blocco prescrizione tfs

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Mimmo1963
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blocco prescrizione tfs

Messaggio da Mimmo1963 »

BuongIorno,
chiedo agli esperti se sia opportuno chiedere tramite legale il blocco della prescrizione per i termini dilatati del pagamento del tfs da parte dell' INPS nonostante quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale,


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NavySeals
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Re: blocco prescrizione tfs

Messaggio da NavySeals »

Scusa, perchè mai dovresti interrompere la prescrizione?
mauri64
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Re: blocco prescrizione tfs

Messaggio da mauri64 »

Ciao!
Stai tranquillo l'INPS ti corrisponderà quanto spettante, anche con tempistiche lunghe.
Mimmo1963
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Re: blocco prescrizione tfs

Messaggio da Mimmo1963 »

Perchè col passare del tempo, se ci sarà una sentenza a nostro favore, potremmo perdere il diritto agli interessi maturati o quanto spettanteci. Ti invio l'iniziativa dell' ANFP:

L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia è da sempre in prima linea per la
tutela dei diritti dei propri iscritti e di tutti i dipendenti pubblici, in particolare nella
battaglia per il riconoscimento della corretta e tempestiva erogazione del Trattamento di
Fine Servizio (TFS).
La questione è nota: le norme attualmente in vigore prevedono il differimento di
almeno un anno del primo pagamento del TFS e, a seconda degli importi, la sua
rateizzazione in due o tre tranche. Questo meccanismo, introdotto per ragioni di bilancio
con il D.L. 78/2010 (art. 12), di fatto costringe i dipendenti pubblici a dover attendere
fino a tre anni prima di ottenere quanto loro spettante.
Grazie all’azione dell’ANFP, nel 2023 la Corte Costituzionale ha avuto modo di
esprimersi su questo tema con la sentenza n. 130 del 23 giugno 2023, riconoscendo che il
TFS ha una natura retributiva e previdenziale, e che il suo pagamento deve avvenire
senza ritardi ingiustificati. Tuttavia, nonostante l’esplicita dichiarazione di
irragionevolezza e disproporzionalità del sistema attuale, la Corte non ha abrogato
direttamente le norme in questione.
Cosa significa una "sentenza monito"?
La sentenza n. 130/2023 della Corte Costituzionale rientra nella categoria delle
sentenze monito, un tipo particolare di pronuncia con cui la Corte, pur riconoscendo
l’illegittimità costituzionale di una norma, decide di non dichiararla immediatamente
nulla, affidando invece al legislatore il compito di intervenire per modificarla nel rispetto
dei principi costituzionali.
Si tratta di una scelta che nasce dalla consapevolezza che l’abolizione immediata di
una disposizione potrebbe generare un vuoto normativo ingestibile, soprattutto quando
sono in gioco equilibri economici e finanziari di grande portata.
Nel caso del TFS, la Corte ha riconosciuto che il ripristino della liquidazione
immediata avrebbe un impatto significativo sulle finanze dello Stato e, per questo, ha
deciso di lasciare al Parlamento il compito di individuare le modalità per una riforma
equa e sostenibile. Tuttavia, ha anche avvertito che “non sarebbe tollerabile l’eccessivo
protrarsi dell’inerzia legislativa”, segnalando che se il Parlamento non interverrà in tempi
ragionevoli, una futura pronuncia potrebbe essere meno indulgente.
L’inerzia del legislatore e la nuova iniziativa giudiziaria dell’ANFP
Nonostante il chiaro monito della Corte, ad oggi il legislatore non ha adottato alcun
provvedimento concreto per riformare il sistema di pagamento del TFS. Di fatto, i tempi
di attesa continuano a penalizzare i dipendenti pubblici, privandoli di una somma che
rappresenta una parte differita della loro retribuzione, maturata con anni di servizio.
Per questa ragione, l’ANFP ha avviato nuovi ricorsi a tutela degli iscritti collocati a
riposo, con l’obiettivo di riportare la questione nuovamente davanti alla Corte
Costituzionale. Nel frattempo, anche altre iniziative giuridiche sono in corso: il TAR
delle Marche, con ordinanza del 15 febbraio 2025, ha già sollevato una nuova questione
di legittimità costituzionale, alimentando la pressione sul Parlamento affinché intervenga.
A breve, ad aprile, uno dei ricorsi promossi dall’ANFP sarà discusso davanti al
TAR Lazio, con la concreta possibilità che venga sollevata un’altra questione di
costituzionalità. Se così fosse, la Consulta si troverebbe nuovamente a dover affrontare
un tema che non può più essere rimandato.
L’obiettivo: un TFS correttamente liquidato e senza attese ingiustificate
L’ANFP ritiene che il pagamento differito e rateizzato del TFS sia un’ingiustizia che
non può più essere giustificata con emergenze economiche permanenti. La battaglia non
è solo per i funzionari di polizia, ma per tutti i dipendenti pubblici che si vedono privati
di un diritto acquisito.

L’auspicio è che il legislatore, sotto la pressione delle sentenze e dei ricorsi,
intervenga per riformare il sistema in modo da garantire pagamenti più equi e tempestivi,
restituendo ai lavoratori ciò che è loro di diritto.
L’ANFP continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi della questione e ad agire
con tutti gli strumenti possibili per ottenere una soluzione definitiva e giusta.
Roma, 26 febbraio 2025
mauri64
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Re: blocco prescrizione tfs

Messaggio da mauri64 »

Vedremo come si evolverà la situazione.
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