Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Buongiorno a tutti i colleghi del forum, mi rivolgo in particolare a coloro che hanno avuto patologie simili e che sono stati gia' riformati.
Sono un M.llo AIutante con 32 anni effettivi piu' 7 anni (circa) di abbuoni compresa la zona di frontiera.
Sono in licenza di convalescenza da 100 giorni e mi e' stato riferito dal personale della C.m.o. che per la mia patologia verro' sicuramente riformato.
I quesiti che sottopongo alla vostra cortese attenzione sono questi:
Le patologie per stati ansiosi vengono riconosciute SI dipendenti da causa di servizio;
dopo quanto tempo si viene riformati;
a quanto ammonterebbe, piu' o meno, la pensione ed il Tfs;
avendo altre altre malattie gia' riconosciute Si dipendenti da cds, ho diritto alla PPO.
Ringrazio sin da ora tutti per i vostri consigli e suggerimenti.
Sono un M.llo AIutante con 32 anni effettivi piu' 7 anni (circa) di abbuoni compresa la zona di frontiera.
Sono in licenza di convalescenza da 100 giorni e mi e' stato riferito dal personale della C.m.o. che per la mia patologia verro' sicuramente riformato.
I quesiti che sottopongo alla vostra cortese attenzione sono questi:
Le patologie per stati ansiosi vengono riconosciute SI dipendenti da causa di servizio;
dopo quanto tempo si viene riformati;
a quanto ammonterebbe, piu' o meno, la pensione ed il Tfs;
avendo altre altre malattie gia' riconosciute Si dipendenti da cds, ho diritto alla PPO.
Ringrazio sin da ora tutti per i vostri consigli e suggerimenti.
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Generalmente le patologie correlate a stati ansiosi sono molto difficili che siano riconosciute cause di servizio. Comunque bisogna vedere in che contesti sono maturate e come sono documentate. Per quanto riguarda la p.p.o. dovresti postare la categoria alla quale sono state ascritte le patologie SI dipendenti da causa di servizio. Per il calcolo di TFR e pensione i calcoli te li faranno le cinture nere del forum: lory61, gino59 , lino e gli altri, che saluto con simpatia.
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Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Messaggio da mimmovalle »
CARO MARESCIALLO, AL RIGUARDO TI FACCIO PRESENTE CHE PER LA TUA SITUAZIONE SALUTARE ATTUALE, DEVI VEDERE SE L'EVENTO DELA DIAGNOSI PER CUI SEI IN MALLATTINA E RICONDUCIBILE AD UN EVENTO TRAUMATOLOGICO DOVUTO A FATTORI DI SERVIZIO "TIPO UN EVENTO TRAUMATOLOGICO MENTRE PRESTAVI SERVIO INCIDENTE ARRESTO ECC.ECC." ALTRIMENTI SE E' UNA NUOVA MALATTIA DEVI SAPERE CHE VA PRESENTATA LA DOMANDA PER CAUSA DI SERVIZIO ENTRO 6 MESI DALLA PRIMA DIAGNOSI CHE E' STATA EMESSA, ALTRIMENTI LA DOMANDA RISULTA ESSERE INTEMPESTIVA.parmix63 ha scritto:Buongiorno a tutti i colleghi del forum, mi rivolgo in particolare a coloro che hanno avuto patologie simili e che sono stati gia' riformati.
Sono un M.llo AIutante con 32 anni effettivi piu' 7 anni (circa) di abbuoni compresa la zona di frontiera.
Sono in licenza di convalescenza da 100 giorni e mi e' stato riferito dal personale della C.m.o. che per la mia patologia verro' sicuramente riformato.
I quesiti che sottopongo alla vostra cortese attenzione sono questi:
Le patologie per stati ansiosi vengono riconosciute SI dipendenti da causa di servizio;
dopo quanto tempo si viene riformati;
a quanto ammonterebbe, piu' o meno, la pensione ed il Tfs;
avendo altre altre malattie gia' riconosciute Si dipendenti da cds, ho diritto alla PPO.
Ringrazio sin da ora tutti per i vostri consigli e suggerimenti.
DOPO CHE E' STATA PRESENTATA LA DOMANDA DEVI ESSERE CONVOCATO A VISITA DI ACCERTAMENTI PRESSO LA C.M.O. NELLA REGIONE DOVE RISIEDI E IN FINE SE LA C.M.O TI DOVESSE PROPORRE UN RICONOSCIMENTO A CAUSA DI SERVIZIO, QUESTA VA INOLTRATA AL COMITATO DI VERIFICA IL QUALE COMITATO E SOLO QUESTO ESPRIMERA' IL PARERE DI RICONOSCIMENTO O DINIEGO.
POI PER ESSERE RIFORMATI DEVONO TRASCORRERE ALMENO 18 MESI DI MALATIA PRIMA CHE LA C.M.O.SI RIUNISCA PER DECIDERE L'EVENTUALE RIFORMA.
INOLTRE QUALORA DOVESSI ESSERE RIFORMATO PER LA MALATTIA CHE STAI FACENDO CHE ANCORA NON E' STATA DETERMINATA E HAI ALTRE MALATTIE ISCRITTE A CATEGORIA TABBELLERE E CON RELATIVO DECRETO DI EQUOINDENNIZZO, SI HA DIRITTO ALLA P.P.O INDIPENDENTEMENTE DALLA CONVALESCENZA CHE STAI FACENDO.
COMUNQUE TI CONSIGLIO DI FARTI INSERIRE DAL TUO MEDICO CURANTE ANCHE LE DIAGNOSI DELLE MALATTIA GIA' RICONOSCIUTE COSI' AI PROSSIMI ACCERTAMENTI CHE DOVRAI FARE PRESSO LA C.M.O DOVRANO DARTI LA CONVALESCENZA PER LE STESSE E QUALORA TI DOVESSERO PORRE IN CONGEDO VERRESTI RIFORMATO IN MODO PREVALENTE PER CAUSA DI SERVIZIO SI DIPENDENTE.
CORDIALI SALUTO DOMENICO VALLEFUOCO IN RIFORMA DAL 2009 IN MODO PERMANENTE E NON REIMPIEGABILE NEL RUOLO CIVILE E VITTIMA DEL DOVERE PER INCIDENTE FRONTALE IN SERVIZIO DI PRONTO INERVENTO.
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Ciao parmix63, visto che sei raccomandato dall'amico fox62, cui ricambio i saluti con sincera simpatia, proviamo a fare due conticini anche se ultimamente le cose stanno evolvendo in un senso non propriamente positivo e quindi bisogna prendere tutto con le dovute cautele, comunque Tu sei un retributivo e quindi dovresti essere in una botte di ferro, perciò: pensione sui 2.050 - 2.100, più detrazioni e carichi di famiglia ed eventualmente un 10% di ppo sulla PAL!!!!!parmix63 ha scritto:Buongiorno a tutti i colleghi del forum, mi rivolgo in particolare a coloro che hanno avuto patologie simili e che sono stati gia' riformati.
Sono un M.llo AIutante con 32 anni effettivi piu' 7 anni (circa) di abbuoni compresa la zona di frontiera.
Sono in licenza di convalescenza da 100 giorni e mi e' stato riferito dal personale della C.m.o. che per la mia patologia verro' sicuramente riformato.
I quesiti che sottopongo alla vostra cortese attenzione sono questi:
Le patologie per stati ansiosi vengono riconosciute SI dipendenti da causa di servizio;
dopo quanto tempo si viene riformati;
a quanto ammonterebbe, piu' o meno, la pensione ed il Tfs;
avendo altre altre malattie gia' riconosciute Si dipendenti da cds, ho diritto alla PPO.
Ringrazio sin da ora tutti per i vostri consigli e suggerimenti.

Il tfs supera abbondantemente i 70.000 euro e visto che ci siamo anche se Tu non lo chiedi, ci dobbiamo aggiungere altri 14.000 e passa euro di ex cassa sottufficiali (li vuoi si!!!


Spero di averti schiarito un po le idee e che alla fine la Tua quota sia anche superiore, Te lo auguro di cuore!!!!!!!!!!!!!!

Saluti sinceri
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Messaggio da Diabolikus »
Beh....che dire.....
dall'ottima e competente consulenza specialistica del Lory61 (che non ha nulla da invidiare ad un commercialista) ritengo che sia palese, "ictu oculi", che resti solo da prenotare un ristorante per una bella cena da offrire.
(goliardicamente ed affettuosamente parlando).
Saluti ed in bocca al lupo caro Parmix.
Diabolikus.
dall'ottima e competente consulenza specialistica del Lory61 (che non ha nulla da invidiare ad un commercialista) ritengo che sia palese, "ictu oculi", che resti solo da prenotare un ristorante per una bella cena da offrire.
(goliardicamente ed affettuosamente parlando).
Saluti ed in bocca al lupo caro Parmix.
Diabolikus.
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Grazie a tutti per la simpatia e competenza.
Per quanto riguarda la cena, perchè no, se ne puo' parlare.
Un saluto ed un in bocca al lupo speciale al nostro amico Lino.


Un saluto ed un in bocca al lupo speciale al nostro amico Lino.
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Caro parmix63, completo la mia risposta come promesso riferendoti che l'art.5/1 Dlgs 165/1997 stabilisce con effetto dal 1/1/1998 che gli aumenti dei servizi computabili non possono eccedere i 5 anni maturati entro il 31/12/1997,i quali sono riconosciuti validi ma non sono ulteriormente aumentabili.parmix63 ha scritto:Grazie a tutti per la simpatia e competenza.
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Per quanto riguarda la cena, perchè no, se ne puo' parlare.
Un saluto ed un in bocca al lupo speciale al nostro amico Lino.
Per il personale il cui trattamento pensionistico è liquidato con trattamento retributivo gli aumenti di cui sopra sono validi sia ai fini del diritto che della misura della pensione.
Quindi ai fini pensionistici sei un retributivo pieno superando i 15 anni utili al 31/12/1992 DLgs.503/92 e superando i 39 anni contributivi percepirai il max percepibile come riferito in passato, avendo avuto una maggiorazione di quasi 7 anni grazie al particolare servizio da te svolto.
Ti ringrazio x l'augurio.
Lino.
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: Riforma per patologie correlate a stati ansiosi
Questa notizia l'ho salvata nel mio carteggio il 27 febbraio 2008 e oggi la posto qui nel caso possa servire a qualche collega per il presente/futuro.
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Al dipendente depresso anche per motivi di lavoro spetta il risarcimento pieno
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5539 del 9 aprile 2003, ha affermato che al dipendente che versi in uno stato di depressione, che sia dipeso, anche solo in parte, da motivi di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a risarcire l’intero danno biologico da lui patito.
Per la Suprema Corte non è necessario che il soggetto versi in uno stato di vera e propria depressione, essendo sufficiente anche il mero stato di abbattimento dell’umore dovuto all’insoddisfazione relativamente all’attività o alle mansioni da questo svolte.
Nel caso specifico, la Cassazione ha condannato una società di spedizione a risarcire 180.000 euro ad un proprio dipendente caduto in una grave crisi depressiva, in seguito ad una dequalificazione, con successivo licenziamento.
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Quindi, il riconoscimento (molto difficile) della eventuale "causa di servizio" e il pagamento dell'equo indennizzo, certamente NON soddisfano mai il danno subito.
Quindi chi ha orecchi da udire oda.
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Al dipendente depresso anche per motivi di lavoro spetta il risarcimento pieno
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5539 del 9 aprile 2003, ha affermato che al dipendente che versi in uno stato di depressione, che sia dipeso, anche solo in parte, da motivi di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a risarcire l’intero danno biologico da lui patito.
Per la Suprema Corte non è necessario che il soggetto versi in uno stato di vera e propria depressione, essendo sufficiente anche il mero stato di abbattimento dell’umore dovuto all’insoddisfazione relativamente all’attività o alle mansioni da questo svolte.
Nel caso specifico, la Cassazione ha condannato una società di spedizione a risarcire 180.000 euro ad un proprio dipendente caduto in una grave crisi depressiva, in seguito ad una dequalificazione, con successivo licenziamento.
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Quindi, il riconoscimento (molto difficile) della eventuale "causa di servizio" e il pagamento dell'equo indennizzo, certamente NON soddisfano mai il danno subito.
Quindi chi ha orecchi da udire oda.
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