Gent.mo Avvocato,
vorrei sottoporLe la seguente problematica, che sono sicuro saprà risolvere dall’alto della Sua esperienza e competenza.
Sono un Ispettore della G. di F. con 18 anni di servizio, affetto da artrite psoriasica, diagnosticata nel 2011 e prontamente sottoposto ad idonea terapia con buoni risultati.
Presto servizio a Roma e sono residente in provincia di Napoli.
Ho intenzione di presentare domanda straordinaria di trasferimento per motivi di salute a Napoli e provincia, senza però correre il minimo rischio di essere riformato (non ho mai “marcato visita” per la patologia sopra esposta, per cui l’Amministrazione non è a conoscenza della stessa).
I miei quesiti sono i seguenti:
1. la Commissione Medica del Comando Generale, deputata al vaglio della mai eventuale domanda, è sempre tenuta ad inviarmi alla CMO per approfondire il mio stato di salute e giudicare circa la mia idoneità al servizio militare incondizionato? Se sì, quante possibilità avrei che l’idoneità mi venga confermata dalla CMO, alla luce del fatto che l’artrite psoriasica, citata nella seconda categoria della “tabella A”, è malattia realmente invalidante nei casi peggiori (cosiddetti di III°-IV° livello), mentre fortunatamente il mio caso appartiene al I° livello (al momento non presento alcuna problematica che mi limiti nei movimenti)? Se considerato idoneo quest’anno, potrei correre rischi in caso di peggioramento futuro?
2. Come potrei motivare al meglio la mia eventuale domanda straordinaria di trasferimento? Io ho ipotizzato le seguenti 3 motivazioni: 1) diritto di essere seguito con maggiore continuità dall’equipe medica che finora mi ha curato (il reparto di Reumatologia del Policlinico di Napoli) e che è altamente specializzata nella cura delle spondiloartriti; 2) annullare lo stress dei frequenti viaggi Roma-Napoli (cui mi sottopongo per raggiungere la mia famiglia, che risiede in provincia di Napoli e per sottopormi ai previsti periodici controlli presso il Policlinico di Napoli) anche e soprattutto alla luce del fatto che lo stress influisce negativamente sulla psoriasi e sulle malattie psoriasiche; 3) il clima di Napoli, caratterizzato dall’essere più caldo ed asciutto di quello di Roma, potrebbe calmierare la sintomatologia legata mia patologia, aumentando, di conseguenza, il mio rendimento in servizio.
Cosa ne pensa? Potrei aggiungere altre motivazioni? Se sì, quali?
3. Esiste il diritto del malato di scegliere la struttura sanitaria presso cui essere curato? Esiste il diritto del malato alla continuità terapeutica (ovvero a continuare ad essere curato presso lo stesso centro)? Se sì, quali sono i riferimenti normativi? Io finora in merito ho solo trovato l’art. 5 (diritto alla libera scelta) della “Carta Europea dei Diritti del Malato” (del 2002), che recita così: “ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente fra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni”. Quest’ultimo assunto normativo, fra l’altro, sembra stridere con una delle cause di esclusione dalle situazioni straordinarie (che, quindi, escludono la possibilità di avanzare domanda di trasferimento straordinaria) poste dal Testo unico sulla Mobilità del Comando Generale, che recita così: “non configurano situazioni straordinarie le problematiche connesse alo stato di salute del militare, che comportino la prolungata necessità di assistenza e cura presso particolari strutture sanitarie, comunque presenti anche nell’ambito della Regione ove abbia sede il reparto di appartenenza”. Cosa ne pensa di questa discrasia?
Nel ringraziarLa per la cortese risposta, Le porgo distinti saluti.
trasferimento per artrite
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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