Ciao a tutti,
sono un finanziere con quasi 10 anni di servizio, con 3 anni di esercito alle spalle. Dal 2017 mi è stata diagnosticata la colite ulcerosa (malattia autoimmune cronica), una condizione per la quale ogni 6 settimane devo ricevere un'infusione di un farmaco biologico in ospedale, che dura circa 3 ore.
Con sacrificio e sofferenza ho sempre nascosto questa patologia per paura di perdere la mia "operatività" e di effettuare esclusivamente un lavoro d'ufficio, o addirittura di perdere il mio posto di lavoro. Tuttavia, negli ultimi tempi, svolgere i servizi esterni è diventato sempre più complicato, poiché ho bisogno di avere un bagno a portata di mano in ogni momento (questo è solo uno dei problemi che riscontro).
Preciso che che ricopro un'incarico operativo che mi porta a lavorare sia in ufficio che fuori.
Purtroppo, inoltre, sono costretto a usare giorni di licenza ordinaria per effettuare le visite mediche e le infusioni, dato che non ho mai comunicato nulla alla mia superiore gerarchia.
Mi chiedo se qualcuno di voi ha vissuto una situazione simile o ha consigli su come potrei gestire al meglio questa condizione. Sono particolarmente preoccupato per le possibili conseguenze sul mio lavoro e la mia carriera. Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi suggerimento o supporto possiate offrire.
Malattia autoimmune e lavoro
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Re: Malattia autoimmune e lavoro
Messaggio da nonno Alberto »
andrealig93 ha scritto: ↑mar lug 09, 2024 4:47 pm Ciao a tutti,
sono un finanziere con quasi 10 anni di servizio, con 3 anni di esercito alle spalle. Dal 2017 mi è stata diagnosticata la colite ulcerosa (malattia autoimmune cronica), una condizione per la quale ogni 6 settimane devo ricevere un'infusione di un farmaco biologico in ospedale, che dura circa 3 ore.
Con sacrificio e sofferenza ho sempre nascosto questa patologia per paura di perdere la mia "operatività" e di effettuare esclusivamente un lavoro d'ufficio, o addirittura di perdere il mio posto di lavoro. Tuttavia, negli ultimi tempi, svolgere i servizi esterni è diventato sempre più complicato, poiché ho bisogno di avere un bagno a portata di mano in ogni momento (questo è solo uno dei problemi che riscontro).
Preciso che che ricopro un'incarico operativo che mi porta a lavorare sia in ufficio che fuori.
Purtroppo, inoltre, sono costretto a usare giorni di licenza ordinaria per effettuare le visite mediche e le infusioni, dato che non ho mai comunicato nulla alla mia superiore gerarchia.
Mi chiedo se qualcuno di voi ha vissuto una situazione simile o ha consigli su come potrei gestire al meglio questa condizione. Sono particolarmente preoccupato per le possibili conseguenze sul mio lavoro e la mia carriera. Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi suggerimento o supporto possiate offrire.
Ciao !
I migliori Auguri per la Tua Salute.
Ciò detto, le condizioni fisiche /salute, andrebbero comunicare alla propria infermeria medica, la quale potrebbe dare/ valutare il da farsi.
In particolare, se lo stato di salute può avere riflessi sul servizio,ad esempio per i militari c'è l'art 748 del tuom.
Comunque, al di là dei doveri è importante che tu possa fisicamente lavorare al meglio e curarti.
Lo scenario in questi casi è un inizio di congedo straordinario di giorni 45 e dal 46° Si entra in aspettativa, cercando di non superare nel quinquennio mobile i 730 giorni oppure come unica soluzione, giusto per evitare di decadere e
precludersi il transito nei ruoli civili.
Inoltre, qualora e solo qualora dovesse giungere un provvedimento di riforma della cmo ai sensi della 335 avrai diritto a questa particolare pensione.
Stai tranquillo.
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Re: Malattia autoimmune e lavoro
Messaggio da andrealig93 »
Grazie per risposta. Cercherò di andare avanti così come sto facendo finché riesco e poi vedrò il da farsi.
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Re: Malattia autoimmune e lavoro
Messaggio da nonno Alberto »
andrealig93 ha scritto: ↑gio lug 11, 2024 8:06 am Grazie per risposta. Cercherò di andare avanti così come sto facendo finché riesco e poi vedrò il da farsi.
Caro giovane collega, per ciò che mi riguarda non uso fare opera di persuasione ne di ritornare in argomento, poiché nella risposta se pur breve e sintetica ho voluto tranquillizzarti sul futuro professionale.
Quindi, prima la salute e poi tutto il resto.
Non entro nel merito se sia corretto fruire di ferie che hanno ben altra funzione, per sopperire alle cure.
Concludo, se lo ritieni utile scrivi al Dott Fanetti presente nel forum alla sezione medico legale, potrà darti un parere qualificato.
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Re: Malattia autoimmune e lavoro
Messaggio da andrealig93 »
Grazie mille per il supporto e i consigli espressi.
Re: Malattia autoimmune e lavoro
Buongiorno,andrealig93 ha scritto: ↑mar lug 09, 2024 4:47 pm Ciao a tutti,
sono un finanziere con quasi 10 anni di servizio, con 3 anni di esercito alle spalle. Dal 2017 mi è stata diagnosticata la colite ulcerosa (malattia autoimmune cronica), una condizione per la quale ogni 6 settimane devo ricevere un'infusione di un farmaco biologico in ospedale, che dura circa 3 ore.
Con sacrificio e sofferenza ho sempre nascosto questa patologia per paura di perdere la mia "operatività" e di effettuare esclusivamente un lavoro d'ufficio, o addirittura di perdere il mio posto di lavoro. Tuttavia, negli ultimi tempi, svolgere i servizi esterni è diventato sempre più complicato, poiché ho bisogno di avere un bagno a portata di mano in ogni momento (questo è solo uno dei problemi che riscontro).
Preciso che che ricopro un'incarico operativo che mi porta a lavorare sia in ufficio che fuori.
Purtroppo, inoltre, sono costretto a usare giorni di licenza ordinaria per effettuare le visite mediche e le infusioni, dato che non ho mai comunicato nulla alla mia superiore gerarchia.
Mi chiedo se qualcuno di voi ha vissuto una situazione simile o ha consigli su come potrei gestire al meglio questa condizione. Sono particolarmente preoccupato per le possibili conseguenze sul mio lavoro e la mia carriera. Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi suggerimento o supporto possiate offrire.
intanto i migliori auguri per la tua patologia.
capisco benissimo i timori.
fossi in te, ne parlerei con il tuo capo sezione e comandante. per valutare il da farsi. sempre meglio pararsi.
se vuoi in pvt nessun problema.
e come ti hanno detto non resti per strada, anzi c'è un bel paracadute.
leggi bene la 120 mila, 258 mila circolari.
saluti
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