Mancata comunicazione assunzione Psicofarmaci

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
Feed - L'Avv. Giorgio Carta risponde

Moderatore: Avv. Giorgio Carta

Regole del forum
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Rispondi
Alberto 73
Sostenitore
Sostenitore
Messaggi: 24
Iscritto il: gio lug 04, 2019 8:59 pm

Mancata comunicazione assunzione Psicofarmaci

Messaggio da Alberto 73 »

Buonasera Avvocato
Sarebbe possibile sapere quale sanzione disciplinare o penale è prevista per la mancata comunicazione al DSS della assunzione di psicofarmaci?Ambito forza di Polizia ad ordinamento militare
Grazie


Avatar utente
Avv. Giorgio Carta
Professionista
Professionista
Messaggi: 2261
Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am

Re: Mancata comunicazione assunzione Psicofarmaci

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Nessuna norma, penale o amministrativa, regola questa specifica condotta. Tuttavia, in generale, l'art. 748 del del Testo Unico dell'Ordinamento Militare (TUOM), impone ai militari l'obbligo di comunicare tempestivamente al proprio comando ogni evento che possa avere riflessi sul servizio.
Se l'assunzione dello psicofarmaco può influire sull'espletamento del servizio, va prontamente comunicata. Diversamente, la questione dovrebbe rientrare tra i dati sensibili da non comunicare ad alcuno. Al contempo, però, il militare ha l'obbligo di comunicare ogni menomazione della sua idoneità al servizio incondizionato, che è condizione per lo svolgimento dello stesso.
La cosa si complica se lei dovesse dichiarare espressamente di non avere trattamenti farmacologici in atto (costituendo una dichiarazione mendace) o se l'effetto dello psicofarmaco dovesse determinare qualche incidente o, comunque, qualche danno in generale al servizio, all'Amministrazione o a terzi.
Insomma, la questione è da valutare con attenzione e prudenza. Resta inteso che la sua ammissione di far uso di tali farmaci comporterebbe quanto meno (e subito) il suo invio all'infermeria presidiaria per accertamenti.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
Rispondi