Cari colleghi,da quello che deduco dai post,questo riordino che si doveva fare,non ci ha incantato più di tanto.L'interesse è maggiore per il sistema pensionistico,anzichè facili avanzamenti di carriera.
Ormai siamo alla frutta,non crediamo più agli specchietti per le allodole,"meglio un uovo oggi che una gallina domani".Non ho capito il perchè di tanto accanimento da parte del Ministero prima ,e sindacati dopo,a redigere in tutta fretta una bozza di riordino delle carriere ...che non offriva niente per la base e tantomeno ai sovr., ispettori,il tutto ovviamente a costo zero.Forse per frenare la corsa al penionamento?Illudendoci?
Una bozza che emerge a fine legislatura si sà non ha vita lunga.Inoltre ai decreti individuali,ci sarebbe stata una clausola..."solo a copertura economica" Per favore..per favore ,piuttosto dateci il contratto e gli avanzamenti nonchè assegni di funzione che sono bloccati da quattro anni.Purtroppo da quello che ho saputo (e contadditemi se non è cosi' ),"una tantum" non è contemplato nel calcolo pensionistico e come tale non viene riconosciuto come indennità continuativa.Anche su questo ci hanno fregato!
In pratica..in questi quattro anni di blocco (per decreto),ho maturato assegno di funzione e grado,che non vedro' riconosciuto sulla pensione!
Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufala?
- Giuseppe58x
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Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
sarà riconosciuto a partire dal 2014Giuseppe58x ha scritto:In pratica..in questi quattro anni di blocco (per decreto),ho maturato assegno di funzione e grado,che non vedro' riconosciuto sulla pensione!
- Giuseppe58x
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Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
Messaggio da Giuseppe58x »
Grazie montiovis,per aver risposto al mio quesito.montiovis ha scritto:sarà riconosciuto a partire dal 2014Giuseppe58x ha scritto:In pratica..in questi quattro anni di blocco (per decreto),ho maturato assegno di funzione e grado,che non vedro' riconosciuto sulla pensione!
Quindi avendo maturato il 3 ass ..di funzione e la denominazione a sostituto ...presumibilmente
il 01/01/2012 o 2013 , anche se non è stato ancora decretato,mi vedro' riconosciuto queste
indennità sulla pensione nel 2014?









Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
Buon giorno a tutto il forum, mi scuso per l’intromissione ma vorrei capire se dal 2014 l’indennità “una tantum” diventa indennità fissa e continuativa il mio caso è meno doloroso del collega Giuseppe 58 x sarebbe solo il parametro da Ass/te Capo con 8 anni nella qualifica maturato a febbraio del 2011,”pochi spiccioli “ ma tutto fa brodo, ringrazio per eventuale delucidazione.
Salvo 63
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Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
Messaggio da Giuseppe58x »
Ciao Salvo,un passaggio di parametro..non è poco,cmq se nel 2014 non sei andato in pensione,bensì stai in servizio,salvo 63 ha scritto:Buon giorno a tutto il forum, mi scuso per l’intromissione ma vorrei capire se dal 2014 l’indennità “una tantum” diventa indennità fissa e continuativa il mio caso è meno doloroso del collega Giuseppe 58 x sarebbe solo il parametro da Ass/te Capo con 8 anni nella qualifica maturato a febbraio del 2011,”pochi spiccioli “ ma tutto fa brodo, ringrazio per eventuale delucidazione.
Salvo 63
a te si dovrebbe normalizzare il tutto,almeno cosi' citava la legge Brunetta-Tremonti.
Il problema è per chi starà in pensione già dalla data antecedente al 1/1/2014 ,queste indennità ,non percepite ,quando ancora si era in servizio,bensì solo come "Una-Tantum",saranno poi corrisposte sulla pensione?
Un caldo saluto
Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
Ciao Giuseppe, e grazie per avermi risposto io sono in pensione per riforma da giugno del 2011 è ho ricevuto come arretrati € 83,75 “avanzamento nel parametro per anzianità, questi spiccioli sono da febbraio a giugno ultimo mese di servizio, comunque sia la mia rabbia non è tanto per quello che potevo avere sulla pensione perché come ti ho scritto sono pochi spiccioli,ma perché già nel 2001 avevano spostato quel traguardo con il decreto legislativo n° 76, che permetteva l’attribuzione dello scatto solo per gli Assistenti Capo che al 13 aprile del 2001 rivestivano quella qualifica, difatti lo scatto veniva attribuito al termine di 4 anni nella qualifica,poi e subentrata la Legge 74/2011 e magicamente le indennità fisse e continuative sono diventate “una tantum” e ancora una volta la mia linea di traguardo si è sposta,ma e mai possibile che li vedremo sulla pensione?
Un cordiale saluto salvo 63
Un cordiale saluto salvo 63
Re: Il Riordino del Coparto Sicurezza-Difesa,allora una Bufa
Sicurezza e Difesa
Il testo della manovra varato dalla Camera è rimasto pressochè identico a quello licenziato dal Senato. Nel corso di questo lungo iter parlamentare sono state inseriti nel calderone solo 160 milioni di euro (80 per il 2011 e 80 per il 2012). Tali fondi aggiuntivi andranno a ristorare il mancato aumento retributivo derivante dalle promozioni. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando saranno emanati i decreti applicativi (e non sappiamo quando lo saranno) il Caporale che diverrà Caporalmaggiore avrà il suo aumento di poche decine di euro mentre l'Ammiraglio di divisione che diverrà Ammiraglio di squadra si vedrà corrispondere l'aumento di centinaia di euro. Non voglio assolutamente fare del populismo, ma certe cose è bene dirle in maniera chiara e netta anche perchè i contrattualizzati, a differenza dei dirigenti, non godono dell'adeguamento automatico delle retribuzioni ai parametri Istat e forse sarebbe stato più giusto, da un punto di vista etico, pensare soprattutto alle fasce di reddito più basse che non godono di automatismi stipendiali.
Il governo, viste le scarse disponibilità economiche, ha voluto riempire di contenuti questi 160 milioni parlando, a vanvera, di rispetto della specificità, di copertura degli assegni funzionali, degli emolumenti da lavoro straordinario etc. Insomma, di tutto il compenso accessorio che mensilmente gli operatori del comparto percepiscono, a seconda degli incarichi, in busta paga. Purtroppo non è così.
Se fosse stato rispettato il vero criterio della specificità (ammesso che dal punto di vista politico-economico sia giusto rendere "specifici" le donne e gli uomini in uniforme) , allora l'intero comparto Sicurezza e Difesa, compresi i Vigili del Fuoco, sarebbe dovuto essere del tutto esente dalle misure restrittive contenute nella finanziaria che riguardano il pubblico impiego. Invece non solo non sono stati esclusi, ma alla luce dei fatti (non delle chiacchiere o della propaganda) sono stati quelli maggiormente penalizzati rispetto all'assetto economico in godimento. Vediamo perchè(*):
- blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013
- taglio delle indennità di impiego operativo per reparti di campagna e "supercampagna": la misura è differita ufficialmente al 2014 ma la copertura dei fondi per gli anni 2011-2012-2013 è determinata dalle economie di bilancio (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare) da conseguire con le modalità prescritte dall'art. 34 della finanziaria.
- trasformazione del TFS in TFR senza possibilità di anticipo delle somme come avviene per il personale civile
- taglio dei fondi già accantonati per il riordino delle carriere del personale non dirigente quantificato in 770 milioni di euro;
- nuovo e meno vantaggioso metodo di calcolo e della buonuscita
- nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2008-2009 - parte economica
- congelamento sino al 31.12.2013 del trattamento stipendiale principale ed accessorio percepito nel 2010, al netto della sola vacanza contrattuale
- congelamento degli aumenti stipendiali dovuti da promozioni e scatti di anzianità per il triennio 2010/2013, solo parzialmente ed eventualmente calmierati da un fondo perequativo di 80 milioni per il 2011 e 80 milioni per il 2012 istituito con il comma 11 bis dell’articolo 8.
- assegni funzionali, indennità di trasferimento, straordinari, etc, allo stato attuale sono congelati, nel senso che verranno corrisposti, al personale che ne matura il diritto, solo se gli ordini del giorno a cui abbiamo fatto cenno all'inizio dell'articolo saranno integralmente recepiti dal governo. Ma purtroppo abbiamo spiegato come stanno le cose....
- Salve dai tagli della finanziaria le cerimonie e le consulenze (con le modifiche apportate all’articolo 6)
- taglio orizzontale del 10% ai budget ministeriali.
(*) questo riepilogo è stato inviato a GrNet.it, portale di informazione indipendente per il comparto Sicurezza e Difesa
Naturalmente nel corso dell'intero iter parlamentare (Senato + Camera) c'era tutto il tempo per approvare degli emendamenti che tenessero conto della specificità ma ciò non è avvenuto perchè vi è stata una precisa volontà politica volta a non escludere dalle misure restrittive il comparto Sicurezza e Difesa. Dal punto di vista politico e del consenso, quei parlamentari che hanno costruito le loro fortune politiche sul voto degli operatori del comparto, non hanno potuto dire di no agli ordini dei rispettivi partiti e quindi hanno dovuto obbedire non ai loro elettori ma a logiche politiche che gli permettessero di conservare la poltrona. Perchè questa premessa?
Perchè da vari giorni girano su siti internet peracottari i famosi "ordini del giorno" con i quali i parlamentari vorrebbero impegnare il governo a rivedere la manovra finanziaria in favore degli operatori del comparto. A parte che la manovra finanziaria è già legge dello Stato, questi ordini del giorno sono solo una cortina fumogena innalzata dai vari parlamentari che sanno di rischiare seriamente il loro pacchetto elettorale. Gli operatori del comparto sono giustamente inferociti e vogliono fargliela pagare alle prossime elezioni ed allora questi solerti yes man stanno spargendo fumo e propaganda per contenere i danni. Il Governo, a scanso di equivoci, prima di approvare questi ordini del giorno, ha infatti preteso che venissero inserite, dopo la fatidica frase "impegna il governo", le frasi "a valutare l’opportunità di…" e "se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno", che tradotto dal politichese significa "SCORDATEVELO!"
Quindi, a parte i 160 milioni di euro, tutte le eventuali misure ristoratrici sono legate esclusivamente a maggiori economie nei rispettivi bilanci, cioè, per capirci, alla capacità di tagliare fondi di altri capitoli per coprire l'eventuale corresponsione dell'assegno funzionale, dei compensi forfettari di impiego e via discorrendo.
Chi domanda se percepirà l'assegno funzionale che maturerà nel 2011-2012-2013, è giusto rispondere di NO, perchè il trattamento accessorio è stato congelato e gli 80+80 milioni di euro forse basteranno appena a coprire le promozioni e NON tutti gli altri emolumenti. Se ci si domanda se si riuscirà ad andare in pensione negli anni di blocco, è giusto rispondere che si dovranno aspettare le famose finestre differite (di 12 o 18 mesi a seconda del comparto di provenienza) oltre ai tempi burocratici attuali.

Il testo della manovra varato dalla Camera è rimasto pressochè identico a quello licenziato dal Senato. Nel corso di questo lungo iter parlamentare sono state inseriti nel calderone solo 160 milioni di euro (80 per il 2011 e 80 per il 2012). Tali fondi aggiuntivi andranno a ristorare il mancato aumento retributivo derivante dalle promozioni. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando saranno emanati i decreti applicativi (e non sappiamo quando lo saranno) il Caporale che diverrà Caporalmaggiore avrà il suo aumento di poche decine di euro mentre l'Ammiraglio di divisione che diverrà Ammiraglio di squadra si vedrà corrispondere l'aumento di centinaia di euro. Non voglio assolutamente fare del populismo, ma certe cose è bene dirle in maniera chiara e netta anche perchè i contrattualizzati, a differenza dei dirigenti, non godono dell'adeguamento automatico delle retribuzioni ai parametri Istat e forse sarebbe stato più giusto, da un punto di vista etico, pensare soprattutto alle fasce di reddito più basse che non godono di automatismi stipendiali.
Il governo, viste le scarse disponibilità economiche, ha voluto riempire di contenuti questi 160 milioni parlando, a vanvera, di rispetto della specificità, di copertura degli assegni funzionali, degli emolumenti da lavoro straordinario etc. Insomma, di tutto il compenso accessorio che mensilmente gli operatori del comparto percepiscono, a seconda degli incarichi, in busta paga. Purtroppo non è così.
Se fosse stato rispettato il vero criterio della specificità (ammesso che dal punto di vista politico-economico sia giusto rendere "specifici" le donne e gli uomini in uniforme) , allora l'intero comparto Sicurezza e Difesa, compresi i Vigili del Fuoco, sarebbe dovuto essere del tutto esente dalle misure restrittive contenute nella finanziaria che riguardano il pubblico impiego. Invece non solo non sono stati esclusi, ma alla luce dei fatti (non delle chiacchiere o della propaganda) sono stati quelli maggiormente penalizzati rispetto all'assetto economico in godimento. Vediamo perchè(*):
- blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013
- taglio delle indennità di impiego operativo per reparti di campagna e "supercampagna": la misura è differita ufficialmente al 2014 ma la copertura dei fondi per gli anni 2011-2012-2013 è determinata dalle economie di bilancio (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare) da conseguire con le modalità prescritte dall'art. 34 della finanziaria.
- trasformazione del TFS in TFR senza possibilità di anticipo delle somme come avviene per il personale civile
- taglio dei fondi già accantonati per il riordino delle carriere del personale non dirigente quantificato in 770 milioni di euro;
- nuovo e meno vantaggioso metodo di calcolo e della buonuscita
- nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2008-2009 - parte economica
- congelamento sino al 31.12.2013 del trattamento stipendiale principale ed accessorio percepito nel 2010, al netto della sola vacanza contrattuale
- congelamento degli aumenti stipendiali dovuti da promozioni e scatti di anzianità per il triennio 2010/2013, solo parzialmente ed eventualmente calmierati da un fondo perequativo di 80 milioni per il 2011 e 80 milioni per il 2012 istituito con il comma 11 bis dell’articolo 8.
- assegni funzionali, indennità di trasferimento, straordinari, etc, allo stato attuale sono congelati, nel senso che verranno corrisposti, al personale che ne matura il diritto, solo se gli ordini del giorno a cui abbiamo fatto cenno all'inizio dell'articolo saranno integralmente recepiti dal governo. Ma purtroppo abbiamo spiegato come stanno le cose....
- Salve dai tagli della finanziaria le cerimonie e le consulenze (con le modifiche apportate all’articolo 6)
- taglio orizzontale del 10% ai budget ministeriali.
(*) questo riepilogo è stato inviato a GrNet.it, portale di informazione indipendente per il comparto Sicurezza e Difesa
Naturalmente nel corso dell'intero iter parlamentare (Senato + Camera) c'era tutto il tempo per approvare degli emendamenti che tenessero conto della specificità ma ciò non è avvenuto perchè vi è stata una precisa volontà politica volta a non escludere dalle misure restrittive il comparto Sicurezza e Difesa. Dal punto di vista politico e del consenso, quei parlamentari che hanno costruito le loro fortune politiche sul voto degli operatori del comparto, non hanno potuto dire di no agli ordini dei rispettivi partiti e quindi hanno dovuto obbedire non ai loro elettori ma a logiche politiche che gli permettessero di conservare la poltrona. Perchè questa premessa?
Perchè da vari giorni girano su siti internet peracottari i famosi "ordini del giorno" con i quali i parlamentari vorrebbero impegnare il governo a rivedere la manovra finanziaria in favore degli operatori del comparto. A parte che la manovra finanziaria è già legge dello Stato, questi ordini del giorno sono solo una cortina fumogena innalzata dai vari parlamentari che sanno di rischiare seriamente il loro pacchetto elettorale. Gli operatori del comparto sono giustamente inferociti e vogliono fargliela pagare alle prossime elezioni ed allora questi solerti yes man stanno spargendo fumo e propaganda per contenere i danni. Il Governo, a scanso di equivoci, prima di approvare questi ordini del giorno, ha infatti preteso che venissero inserite, dopo la fatidica frase "impegna il governo", le frasi "a valutare l’opportunità di…" e "se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno", che tradotto dal politichese significa "SCORDATEVELO!"
Quindi, a parte i 160 milioni di euro, tutte le eventuali misure ristoratrici sono legate esclusivamente a maggiori economie nei rispettivi bilanci, cioè, per capirci, alla capacità di tagliare fondi di altri capitoli per coprire l'eventuale corresponsione dell'assegno funzionale, dei compensi forfettari di impiego e via discorrendo.
Chi domanda se percepirà l'assegno funzionale che maturerà nel 2011-2012-2013, è giusto rispondere di NO, perchè il trattamento accessorio è stato congelato e gli 80+80 milioni di euro forse basteranno appena a coprire le promozioni e NON tutti gli altri emolumenti. Se ci si domanda se si riuscirà ad andare in pensione negli anni di blocco, è giusto rispondere che si dovranno aspettare le famose finestre differite (di 12 o 18 mesi a seconda del comparto di provenienza) oltre ai tempi burocratici attuali.











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