Dubbi su passaggio all'impiego civile

Forum dedicato agli operatori del comparto Sicurezza e Difesa in transito (o già transitati) all'impiego civile.
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janetv
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Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da janetv »

Buongiorno,
vorrei due chiarimenti se possibile.
Cerco di spiegarmi al meglio.
Sono un’appartenente alla GDF e, attualmente, sono in aspettativa dal 1 agosto 2022 per motivi di salute.
Molto probabilmente non rientrerò più in servizio e ho iniziato a valutare se più conveniente il passaggio ai ruoli civili o andare in pensione.
Già ho fatto fare il calcolo di quanto prenderei in pensione con o senza causa di servizio (ho una 8 categoria per la schiena, ma sono in aspettativa per altro motivo, per il quale non chiederò la causa di servizio).

Ho i requisiti per andare in pensione (oltre 38 anni di contributi, avendo periodi lavorativi anche fuori dalla finanza, che ho ricongiunto con domanda presentata nel 1995. Oltre ai 5 anni figurativi, vado oltre i 43 anni).
Però, anche per valutare con calma se passare o meno nei ruoli civili, vedrò se arrivo ad essere riformato o meno.
Nel frattempo ho cercato di farmi un’idea del mondo lavorativo nell’impiego civile.
Leggo spesso sul forum i vari argomenti e mi sono venuti due dubbi.
Nella discussione sul calcolo pensione dei ruoli civili, è stata data questa risposta:
Re: Calcolo pensione
Messaggio da mauri64 » ven feb 10, 2023 4:18 pm
Totolino ha scritto: ↑ven feb 10, 2023 3:26 pmPerdonate l' ignoranza, ma volevo chiedere in caso di transito nel ruolo civile, il calcolo finale della pensione è diverso,
Certo che la pensione è diversa rispetto al nostro comparto, perchè regolamentata da diversa normativa.
Andando in pensione per riforma non avrai le ritenute previdenziali sul rateo pensionistico, inoltre, il beneficio dei sei scatti sul TFS e la liquidazione della prima rata verrà corrisposta entro 105 gg dalla riforma.
ho si tiene conto del maturato con aggiunta degli anni da civile il tutto con parametri diversi
Dipende da molteplici fattori uno di questi, avendo una causa di servizio deliberata dal C.d.V. avrai la possibilità di richiedere il cumulo della pensione privilegiata in aggiunta allo stipendio da civile. Tale beneficio però azzererà tutti i contributi utili svolti da militare, così facendo andrai in pensione ad oggi all'età anagrafica di 67 anni con i soli contributi versati da civile (misero assegno pensionistico), più la pensione privilegiata.
Se invece non chiedi il cumulo, andrai in pensione prima con un'anzianità contributiva utile di 43 anni e 1 mese, grazie agli anni contributivi da militare sommati a quelli da dipendente civile con un assegno pensionistico superiore in aggiunta alla privilegiata del 10%.

Avendo già compito i 55 anni, non potrei di certo maturare i 20 anni di impiego civile per avere una seconda pensione.
La mia idea sarebbe, in caso di transito, di chiedere la pensione privilegiata che, in caso di accoglimento, mi permetterebbe di poter fare cumulo e riuscire ad accantonare un bel gruzzoletto, sperando di trovarmi bene e lavorare ancora svariati anni.
Se non dovesse essermi riconosciuta la p.p.o., gli anni che potrei svolgere nel civile, faranno aumentare, anche se di poco, l’importo della mia pensione?
Esempio: se andassi via con un’anzianità contributiva di 45 anni (fra quelli maturati ad oggi e quelli che potrei svolgere nell’impiego civile) dovrei ricevere una pensione più alta di quella che prenderei adesso, giusto?
Quello che non capisco, è questo passaggio:
Se invece non chiedi il cumulo, andrai in pensione prima con un'anzianità contributiva utile di 43 anni e 1 mese, grazie agli anni contributivi da militare sommati a quelli da dipendente civile con un assegno pensionistico superiore in aggiunta alla privilegiata del 10%.
Che vuol dire?
Che la privilegiata potrei chiederla anche successivamente?
Non vi è un limite di tempo entro cui presentare la domanda?
Secondo dubbio.
Se effettuo il passaggio nei ruoli civili, chiedo la p.p.o e mi viene concessa, faccio il cumulo e svolgo gli anni che voglio, prima di dare le dimissioni e restare con la sola p.p.o., le ritenute previdenziali versate negli anni, che fine fanno?
Vanno in cavalleria?
Mi scuso se non ho reso bene l’idea dei miei dubbi.
Nella mia testa sono chiari, un pò meno quando devo metterli nero su bianco.
Grazie a chi mi risponderà.
Saluti


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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da mauri64 »

Ciao janetv,
con il cellulare ho scritto l'intero messaggio e dopo l'invio mi ha buttato fuori dal sistema.
Pertanto, non ho voglia di riscriverlo, saranno altri colleghi a risponderti in merito.
janetv
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da janetv »

mauri64 ha scritto: dom feb 12, 2023 11:25 am Ciao janetv,
con il cellulare ho scritto l'intero messaggio e dopo l'invio mi ha buttato fuori dal sistema.
Pertanto, non ho voglia di riscriverlo, saranno altri colleghi a risponderti in merito.
Grazie lo stesso mauri64.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da Carlocop76 »

Gradirei un chiarimento in merito a quanto detto da Giancar74 e vi prego perdonatemi se la domanda è banale: esattamente cosa si intende con calcoli peggiorativi? Voglio dire quello che ormai è stato versato in tutti questi anni per pensione e TFR ormai se lo ritrova o no? Eventualmente saranno calcolati diversamente solo gli ultimi anni, ma quanto possono incidere nel computo finale?
Chiedo come parte interessata, perché da Lgt. con 27 anni di servizio, chiederò di transitare.
Grazie
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da NavySeals »

Non consiglio mai, perchè ognuno è -come sempre detto- caso a sè. Però ti dico cosa farei io nella tua situazione: andarmene in pensione, senza pensarci nemmeno due volte.

Se transiti, i requisiti per la pensione sono 67 anni di età o 43 anni 1 mese di contributi (che già hai). Se cumuli, il gruzzoletto nell'immediato è più alto, ma visto che camperai 100 anni, ci rimetterai un bel pò, nel lungo termine, perchè la pensione sarà ben inferiore di quella che avresti andando subito in pensione. E questo anche per l'eventuale moglie, in caso di reversibilità, cosa purtroppo troppo spesso dimenticata...

Lavorando sino al limite odierno di 67 anni, oltre alla ppo, maturi la pensione dal momento del transito sino a 67 anni. Hai adesso 55 anni, diciamo che ora che transiti, che ne lavori 11..sai quanto prenderai? Nulla! Perchè non raggiungi il minimo (20 anni), visto che tutto il resto si è azzerato. In pratica è come se tu avessi iniziato a lavorare a 56 anni, per smettere a 67. Ma per darti la pensione, oltre a 67 anni anagrafici, ne servono 20 di contributi. Nel tuo caso, i contributi vanno in cavalleria, come per tutti coloro che non raggiungono i minimi anni. E ovviamente non potrai vantare alcun trattamento sociale e similare, perchè avrai la ppo.

I conti e le esigenze le puoi sapere solo tu, ma a grandi linee transitando e cumulando sarai sui 3000/3200 netti al mese e a 67 anni avrai 1400 netti di pensione. Se vai subito in pensione oggi (fatti fare i conti) magari sei già sui 1.900.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da mauri64 »

@janetv,
se la CMO ti riformasse, con oltre 43 anni di anzianità contributiva non ci penserei due volte ad andare in pensione, grazie ai seguenti benefici:
  • ai fini pensionistici, nessuna ritenuta previdenziale sui sei scatti fino al mese di compimento dei 60 anni di età;
  • aumento del rateo pensionistico in virtù della rivalutazione anno 2023;
  • un incremento dell'importo sull'indennità di buonuscita dovuto alla corresponsione dei sei scatti;
  • la liquidazione della prima rata del TFS entro 105 giorni dalla riforma.
Inoltre, avendo una patologia riconosciuta dal Comitato di Verifica SI dipendente da C.d.S. ed ascritta in 8^ cat. della tabella A, una volta cessato dal servizio avrai diritto alla PPO (Pensione Privilegiata Ordinaria) che, incrementerà la PAL (Pensione Annua Lorda) del 10%.
Per ottenere il suddetto beneficio economico sin dalla data della riforma, la relativa domanda dovrà essere presentata entro due anni, diversamente decorrerà dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda stessa, senza il pagamento dei ratei precedentemente maturati.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da nonno Alberto »

janetv ha scritto: dom feb 12, 2023 10:30 am Buongiorno,
vorrei due chiarimenti se possibile.
Cerco di spiegarmi al meglio.
Sono un’appartenente alla GDF e, attualmente, sono in aspettativa dal 1 agosto 2022 per motivi di salute.
Molto probabilmente non rientrerò più in servizio e ho iniziato a valutare se più conveniente il passaggio ai ruoli civili o andare in pensione.
Già ho fatto fare il calcolo di quanto prenderei in pensione con o senza causa di servizio (ho una 8 categoria per la schiena, ma sono in aspettativa per altro motivo, per il quale non chiederò la causa di servizio).

Ho i requisiti per andare in pensione (oltre 38 anni di contributi, avendo periodi lavorativi anche fuori dalla finanza, che ho ricongiunto con domanda presentata nel 1995. Oltre ai 5 anni figurativi, vado oltre i 43 anni).
Però, anche per valutare con calma se passare o meno nei ruoli civili, vedrò se arrivo ad essere riformato o meno.
Nel frattempo ho cercato di farmi un’idea del mondo lavorativo nell’impiego civile.
Leggo spesso sul forum i vari argomenti e mi sono venuti due dubbi.
Nella discussione sul calcolo pensione dei ruoli civili, è stata data questa risposta:
Re: Calcolo pensione
Messaggio da mauri64 » ven feb 10, 2023 4:18 pm
Totolino ha scritto: ↑ven feb 10, 2023 3:26 pmPerdonate l' ignoranza, ma volevo chiedere in caso di transito nel ruolo civile, il calcolo finale della pensione è diverso,
Certo che la pensione è diversa rispetto al nostro comparto, perchè regolamentata da diversa normativa.
Andando in pensione per riforma non avrai le ritenute previdenziali sul rateo pensionistico, inoltre, il beneficio dei sei scatti sul TFS e la liquidazione della prima rata verrà corrisposta entro 105 gg dalla riforma.
ho si tiene conto del maturato con aggiunta degli anni da civile il tutto con parametri diversi
Dipende da molteplici fattori uno di questi, avendo una causa di servizio deliberata dal C.d.V. avrai la possibilità di richiedere il cumulo della pensione privilegiata in aggiunta allo stipendio da civile. Tale beneficio però azzererà tutti i contributi utili svolti da militare, così facendo andrai in pensione ad oggi all'età anagrafica di 67 anni con i soli contributi versati da civile (misero assegno pensionistico), più la pensione privilegiata.
Se invece non chiedi il cumulo, andrai in pensione prima con un'anzianità contributiva utile di 43 anni e 1 mese, grazie agli anni contributivi da militare sommati a quelli da dipendente civile con un assegno pensionistico superiore in aggiunta alla privilegiata del 10%.

Avendo già compito i 55 anni, non potrei di certo maturare i 20 anni di impiego civile per avere una seconda pensione.
La mia idea sarebbe, in caso di transito, di chiedere la pensione privilegiata che, in caso di accoglimento, mi permetterebbe di poter fare cumulo e riuscire ad accantonare un bel gruzzoletto, sperando di trovarmi bene e lavorare ancora svariati anni.
Se non dovesse essermi riconosciuta la p.p.o., gli anni che potrei svolgere nel civile, faranno aumentare, anche se di poco, l’importo della mia pensione?
Esempio: se andassi via con un’anzianità contributiva di 45 anni (fra quelli maturati ad oggi e quelli che potrei svolgere nell’impiego civile) dovrei ricevere una pensione più alta di quella che prenderei adesso, giusto?
Quello che non capisco, è questo passaggio:
Se invece non chiedi il cumulo, andrai in pensione prima con un'anzianità contributiva utile di 43 anni e 1 mese, grazie agli anni contributivi da militare sommati a quelli da dipendente civile con un assegno pensionistico superiore in aggiunta alla privilegiata del 10%.
Che vuol dire?
Che la privilegiata potrei chiederla anche successivamente?
Non vi è un limite di tempo entro cui presentare la domanda?
Secondo dubbio.
Se effettuo il passaggio nei ruoli civili, chiedo la p.p.o e mi viene concessa, faccio il cumulo e svolgo gli anni che voglio, prima di dare le dimissioni e restare con la sola p.p.o., le ritenute previdenziali versate negli anni, che fine fanno?
Vanno in cavalleria?
Mi scuso se non ho reso bene l’idea dei miei dubbi.
Nella mia testa sono chiari, un pò meno quando devo metterli nero su bianco.
Grazie a chi mi risponderà.
Saluti
Ciao, giusto per completare l'iter informativo, poiché ritengo che la disamina di NavySeals sia più che esaustiva, quindi :

Occhio 👀👀👀👀👀👀👀 a chiedere la ppo in caso di transito.......

Poiché, qualora il lavoratore non abbia maturato 20 anni di contributi è prevista, in via eccezionale, la possibilità di permettere il proseguimento dell'impiego fino a 70 anni di età (più l'adeguamento alla speranza di vita) se tale prolungamento consente al lavoratore di perfezionare il requisito contributivo utile, ma...........

Requisito che non saresti in grado di raggiungere





[
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da janetv »

NavySeals ha scritto: dom feb 12, 2023 2:50 pm Non consiglio mai, perchè ognuno è -come sempre detto- caso a sè. Però ti dico cosa farei io nella tua situazione: andarmene in pensione, senza pensarci nemmeno due volte.

Se transiti, i requisiti per la pensione sono 67 anni di età o 43 anni 1 mese di contributi (che già hai). Se cumuli, il gruzzoletto nell'immediato è più alto, ma visto che camperai 100 anni, ci rimetterai un bel pò, nel lungo termine, perchè la pensione sarà ben inferiore di quella che avresti andando subito in pensione. E questo anche per l'eventuale moglie, in caso di reversibilità, cosa purtroppo troppo spesso dimenticata...
Buonasera,
intanto ringrazio tutti delle risposte (Mauri64, NavySeals e GianCar74).
Siete gentili e disponibili come sempre.
E’ difficile orientarsi in una mare di burocrazia e si rischia di prendere una decisione non corretta.
Un dubbio è stato chiarito.
Ti ringrazio NavySeals per i 100 anni di vita, speriamo… e speriamo di farli in salute…
I contributi versati, se dovessi fare cumulo, lì perderei perché non raggiungerei i 20 anni di impiego civile.
Ci penso da mesi se fare il transito o meno (sempre se dovessi essere riformato).
I conti pensionistici me li sono fatti fare qui sul forum (oltre che dal simulatore della GDF).
Anni effettivi di contribuzione sono più di 38 a cui aggiungo i 5 anni figurativi per raggiungere il requisito richiesto.
Mi è stato calcolata come pensione poco meno di 1.900 €, che potrebbero diventare circa 2.000 o poco più in caso di riconoscimento di ppo.

Ora, quello non mi è chiaro è questo:
Se transito e mi viene riconosciuta la ppo, non prendo sempre 2.000 € di pensione privilegiata?
Perché, se fosse così, 2.000 € di privilegiata e oltre 2.000 € di stipendio (deve essere garantito lo stipendio che prendo in gdf e parlo di stipendio base senza alcuna indennità accessoria) andrei tranquillamente oltre i 4.000 € al mese.

In questo caso, più tempo resterei e più potrei accantonare per avere una riserva da gestire quando smetterei con l’impiego civile e mi resterebbe soltanto la ppo (oltre a ricevere anche il tfs).

Se transito e non mi viene riconosciuta la ppo o non la chiedo, la mia base pensionistica non rimane quella di circa 1.900 €, a cui aggiungere quello che maturerei negli anni svolti nei ruoli civili?
Non dovrebbe aumentare in base agli anni che potrei decidere di svolgere nell’impiego civile; oppure viene calcolata in modo diverso?
Io davo per scontato (ma non si può mai dare nulla di scontato, purtroppo) che se, ad oggi, la mia pensione derivante dai contributi che ho è pari a 1.900 €, sarebbe rimasta uguale anche una volta effettuato il passaggio; anzi, che si sarebbe incrementata a seconda degli anni fatti nel ruolo civile.
Però, come mai dall'estratto di NavySeals, sembra di capire che la pensione potrebbe essere più bassa?

Faccio presente che ho un ex collega GDF che è stato riformato ad ottobre 2019 ed è transitato intorno ad aprile/maggio 2020.
Ha fatto domanda di ppo e prende sui 2.000 € di ppo e oltre 2.000 di stipendio.
Come arruolamento in GDF era qualche anno prima di me. Io sono arruolamento 93 ma ho fatto fuori 7 anni, 9 mesi e 15 giorni prima di arruolarmi, oltre al servizio militare 86/87.
Tutti anni ricongiunti che mi permettono di vantare un’anzianità contributiva di oltre 38 anni.
Tutto questo per dire che, fermo restando che la valutazione è sempre soggettiva e dipende da un insieme di fattori e valutazione, se le condizioni sono queste (e ho la testimonianza diretta del mio ex collega che ora è preso la Corte di Giustizia Provinciale - ex Commissione Tributaria) sarei orientato per effettuare il transito e fare cumulo (sempre che la ppo mi venga concessa).

Se vi è qualche altra testimonianza in merito, utile a diradare le mie perplessità, sarebbe molto gradita.
Ancora grazie a tutti.
Saluti
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da mauri64 »

Ciao,
è difficile che mi sbilanci nel dare suggerimenti, poichè ogni situazione è strettamente personale.
Nel caso in esame, non si può non intervenire ulteriormente davanti ad oltre 43 anni contributivi, di cui più di 11 anni effettuati prima del 1996 col sistema retributivo.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da lino »

mauri64 ha scritto: dom feb 12, 2023 6:16 pm Ciao,
è difficile che mi sbilanci nel dare suggerimenti, poichè ogni situazione è strettamente personale.
Nel caso in esame, non si può non intervenire ulteriormente davanti ad oltre 43 anni contributivi, di cui più di 11 anni effettuati prima del 1996 col sistema retributivo.
Per quanto possa servire, concordo in toto con Maurizio.
Oltre ad aver raggiunto il max contributivo, si rischia per il prox futuro di aver risvolti non programmabili attualmente.
Per Aspera ad Astra!!!!
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da janetv »

giancar74 ha scritto: dom feb 12, 2023 8:38 pm
janetv ha scritto: dom feb 12, 2023 6:14 pm
NavySeals ha scritto: dom feb 12, 2023 2:50 pm Non consiglio mai, perchè ognuno è -come sempre detto- caso a sè. Però ti dico cosa farei io nella tua situazione: andarmene in pensione, senza pensarci nemmeno due volte.

Se transiti, i requisiti per la pensione sono 67 anni di età o 43 anni 1 mese di contributi (che già hai). Se cumuli, il gruzzoletto nell'immediato è più alto, ma visto che camperai 100 anni, ci rimetterai un bel pò, nel lungo termine, perchè la pensione sarà ben inferiore di quella che avresti andando subito in pensione. E questo anche per l'eventuale moglie, in caso di reversibilità, cosa purtroppo troppo spesso dimenticata...
Buonasera,
intanto ringrazio tutti delle risposte (Mauri64, NavySeals e GianCar74).
Siete gentili e disponibili come sempre.
E’ difficile orientarsi in una mare di burocrazia e si rischia di prendere una decisione non corretta.
Un dubbio è stato chiarito.
Ti ringrazio NavySeals per i 100 anni di vita, speriamo… e speriamo di farli in salute…
I contributi versati, se dovessi fare cumulo, lì perderei perché non raggiungerei i 20 anni di impiego civile.
Ci penso da mesi se fare il transito o meno (sempre se dovessi essere riformato).
I conti pensionistici me li sono fatti fare qui sul forum (oltre che dal simulatore della GDF).
Anni effettivi di contribuzione sono più di 38 a cui aggiungo i 5 anni figurativi per raggiungere il requisito richiesto.
Mi è stato calcolata come pensione poco meno di 1.900 €, che potrebbero diventare circa 2.000 o poco più in caso di riconoscimento di ppo.

Ora, quello non mi è chiaro è questo:
Se transito e mi viene riconosciuta la ppo, non prendo sempre 2.000 € di pensione privilegiata?
Perché, se fosse così, 2.000 € di privilegiata e oltre 2.000 € di stipendio (deve essere garantito lo stipendio che prendo in gdf e parlo di stipendio base senza alcuna indennità accessoria) andrei tranquillamente oltre i 4.000 € al mese.

In questo caso, più tempo resterei e più potrei accantonare per avere una riserva da gestire quando smetterei con l’impiego civile e mi resterebbe soltanto la ppo (oltre a ricevere anche il tfs).

Se transito e non mi viene riconosciuta la ppo o non la chiedo, la mia base pensionistica non rimane quella di circa 1.900 €, a cui aggiungere quello che maturerei negli anni svolti nei ruoli civili?
Non dovrebbe aumentare in base agli anni che potrei decidere di svolgere nell’impiego civile; oppure viene calcolata in modo diverso?
Io davo per scontato (ma non si può mai dare nulla di scontato, purtroppo) che se, ad oggi, la mia pensione derivante dai contributi che ho è pari a 1.900 €, sarebbe rimasta uguale anche una volta effettuato il passaggio; anzi, che si sarebbe incrementata a seconda degli anni fatti nel ruolo civile.
Però, come mai dall'estratto di NavySeals, sembra di capire che la pensione potrebbe essere più bassa?

Faccio presente che ho un ex collega GDF che è stato riformato ad ottobre 2019 ed è transitato intorno ad aprile/maggio 2020.
Ha fatto domanda di ppo e prende sui 2.000 € di ppo e oltre 2.000 di stipendio.
Come arruolamento in GDF era qualche anno prima di me. Io sono arruolamento 93 ma ho fatto fuori 7 anni, 9 mesi e 15 giorni prima di arruolarmi, oltre al servizio militare 86/87.
Tutti anni ricongiunti che mi permettono di vantare un’anzianità contributiva di oltre 38 anni.
Tutto questo per dire che, fermo restando che la valutazione è sempre soggettiva e dipende da un insieme di fattori e valutazione, se le condizioni sono queste (e ho la testimonianza diretta del mio ex collega che ora è preso la Corte di Giustizia Provinciale - ex Commissione Tributaria) sarei orientato per effettuare il transito e fare cumulo (sempre che la ppo mi venga concessa).

Se vi è qualche altra testimonianza in merito, utile a diradare le mie perplessità, sarebbe molto gradita.
Ancora grazie a tutti.
Saluti
Se ti hanno calcolato una pensione di 1900 senza ppo con ppo dovresti stare sui 2050/2100.
Se ti riconoscono una 8' cat e di conseguenza portarla in cumulo sono circa 1400 tassata diventerebbero okkio e croce 1100 che si andrebbero ad aggiungere allo stipendio da civile.
Quando ti sarai scocciato di andare a lavorare la tua pensione tornerà a 1400 e quella sarà.
Il tuo ex collega per prendere 2000 di ppo presumo che avra' una 3/4 categoria e quella la differenza.
La decisione è 2100 subito o 3100 che diventeranno 1400 prendendo tutti i rischi del caso?
Sul conteggio della pensione da civile senza cumulo e difficile dirlo ..
Buonasera,
il mio ex collega ha anche lui una 8 categoria e prende quanto ho detto prima (siamo amici e mi ha mostrato sia il cedolino della pensione, che l'accredito della stessa).
Possibile che non si possa avere una certezza su questo punto?
Certo che per me la prospettiva cambierebbe a seconda di quanto andrei a prendere in caso di cumulo.
E se non dovessi fare cumulo, la mia pensione (quando dovessi lasciare l'impiego civile) resterebbe di 1.900, diminuirebbe o sarebbe aggiornata in aumento in base agli anni che potrei svolgere nel servizio civile?
Mi sta venendo il mal di testa senza una certezza definitiva...
Grazie
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da mauri64 »

Ciao giancar74,
alla fine di ottobre 2022 gli è stata sviluppata anche una simulazione con privilegiata 8^ cat.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da janetv »

Infatti, come indicato da Mauri64, mi ero già fatto fare il calcolo di quanto avrei potuto prendere se fossi stato riformato e se poi mi fosse stata concessa la ppo.
Se non avessi visto con i miei occhi quanto prende il mio ex collega ora sarei veramente indeciso se fare il transito o meno (anche se qualche dubbio mi rimane).
Confermo che ha una 8 categoria.
Mi resta il dubbio di a quanto potrebbe ammontare la mia pensione nel caso effettuassi il transito e poi la ppo non mi venisse concessa.
In tal caso, ipotei che faccio 3 anni nei serizi civili e poi mi dimetto, andrei via con oltre 41 anni effettivi più i 5 di figurativi.
La pensione resterebbe sui 1.900 che mi erano stati calcolati se riformato ad aprile 2023, oppure diminuirebbe (per calcoli diversi nel pubblico?), oppure salirebbe, seppur di poco, a seguito degli ulteriori 3 anni di contributi versati?
Qualcuno sa rispondermi su questo?
Grazie
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da NavySeals »

Ora, quello non mi è chiaro è questo:
Se transito e mi viene riconosciuta la ppo, non prendo sempre 2.000 € di pensione privilegiata?
Perché, se fosse così, 2.000 € di privilegiata e oltre 2.000 € di stipendio (deve essere garantito lo stipendio che prendo in gdf e parlo di stipendio base senza alcuna indennità accessoria) andrei tranquillamente oltre i 4.000 € al mese.
Assolutamente no! In caso di ppo, la ppo ti viene calcolata in modo tabellare, per una A8 è circa 1.400 euro. E cumulando ti viene ulteriormengte ridotta, varia da caso a caso, ma numeri certi alla mano ti posso dire che un collega percepisce circa 1.200 netti.
Quando poi andrai in pensione, nel tuo caso, l'unica pensione che percepiresti sarebbe tale ppo intera, ovvero 1.400, e non i 2.000 che andresti a percepire da subito, andandotene in pensione senza transitare.

In definitiva, se transiti con cumulo percepisci circa 3.200 euro netti e quando andrai in pensione circa 1.400, a vita. Se te ne vai subito in pensione sei a 2.000, da adesso. E ripeto, ricorda che il tutto si traduce sulla eventuale reversibilità.

Scusami se mi permetto, ppo o non ppo, sei in una posizione invidiabile e il 99,99999% dei colleghi...se ne andrebbe in pensione da subito, senza pensarci un nanosecondo :P Semplicemente, fa attenzione a non commettere errori di cui potresti seriamente pentirti.
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Re: Dubbi su passaggio all'impiego civile

Messaggio da Carminiello »

Collega, penso che ti stia facendo domande ben più difficili delle risposte.
Gli scenari sono:

Causa di servizio non riconosciuta.
1. Transiti a 2.000 euro di stipendio
2. Vai in pensione a 1.900
Non penso ci sia molto da pensare...

Causa di servizio riconosciuta
1. Transiti e cumuli, percepisci 3.200 al mese e quando andrai in pensione 1.400
2. Transiti e non cumuli, percepisci 2.000 al mese e quando andrai via, poco più dei 1.900 che avresti già adesso.
3. Vai in pensione, da subito, con 2.050 netti reversibili.
Penso che anche qui non ci siano molti dubbi sulla scelta...
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