Consiglio per passaggio impiego civile

Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
Feed - IMPIEGO CIVILE

Rispondi
kissmelady
Appassionato
Appassionato
Messaggi: 68
Iscritto il: mar ott 16, 2012 3:29 pm

Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da kissmelady »

Salve,
sono nuovo del forum. Ho letto un po' di topic, per avere un'idea sull'argomento che potrebbe a breve interessarmi. Mi sono informato leggendo le leggi e le normative sull'argomento, ma non essendo un burocrate, nè tantomeno un avvocato non ho inteso tutte le sottiliezze che sono nascoste quì e là. Per questo vorrei chiedere a voi che avete già affrontato questa trafila. Vi racconto in breve la mia situazione e i miei dubbi.
Io sono un ufficiale delle marina militare e soffro di attacchi di panico e ansia. Ne soffro da diversi anni, a causa di una situazione lavorativa che mi ha portato alla patologia. Essendo una patologia invalidante, ho cercato di combatterla da solo, ma sono arrivato al limite e vorrei fare la domanda per la causa di servizio ed entrare in aspettativa per il passaggio all'impiego civile. Avrò 15 anni di servizio effettivo il prossimo luglio e 15 anni di nomina per l'omogenizzazione a settembre e circa 19 con i cumulativi. E quì nascono tutti i miei dubbi.
Innanzi tutto, come fare a dimostrare che la patologia è scaturita da causa di servizio? Il decorso è stato a dire il vero lungo, perchè prima ho avuto gastrite da stress, poi alopecia da stress, poi parestesia da stress, quindi gli attacchi di panico ed ansia che sto curando, e successivamente extrasistolia dovuta a gastrite cronica da stress. Da quando ho cambiato sede sono stato meglio, ma ultimamente ho avuto nuovi problemi di ansia.
Il mio secondo dubbio è questo, supponendo o meno che mi diano la causa di servizio, andando in malattia a fine gennaio (ho da usufruire ancora di un po' di licenza straordinaria per la nascita di mia figlia), poi cosa succede? come ho scritto sopra a settembre avrei diritto alla secondo omogenizzazione la prenderei ugualmente o la perderei? Inoltre c'è anche il blocco stipendi, io sono stato omogenizzato al 13 anno già con blocco in atto, quindi quest'anno ho recepito solo l'assegno una tantum. Se andassi all'impiego civile, non avendo in effetti goduto di alcun aumento in busta paga, questo mi verrebbe riconosciuto poi? oppure essendoci il blocco io andrei in aspettativa e all'impiego civile con lo stipendio attuale?
Un'altro mio dubbio è il seguente. Io sono attualmente in fuori sede da un anno, e sto usufruendo della legge 86 con il rimborso affitto per tre anni, quindi ancora due anni di rimborso da godere. Andando in aspettativa ne ho diritto ancora? E quando la faccenda sarà chiusa rischio di essere lasciato quì o mi manderebbero nella mia sede primaria di servizio (dove vorrei andare)? Perchè ho letto che spesso lasciano il personale dove si trova, forse perchè se ti mandassero in altra sede all'impiego civile dovrebbero ripagare una legge 86? Sta di fatto che io non voglio rimanere quì in servizio all'impiego civile, visto che sono in sardegna e non sono sardo, oltrettutto non potrei mantenermi con la famiglia dovendo pagare un affitto e senza legge 86.
Poi le pratiche, la CMO, etc, da chi sarebbero seguite? Cagliari (non sò se lì c'è un ospedale militare) o La Spezia?
Insomma i dubbi sono tanti, e non vorrei dopo trovarmi dalla padella alla brace.
Ringrazio tutti quelli che mi vorranno rispondere ed aiutare.
ciao


kissmelady
Appassionato
Appassionato
Messaggi: 68
Iscritto il: mar ott 16, 2012 3:29 pm

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da kissmelady »

Salve, nessuno può aiutarmi?
propertytagdell

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da propertytagdell »

Lungo post il tuo, visita il sito di Persociv e visiona le circolari relative alle modalità di transito.Comunque si, se decidessi di transitare all'impiego civile saresti impiegato nell'ultima regione dove hai prestato servizio. Con l'andazzo che c' è oggi le cause di servizio vengono riconosciute con difficoltà, l'iter per il riconoscimento è comunque lungo, ci vogliono anni per arrivare al fondo e dopo anni rimanere deluso dall'esito. Per quanto riguarda il rimborso dell'affitto non saprei dirti con certezza, ma visto che durante l'attesa dell'impiego civile si è in aspettativa speciale si rimane comunque in forza all'ultimo comando a tutti gli effetti quindi dovresti continuare a percepire il rimborso. Per quanto riguarda la mancata omogenizzazione, credo che debba valere lo stesso principio dell'attesa del grado, ovvero essendo stato promosso e transitato durante l'attesa della percezione dell maggior emolumento una volta transitato richiedere l'aggiornamento dello stipendio al nuovo parametro. Sicuramente avere ciò che ti spetta ti porterà via tempo ed energie si sa come funzionano queste cose nella pubblica amministrazione. Fossi in te, penserei di piu' a risolvere i problemi di salute, che pensare a come andare via dalla MM, sei un ufficiale una pacca sulla spalla ed un grado da CF non si negano a nessuno con indiscutibili vantaggi per te e la tua famiglia. Non volermene per l'ultima frase ma è un detto della MM.
Ciao Propertytagdell
raffaele75

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da raffaele75 »

Io sono transitato non molto volentieri. Avrei voluto continuare ad essere appuntato dei cc. Al momento del transito cioè dal giorno in cui ti dichiarano permanentemente non idoneo ti faranno firmare una richiesta di transito che si conclude di solito in 2 anni. In questi 2 anni continui a percepire lo stipendio pieno, se non hai superato il limite massimo di assenza x malattia, dal tuo ente di appartenenza maturando anche anzianità pensionabile. Di solito per la scelta della sede ti chiedono il gradimento di 3 sedi mentre x la parentale se il figlio non ha superato i 3 anni potrai chiederla. Se riesci prenditi prima l'anzianità x gli assegni funzionali sennò li perdi. La legge 86 non so cosa sia.
Raffaele75
kissmelady
Appassionato
Appassionato
Messaggi: 68
Iscritto il: mar ott 16, 2012 3:29 pm

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da kissmelady »

grazie per le risposte!
La legge 86 è la ex legge 100. Stavo pensando però che se passassi all'impiego civile, non avendo la residenza quì dove faccio servizio, dovrebbero comunque darmi sede nella vicinanza della residenza e non dell'ultima sede lavorativa giusto?
propertytagdell

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da propertytagdell »

Se hai letto le circolari che ti ho indicato nel precedente post, saprai che sarai impiegato nella regione dell'ultimo comando di residenza e nella stessa forza armata. Se fai servizio nella MM a cagliari non è detto che non ti spediscano a Maddalena o viceversa. A pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca!
Watch out.
Propertytagdell
kissmelady
Appassionato
Appassionato
Messaggi: 68
Iscritto il: mar ott 16, 2012 3:29 pm

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da kissmelady »

Questo nonostante che si abbia la residenza da tutt'altra parte???
panorama
Staff Moderatori
Staff Moderatori
Messaggi: 13194
Iscritto il: mer feb 24, 2010 3:23 pm

Re: Consiglio per passaggio impiego civile

Messaggio da panorama »

istanza per il transito nelle aree funzionali del personale civile dell’Amministrazione della Difesa, con espressa richiesta di essere assegnato a sede della regione di appartenenza o del Comune di residenza

1) - essendo da escludere la possibilità di preferenza per la sede di assegnazione da parte dei soggetti interessati, la cui scelta è rimessa unicamente all’Amministrazione sulla base delle esigenze nazionali

Il Consiglio di Stato precisa:

2) - si condivide la tesi dell’Amministrazione, allorquando afferma che l’individuazione della sede di destinazione del militare transitato nei ruoli del servizio civile rientra nell’ampia sfera di discrezionalità dell’Amministrazione stessa, che deve tenere conto unicamente delle esigenze organizzative, rispetto alle quali non sussiste uno specifico obbligo di motivazione.

Ricorso Respinto.

Il resto leggetelo qui sotto.

--------------------------------------------------------------------------------

07/05/2013 201300560 Definitivo 2 Adunanza di Sezione 20/03/2013


Numero 02219/2013 e data 07/05/2013


REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Seconda

Adunanza di Sezione del 20 marzo 2013


NUMERO AFFARE 00560/2013

OGGETTO:
Ministero della difesa.

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza di sospensiva, proposto da F. I., per l’annullamento del provvedimento di assegnazione alle aree funzionali del personale civile del Ministero della difesa a seguito di dichiarazione di inidoneità al servizio militare;

LA SEZIONE
Vista la relazione n. prot. 8595 del 21/02/2013, con la quale il Ministero della difesa, Direzione generale del personale civile, ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sull’affare in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Francesca Quadri;

Premesso:
Con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l’ex caporal maggiore scelto F. I., premesso di essere stato giudicato, in data 7/6/2010, non idoneo permanentemente al servizio militare e di avere presentato, in data 9/6/2010, istanza per il transito nelle aree funzionali del personale civile dell’Amministrazione della Difesa, con espressa richiesta di essere assegnato a sede della regione di appartenenza (Sicilia) o del Comune di residenza, ha impugnato il provvedimento del 5/9/2011 con cui è stato assegnato al Comando infrastrutture Centro di Firenze a far data dal 3/10/2011.

Deduce il ricorrente l’illegittimità del provvedimento, in quanto emanato oltre il termine di 150 giorni di cui all’art. 2, comma 4, del decreto del Ministro della difesa 18.4.2002 nonché carente di motivazione e dell’indicazione del termine e dell’autorità alla quale è possibile ricorrere.

L’Amministrazione della difesa, nel riferire sul ricorso, sostiene la legittimità dell’assegnazione, essendo da escludere la possibilità di preferenza per la sede di assegnazione da parte dei soggetti interessati, la cui scelta è rimessa unicamente all’Amministrazione sulla base delle esigenze nazionali, che non ammettono la comparazione con l’interesse del dipendente e che non richiedono apposita motivazione. Conclude, dunque, per il rigetto del gravame.


Considerato:
Il ricorso è in effetti infondato.

In ordine al primo motivo, con cui il ricorrente fa valere la violazione del termine di conclusione del procedimento, occorre richiamare un consolidato orientamento (Cons. Stato Sez. VI, 25-10-2012, n. 5473; 27-01-2012, n. 379) per cui la semplice maturazione del termine di conclusione del procedimento amministrativo, in difetto di previsione normativa del relativo carattere perentorio ovvero di decadenza dalla relativa potestà amministrativa, non può, di per sé, comportare l'illegittimità dell'atto adottato dopo la scadenza del termine, a maggior ragione quando esso risponda ad un’istanza dell’interessato ( nella specie, provocando la sua mancanza il congedo dell’interessato), potendo tutt'al più rilevare, in presenza dei relativi presupposti anche soggettivi, alla stregua di fatto costitutivo di un'eventuale pretesa risarcitoria da ritardo.

Il lasso di tempo intercorso per la definizione dell’istanza non può, quindi, considerarsi come vizio di legittimità del provvedimento finale.

Quanto al difetto di motivazione, si condivide la tesi dell’Amministrazione, allorquando afferma che l’individuazione della sede di destinazione del militare transitato nei ruoli del servizio civile rientra nell’ampia sfera di discrezionalità dell’Amministrazione stessa, che deve tenere conto unicamente delle esigenze organizzative, rispetto alle quali non sussiste uno specifico obbligo di motivazione.

Invero, al personale militare, anche se transitato, su domanda, ai ruoli civili per effetto dell’accertamento dell’inidoneità assoluta al servizio militare, continua ad applicarsi il principio per cui l'interesse del militare a prestare servizio in una sede piuttosto che in un'altra assume, di norma, una rilevanza di mero fatto, che non abbisogna di una particolare motivazione né di particolari garanzie di partecipazione preventiva (Cons. Stato Sez. IV, 04-02-2013, n. 664; Sez. IV, 11-12-2012, n. 6337).

Quanto, infine, alla mancata indicazione, nel provvedimento, del termine e dell’autorità dinanzi alla quale possa essere presentato ricorso, è agevole richiamare il consolidato orientamento (ex multis, Cons. Stato Sez. V, 15-11-2012, n. 5772), per cui tale omissione non è motivo di illegittimità dell'atto impugnato bensì di mera irregolarità, eventualmente rilevante ai soli fini della rimessione in termini per errore scusabile, nella specie non occorrente data la tempestività del gravame.

Alla stregua delle suesposte considerazioni, il ricorso deve essere respinto.

P.Q.M.
Esprime il parere che il ricorso debba essere respinto.



L'ESTENSORE IL PRESIDENTE F/F
Francesca Quadri Gerardo Mastrandrea




IL SEGRETARIO
Cristina Manuppelli
Rispondi