La mia problematica ritengo sia abbastanza semplice nella sua complicatezza .... cercherò di esporla in maniera il più possibile sintetica (sono un funzionario di polizia collocato in quiescenza per totale e permanente inabilità):
1. 10 gennaio 1999: vengo destituito per motivi disciplinari (entrare nel merito quì sarebbe inutile oltre che lungo....)
2. 3 febbraio 1999: il TAR accoglie la mia istanza di sospensiva ordinando il mio reintegro
3. L'Amministrazione semplicemente disattende l'ordinanza di reintegro proponendo appello (la qual cosa non la esimeva certo dal reintegrarmi in attesa dell'esito dell'appello)
3. 1 giugno 1999: il Consiglio di Stato rigetta il ricorso dell'Amministrazione
4. A questo punto vengo reintegrato? Certo che .... NO! .... Dopo una quantità industriale di istanze e diffide ed infine un Giudizio di Ottemperanza (anche questo disatteso!) vengo reintegrato a fine anno 2000 (2 anni dopo l'aver ottenuto la sospensiva dal TAR .... 2 anni ovviamente passati senza retribuzione ..... 2 anni in cui non potevo ovviamente svolgere alcuna attività lavorativa in quanto avendo ottenuto la sospensiva formalmente ero a tutti gli effetti un pubblico dipendente!)
5. Appena ripreso servizio presento formalmente una serie di istanze tra cui:
a. richiesta di corresponsione degli stipendi dalla data della sospensiva in avanti
b. richiesta di fruire delle ferie non godute anno 1998 nonchè di quelle relative al 1999 e 2000
c. richiesta di trasferimento per avvicinamento alla famiglia (prestavo servizio a Cagliari .... sono di Reggio Calabria) anche per poter proseguire il piano terapeutico prescrittomi dalla Clinica del Lavoro di Milano (all'epoca unica struttura pubblica abilitata alla diagnosi di mobbing .... oggi non so) in quanto affetto da "Sindrome Post-Traumatica da Stress in Ambiente di Lavoro Ostativo" (cito testualmente dalla diagnosi)
6. Per quanto riguarda le richieste di cui ai punti 5.a. e 5.b. mi vengono concesse solo le ferie non godute relative al 1998 (e delle quali come vedremo non ho potuto fruire) sostenendo che per quanto riguarda il resto - ferie non godute 1999 e 2000 nonchè emolumenti) considerato il fatto che la vicenda disciplinare era ancora sub-judice il tutto doveva essere rimandato ad eventuale sentenza passata in giudicato
7. Come dicevo mi viene concesso il Congedo Ordinario non fruito relativo al 1998 ma la mattina dopo - e quindi in piena fruizione dello stesso - vengo d'ufficio avviato a visita medica e collocato - sempre d'ufficio - in aspettativa per motivi di salute
8. Immediatamente dopo l'Amministrazione presenta Istanza di Prelievo in merito al ricorso che io avevo presentato e il TAR Cagliari con Sent.N. 211/02 sul Ric. N. 1099/99 si pronuncia nel merito accogliendo il mio ricorso e condannando inoltre l'Amministrazione alle spese di giustizia
9. La sentenza di cui sopra passa in giudicato senza altri appelli
10. A questo punto la problematica di cui ai punti 5.a e 5.b non è più sub-judice ma ovviamente essendo io nel frattempo in aspettativa non potevo certo reiterare la richiesta di Congedo Ordinario ne tanto meno fruirne (non starò quì a raccontare quanto ho dovuto penare e combattere per ottenere la corresponsione degli emolumenti!)
11. Dopo 18 mesi di aspettativa .... senza mai essere di fatto sottoposto ad alcuna vera visita medica (mi limitavo a presentarmi in Commissione Medica per vedermi semplicemente di volta in volta prolungata l'aspettativa!) vengo collocato in quiescenza per "Permanente ed Assoluta Inidoneità al servizio in Soggetto Paranoide"
12. Piccola parentesi: durante il periodo di aspettativa ho chiesto la ricostruzione di carriera ovvero il computo degli anni passati non in servizio - e non certo per mia colpa o iniziativa ma per grave inadempienza dell'Amministrazione - e conseguente attribuzione del Grado Superiore ... diritto nel frattempo maturato; richiesta respinta .... ma questa è un'altra Storia dai risvolti Kafkiani che abbisogna di una trattazione separata
13. Appena mi viene notificato in Decreto di collocamento in quiescenza reitero la richiesta delle ferie non godute ma ovviamente non come "richiesta di fruire" bensì come richiesta del corrispettivo relativo alle stesse; siamo a fine agosto 2002.
14. Per lungo tempo non ho notizia alcuna relativamente alla mia richiesta fino a quando mi si comunica che nessun indennizzo per ferie non godute mi è dovuto.
15. Ho continuato a reiterare detta richiesta anche e soprattutto per non correre il rischio della prescrizione del diritto (diciamo pure che .... non sono nato ieri e anche se a mie spese e sulla mia pelle ho ben imparato a riconoscere e contrastare le tecniche dilatorie messe in atto dall'Amministrazione)
16. L'ultima mia richiesta è di circa un mese fa.
Chiedo scusa a tutti se sono stato lungo e prolisso nell'esporre la vicenda. La mia domanda è molto semplice: sono o meno nel giusto nel sostenere che l'indennizzo mi spetta? Ovviamente io ritengo di si ma mi sarebbe di conforto un'opinione Professionale.
Monetizzazione ferie non godute
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