LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

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picopino

LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da picopino »

Presso il Comitato di Verifica avevo pendente il riconoscimento di tre cause di servizio per due delle quali la CMO ai fini di PPO mi aveva attribuito una indennità una tantum per complessivi anni cinque mentre per la terza se riconosciuta mi aveva riconosciuto una sesta cat tab A con assegno rinnovabile per quattro anni dopo che la stessa CMO per altre patologie già riconosciute dipendenti da c.s. mi aveva attribuito sempre ai fini di PPO una cat 8^ tab A a vita. Il comitato di verifica mi ha riconosciuto perchè più conveniente per le casse dello Stato, dipendente l'infermità che quasi mai riconosce (sfera emotiva) dico quasi perchè nel mio caso non è stato così, che dava luogo alla PPO di sesta cat per 4 anni che se non avesse riconosciuto avrebbe dato luogo da subito alla PPO a vita di 8^ cat e naturalmente non ha riconosciuto dipendenti le altre due per le quali avrebbe dovuto pagare cinque annualità una tantum . La filosofia del Comitato di Verifica assolutamente non riconoscere per non pagare o se proprio debbo pagare fare in modo di pagare il minimo così fra quattro anni quando la pensione privilegiata sarà un antico e desueto privilegio non dovrà pagare più nulla.


gino59
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Re: LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da gino59 »

picopino ha scritto:Presso il Comitato di Verifica avevo pendente il riconoscimento di tre cause di servizio per due delle quali la CMO ai fini di PPO mi aveva attribuito una indennità una tantum per complessivi anni cinque mentre per la terza se riconosciuta mi aveva riconosciuto una sesta cat tab A con assegno rinnovabile per quattro anni dopo che la stessa CMO per altre patologie già riconosciute dipendenti da c.s. mi aveva attribuito sempre ai fini di PPO una cat 8^ tab A a vita. Il comitato di verifica mi ha riconosciuto perchè più conveniente per le casse dello Stato, dipendente l'infermità che quasi mai riconosce (sfera emotiva) dico quasi perchè nel mio caso non è stato così, che dava luogo alla PPO di sesta cat per 4 anni che se non avesse riconosciuto avrebbe dato luogo da subito alla PPO a vita di 8^ cat e naturalmente non ha riconosciuto dipendenti le altre due per le quali avrebbe dovuto pagare cinque annualità una tantum . La filosofia del Comitato di Verifica assolutamente non riconoscere per non pagare o se proprio debbo pagare fare in modo di pagare il minimo così fra quattro anni quando la pensione privilegiata sarà un antico e desueto privilegio non dovrà pagare più nulla.

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RAMBO
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Re: LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da RAMBO »

picopino ha scritto:Presso il Comitato di Verifica avevo pendente il riconoscimento di tre cause di servizio per due delle quali la CMO ai fini di PPO mi aveva attribuito una indennità una tantum per complessivi anni cinque mentre per la terza se riconosciuta mi aveva riconosciuto una sesta cat tab A con assegno rinnovabile per quattro anni dopo che la stessa CMO per altre patologie già riconosciute dipendenti da c.s. mi aveva attribuito sempre ai fini di PPO una cat 8^ tab A a vita. Il comitato di verifica mi ha riconosciuto perchè più conveniente per le casse dello Stato, dipendente l'infermità che quasi mai riconosce (sfera emotiva) dico quasi perchè nel mio caso non è stato così, che dava luogo alla PPO di sesta cat per 4 anni che se non avesse riconosciuto avrebbe dato luogo da subito alla PPO a vita di 8^ cat e naturalmente non ha riconosciuto dipendenti le altre due per le quali avrebbe dovuto pagare cinque annualità una tantum . La filosofia del Comitato di Verifica assolutamente non riconoscere per non pagare o se proprio debbo pagare fare in modo di pagare il minimo così fra quattro anni quando la pensione privilegiata sarà un antico e desueto privilegio non dovrà pagare più nulla.
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Caro collega hai scritto una sfilza di cose errate:

a) se (come sembra dalla ricostruzione che hai fatto) oltre alle tre patologie citate ne esiste un'altra ascritta dalla cmo ad 8^ categoria "a vita" e riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato, il Ministero della Difesa ti rilascerà automaticamente l'autorizzazione a percepire immediatamente l'acconto del decimo.
Per accellerare l'iter burocratico puoi anche rinunciare alle altre patologie chiedendo al Ministero Difesa che ti venga applicata la P.P.O. solo per tale 8^ categoria, cosa che ti sconsiglio assolutamente per i motivi di cui al punto b);

b) le poche patologie mentali che vengono riconosciute dipendenti da causa di servizio solitamente con il passare del tempo producono dei benefici economici (aggravamenti, assegno di incollocabilità, assegni accessori di superinvalidità) ben superiori a quelli previsti dall'aumento del decimo della pensione normale.

E' chiaro quindi che il parere del Comitato di Verifica viene rilasciato sulla base di studi e motivazioni diverse da quelle che hai ingenuamente rappresentato.
Ho notato che in questo forum sono stati sviscerati esaustivamente tutti questi meccanismi con le relative norme di riferimento, quindi volendo potrai trovarvi ulteriori spiegazioni.

ps: in un altro post hai anche riferito ad un collega che la domanda per ottenere i benefici di cui agli artt.117 e 120 deve essere presentata in costanza di servizio, come potrai verificare leggendo in questo forum anche questa affermazione è assolutamente errata.

Ciao Rambo
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Re: LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da maxb54 »

Concordo con rambo per la precisa analisi, anche se picopino ha detto una cosa giusta. Il C.V., dipendente dal Ministero del Tesoro, ha disposizioni di rifiutare il più possibile per limitare le spese. La segnalazione mi è stata data da un carissimo amico all'interno del Ministero. Purtroppo in periodo di magra, si risparmia dove si può...... cioé sempre da noi!!!!!!
Se volete posso darvi anche la composizione del C.V., per lo meno quello che ha discusso la mia causa.
picopino

Re: LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da picopino »

Il militare che abbia contratto infermità o riportato lesioni, dipendenti da fatti di servizio e ascrivibili alla tabella B annessa alla legge 18 marzo 1968, n. 313 (46/a), ha diritto, all'atto della cessazione dal servizio e purché non gli spetti la pensione normale, a un'indennità per una volta tanto in misura pari a una o più annualità della pensione di ottava categoria, con un massimo di cinque annualità, secondo la gravità della menomazione fisica (46/c).
È consentito il cumulo dell'indennità per una volta tanto con la pensione o l'assegno rinnovabile per infermità ascrivibile alla tabella A annessa alla legge 18 marzo 1968, n. 313 (46/a). Le due attribuzioni si effettuano distintamente, ma l'ammontare dei due trattamenti non potrà in alcun caso superare la misura del trattamento complessivo che sarebbe spettato all'invalido qualora le infermità classificate alla tabella B fossero state ascritte all'ottava categoria della tabella A.
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Re: LA FILOSOFIA DEL COMITATO DI VERIFICA

Messaggio da RAMBO »

Ecco come vengono applicate queste regole dall'inpdap.

Ciao Rambo
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