========================================================zaccgio ha scritto:Buona sera a tutti.
Vorrei intervenire nella discussione mostrando, come esempio, il mio caso.
Arruolato il 22/04/1986, congedato il 01/10/2014 con una 4^ cat. Si c.s. con il grado di di Mar.Ca.
Metodo per il calcolo della pensione ordinaria (presa dal prospetto di pensione dell’ INPDAP):
Prima calcolano le basi su cui fare i calcoli delle quote “A”, “B” e “C” che nel mio caso erano:
1)-Quota “A” = retribuzione pensionabile alla cessazione comprensiva della maggiorazione del 18% che, ricordo, non comprende la maggiorazione né della IIS conglobata sullo stipendio né dell’assegno di funzione = totale euro 37.206,62;
2)-Quota “B” media delle retribuzioni dal 1993 al 2014 rivalutate e maggiorate del 18% come per la quota “A” = totale euro 36.732,10;
3) Quota “C” calcolo del montante contributivo accantonato (il 33% delle somme percepite a partire dall’01/01/1996 fino alla cessazione maggiorate del 18% come detto in precedenza) = euro 265.425,53.
4)- determinazione del l’importo dei 6 scatti (il 15%) calcolati sullo stipendio senza IIS, sulla RIA e sugli scatti per invalidità. Nel mio caso, l’importo dei sei scatti e determinato in euro 3.495,19
Una volta avuti gli importi, si procede moltiplicandoli per i coefficienti maturati nel seguente modo:
1)- per la quota “A”, fino al 31/12/1992 avevo maturato lo 0,18472 % che moltiplicato per 37.206,62 da il seguente importo = euro 6.872,81;
2)- per la quota “B” per il periodo dal 01/01/1993 al 31/12/1995 avevo maturato lo 0,08361% che, moltiplicato per la media delle retribuzioni di euro 36.732,10 = euro 3.071,17;
3)- per la quota “C”, per il periodo dal 01/01/1996, essendo andato in pensione prima dei 57 anni, viene preso in esame il coeffciente previsto per i 57 anni che è del 0,043040% che, moltiplicato per i 265.425,53 euro accantonati = euro 11423,91= euro 10.545.145,15
4) per i sei scatti, l’importo di 3.495,19 viene moltiplicato per la somma dei coefficienti maturati nelle quote “A” e “B” = 0,18472 + 0,08361 = 0,26833 (in pratica per le quote “A” e “B” ho maturato il 26%) = euro 937,86
A questo punto basta sommare i 4 risultati 6.872,81 + 3.071,17 + 10.545,15 + 937,86 = pal = 21.426,99
Quando si parla di percentuali raggiunte ai fini della determinazione più favorevole tra PPO percentuale e aumento del 10%, non dobbiamo fare confusione perché la base pensionabile presa in esame per la PPO percentuale è quella evidenziata in quota “A” = euro 37.206,62 che già di per se, ad esempio, per una 4^ categoria (70%) darebbe una pal di = 26.044,63. Inoltre, c’è da considerare anche per i 6 scatti che, come avevamo detto nel mio caso corrisponderebbero a euro 3495,19, la moltiplicazione va fatta per 0,70% il cui risultato è di euro 2.446,63 da aggiungere ai 26.044,63 = pal 28.491,26.
Non è possibile, quindi, fare un raffronto sulle percentuali raggiunte per l’ordinaria proprio perché i calcoli sono mooolto diversi.
Ad esempio, nel mio caso, se mi applicassero il 10% sulla pal prenderei in totale euro 23.569,68 e, per assurdo, se proviamo a moltiplicare le quote prese in esame per la PPO percentuale moltiplicandole per il 60% (una 5^ categoria) il risultato è sempre maggiore = euro 24421,08.
Sicuramente, in passato non poteva essere più conveniente una 5^ categoria (ma nemmeno una 4^) rispetto ad una ordinaria maggiorata del 10% perché la percentuale maturata in quota “A”, che è quella più “pesante”, era maggiore. Pensate che al 31/12/1992 avevo maturato, secondo l’INPDAP, anni 7 e mesi 11, corrispondenti al 18,472% (sta sul prospetto della pensione). Se, invece, avessi maturato, ad esempio 14 anni, capite bene che sarei arrivato, già solo con la quota “A” al 36%. In quel caso, sicuramente era da verificare, conti alla mano, la convenienza di una PPO ad es. di 4^ categoria rispetto ad una ordinaria maggiorata del 10%.
Dopo questo lunghissimo post, spero che non mi mandiate a quel paese.
Un salutone a tutti da Giovanni
A quel paese....???? e quale paese....eheheee.-P.S. da come è descritto è stupendo.-