Passaggio da Polizia a Civile.....quando conviene e quando no?
Inviato: dom dic 19, 2021 9:59 am
Buon giorno, cerco di riassumere brevemente la mia situazione:
Ass.C., 39 anni di età, 18 anni si servizio, vincitore di concorso V.Isp. (attualmente congelato poiché in aspettativa con modello C approvato, in attesa di un eventuale rientro e partenza primo corso utile). In assenza di rientro con promozione al merito diventerei V.Sov.
Ad Aprile scorso ho avuto un incidente durante un operazione di Polizia riportando un invalidità ad un braccio ed un gamba, che per lesioni ai nervi sono semi paralizzate, per la quale mi è stato riconosciuta L104 art.3 c.3.
Confrontandomi con un medico legale, orientativamente la mia condizione potrà essere valutata fra la V e la IV categoria.
Potrebbe essere utile riferire che nel 2019 ho un altra causa di servizio iscritta a cat. B, per la quale potrei fare aggravamento in modo da accedere ad una 8 cat. e fare un cumulo con la situazione attuale per spuntare qualcosa in più ai fini pensionistici.
Inoltre sono in attesa di visita per le vittime del dovere, ma essendo avvenuto in ambito di contrasto della criminalità, ed essendo abbondantemente oltre il 25 %, ritengo che dovrei accedere al vitalizio senza problemi.
Data la situazione, valutando anche l'eventuale prospettiva di carriera, e al di là di valutazioni soggettive, ma rimanendo esclusivamente (per il momento) ad un discorso meramente economico, mi converrebbe spingere per rimanere (consapevole che al 90% con idoneità solo parziale, e quindi niente indennità esterne, op , etc etc), o per andarmene e transitare nei ruoli civili?
In tal caso la pensione che mi sarebbe riconosciuta (stimando orientativamente di rimanere fra la V e la IV categoria) sarebbe esentasse in quanto vittima del dovere, o tale privilegio scatterebbe solo a pensione definitiva (ossia dopo aver terminato il mio servizio da civile?).
So che l'argomento è stato trattato più volte ma purtroppo ogni situazione è diversa e l'equazione fra età anagrafica, di servizio, grado etc etc....cambia tutte le variabili.
Avrei ulteriori domande, per chi avrà tempo e modo di rispondermi.
Ma in un eventuale passaggio civile, cosa si andrebbe a fare? la posizione economica varia a secondo del grado di provenienza?
Ho sentito parlare di un esame, la posizione (ed il livello economico) variano in base all'esito dell'esame, titolo di studio etc etc...?
Ass.C., 39 anni di età, 18 anni si servizio, vincitore di concorso V.Isp. (attualmente congelato poiché in aspettativa con modello C approvato, in attesa di un eventuale rientro e partenza primo corso utile). In assenza di rientro con promozione al merito diventerei V.Sov.
Ad Aprile scorso ho avuto un incidente durante un operazione di Polizia riportando un invalidità ad un braccio ed un gamba, che per lesioni ai nervi sono semi paralizzate, per la quale mi è stato riconosciuta L104 art.3 c.3.
Confrontandomi con un medico legale, orientativamente la mia condizione potrà essere valutata fra la V e la IV categoria.
Potrebbe essere utile riferire che nel 2019 ho un altra causa di servizio iscritta a cat. B, per la quale potrei fare aggravamento in modo da accedere ad una 8 cat. e fare un cumulo con la situazione attuale per spuntare qualcosa in più ai fini pensionistici.
Inoltre sono in attesa di visita per le vittime del dovere, ma essendo avvenuto in ambito di contrasto della criminalità, ed essendo abbondantemente oltre il 25 %, ritengo che dovrei accedere al vitalizio senza problemi.
Data la situazione, valutando anche l'eventuale prospettiva di carriera, e al di là di valutazioni soggettive, ma rimanendo esclusivamente (per il momento) ad un discorso meramente economico, mi converrebbe spingere per rimanere (consapevole che al 90% con idoneità solo parziale, e quindi niente indennità esterne, op , etc etc), o per andarmene e transitare nei ruoli civili?
In tal caso la pensione che mi sarebbe riconosciuta (stimando orientativamente di rimanere fra la V e la IV categoria) sarebbe esentasse in quanto vittima del dovere, o tale privilegio scatterebbe solo a pensione definitiva (ossia dopo aver terminato il mio servizio da civile?).
So che l'argomento è stato trattato più volte ma purtroppo ogni situazione è diversa e l'equazione fra età anagrafica, di servizio, grado etc etc....cambia tutte le variabili.
Avrei ulteriori domande, per chi avrà tempo e modo di rispondermi.
Ma in un eventuale passaggio civile, cosa si andrebbe a fare? la posizione economica varia a secondo del grado di provenienza?
Ho sentito parlare di un esame, la posizione (ed il livello economico) variano in base all'esito dell'esame, titolo di studio etc etc...?