Cardiopatia congenita
Inviato: dom ott 06, 2024 6:27 pm
Buon pomeriggio Dottore,
sono un ufficiale superiore della Gdf e avrei bisogno se possibile di un suo parere sul seguente argomento.
Mi è stata da poco diagnosticata, nel corso dei controlli di routine annuali, una cardiopatia congenita della seguente specie: ritorno venoso anomalo parziale (una delle vene polmonari drena in vena cava superiore invece che in atrio sinistro), con associato difetto del setto interatriale di tipo seno venoso, e conseguente dilatazione della cavità destre del cuore.
Attualmente non ho sintomi e la mia amministrazione non è a conoscenza della diagnosi, però mi è stata formulata l'indicazione per la correzione chirurgica del difetto congenito, per evitare problematiche future.
Perciò le volevo chiedere, nell'ipotesi che l'intervento "a cuore aperto" che dovrò effettuare sia risolutivo della problematica (scongiuri d'obbligo) e che dopo i mesi di terapia antiaggregante prevista io non abbia più nessuna terapia da assumere, quali saranno le possibilità di essere dichiarato permanentemente NON IDONEO al s.m.i. e secondo lei se potrò passare ai ruoli civili, oppure se potrò permanere nell'amministrazione militare una volta corretto il difetto cardiaco.
Spero di essere stato abbadtanza chiaro nell'esposizione e la ringrazio per il prezioso supporto a questo forum.
sono un ufficiale superiore della Gdf e avrei bisogno se possibile di un suo parere sul seguente argomento.
Mi è stata da poco diagnosticata, nel corso dei controlli di routine annuali, una cardiopatia congenita della seguente specie: ritorno venoso anomalo parziale (una delle vene polmonari drena in vena cava superiore invece che in atrio sinistro), con associato difetto del setto interatriale di tipo seno venoso, e conseguente dilatazione della cavità destre del cuore.
Attualmente non ho sintomi e la mia amministrazione non è a conoscenza della diagnosi, però mi è stata formulata l'indicazione per la correzione chirurgica del difetto congenito, per evitare problematiche future.
Perciò le volevo chiedere, nell'ipotesi che l'intervento "a cuore aperto" che dovrò effettuare sia risolutivo della problematica (scongiuri d'obbligo) e che dopo i mesi di terapia antiaggregante prevista io non abbia più nessuna terapia da assumere, quali saranno le possibilità di essere dichiarato permanentemente NON IDONEO al s.m.i. e secondo lei se potrò passare ai ruoli civili, oppure se potrò permanere nell'amministrazione militare una volta corretto il difetto cardiaco.
Spero di essere stato abbadtanza chiaro nell'esposizione e la ringrazio per il prezioso supporto a questo forum.