Gentilissimo avvocato,
Faccio presente che lavoro a 160 km da luogo di residenza mio e di mia moglie e a Dicembre 2011 presento domanda ai sensi dell'art 398 per avvicinarmi alla consorte, in quanto a causa di alcune vicende, che ci hanno interessato da due anni ad oggi ( riassunte nell'istanza), è caduta in uno stato di depressione grave, diagnosticatole in forma reattiva attiva.
In questo momento la domanda è ancora in corso di trattazione.
Sono venuto a conoscenza che le informazioni richieste mirano a sapere se vicino mia moglie cè qualche familiare che può accudirla. La cosa mi infastidisce, non per il fatto che lei ha vicino il padre, vedovo e malato, e il fratello, ma per il motivo che forse l'arma non sa che la famiglia ora sono IO, al di la di quella d'origine !!!!!
Sono in attesa della risposta, dell'accoglimento o non dell'Istanza ed in caso negativo gradirei sapere se posso muovermi legalmente, ovviamente immaginando che il motivo del non accoglimento è quello della vicinanza del nucleo familiare di origine. Sono deluso e disposto a muovermi legalmente e se non dovesse bastare pubblicizzerei il tutto !!!!!! Che bisogna fare per lavorare in maniera tranquilla ? Perchè predicare il benessere del personale e poi vedere questo benessere solo come frasi fatte ?
Appuntato dei CC
Ricorso avverso mancato trasferimento ai sensi dell'art. 398
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: Ricorso avverso mancato trasferimento ai sensi dell'art.
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Capisco perfettamente la sua amarezza, ma devo dirle che, purtroppo, un'istanza fondata sul mero art. 398 del Regolamento Generale dell'Arma è rimessa alla più ampia discrezionalità dei superiori.
Diversamente, se sua moglie fosse dichiarata handicapata in condizione di gravità, in base all'articolo 33, comma 5, della legge n. 104/1992, la sua istanza limiterebbe di molto i margini discrezionali dei vertici.
In ogni caso, faccia esaminare l'eventuale diniego da un avvocato che conosca la materia e lasci stare gli improvvisati.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Diversamente, se sua moglie fosse dichiarata handicapata in condizione di gravità, in base all'articolo 33, comma 5, della legge n. 104/1992, la sua istanza limiterebbe di molto i margini discrezionali dei vertici.
In ogni caso, faccia esaminare l'eventuale diniego da un avvocato che conosca la materia e lasci stare gli improvvisati.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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Re: Ricorso avverso mancato trasferimento ai sensi dell'art.
Messaggio da virgo18777 »
Avvocato è stato gentile !!!! Grazie e penso che ricorrerò ai "ripari" contattando qualcuno
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