Pensione di inabilità
Pensione di inabilità
Messaggio da gelmetti sauro »
Già un po' di tempo fa feci un post simile, mi sembrava di aver avuto risposte sufficienti ma ora sono nel pallone. Mi spiego: a seguito della riforma per assoluta e permanente inidoneità al servizio di Polizia, sì servizi civili, (per problemi cardiocircolatori con posizonamento di Stents), l'Amministrazione mi sta avviando alla pensione di inabilità non causa di servizio. La mia paura è che leggendo qua e là in rete trovo siti ove viene specificato chiaramente che tale tipologia di pensione è soggetta a revisione, a campione, da parte dell'ente previdenziale e pertanto è possibile vedersela revocare da un momento all'altro. Altrove leggo che la revisione è semmai disposta dalla C.M.O. nel caso questa ritenesse che nel tempo le capacità lavorative possano ritornare e la data viene segnata in calce al relativo verbale. Chi ha ragione? Una volta in pensione di inabilità si può stare tranquilli? Preciso che avendone i requisiti avevo fatto domanda di pensione ordinaria (53 anni + 80% contributivo + 12 mesi finestra mobile), avevo in mano il Decreto e già da oggi ero in pensione. Ma la Prefettura l'ha bloccata a favore dell'altra e non è chiaro se con la dispensa per inabilità ne ho perso i diritti. Per altro mi sembra paradossale vedere i colleghi che se ne vanno felici e contenti a domanda mentre io con la malattia ho questa spada di Damocle sopra la testa, insomma oltre il danno anche la beffa. Quanto sopra mi crea non poca preoccupazione. Spero che qualche esperto mi aiuti a capire meglio la mia posizione. Grazie.
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Re: Pensione di inabilità
Messaggio da imparziale »
gelmetti sauro ha scritto:Già un po' di tempo fa feci un post simile, mi sembrava di aver avuto risposte sufficienti ma ora sono nel pallone. Mi spiego: a seguito della riforma per assoluta e permanente inidoneità al servizio di Polizia, sì servizi civili, (per problemi cardiocircolatori con posizonamento di Stents), l'Amministrazione mi sta avviando alla pensione di inabilità non causa di servizio. La mia paura è che leggendo qua e là in rete trovo siti ove viene specificato chiaramente che tale tipologia di pensione è soggetta a revisione, a campione, da parte dell'ente previdenziale e pertanto è possibile vedersela revocare da un momento all'altro. Altrove leggo che la revisione è semmai disposta dalla C.M.O. nel caso questa ritenesse che nel tempo le capacità lavorative possano ritornare e la data viene segnata in calce al relativo verbale. Chi ha ragione? Una volta in pensione di inabilità si può stare tranquilli? Preciso che avendone i requisiti avevo fatto domanda di pensione ordinaria (53 anni + 80% contributivo + 12 mesi finestra mobile), avevo in mano il Decreto e già da oggi ero in pensione. Ma la Prefettura l'ha bloccata a favore dell'altra e non è chiaro se con la dispensa per inabilità ne ho perso i diritti. Per altro mi sembra paradossale vedere i colleghi che se ne vanno felici e contenti a domanda mentre io con la malattia ho questa spada di Damocle sopra la testa, insomma oltre il danno anche la beffa. Quanto sopra mi crea non poca preoccupazione. Spero che qualche esperto mi aiuti a capire meglio la mia posizione. Grazie.
Collega dove le leggi queste cavolate ?
In caso di riforma dal servizio,sia per causa di servizio e non causa di servizio,-una volta avuto il decreto di pensione per dispensa per fisica inabilità-nessuno più ti viene a cercare per vedere se sei guarito o non-
stai tranquillo- Nessuna pensione viene revocata-
Re: Pensione di inabilità
Messaggio da gelmetti sauro »
Grazie Imparziale per avermi risposto, come ho già scritto sono preoccupato e magari non vedo bene la realtà. Magari qui nel forum posso ritrovare un pò di tranquillità. Dove le trovo queste notizie? Guarda:
Il titolare della pensione di inabilità I.N.P.S. può essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la revisione dello stato di inabilità ad iniziativa dell’I.N.P.S.. Nei casi in cui risultino mutate le condizioni che hanno dato luogo al trattamento in atto, il provvedimento conseguente alla revisione ha effetto dal mese successivo a quello in cui è stato eseguito l’accertamento.
Anche il titolare di pensione di inabilità a carico dell’I.N.P.D.A.P. potrebbe essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la verifica del permanere delle condizioni di inabilità, ma l’Istituto, nonostante siano già trascorsi 14 anni dalla istituzione della prestazione, non ha emanato disposizioni al riguardo.
Sussiste il rischio che questi pensionati, non informati sulla possibilità di revoca della prestazione e per questo convinti che si tratti di prestazione a vita, indipendentemente dall’evoluzione delle loro capacità di lavoro, abbiano la sorpresa di vedersi revocare la prestazione, quando l’Istituto si deciderà ad applicare la legge.
Il rischio riguarda in particolare due categorie di pensionati di inabilità:
•coloro che non hanno potuto acquisire una anzianità contributiva sufficiente al conseguimento delle altre prestazioni di invalidità previste per i pubblici dipendenti (15 o 20 anni di anzianità contributiva a seconda del grado di invalidità);
•la quota da maggiorazione che, nell’ipotesi di cessazione del diritto alla pensione di inabilità, verrebbe a cessare.
Nel caso di revoca della prestazione, la legge prevede che il periodo di godimento della pensione sia coperto da contribuzione figurativa, ma l’I.N.P.D.A.P., non avendo stabilito controlli sulla persistenza del requisito sanitario, non ha neppure deliberato in merito a questo accredito figurativo.
Come interpretare?
Il titolare della pensione di inabilità I.N.P.S. può essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la revisione dello stato di inabilità ad iniziativa dell’I.N.P.S.. Nei casi in cui risultino mutate le condizioni che hanno dato luogo al trattamento in atto, il provvedimento conseguente alla revisione ha effetto dal mese successivo a quello in cui è stato eseguito l’accertamento.
Anche il titolare di pensione di inabilità a carico dell’I.N.P.D.A.P. potrebbe essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la verifica del permanere delle condizioni di inabilità, ma l’Istituto, nonostante siano già trascorsi 14 anni dalla istituzione della prestazione, non ha emanato disposizioni al riguardo.
Sussiste il rischio che questi pensionati, non informati sulla possibilità di revoca della prestazione e per questo convinti che si tratti di prestazione a vita, indipendentemente dall’evoluzione delle loro capacità di lavoro, abbiano la sorpresa di vedersi revocare la prestazione, quando l’Istituto si deciderà ad applicare la legge.
Il rischio riguarda in particolare due categorie di pensionati di inabilità:
•coloro che non hanno potuto acquisire una anzianità contributiva sufficiente al conseguimento delle altre prestazioni di invalidità previste per i pubblici dipendenti (15 o 20 anni di anzianità contributiva a seconda del grado di invalidità);
•la quota da maggiorazione che, nell’ipotesi di cessazione del diritto alla pensione di inabilità, verrebbe a cessare.
Nel caso di revoca della prestazione, la legge prevede che il periodo di godimento della pensione sia coperto da contribuzione figurativa, ma l’I.N.P.D.A.P., non avendo stabilito controlli sulla persistenza del requisito sanitario, non ha neppure deliberato in merito a questo accredito figurativo.
Come interpretare?
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Re: Pensione di inabilità
Messaggio da imparziale »
gelmetti sauro ha scritto:Grazie Imparziale per avermi risposto, come ho già scritto sono preoccupato e magari non vedo bene la realtà. Magari qui nel forum posso ritrovare un pò di tranquillità. Dove le trovo queste notizie? Guarda:
Il titolare della pensione di inabilità I.N.P.S. può essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la revisione dello stato di inabilità ad iniziativa dell’I.N.P.S.. Nei casi in cui risultino mutate le condizioni che hanno dato luogo al trattamento in atto, il provvedimento conseguente alla revisione ha effetto dal mese successivo a quello in cui è stato eseguito l’accertamento.
Anche il titolare di pensione di inabilità a carico dell’I.N.P.D.A.P. potrebbe essere sottoposto ad accertamenti sanitari per la verifica del permanere delle condizioni di inabilità, ma l’Istituto, nonostante siano già trascorsi 14 anni dalla istituzione della prestazione, non ha emanato disposizioni al riguardo.
Sussiste il rischio che questi pensionati, non informati sulla possibilità di revoca della prestazione e per questo convinti che si tratti di prestazione a vita, indipendentemente dall’evoluzione delle loro capacità di lavoro, abbiano la sorpresa di vedersi revocare la prestazione, quando l’Istituto si deciderà ad applicare la legge.
Il rischio riguarda in particolare due categorie di pensionati di inabilità:
•coloro che non hanno potuto acquisire una anzianità contributiva sufficiente al conseguimento delle altre prestazioni di invalidità previste per i pubblici dipendenti (15 o 20 anni di anzianità contributiva a seconda del grado di invalidità);
•la quota da maggiorazione che, nell’ipotesi di cessazione del diritto alla pensione di inabilità, verrebbe a cessare.
Nel caso di revoca della prestazione, la legge prevede che il periodo di godimento della pensione sia coperto da contribuzione figurativa, ma l’I.N.P.D.A.P., non avendo stabilito controlli sulla persistenza del requisito sanitario, non ha neppure deliberato in merito a questo accredito figurativo.
Come interpretare?
Collega ma io non so il tuo grado - Che cavolo c'entri tu con quella dell'invaliditò INPS,che viene concessa per altre cose, e sono soggette a verifica annuale-
La tua e una pensione di Stato diversa da quella dell'invalidità INPS-
Se poi tu vai a leggere anche come Toplino e Minni ,prendono la pensione-
Allora non chiedere informazioni sul sito- Vai all'INPDAP- O all'INPS-
Scusa ma quando leggo certe cose talmente stupide mi viene voglia di spaccare sto xxxxxxx di computer, e mandare tutti al paese di pulcinella-
Re: Pensione di inabilità
Messaggio da gelmetti sauro »
Roberto Mandarino è un'autorità in questo Forum, questo è un suo post:
Re: pensione per inabilità assoluta
da Roberto Mandarino » lun mar 15, 2010 7:12 pm
Caro Bruno,
tali particolari documentazioni vengono trattate per il personale appartenente alle Forze Armate dal Ministero Difesa sito in Roma viale dell'esercito 186, questo ente deve autorizzare l' INPDAP ad effettuare tale vantaggioso conteggio di pensione.
Se ne hai diritto ti consiglio di inviare al Ministero Difesa una raccomandata ai sensi della legge 241/90 per accellerare la procedura.
In effetti per regola la pensione di inabilità assoluta viene erogata a vita, anche se una revisione può essere sempre disposta dall'INPDAP, considerato anche che la maggior parte delle pensioni dei Carabinieri che hanno decorrenza successiva al 1.1.2010 vengono elaborate direttamente proprio da tale ente.
Saluti Roberto
Anche le nostre pensioni sono elaborate dall'inpdap oggi Inps/inpdap. Mi piacerebbe ampliare questo argomento e non leggere Topolino!
Re: pensione per inabilità assoluta
da Roberto Mandarino » lun mar 15, 2010 7:12 pm
Caro Bruno,
tali particolari documentazioni vengono trattate per il personale appartenente alle Forze Armate dal Ministero Difesa sito in Roma viale dell'esercito 186, questo ente deve autorizzare l' INPDAP ad effettuare tale vantaggioso conteggio di pensione.
Se ne hai diritto ti consiglio di inviare al Ministero Difesa una raccomandata ai sensi della legge 241/90 per accellerare la procedura.
In effetti per regola la pensione di inabilità assoluta viene erogata a vita, anche se una revisione può essere sempre disposta dall'INPDAP, considerato anche che la maggior parte delle pensioni dei Carabinieri che hanno decorrenza successiva al 1.1.2010 vengono elaborate direttamente proprio da tale ente.
Saluti Roberto
Anche le nostre pensioni sono elaborate dall'inpdap oggi Inps/inpdap. Mi piacerebbe ampliare questo argomento e non leggere Topolino!
Re: Pensione di inabilità
Ecco il nostro dottor jackyll e mister hyde!!!!!!!!!
Caro imparziale tutto quello che fai di buono lo mandi all'aria con queste uscite davvero sgradevoli!!!!!!
Glielo chiedo io scusa al buon gelmetti sauro da parete Tua!!!!
Qui non ci sono professori, se si ha la bontà, serena, di rispondere a chi ne sa meno di noi bene, altrimenti evitiamo di salire in cattedra e far fuggire la gente dal forum!!!!!
Non ci sono richieste che possano meritare quello che Tu hai risposto al gelmetti!
Adesso capisco perchè l'amministratore a più riprese ti ha bannato!!!!!!!!!
Tu sei birichino, fai il bravo ragazzo, dai il meglio di Te e non fare come dottor jackyll e mister hyde, guarda che tanta gente la pensa come me!!!!!!!! Fai il bravo!!!!!
Ciao

Caro imparziale tutto quello che fai di buono lo mandi all'aria con queste uscite davvero sgradevoli!!!!!!

Glielo chiedo io scusa al buon gelmetti sauro da parete Tua!!!!
Qui non ci sono professori, se si ha la bontà, serena, di rispondere a chi ne sa meno di noi bene, altrimenti evitiamo di salire in cattedra e far fuggire la gente dal forum!!!!!
Non ci sono richieste che possano meritare quello che Tu hai risposto al gelmetti!
Adesso capisco perchè l'amministratore a più riprese ti ha bannato!!!!!!!!!
Tu sei birichino, fai il bravo ragazzo, dai il meglio di Te e non fare come dottor jackyll e mister hyde, guarda che tanta gente la pensa come me!!!!!!!! Fai il bravo!!!!!
Ciao
Re: Pensione di inabilità
Messaggio da gelmetti sauro »
Non me la sono certo presa e la domanda che ho posto ha un senso. Spero di schiarirmi le idee con l'aiuto di chi veramente ne sa più di me. Tutto il resto non ha importanza. Grazie Lory.
Nella speranza che domani possa leggere post sensati vi saluto augurandovi una buona notte.
Nella speranza che domani possa leggere post sensati vi saluto augurandovi una buona notte.
Re: Pensione di inabilità
Ma cosa c'entra la pensione di inabilità assoluta con la tua semplice riforma per inidoneità al servizio?
Cerca nel forum che trovi...
Ciao Rambo
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" Chi ti ha insegnato che nulla si può cambiare, voleva solo un altro schiavo "
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- Iscritto il: ven apr 02, 2010 5:13 pm
Re: Pensione di inabilità
Messaggio da luigino2010 »
l'inidoneità assoulta alla mansione non può essere soggetta a revisione INPDAP, la riforma avviene se il dipendente non riacquista l'idoneità temporanea e fruisce di tutto il periodo di aspettativa consentito, a seguito di ciò si cessa dal servizio in modo assouluto e ti concedono la pensione se ci sono i requisiti (15 anni). Il dipendente può anche guarire dalla patologia che lo aveva portato alla riforma ma non vuol dire che tolgono la pensione . Allora se guarisci dovresti rientriare in servizio , quante str.......si sentono. saluti
Re: Pensione di inabilità
Luigino in teoria tutto potrebbe essere possibile.....mah....in realtà difficile che possa succedere.....se non sbaglio lo stesso ministero aveva emanato una nota in cui si poteva essere ri-assunti in servizio qualore fosse cessata la patologia che aveva portato alla riforma....ma poi di fatto nessuno che io sappia è mai rientrato!luigino2010 ha scritto:l'inidoneità assoulta alla mansione non può essere soggetta a revisione INPDAP, la riforma avviene se il dipendente non riacquista l'idoneità temporanea e fruisce di tutto il periodo di aspettativa consentito, a seguito di ciò si cessa dal servizio in modo assouluto e ti concedono la pensione se ci sono i requisiti (15 anni). Il dipendente può anche guarire dalla patologia che lo aveva portato alla riforma ma non vuol dire che tolgono la pensione . Allora se guarisci dovresti rientriare in servizio , quante str.......si sentono. saluti

Ad ogni modo in linea totalmente teorica se tolgono la pensione....automaticamente ti devono riassumere in servizio




Ma la confusione credo sia sempre la stessa, l'inabilità al servizio di istituto (alla mansione) è una cosa l'inabilità totale è un'altra e molto più soggetta a controlli (giustamente)!!!!
Quindi Gelmetti se la tua riforma riguarda l'inabilità al servizio di istituto direi che puoi stare tranquillo


Re: Pensione di inabilità
Messaggio da gelmetti sauro »
Da quello che ho capito le possibilità sono 2 e cioè pensione di inabilità ai sensi dell'art. 2 nr.12 della legge 335/95 e quella di inabilità/ infermità ai sensi dell'art.42 co.1 legge nr.1092/1973. Nel primo caso il vitalizio può essere richiesto anche con 5 anni di contributi con malattia invalidante ai fini di qualsiasi attività lavorativa e in modo permanente e assoluto, con possibilità di revisione da parte dell'inps/Inpdap. Nel secondo caso la pensione può essere richiesta con almeno 15 anni di contributi e con inidoneità assoluta e permanente ai servizi d'istituto, qui non sembrano previste revisioni.
La cosa che non riesco a capire è per quale motivo io non posso scegliere di andare in pensione ordinaria ma bensì con pensione di inabilità/infermità come impostomi dall'Amministrazione nonostante ho maturato già dal 2011 i diritti a pensione ordinaria. La Prefettura mi ha assicurato che nel mio caso non ci sarà revisione e se per qualsiasi motivo ci saranno problemi potrò sempre far valere i diritti acquisiti e protetti anche dalla recente riforma Fornero. Diritti acquisiti che però al momento mi vengono negati. Magari ho scritto cavolate, poi in fin dei conti la pensione di inabilità è più vantaggiosa, però mi sembra paradossale dopo aver firmato la dispensa (che alla fine è un licenziamento), di non poter decidere. Mi piacerebbe avere una risposta valida a questo quesito.
Grazie.
La cosa che non riesco a capire è per quale motivo io non posso scegliere di andare in pensione ordinaria ma bensì con pensione di inabilità/infermità come impostomi dall'Amministrazione nonostante ho maturato già dal 2011 i diritti a pensione ordinaria. La Prefettura mi ha assicurato che nel mio caso non ci sarà revisione e se per qualsiasi motivo ci saranno problemi potrò sempre far valere i diritti acquisiti e protetti anche dalla recente riforma Fornero. Diritti acquisiti che però al momento mi vengono negati. Magari ho scritto cavolate, poi in fin dei conti la pensione di inabilità è più vantaggiosa, però mi sembra paradossale dopo aver firmato la dispensa (che alla fine è un licenziamento), di non poter decidere. Mi piacerebbe avere una risposta valida a questo quesito.
Grazie.
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