Altro lavoro

[Pino1211]

Se dovessi rinunciare al ruolo civile (dopo l'assegnazione) e volessi partecipare per l'assunzione come impiegato al comune, subirei riduzione allo stipendio o alla pensione?

[mauri64]

Se rinunci alla firma del contratto ed accedi in pensione di inabilità, avendo meno di 40 anni di contribuzione utile potrai svolgere attività lavorativa purché non superi il trattamento lordo annuale fissato per il 2025 ad € 7.844,20.
Altrimenti ti decurteranno il 50% della pensione per lavoro dipendente.
Sarai soggetto altresì all'adeguamento IRPEF, in base al corrispondente scaglione del reddito prodotto.
Il datore di lavoro dovrà comunicare all'INPS la data di inizio e fine lavoro, pena il mancato pagamento della pensione dell'ultimo anno.

[Pino1211]

Grazie Mauri! Sei stato gentilissimo! Cmq ho capito che non mi conviene andare a lavorare. Mi sono arruolato nel 2000, la pensione sarebbe minima e se dovessi andare a lavorare e subire anche la decurtazione non mi converrebbe. Grazie tantissime

[mauri64]

Infatti ti conviene transitare nel ruolo civile e grazie all'assegno ad personam, pareggiare più o meno lo stipendio con quello da militare.

[audax551]

Buonasera.
Domanda, la decurtazione poi sarà per sempre? Mi spiego, io ho che ho 39 anni contributivi (34 effettivi e 5 figurativi), continuando a lavorare dopo un anno versando i relativi contributi, la pensione torna intera? C'e differenza tra un contratto di collaborazione e un contratto a tempo indeterminato?
Grazie per la disponibilità.

[mauri64]

Ciao!
Tale decurtazione sulla pensione sarà vigente, fintanto continuerai a lavorare quale dipendente privato.
Soltanto trattenendoti in servizio fino a 40 anni di anzianità contributiva utile non avrai alcuna decurtazione.
Tanto premesso, nella condizione attuale, per non subire la decurtazione della pensione dovrai svolgere un lavoro part-time senza raggiungere il suddetto trattamento minimo annuo.

[G1992]

Se rinunci alla firma del contratto ed accedi in pensione di inabilità, avendo meno di 40 anni di contribuzione utile potrai svolgere attività lavorativa purché non superi il trattamento lordo annuale fissato per il 2025 ad € 7.844,20.
Altrimenti ti decurteranno il 50% della pensione per lavoro dipendente.
Sarai soggetto altresì all'adeguamento IRPEF, in base al corrispondente scaglione del reddito prodotto.
Il datore di lavoro dovrà comunicare all'INPS la data di inizio e fine lavoro, pena il mancato pagamento della pensione dell'ultimo anno.

Buongiorno, chiedo scusa ma sarebbe possibile avere qualche riferimento normativo in merito a questa "concessione" a lavorare?

Rivolgendomi all'INPS, in quanto purtroppo nella medesima situazione, con 32 anni di servizio, sono risultato "NON idoneo al S.M.I.; SI reimpiegabile nelle corrispondenti aree funzionali del personale civile del Ministero dell'Economia e delle Finanze", tramite il portale ho pensato di chiedere se avrei potuto intraprendere un lavoro dipendente o autonomo e la risposta che mi è stata data è la seguente;
"Questo tipo di pensione è: incompatibile con lo svolgimento di un lavoro dipendente o autonomo, sia esso in Italia o all'estero; revocata nel caso venissero meno le condizioni per la sua concessione.
La prestazione è quindi revocata se si diventa titolari di contribuzione legata all’attività lavorativa (autonoma o subordinata) dopo la decorrenza della pensione di inabilità."

Ringrazio chi vorrà rispondermi, perchè in questa situazione non me la sento di rischiare ma allo stesso tempo si campa a malapena

[mauri64]

Ciao!
@G1992
Di seguito riporto il link dell'INPS che tratta l'argomento.

https://www.inps.it/it/it/dettaglio-app ... avoro.html

[G1992]

Ti ringrazio, qui sembrerebbe che qualsiasi pensione di inabilità sia incompatibile :roll con il lavoro senza alcuna distinzione, ma mi resta comunque poco chiaro quando con la pensione di inabilità si possa lavorare come da te indicato.
Ho paura che ci siano diverse situazione al limite

[mauri64]

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