Avvocato Buona sera, sono un sottufficiale della Marina Militare in servizio da circa 21 anni e imbarcato su navi operative da circa 15 anni.
Cercherò di essere breve, da giugno 2020 sono in convalescenza per un disturbo dell'adattamento con ansia e umore depresso che nel tempo ha sviluppato un quadro di disturbo depressivo cronico. Da giugno 2020 sono stato seguito da uno specialista privato, da novembre 2021 vengo seguito dal servizio pubblico ospedaliero che mi ha confermato il quadro clinico cronicizzato e stazionario. A giugno il medico dell'ospedale richiede un approfondimento tramite dei test di personalità e dei test post traumatici e l'esito fa emergere un quadro clinico ascrivibile ad un disturbo post traumatico da stress. Premetto che entro il primo anno di convalescenza ho presentato causa di servizio per la patologia da disturbo dell'adattamento. Ogni volta che mi presentavo a visita presso l'ospedale militare lo specialista mi dava dai 120 ai 180 gg di convalescenza sino ad arrivare il 04/07/2022 a 700gg di convalescenza continuativa dove vengo inviato in C.M.O. che mi convoca il 20/07/2022 dove mi chiedono solo l'ultimo certificato e la relazione tecnica dello studio Atena, dopo circa 6 ore di attesa ricevo un verbale, senza essere visitato o aver parlato con qualcuno, in cui era riportato che mi venivano dati ulteriori 90 giorni perchè la patologia non è stabilizzata. La Commissione medico ospedaliera militare non ha tenuto conto della nuova patologia (comunque cronicizzata e stazionaria, come da certificati ospedalieri pubblico civile) così come risultante dai test di personalità e dai test post traumatici ma si è basata sulla patologia della causa di servizio. Ho presentato ricorso alla seconda C.M.O. interforze ma la mia domanda-preoccupazione è: Lo sforamento dei 730 gg a causa dei 90 gg concessi dalla prima C.M.O e se questi venissero confermati anche dalla seconda C.M.O. di Roma, può compromettere il passaggio all'impiego civile-pensione o possono congedarmi per superamento dei giorni di aspettativa e quindi perdere il mio posto di lavoro? cosa potrebbe accadere al termine dei 90 gg se confermati dalla seconda C.M.O. di Roma? è opportuno predisporre sin d'ora gli atti per un ricorso al TAR?
Superamento giorni di aspettativa (730gg) nel quinquennio
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: Superamento giorni di aspettativa (730gg) nel quinquennio
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Premetto che lei deve URGENTEMENTE rivolgersi ad un avvocato che conosca il diritto militare o rischia di fare errori fatali incidenti sul suo futuro lavorativo.
Ciò detto, è irrilevante che lei abbia chiesto il riconoscimento della causa di servizio entro il primo anno di convalescenza, visto che l'istanza va piuttosto proposta entro sei mesi dalla scoperta della patologia (e, secondo alcune recenti sentenze dalla individuazione del nesso causale col lavoro). Ne discende che l'istanza potrebbe essere dichiarata inammissibile.
Tanto, premesso, vado al dunque: lei può chiedere il transito ai ruoli civili solo dopo la riforma e questa, di regola, andrebbe formalizzata prima del superamento del periodo massimo di comporto (i famosi due anni nel quinquennio).
Secondo la giurisprudenza più recente (e più corretta, a mio modo di vedere), lei può chiedere il transito anche se viene riformato dopo il superamento dei 730 giorni. Secondo la prevalente interpretazione del passato, invece, lei potrebbe transitare solo se riformato prima dei 730 giorni.
Bene ha fatto ad impugnare il giudizio della CMO di prima istanza, ma ora non può più sbagliare un colpo, quindi rinnovo il suggerimento di dotarsi al più presto di un avvocato.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
Ciò detto, è irrilevante che lei abbia chiesto il riconoscimento della causa di servizio entro il primo anno di convalescenza, visto che l'istanza va piuttosto proposta entro sei mesi dalla scoperta della patologia (e, secondo alcune recenti sentenze dalla individuazione del nesso causale col lavoro). Ne discende che l'istanza potrebbe essere dichiarata inammissibile.
Tanto, premesso, vado al dunque: lei può chiedere il transito ai ruoli civili solo dopo la riforma e questa, di regola, andrebbe formalizzata prima del superamento del periodo massimo di comporto (i famosi due anni nel quinquennio).
Secondo la giurisprudenza più recente (e più corretta, a mio modo di vedere), lei può chiedere il transito anche se viene riformato dopo il superamento dei 730 giorni. Secondo la prevalente interpretazione del passato, invece, lei potrebbe transitare solo se riformato prima dei 730 giorni.
Bene ha fatto ad impugnare il giudizio della CMO di prima istanza, ma ora non può più sbagliare un colpo, quindi rinnovo il suggerimento di dotarsi al più presto di un avvocato.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
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