perché?
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perché?
Messaggio da robertino64 »
Cari colleghi,
leggendo gli argomenti trattati, il più delle volte, mi verrebbe da sostituire le mie numerose patologie con la classica e consueta crisi ansiosa depressiva di cui sicuramente soffro e da diversi anni.
Voglio premettere che la patologia di cui sopra merita tutto il rispetto e l’attenzione del caso, però è anche vero che un altissima percentuale di riformati, trattati dalle CMO, usa questo strattagemma per raggiungere l’obiettivo pur non essendone affetto, non solo, vantandosi di essere riusciti a far credere quello che in realtà non è.
A seguito di questo perdurare, considerato l’elevato numero di riformati, con malattie prevalentemente derivate da stato ansioso, la Corte dei Conti ha emanato una direttiva in modo che i Presidenti delle Commissioni Ospedaliere limitino, per quanto possibile, il numero di riformati a prescindere dalla patologia lamentata.
Patologie, queste, che con adeguato e curato stile di vita possono essere corrette e nel tempo attenuate, a differenza di chi soffre di grave cardiopatia, insufficienza renale e gravi danni agli occhi.
Ovviamente lo sfogo in questo particolare momento di crisi fisica, mentale e in particolare economica, mi porta a pensare a cosa sarà del mio futuro e quelli che come me attendono una decisione da parte della CMO che a quanto pare non esprime il proprio parere tenendomi in convalescenza da ormai 14 mesi.
Per patologie simili alla mia, anche meno gravi, nello scorso anno sono stati riformati diversi colleghi con soli pochi mesi di convalescenza.
Chiederei un autorevole intervento e pensiero degli esperti: Gino59, Lory61, Lino, Franco 3382 e chiunque voglia inserire un commento.
Grazie Roberto
leggendo gli argomenti trattati, il più delle volte, mi verrebbe da sostituire le mie numerose patologie con la classica e consueta crisi ansiosa depressiva di cui sicuramente soffro e da diversi anni.
Voglio premettere che la patologia di cui sopra merita tutto il rispetto e l’attenzione del caso, però è anche vero che un altissima percentuale di riformati, trattati dalle CMO, usa questo strattagemma per raggiungere l’obiettivo pur non essendone affetto, non solo, vantandosi di essere riusciti a far credere quello che in realtà non è.
A seguito di questo perdurare, considerato l’elevato numero di riformati, con malattie prevalentemente derivate da stato ansioso, la Corte dei Conti ha emanato una direttiva in modo che i Presidenti delle Commissioni Ospedaliere limitino, per quanto possibile, il numero di riformati a prescindere dalla patologia lamentata.
Patologie, queste, che con adeguato e curato stile di vita possono essere corrette e nel tempo attenuate, a differenza di chi soffre di grave cardiopatia, insufficienza renale e gravi danni agli occhi.
Ovviamente lo sfogo in questo particolare momento di crisi fisica, mentale e in particolare economica, mi porta a pensare a cosa sarà del mio futuro e quelli che come me attendono una decisione da parte della CMO che a quanto pare non esprime il proprio parere tenendomi in convalescenza da ormai 14 mesi.
Per patologie simili alla mia, anche meno gravi, nello scorso anno sono stati riformati diversi colleghi con soli pochi mesi di convalescenza.
Chiederei un autorevole intervento e pensiero degli esperti: Gino59, Lory61, Lino, Franco 3382 e chiunque voglia inserire un commento.
Grazie Roberto
Re: perché?
Ciao Robertino 64 sono un tuo ex collega in pensione, ho letto il tuo post e se devo dare la mia opinione credo che qualcuno ci rimane male…….ho sempre pensato che vantarsi di essere più furbo degli altri per avere vantaggi o privilegi, rendendo pubblico lo stato di salute come se fosse una vincita all’otto , purtroppo fa parte della demenza di più soggetti che per dire che oggi hanno raggiunto un obbiettivo “ dovuto perché diversamente non potrebbe essere” esternano la loro
( intelligenza) è altrettanto vero che chiedere delle informazioni su patologie personali al fine di avere soluzioni alternative sullo stato di salute può essere condivisibile, pertanto bisogna fare molta attenzione a non mettere tutto nel calderone, come se ho ben capito sta facendo la Corte dei Conti.
Per quanto riguarda le C.M.O purtroppo è risaputo che alcune fanno superare abbondantemente i 12 mesi di convalescenza , ma questo secondo me non centra con la Corte dei Conti, giocano in questo modo per far si di scoraggiare i prossimi, il consiglio che ti posso dare è quello di stare calmo e alla prossima visita alla C.M.O cerca di fargli capire “ con molta cautela” che non sono i giorni di convalescenza in più che ti curano, ma ti danneggiano economicamente la tua famiglia, vedrai che qualcuno ti capirà.
Buona fortuna salvo 63
( intelligenza) è altrettanto vero che chiedere delle informazioni su patologie personali al fine di avere soluzioni alternative sullo stato di salute può essere condivisibile, pertanto bisogna fare molta attenzione a non mettere tutto nel calderone, come se ho ben capito sta facendo la Corte dei Conti.
Per quanto riguarda le C.M.O purtroppo è risaputo che alcune fanno superare abbondantemente i 12 mesi di convalescenza , ma questo secondo me non centra con la Corte dei Conti, giocano in questo modo per far si di scoraggiare i prossimi, il consiglio che ti posso dare è quello di stare calmo e alla prossima visita alla C.M.O cerca di fargli capire “ con molta cautela” che non sono i giorni di convalescenza in più che ti curano, ma ti danneggiano economicamente la tua famiglia, vedrai che qualcuno ti capirà.
Buona fortuna salvo 63
Re: perché?
salvo 63 ha scritto:Ciao Robertino 64 sono un tuo ex collega in pensione, ho letto il tuo post e se devo dare la mia opinione credo che qualcuno ci rimane male…….ho sempre pensato che vantarsi di essere più furbo degli altri per avere vantaggi o privilegi, rendendo pubblico lo stato di salute come se fosse una vincita all’otto , purtroppo fa parte della demenza di più soggetti che per dire che oggi hanno raggiunto un obbiettivo “ dovuto perché diversamente non potrebbe essere” esternano la loro
( intelligenza) è altrettanto vero che chiedere delle informazioni su patologie personali al fine di avere soluzioni alternative sullo stato di salute può essere condivisibile, pertanto bisogna fare molta attenzione a non mettere tutto nel calderone, come se ho ben capito sta facendo la Corte dei Conti.
Per quanto riguarda le C.M.O purtroppo è risaputo che alcune fanno superare abbondantemente i 12 mesi di convalescenza , ma questo secondo me non centra con la Corte dei Conti, giocano in questo modo per far si di scoraggiare i prossimi, il consiglio che ti posso dare è quello di stare calmo e alla prossima visita alla C.M.O cerca di fargli capire “ con molta cautela” che non sono i giorni di convalescenza in più che ti curano, ma ti danneggiano economicamente la tua famiglia, vedrai che qualcuno ti capirà.
Buona fortuna salvo 63









































Re: perché?
Non penso che la corte dei conti possa interferire su una commissione medica, anzi farlo sarebbe una gravissima intromissionerobertino64 ha scritto:Cari colleghi,
leggendo gli argomenti trattati, il più delle volte, mi verrebbe da sostituire le mie numerose patologie con la classica e consueta crisi ansiosa depressiva di cui sicuramente soffro e da diversi anni.
Voglio premettere che la patologia di cui sopra merita tutto il rispetto e l’attenzione del caso, però è anche vero che un altissima percentuale di riformati, trattati dalle CMO, usa questo strattagemma per raggiungere l’obiettivo pur non essendone affetto, non solo, vantandosi di essere riusciti a far credere quello che in realtà non è.
A seguito di questo perdurare, considerato l’elevato numero di riformati, con malattie prevalentemente derivate da stato ansioso, la Corte dei Conti ha emanato una direttiva in modo che i Presidenti delle Commissioni Ospedaliere limitino, per quanto possibile, il numero di riformati a prescindere dalla patologia lamentata.
Patologie, queste, che con adeguato e curato stile di vita possono essere corrette e nel tempo attenuate, a differenza di chi soffre di grave cardiopatia, insufficienza renale e gravi danni agli occhi.
Ovviamente lo sfogo in questo particolare momento di crisi fisica, mentale e in particolare economica, mi porta a pensare a cosa sarà del mio futuro e quelli che come me attendono una decisione da parte della CMO che a quanto pare non esprime il proprio parere tenendomi in convalescenza da ormai 14 mesi.
Per patologie simili alla mia, anche meno gravi, nello scorso anno sono stati riformati diversi colleghi con soli pochi mesi di convalescenza.
Chiederei un autorevole intervento e pensiero degli esperti: Gino59, Lory61, Lino, Franco 3382 e chiunque voglia inserire un commento.
Grazie Roberto
Diciamo che le patologie mentali nel nostro comparto sono una dura realta' e quando le si hanno si cerca di nasconderle,ma ti assicuro che i test fatti non lasciano spazio a simulazioni.
Ti ricordo che certificazioni rilasciate da specialisti asl sommate ai controlli fatti dalle cml lasciano ben poco spazio ha quello che dicono i colleghi.
Diciamo invece quando si certificano certe malattie, nessuna commissione medica la prende alla leggera come in passato, ben sapendo che siamo ai primi posti nei suicidi (purtroppo abbiamo questo triste primato) e far rientrare personale con tali patologie è una grande responsabilita'.
La tendenza delle cmo in genere (a parer mio) è far trascorrere i 24 mesi fatidici onde evitare in primis di non avere responsabilita' (tu dici di essere ammalato io non ti giudico e ti lascio scivolare nel congedo,senza emettere un giudizio) e poi di evitare il transito nei ruoli civili calcolando che bisogna diminuire di almeno 10 mila unita' in questi ruoli e magari si risparmia pure sul tfs negando i 6 scatti .
Quindi si ottiene il max non facendo un bel nulla, in linea nell'italia del momento...........
nulla di nuovo sotto questo sole.
Scusa il facile sarcasmo.
lino.
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: perché?
lino ha scritto:Non penso che la corte dei conti possa interferire su una commissione medica, anzi farlo sarebbe una gravissima intromissionerobertino64 ha scritto:Cari colleghi,
leggendo gli argomenti trattati, il più delle volte, mi verrebbe da sostituire le mie numerose patologie con la classica e consueta crisi ansiosa depressiva di cui sicuramente soffro e da diversi anni.
Voglio premettere che la patologia di cui sopra merita tutto il rispetto e l’attenzione del caso, però è anche vero che un altissima percentuale di riformati, trattati dalle CMO, usa questo strattagemma per raggiungere l’obiettivo pur non essendone affetto, non solo, vantandosi di essere riusciti a far credere quello che in realtà non è.
A seguito di questo perdurare, considerato l’elevato numero di riformati, con malattie prevalentemente derivate da stato ansioso, la Corte dei Conti ha emanato una direttiva in modo che i Presidenti delle Commissioni Ospedaliere limitino, per quanto possibile, il numero di riformati a prescindere dalla patologia lamentata.
Patologie, queste, che con adeguato e curato stile di vita possono essere corrette e nel tempo attenuate, a differenza di chi soffre di grave cardiopatia, insufficienza renale e gravi danni agli occhi.
Ovviamente lo sfogo in questo particolare momento di crisi fisica, mentale e in particolare economica, mi porta a pensare a cosa sarà del mio futuro e quelli che come me attendono una decisione da parte della CMO che a quanto pare non esprime il proprio parere tenendomi in convalescenza da ormai 14 mesi.
Per patologie simili alla mia, anche meno gravi, nello scorso anno sono stati riformati diversi colleghi con soli pochi mesi di convalescenza.
Chiederei un autorevole intervento e pensiero degli esperti: Gino59, Lory61, Lino, Franco 3382 e chiunque voglia inserire un commento.
Grazie Roberto
Diciamo che le patologie mentali nel nostro comparto sono una dura realta' e quando le si hanno si cerca di nasconderle,ma ti assicuro che i test fatti non lasciano spazio a simulazioni.
Ti ricordo che certificazioni rilasciate da specialisti asl sommate ai controlli fatti dalle cml lasciano ben poco spazio ha quello che dicono i colleghi.
Diciamo invece quando si certificano certe malattie, nessuna commissione medica la prende alla leggera come in passato, ben sapendo che siamo ai primi posti nei suicidi (purtroppo abbiamo questo triste primato) e far rientrare personale con tali patologie è una grande responsabilita'.
La tendenza delle cmo in genere (a parer mio) è far trascorrere i 24 mesi fatidici onde evitare in primis di non avere responsabilita' (tu dici di essere ammalato io non ti giudico e ti lascio scivolare nel congedo,senza emettere un giudizio) e poi di evitare il transito nei ruoli civili calcolando che bisogna diminuire di almeno 10 mila unita' in questi ruoli e magari si risparmia pure sul tfs negando i 6 scatti .
Quindi si ottiene il max non facendo un bel nulla, in linea nell'italia del momento...........
nulla di nuovo sotto questo sole.
Scusa il facile sarcasmo.
lino.






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Re: perché?
Messaggio da franco 3382 »
Io sono solo un allievo.Gli esperti sono i Grandi Maestri,che saluto.
Nel mio caso,anche se potevo fare benissimo 18 mesi,senza decurtazione;
Chiesi alla CMO di emettere il Giudizio Definitivo. Difatti sul verbale scrissero:
(Il dipendente chiede che venga emesso il giudizio definitivo,rinunciando ad
eventuale altra aspettativa spettante) e mi fecero firmare una dichiarazione
che rinunciavo ad altra aspettativa.Concordo quanto anno scritto gli Amici ,è
tutta questione di RISPARMIO. Adesso le CMO, non riformano per scoraggiare
anzi,a detta di qualche collega che è in convalescenza a metà stipendio,si fà
fatica anche a voler rientrare in servizio.
In bocca al lupo e saluti a tutti gli amici del forum.
Nel mio caso,anche se potevo fare benissimo 18 mesi,senza decurtazione;
Chiesi alla CMO di emettere il Giudizio Definitivo. Difatti sul verbale scrissero:
(Il dipendente chiede che venga emesso il giudizio definitivo,rinunciando ad
eventuale altra aspettativa spettante) e mi fecero firmare una dichiarazione
che rinunciavo ad altra aspettativa.Concordo quanto anno scritto gli Amici ,è
tutta questione di RISPARMIO. Adesso le CMO, non riformano per scoraggiare
anzi,a detta di qualche collega che è in convalescenza a metà stipendio,si fà
fatica anche a voler rientrare in servizio.
In bocca al lupo e saluti a tutti gli amici del forum.
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Re: perché?
Messaggio da robertino64 »
Sono veramente grato a tutti per l’intervento molto utile per me, ultimamente mi frullavano tante cose per la testa, avevo un forte bisogno di condividere questi miei pensieri e confrontarli con voi.
Per Gino:
per quanto riguarda la direttiva della Corte dei Conti me ne ha parlato il Col. Med. della CMO di Torino che chiaramente affermava di non prendersi nessuna responsabilità, come faceva in passato, lasciando arrivare la convalescenza a scadenza naturale.
Più volte ho cercato su internet informazioni in merito ma non ho mai trovato notizie.
Per Franco:
puoi spiegarmi meglio circa la possibilità di rinunciare alla restante aspettativa. È una prerogativa del malato o a discrezione della CMO?
Roberto
Per Gino:
per quanto riguarda la direttiva della Corte dei Conti me ne ha parlato il Col. Med. della CMO di Torino che chiaramente affermava di non prendersi nessuna responsabilità, come faceva in passato, lasciando arrivare la convalescenza a scadenza naturale.
Più volte ho cercato su internet informazioni in merito ma non ho mai trovato notizie.
Per Franco:
puoi spiegarmi meglio circa la possibilità di rinunciare alla restante aspettativa. È una prerogativa del malato o a discrezione della CMO?
Roberto
Re: perché?
robertino64 ha scritto:Sono veramente grato a tutti per l’intervento molto utile per me, ultimamente mi frullavano tante cose per la testa, avevo un forte bisogno di condividere questi miei pensieri e confrontarli con voi.
Per Gino:
per quanto riguarda la direttiva della Corte dei Conti me ne ha parlato il Col. Med. della CMO di Torino che chiaramente affermava di non prendersi nessuna responsabilità, come faceva in passato, lasciando arrivare la convalescenza a scadenza naturale.
Più volte ho cercato su internet informazioni in merito ma non ho mai trovato notizie.
Per Franco:
puoi spiegarmi meglio circa la possibilità di rinunciare alla restante aspettativa. È una prerogativa del malato o a discrezione della CMO?
Roberto



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Re: perché?
Messaggio da franco 3382 »
Non è una prerogativa,e neanche discrezione delle CMO,
almeno credo.Io chiesi il giudizio definitivo,e mi
accontentarono.Alla C.M.O. di Torino,c'è un Medico
delle Vallette;Membro della commissione.
Prova a parlarle.
Auguri e saluti a tutti.
almeno credo.Io chiesi il giudizio definitivo,e mi
accontentarono.Alla C.M.O. di Torino,c'è un Medico
delle Vallette;Membro della commissione.
Prova a parlarle.
Auguri e saluti a tutti.
Re: perché?
Ciao Robertino64,robertino64 ha scritto:Sono veramente grato a tutti per l’intervento molto utile per me, ultimamente mi frullavano tante cose per la testa, avevo un forte bisogno di condividere questi miei pensieri e confrontarli con voi.
Per Gino:
per quanto riguarda la direttiva della Corte dei Conti me ne ha parlato il Col. Med. della CMO di Torino che chiaramente affermava di non prendersi nessuna responsabilità, come faceva in passato, lasciando arrivare la convalescenza a scadenza naturale.
Più volte ho cercato su internet informazioni in merito ma non ho mai trovato notizie.
Per Franco:
puoi spiegarmi meglio circa la possibilità di rinunciare alla restante aspettativa. È una prerogativa del malato o a discrezione della CMO?
Roberto
dal tuo nickname immagino di essere pure tuo c.d."coscritto".
Dal tenore del tuo intervento non comprendo se tu tenda ad essere riformato ovvero speri di star meglio in fretta per rientrare in servizio quando invece vedi che la CMO ti mantiene in convalescenza con il rischio di essere riformato per max periodo di assenze.
Mi preoccupa un pochino quando dici: "ultimamente mi frullavano tante cose per la testa..." Spero non si tratti di nulla di particolarmente preoccupante perchè se così fosse veramente ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista - anche dell'ASL -, quindi quasi a costo zero.
Come dicono gli altri amici del forum, protrebbe anche essere che la Corte dei Conti abbia scritto qualcosina alle CMO ma credo semplicemnte per meglio capire come mai nell'ultimo anno i riformati si siano quasi quadruplicati rispetto alla media degli anni precedenti. (Dati questi certi che ho avuto da un collega che lavora al DAP Ufficio Pensioni).
Visto il grave pericolo in cui possono incorrere, non credo però che nessuna commissione medica si arroghi il lusso di rimandare in servizio chi presenti o semplicemente lamenti questo tipo di patologia.
Le statistiche parlano chiaro: il maggior numero di suicidi trova proprio soggetti appartenenti alle FF.OO. e personale medico e infermieristico. Va detto però che oltre allo stress lavorativo, i numeri sono così importanti per la facilità di trovare lo "strumento" con il quale togliersi la vita: un arma o un farmaco!!
Pare banale ma è così. L'aver a disposizione quotidiana tali "strumenti" per ragione del proprio lavoro porta la persona depressa ad una riuscita anche immediata nell'insano gesto. Per altre persone diciamo 'normali', già l'ideazione della scelta dello strumento o modalità del gesto estremo può portare il soggetto a scartare quest'ultima estrema volontà.
Detto questo, non credo in caso di tua riforma senza gli eventuali 6 scatti che ti cambi di molto la vita.
Te la cambierà assai parecchio se, invece, volendo a continuar a lavorare magari per esigenze economiche ti vedi riformare tuo malgrado.
In bocca al lupo per il tuo futuro.
P.S.: anch'io sono stato riformato da alcuni mesi per la patologia di cui soffri tu. Per me è stato meglio cosi ma capisco pure che ogni situazione è diversa dalle altre.
Rinnovo un caloroso saluto.
MAURO1964
Re: perché?
Caro Robertino piena vicinanza e solidarieta' ci siamo passati in tanti ma sono solo momenti........... tranquillo qui lo spirito di corpo esiste veramente,quando vuoi ci siamo. senza autorevolezza pero'.
un abbraccio.
Lino.

un abbraccio.
Lino.
Per Aspera ad Astra!!!!
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