Persecuzione

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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cicciojuve69

Persecuzione

Messaggio da cicciojuve69 »

Gentile avvocato Carta vorrei chiederle un parere, qualche giorno fa le avevo esposto le mie vicissitudini in merito alla mia attuale vicenda, le ripeto il tutto in modo sintetico. Qualche mese fa il TAR in seguito ad un ricorso da me presentato per un trasferimento ingiusto, emetteva direttamente una sentenza dandomi pienamente ragione senza il bisogno di disporre una sospensiva in quanto i fatti erano chiaramente a mio favore. Successivamente alla mia vittoria il mio Comando non accettandola, riapriva la mia posizione d'impiego e mi mandava in servizio provvisorio presso un altro comando pur rimanendo Comandante di Stazione sulla carta. Ma la cosa che veramente non capisco, di questo anche il mio legale se ne meravigliava, é che l'amministrazione all'ultimo giorno utile proponeva ricorso al Consiglio di Stato. Le chiedo che senso ha contestare il vecchio trasferimento, visto che l'amministrazione ha fatto in modo che io venga trasferito nuovamente. Io le dico che tale comportamento ha il chiaro scopo di sfiancarmi economicamente al fine di assoggettarmi alla suà volontà costringendomi a rinunciare a combattere per i miei diritti, usando mezzi legittimi. Le chiedo Avvocato Carta in questa condotta si possono configurare reati penali per i quali posso fare denuncia a chi di dovere. La saluto e la ringrazio anticipatamente.


TomasMoore

Re: Persecuzione

Messaggio da TomasMoore »

cicciojuve69 ha scritto:Gentile avvocato Carta vorrei chiederle un parere, qualche giorno fa le avevo esposto le mie vicissitudini in merito alla mia attuale vicenda, le ripeto il tutto in modo sintetico. Qualche mese fa il TAR in seguito ad un mio ricorso da me presentato per un trasferimento ingiusto, emetteva direttamente una sentenza dandomi pienamente ragione senza il bisogno di disporre una sospensiva in quanto i fatti erano chiaramente a mio favore. Successivamente alla mia vittoria il mio Comando non accettando la mia vittoria, riapriva la mia posizione d'impiego e mi mandava in servizio provvisorio presso un altro comando pur rimanendo Comandante di Stazione sulla carta. Ma la cosa che veramente non capisco, di questo anche il mio legale se ne meravigliava, é che l'amministrazione all'ultimo giorno utile proponeva ricorso al Consiglio di Stato. Le chiedo che senso ha contestare il vecchio trasferimento, visto che l'amministrazione ha fatto in modo che io venga trasferito nuovamente. Io le dico che tale comportamento ha il chiaro scopo di sfiancarmi economicamente al fine di assoggettarmi alla suà volontà costringendomi a rinunciare a combattere per i miei diritti, usando mezzi legittimi. Le chiedo Avvocato Carta in questa condotta si possono configurare reati penali per i quali posso fare denuncia a chi di dovere. La saluto e la ringrazio anticipatamente.
E' proprio così! Non accettano che il dipendente possa avere dei diritti da esercitare.

Pensano che esplicare una funzione significhi opprimere il dipendente, farlo soggiacere alla loro volontà, sia che abbia o non abbia fini legittimi.

Purtroppo avendo l'amministrazione il potere coercitivo e d'iniziativa al dipendente non reste che supinamente accettare ogni angheria oppure mettere mano al portafoglio e tentare di difendersi!

Purtroppo alla fine la beffa è quella che, anche quando l'amministrazione soccombe ad un giudizio terzo e imparziale, non c'è nessuno che materalmente paghi, perchè quelli che la rappresentano e in questo caso malamente, e che camuffano dei loro personalissimi interessi(nella maggioranza dei casi il mero esercizio di potere per il potere in se stesso, leggasi abuso) con quelli dell'amministrazione, alla fine si trincerano dietro un dovuto esercizio della propria funzione e compiti, e con le disarmanti affermazioni: " era mio dovere farlo, non potevo sottrarmi alle mie responsabilità, non potevo fare diversamente, etc. ".

Non so fino a quando durerà questo malcostume!

Occorre che prendiamo il coraggio in mano e ognuno di noi risponda colpo su colpo, fino a quando qualcosa cambierà e forse potremo esercitare i nostri diritti costituzionali(alla difesa, alla rappresentanza, alla libertà di espressione di pensiero, etc.) senza timore di abusi e rivalse di bassa lega.

Forza e coraggio!
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Avv. Giorgio Carta
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Re: Persecuzione

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Caro amico,

la proposizione dell'appello è un diritto di tutte le parti, quindi l'esercizio dello stesso non può certo costituire un reato.
Va però rilevato, come un giorno mi disse un militare, che alla scala gerarchica basta firmare un provvedimento per costringere i dipendenti a dover firmare gli assegni (per gli avvocati).

Le auguro vivamente di spuntarla ancora e di avere la soddisfazione di battere due volte una scala gerarchica così pervicace.
Ci faccia sapere.

Avv. Giorgio Carta
TomasMoore

Re: Persecuzione

Messaggio da TomasMoore »

Giorgio Carta ha scritto:Caro amico,

la proposizione dell'appello è un diritto di tutte le parti, quindi l'esercizio dello stesso non può certo costituire un reato.
Va però rilevato, come un giorno mi disse un militare, che alla scala gerarchica basta firmare un provvedimento per costringere i dipendenti a dover firmare gli assegni (per gli avvocati).

Le auguro vivamente di spuntarla ancora e di avere la soddisfazione di battere due volte una scala gerarchica così pervicace.
Ci faccia sapere.

Avv. Giorgio Carta
La virtù della sintesi è la sua forza.

Spero soltanto, e ritengo ormai credo siamo la maggioranza, anche se in buona parte "silenziosa" che siano maturi i tempi per ottenere un sindacato o una rappresentanza veramente degna di essere chiamata tale, che tuteli in ordine e grado il singolo militare, che come da lei confermato, quando si trova ad affrontare la scala gerarchica per un semplice suo atto di prevaricazione che non gli costa nulla, il singolo invece si trova davanti un muro di gomma in quasi tutti i livelli del contenzioso ed inoltre affrontare notevolissime spese legali.

"à da finì a nuttata"!
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