diffida superiore

[Fernando73]

Sono un'appartenente alla p.s. con svariati anni di servizio alle spalle ,da circa due anni nei miei confronti un superiore dimostra dei comportamenti ostili ,effettuando trasferimenti interni in luoghi a me non graditi; nonché ho anche avuto un malore sempre con lo stesso soggetto a seguito di una discussione dove a mio avviso si era andati fuori dalle righe.
Tale malore è avvenuto nel luogo di lavoro ed è poi stato oggetto di invio in cmv dove è stato dichiarato dallo scrivente e messo agli atti che detto malore era stato causato per una discussione con un superiore.
Ora questa situazione si sta' nuovamente ripresentando con minacce velate di trasferimento d'ufficio e varie ripicche nei miei confronti è addirittura stata fatta sparire una domanda di trasferimento interno per favorire un agente neo assunto.
Visto che siamo al limite del mobbing se non abbiamo già superato tale limite, vorrei sapere se è possibile diffidare tale superiore o comunque quale sarebbe un azione legale da poter avviare nei suoi confronti.
La ringrazio sin da ora per la sua risposta.

[Avv. Giorgio Carta]

Siccome è molto importante distinguere tra l'esercizio dell'azione di comando (che, essendo improntata alla discrezionalità amministrativa, non necessita di particolari motivazioni) e gli atti persecutori 8e, pertanto, illeciti9, le suggerisco di consultarsi con un legale che conosca la materia e, soprattutto, la specifica realtà della Polizia di Stato. Diversamente, la pezza potrebbe risultare più dannosa del buco.
in bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta