mi trasferisco o Tunisia o Senegal 6 mesi un 1 giorno anche non continuativi, con la nave si raggiunge benissimo e poca spesa anxhe con la macchina trasportata, quindi se qualcuno è interessato a recarsi sul posto per eventuale residenza e condivisone eventuali spese affitto etc etc.. me lo faccia sapere si parte assieme, poi si dividono i periodi di permanenza.. sono già abbastanza aggiornato sul cosa fare. Invito valido per chiunque civili militari parenti organizzazioni volontariato etc etc.. Buona Giornata contattatemi in privato..
Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
========================================================palmy66 ha scritto:togli pure ex visto che sono rientrato in servizioCarminiello ha scritto:Nn lo dire troppo in giro..o i tuoi ex colleghi della g d f ti verranno a cercare prima che lasci l'Italia...e invece di Bocas Del Toro, ti fanno il Bucio del C... ...ahahahahahah.......palmy66 ha scritto:;-) un isoletta nell'arcipelago di bocas del toro ......... e viviamo in assoluta tranquillita'
p.s. i miei interessi mensili sono il doppio dei nostri stipendi......e ti parlo come 30 anni di g di f
cmq esiste il quadro RW del mod 730 ...... per essere al sicuro da tutti
Se fosse lecito sapere che tipo di investimenti sono...???
Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
..........è brutto dirlo ma vedo oramai moltissima gente che se ne sta andando dal nostro bel paese, me compreso, purtroppo qua' come hai giustamente fatto notare tu, mantenere una famiglia, pagare imposte, balzelli vari, IVA e tasse che solo in Italia possono esistere non è piu' sostenibile, sia con il nostro stipendio/pensione per non parlare di chi fa l'operaio x molto meno dei nostri salari, quindi chi puo' o chi qua non trova un lavoro se puo' se ne emigra verso altri lidi, un po' come è successo per i nostri bisnonni che in molti sono andati a trovare fortuna in america o in australiamarco064 ha scritto:considerato il mio importo pensionistico da miseria , non si sa quando aumenterà e di quanto, considerato che ho una famiglia da mantenere e continuano ad arrivare bollette su bollette etc .. IO per per settembre ottobre mi trasferisco o Tunisia o Senegal 6 mesi un 1 giorno anche non continuativi, con la nave si raggiunge benissimo e poca spesa anxhe con la macchina trasportata, quindi se qualcuno è interessato a recarsi sul posto per eventuale residenza e condivisone eventuali spese affitto etc etc.. me lo faccia sapere si parte assieme, poi si dividono i periodi di permanenza.. sono già abbastanza aggiornato sul cosa fare. Invito valido per chiunque civili militari parenti organizzazioni volontariato etc etc.. Buona Giornata contattatemi in privato..
x non parlare di quando come tutte le mattine appena sveglio mi accendo la tv x ascoltare un Tg e mi sento parlare di politici corrotti, indagati, tangenti, mazzette e per contrastare questi buchi che si inventano ? nuove tasse, aumenti accise etc.....
sono schifatissimo ..........scusate lo sfogo
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Carminiello
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Carminiello »
Ti capisco perfettamente...credevo in uno Stato (con la maiuscola) che oggi definisco bananopoli (con la minuscola) che nn vale più la pena servire. Grazie "riforma" di esistere ancora e di avermi accolto tra le tue grazie. Me ne andrò anche io sicuramente entro fine anno, ancora nn so dove, ma me ne andrò.....
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
io quando scrivo non mi impegno sono sconsolato e scog... avrei tanto da scrivere.. vedrete venerdì prossimo il d.e.f. in uscita.. non aumentano le tasse ma diminuiscono gli sgravi l'iva rimane uguale i stipendi dei magnoni uguali a ieri oggi e domani..DI EVASIONE NON SE NE PARLA E NEMMENO DI CORRUZIONE.. ANDIAMO AVANTI... il debito aumenta e i sudditi pagano sino a che non si trasferiscono in terre migliori..prima o poi si pagheranno da soli.. buona serata..
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
ho sritto il debito pubblico è aumentato ma anche la spesa pubblica ma come è possibile con tutte ste manovre che sono state fatte.. mancano sempre soldi.. si devono togliere tutti i privilegi pensioni d'oro triple pensioni stipendi che nemmeno Obama si immagina di percepire.. etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc etc all'infinito..
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
hai ragione i nostri concittadini all'estero per trovare lavoro forse ce ne poco.. ma adesso le fabbriche sono tutte chiuse e altre le abbiamo vendute ai cinesi "svendute" cosa produciamo più ? il vino? i pomodori? in Italia non c'è di proporzione sugli stipendi più illegalità e senza lavoro delle grandi industrie che non ci sono più che non sono più italiane c'è l'abbiamo in quel posto.. ma chi magna sa come difendersi.. buona serata..
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
corrige : hai ragione i nostri concittadini all'estero per trovare lavoro forse all'epoca non c'era tanto lavoro erano obbligati.. oggi si sta forse un po meglio ma non per tutti..marco064 ha scritto:hai ragione i nostri concittadini all'estero per trovare lavoro forse ce ne poco.. ma adesso le fabbriche sono tutte chiuse e altre le abbiamo vendute ai cinesi "svendute" cosa produciamo più ? il vino? i pomodori? in Italia non c'è di proporzione sugli stipendi più illegalità e senza lavoro delle grandi industrie che non ci sono più che non sono più italiane c'è l'abbiamo in quel posto.. ma chi magna sa come difendersi.. buona serata..
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Sempreme064
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Sempreme064 »
dimenticavo : le ultime industrie che ci sono rimaste chi evade e chi paga le tasse all'estero e c'è chi si complimenta pure.. siamo in un paese normale secondo voi?
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Carminiello
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Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
Messaggio da Carminiello »
D'accordissimo su tutto quello che dici Marco...
Re: Detassazione Pensione Itliana per residenti all'Estero
L’ultima idea dell'Inps: tagliare la pensione a chi va all'estero
Sono 400mila gli anziani che vivono fuori dall'Italia. Nel 2014 sono aumentati del 65% LEGGI ANCHE Ma quali paradisi dei Caraibi in Europa le mete più gettonate
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Economia
L’Italia non è un Paese per vecchi. Sono 400 mila gli anziani che hanno deciso di trascorrere gli ultimi anni di vita all’estero ed è un numero in continuo aumento. Lo scorso anno gli espatri sono stati oltre 16mila. E non si tratta solo di italiani. Anche stranieri che hanno trascorso tutta una vita lavorativa nel Bel Paese, raggiunti i limiti di età, fanno le valige e tornano nel luogo d’origine o cambiano destinazione. E a spingerli oltre frontiera non è solo il richiamo delle radici, la nostalgia dei luoghi dell’infanzia o i parenti ma soprattutto gioca il costo della vita che in Italia per un pensionato è un vero problema.
Ma questa fuga non è indolore per le casse dell’Inps. Andando all’estero il pensionato si porta dietro l’assegno previdenziale. «Continuiamo a pagare ogni anno 200 milioni di euro di prestazioni assistenziali a pensionati che vivono in altri Paesi e che magari hanno un'assistenza di base» ha rilevato il presidente dell’Inps Tito Boeri presentando il rapporto sulle pensioni all’estero. E sottolinea che si tratta di una situazione «paradossale perché in Italia non ci sono strumenti contro la povertà e una rete di base proprio perché si dice non ci sono le risorse».
Di qui la proposta di smettere di pagare le prestazioni non contributive ai pensionati che risiedono all'estero, creare un fondo per investire su politiche di integrazione degli immigrati e cercare di mettere un freno alla fuga dei pensionati italiani verso Paesi nei quali la tassazione è più favorevole.
Ecco i numeri. Solo nel 2014 sono stati 5.345, il 65% in più dell'anno precedente, ma dal 2010 il numero è più che raddoppiato (+109%) arrivando a 16.420. Nel complesso l'Inps eroga all'estero ogni anno circa 400mila trattamenti pensionistici, in oltre centocinquanta Paesi, per una spesa complessiva che supera il miliardo di euro.
Il 61% delle pensioni pagate all'estero nel 2014 sono di vecchiaia o anzianità, il 4% di invalidità e il 35% sono erogate ai superstiti.
C’è poi l’altra faccia della medaglia delle pensioni all’estero è rappresentata dagli immigrati che trascorrono un periodo lavorativo in Italia, pagano i contributi ma poi uscendo dal Paese, lasciano una sorta di «tesoretto». Le persone con cittadinanza non italiana nate prima del 1949, con contribuzione Inps, che non hanno sin qui ricevuto prestazioni previdenziali nè rimborso della decontribuzione, sono 198.430 (il 21% del totale), ma hanno versato contributi per oltre 3 miliardi di euro. A questi si potrebbero aggiungere altri probabili 12 miliardi, calcolando il 21% delle 4,2 milioni di posizioni contributive delle generazioni di immigrati non ancora arrivati a maturare i requisiti di vecchiaia, che hanno erogato contributi che capitalizzati valgono oltre 56 miliardi.
«Perchè non fare - ha detto Boeri - un fondo per investire su politiche dell'integrazione degli immigrati». Boeri si è soffermato anche sulla necessità di riflettere sul sostanziale regalo che il nostro Paese fa pagando all'estero prestazioni non basate solo sul sistema contributivo. «L'Italia - dice - è uno dei pochi paesi a riconoscere la portabilità extra Ue della parte non contributiva delle pensioni. Paghiamo - spiega - integrazioni al minimo e maggiorazioni sociali a persone che vivono e pagano le tasse altrove, riducendo il costo dell'assistenza sociale in questi paesi. Mentre in Italia non abbiamo una rete di assistenza sociale di base».
Laura Della Pasqua
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Ma anche quelle degli ex politici? Io vovo all'estero per poter sopravvivere non per super vivere
Postato da mauro il 04/10/2015 09:26
a semplice problema, semplice soluzione. Intanto è giusto metter un tetto a coloro che se ne vanno, tipo max 500€ netti al mese di pensione se da pensionato vai a risiedere all'estero ma la differenza resta in Italia e sarà finanziariamente bloccata fin alla morte o al ritorno in patria. Inoltre, revisionare retroattivamente TUTTI coloro che han beneficiato INGIUSTAMENTE del metodo retributivo, sapete quante persone son andate in pensione con appena 15-20 di contributi e han preso per decenni ben oltre 1000 AL MESE NETTI? Più tante altre magagne che non sto ad elencare - come sistemare: restituzione o confisca/pignoramento. I mentecatti han portato/investito sottobanco tali soldoni all'estero? Metodo Torquemada fa parlare pure i meno loquaci, provare per credere. Tuttavia tutto ciò non basta senza risolvere i principali problemi del Paese e dichiarare guerra all'attuale (dis)Unione Europea della quale non penso proprio i padri fondatori (CEE) ne sarebbero stati contenti dello stato odierno delle cose.
Postato da D.M. il 02/10/2015 15:26
Sottoscrivo quanto postato da Alberto, specie dove dice "l'Inps si è fatta carico delle pensioni sociali per i ricongiungimenti famigliari ; parlo di gente che non ha mai versato un contributo, ne ha mai lavorato in Italia, e percepisce regolarmente una pensione".
Postato da Germanino il 01/10/2015 21:42
L'inps "dimentica" di essere un ente che gestisce quello che a tutti gli effetti può considerarsi fondo privato, il cui garante è ( o dovrebbe essere ) lo stato. Il denaro che gestisce non è denaro statale ( di fatti l'inps è parastatale ), ma il denaro messo da parte da chi lavora o ha lavorato nel settore privato per avere un meritato e decoroso riposo dopo decenni di duro lavoro. Ora rendere più conveniente ai pensionati rimanere in Italia perchè spendano da noi i propri soldi ok, ma addirittura togliere , per esempio, la pensione di reversibilità del coniuge per regalarla a stranieri che , forse , lavoreranno in Italia dove per altro godono di diritti ed aiuti economici che gli italiani stessi spesso si sognano, sarebbe di fatto l'ennesima appropriazione indebita del denaro di chi ha pagato i contributi. Tengo inoltre a ricordare ai dirigenti dell'istituto, che gli immigrati sono una risorsa quanto tutti gli italiani che pagano i contributi, e che per altro non possono spostare l'intero importo versato all'Inps in un altro paese, come invece posso fare ad esempio i Marocchini e chissà quanti altri immigrati di altre nazionalità.... Ricordo inoltre che per la risorsa degli immigrati ( effettiva se parlami di quelli onesti ) l'Inps si è fatta carico delle pensioni sociali per i ricongiungimenti famigliari ; parlo di gente che non ha mai versato un contributo, ne ha mai lavorato in Italia, e percepisce regolarmente una pensione. Non mi posso esprimere come vorrei, visto che rischierei di esse denunciato per vilipendio ( anche se a torto ), ma forse queste sparate, che spesso si trasformano in atti di governo, non annichiliscono la figura dello stato italiano, almeno quello esistito tra il 45 ed il 67?
Postato da Alberto il 01/10/2015 17:31
per fortuna vige la reciprocità, quindi voglio vedere le reazioni dei italiani ch e sguazano nel oro ricevendo in italia le pensioni guadagnate nei paesi del nord europa.la verita è una; la dove arriva la sinistra italiana, ariva morte, malatia, e povertà.
Postato da mirna il 30/09/2015 16:27
Sono 400mila gli anziani che vivono fuori dall'Italia. Nel 2014 sono aumentati del 65% LEGGI ANCHE Ma quali paradisi dei Caraibi in Europa le mete più gettonate
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Ma questa fuga non è indolore per le casse dell’Inps. Andando all’estero il pensionato si porta dietro l’assegno previdenziale. «Continuiamo a pagare ogni anno 200 milioni di euro di prestazioni assistenziali a pensionati che vivono in altri Paesi e che magari hanno un'assistenza di base» ha rilevato il presidente dell’Inps Tito Boeri presentando il rapporto sulle pensioni all’estero. E sottolinea che si tratta di una situazione «paradossale perché in Italia non ci sono strumenti contro la povertà e una rete di base proprio perché si dice non ci sono le risorse».
Di qui la proposta di smettere di pagare le prestazioni non contributive ai pensionati che risiedono all'estero, creare un fondo per investire su politiche di integrazione degli immigrati e cercare di mettere un freno alla fuga dei pensionati italiani verso Paesi nei quali la tassazione è più favorevole.
Ecco i numeri. Solo nel 2014 sono stati 5.345, il 65% in più dell'anno precedente, ma dal 2010 il numero è più che raddoppiato (+109%) arrivando a 16.420. Nel complesso l'Inps eroga all'estero ogni anno circa 400mila trattamenti pensionistici, in oltre centocinquanta Paesi, per una spesa complessiva che supera il miliardo di euro.
Il 61% delle pensioni pagate all'estero nel 2014 sono di vecchiaia o anzianità, il 4% di invalidità e il 35% sono erogate ai superstiti.
C’è poi l’altra faccia della medaglia delle pensioni all’estero è rappresentata dagli immigrati che trascorrono un periodo lavorativo in Italia, pagano i contributi ma poi uscendo dal Paese, lasciano una sorta di «tesoretto». Le persone con cittadinanza non italiana nate prima del 1949, con contribuzione Inps, che non hanno sin qui ricevuto prestazioni previdenziali nè rimborso della decontribuzione, sono 198.430 (il 21% del totale), ma hanno versato contributi per oltre 3 miliardi di euro. A questi si potrebbero aggiungere altri probabili 12 miliardi, calcolando il 21% delle 4,2 milioni di posizioni contributive delle generazioni di immigrati non ancora arrivati a maturare i requisiti di vecchiaia, che hanno erogato contributi che capitalizzati valgono oltre 56 miliardi.
«Perchè non fare - ha detto Boeri - un fondo per investire su politiche dell'integrazione degli immigrati». Boeri si è soffermato anche sulla necessità di riflettere sul sostanziale regalo che il nostro Paese fa pagando all'estero prestazioni non basate solo sul sistema contributivo. «L'Italia - dice - è uno dei pochi paesi a riconoscere la portabilità extra Ue della parte non contributiva delle pensioni. Paghiamo - spiega - integrazioni al minimo e maggiorazioni sociali a persone che vivono e pagano le tasse altrove, riducendo il costo dell'assistenza sociale in questi paesi. Mentre in Italia non abbiamo una rete di assistenza sociale di base».
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Ma anche quelle degli ex politici? Io vovo all'estero per poter sopravvivere non per super vivere
Postato da mauro il 04/10/2015 09:26
a semplice problema, semplice soluzione. Intanto è giusto metter un tetto a coloro che se ne vanno, tipo max 500€ netti al mese di pensione se da pensionato vai a risiedere all'estero ma la differenza resta in Italia e sarà finanziariamente bloccata fin alla morte o al ritorno in patria. Inoltre, revisionare retroattivamente TUTTI coloro che han beneficiato INGIUSTAMENTE del metodo retributivo, sapete quante persone son andate in pensione con appena 15-20 di contributi e han preso per decenni ben oltre 1000 AL MESE NETTI? Più tante altre magagne che non sto ad elencare - come sistemare: restituzione o confisca/pignoramento. I mentecatti han portato/investito sottobanco tali soldoni all'estero? Metodo Torquemada fa parlare pure i meno loquaci, provare per credere. Tuttavia tutto ciò non basta senza risolvere i principali problemi del Paese e dichiarare guerra all'attuale (dis)Unione Europea della quale non penso proprio i padri fondatori (CEE) ne sarebbero stati contenti dello stato odierno delle cose.
Postato da D.M. il 02/10/2015 15:26
Sottoscrivo quanto postato da Alberto, specie dove dice "l'Inps si è fatta carico delle pensioni sociali per i ricongiungimenti famigliari ; parlo di gente che non ha mai versato un contributo, ne ha mai lavorato in Italia, e percepisce regolarmente una pensione".
Postato da Germanino il 01/10/2015 21:42
L'inps "dimentica" di essere un ente che gestisce quello che a tutti gli effetti può considerarsi fondo privato, il cui garante è ( o dovrebbe essere ) lo stato. Il denaro che gestisce non è denaro statale ( di fatti l'inps è parastatale ), ma il denaro messo da parte da chi lavora o ha lavorato nel settore privato per avere un meritato e decoroso riposo dopo decenni di duro lavoro. Ora rendere più conveniente ai pensionati rimanere in Italia perchè spendano da noi i propri soldi ok, ma addirittura togliere , per esempio, la pensione di reversibilità del coniuge per regalarla a stranieri che , forse , lavoreranno in Italia dove per altro godono di diritti ed aiuti economici che gli italiani stessi spesso si sognano, sarebbe di fatto l'ennesima appropriazione indebita del denaro di chi ha pagato i contributi. Tengo inoltre a ricordare ai dirigenti dell'istituto, che gli immigrati sono una risorsa quanto tutti gli italiani che pagano i contributi, e che per altro non possono spostare l'intero importo versato all'Inps in un altro paese, come invece posso fare ad esempio i Marocchini e chissà quanti altri immigrati di altre nazionalità.... Ricordo inoltre che per la risorsa degli immigrati ( effettiva se parlami di quelli onesti ) l'Inps si è fatta carico delle pensioni sociali per i ricongiungimenti famigliari ; parlo di gente che non ha mai versato un contributo, ne ha mai lavorato in Italia, e percepisce regolarmente una pensione. Non mi posso esprimere come vorrei, visto che rischierei di esse denunciato per vilipendio ( anche se a torto ), ma forse queste sparate, che spesso si trasformano in atti di governo, non annichiliscono la figura dello stato italiano, almeno quello esistito tra il 45 ed il 67?
Postato da Alberto il 01/10/2015 17:31
per fortuna vige la reciprocità, quindi voglio vedere le reazioni dei italiani ch e sguazano nel oro ricevendo in italia le pensioni guadagnate nei paesi del nord europa.la verita è una; la dove arriva la sinistra italiana, ariva morte, malatia, e povertà.
Postato da mirna il 30/09/2015 16:27
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