Salve potreste dirmi (preferibilmente citando il numero dell'eventuale sentenza o altri riscontri normativi) se il coniuge convivente di un Carabiniere può invocare il trasferimento anche se assunta in servzio dopo la data del trasferimento d'Autorità del marito militare
(es. Militare trasferito d'autorità nell'anno 1999 mentre il coniuge convivente è stato assunto nella scuola nell'anno 2008 ma presta servizio in sede diversa da quella di servizio del marito militare e che corrisponde al luogo dove entrambi hanno la residenza). Grazie
trasferimento coniuge militare L.100/87
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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- Avv. Giorgio Carta
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Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
negli scorsi giorni ho risposto ad un quesito analogo al suo, sempre su questo forum.
Attesa l'analogia, le riporto la risposta data in quell'occasione.
saluti
le disposizioni concernenti il trasferimento del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, contenute nella legge 28-7-1999, n. 266, sembrano fare riferimento alla sola ipotesi in cui il militare venga trasferito dall'attuale sede di servizio, ma è eviedente che la ratio della norma è quella di salvaguardare la convivenza dei coniugi.
Non ho rinvenuto precedenti giurisprudenziali su casi simili al suo (il che può pure essere positivo), ma ciò che Le consiglio è di fare assumere sua moglie facendola rimanere residente a casa sua. La successiva istanza dovrebbe dre atto di una convivenza ancora in svolgimento.
Contro l'eventuale diniego potrebbe poi adire i giudici (ordinari) e sperare in una loro interpretazione benevola, ma sensata della norma.
Si faccia comunque seguire da un legale perché pure un'istanza ben scritta e argomentata induce l'Amministrazione ad esaminare con più attenzione le richisete di un cittadino che non appare agire da "solo".
Saluti e in bocca al lupo,
Saluti,
Giorgio Carta
Attesa l'analogia, le riporto la risposta data in quell'occasione.
saluti
le disposizioni concernenti il trasferimento del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, contenute nella legge 28-7-1999, n. 266, sembrano fare riferimento alla sola ipotesi in cui il militare venga trasferito dall'attuale sede di servizio, ma è eviedente che la ratio della norma è quella di salvaguardare la convivenza dei coniugi.
Non ho rinvenuto precedenti giurisprudenziali su casi simili al suo (il che può pure essere positivo), ma ciò che Le consiglio è di fare assumere sua moglie facendola rimanere residente a casa sua. La successiva istanza dovrebbe dre atto di una convivenza ancora in svolgimento.
Contro l'eventuale diniego potrebbe poi adire i giudici (ordinari) e sperare in una loro interpretazione benevola, ma sensata della norma.
Si faccia comunque seguire da un legale perché pure un'istanza ben scritta e argomentata induce l'Amministrazione ad esaminare con più attenzione le richisete di un cittadino che non appare agire da "solo".
Saluti e in bocca al lupo,
Saluti,
Giorgio Carta
Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
Grazie per la risposta ma volevo precisarLe quanto segue:-
Il mio trasferimento d’Autorità è avvenuto nel 1999 (da Messina a R.C.) quando ancora mia moglie, convivente, non lavorava.
Mia moglie è stata assunta in data 01.09.2008 presso il M.P.I. ed è stata destinata in una sede diversa (75 Km di distanza) da quella dove, dall’anno 1999, presta servizio il marito militare e dove, da quella data, avevano fissato la residenza.
Adesso, mia moglie ha presentato domanda di trasferimento, indicando, come titolo di precedenza, il ricongiungimento al coniuge militare ai sensi della L. 100/87.
Volevo sapere se può invocare detto beneficio anche se il trasferimento d’Autorità del marito (anno 1999) è avvenuto prima che la stessa venisse assunta da una pubblica amministrazione (01.09.2008).
Preciso che mia moglie, anche dopo l’assunzione, ha mantenuto sempre la propria residenza in R.C. dove convive con il coniuge militare ed i figli.
Grazie
Il mio trasferimento d’Autorità è avvenuto nel 1999 (da Messina a R.C.) quando ancora mia moglie, convivente, non lavorava.
Mia moglie è stata assunta in data 01.09.2008 presso il M.P.I. ed è stata destinata in una sede diversa (75 Km di distanza) da quella dove, dall’anno 1999, presta servizio il marito militare e dove, da quella data, avevano fissato la residenza.
Adesso, mia moglie ha presentato domanda di trasferimento, indicando, come titolo di precedenza, il ricongiungimento al coniuge militare ai sensi della L. 100/87.
Volevo sapere se può invocare detto beneficio anche se il trasferimento d’Autorità del marito (anno 1999) è avvenuto prima che la stessa venisse assunta da una pubblica amministrazione (01.09.2008).
Preciso che mia moglie, anche dopo l’assunzione, ha mantenuto sempre la propria residenza in R.C. dove convive con il coniuge militare ed i figli.
Grazie
- Avv. Giorgio Carta
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Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Il suo caso è assolutamente identico al caso già affrontato qui sul forum.
Ribadisco che la legge formalmente si applica ai trasferimenti successivi, ma io penso che un giudice sensato e adeguatamente ragguagliato sulla ratio della norma dovrebbe annullare l'eventuale diniego.
Peraltro, considerato che sua moglie dovrebbe far riferimento al giudice ordinario (per sua fortuna) sarebbe probabilmente più facile venirne a capo.
Altro non saprei dirle se non di provarci.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Ribadisco che la legge formalmente si applica ai trasferimenti successivi, ma io penso che un giudice sensato e adeguatamente ragguagliato sulla ratio della norma dovrebbe annullare l'eventuale diniego.
Peraltro, considerato che sua moglie dovrebbe far riferimento al giudice ordinario (per sua fortuna) sarebbe probabilmente più facile venirne a capo.
Altro non saprei dirle se non di provarci.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
Grazie per la risposta,
mi pare di capire che quanto da lei affermato "la legge formalmente si applica ai trasferimenti successivi" debba intendersi che si ha diritto nel momento in cui il trasferimento d'autorità interviene dopo, e non prima, rispetto all'assunzione della moglie convivente, ossia che improvvisamente il militare è stato trasferito d'ufficio dal luogo ove aveva fissato la residenza con la moglie dipendente della P.A.
Inoltre, in termini di celerità di un evnetuale procedimento promosso, potrebbe dirmi, se è consigliabile ricorrere al TAR o al Tribunale del Lavoro per ottenere in tempi più celeri eventuali sospensive.
Grazie
mi pare di capire che quanto da lei affermato "la legge formalmente si applica ai trasferimenti successivi" debba intendersi che si ha diritto nel momento in cui il trasferimento d'autorità interviene dopo, e non prima, rispetto all'assunzione della moglie convivente, ossia che improvvisamente il militare è stato trasferito d'ufficio dal luogo ove aveva fissato la residenza con la moglie dipendente della P.A.
Inoltre, in termini di celerità di un evnetuale procedimento promosso, potrebbe dirmi, se è consigliabile ricorrere al TAR o al Tribunale del Lavoro per ottenere in tempi più celeri eventuali sospensive.
Grazie
Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
mi pare di capire che quanto da lei affermato "la legge formalmente si applica ai trasferimenti successivi" debba intendersi che si ha diritto nel momento in cui il trasferimento d'autorità interviene dopo, e non prima, rispetto all'assunzione della moglie convivente, ossia che improvvisamente il militare è stato trasferito d'ufficio dal luogo ove aveva fissato la residenza con la moglie dipendente della P.A.
L'avvocato Carta è stato molto chiaro, la prego di non insistere oltre: la ratio (intendimento) del legislatore che ha promulgato la norma è stata quella di salvaguardare la convivenza dei conuigi. Significa che, se anche la legge fosse letta in maniera restrittiva da qualche Amministrazione (come quella militare nel suo caso), sua moglie, che è la persona che dovrebbe godere di quel diritto, potrebbe rivolgersi al giudice che potrebbe emettere una sentenza favorevole interpretando correttamente lo spirito della norma invocata.
Non c'è altro da dire.
Inoltre, in termini di celerità di un evnetuale procedimento promosso, potrebbe dirmi, se è consigliabile ricorrere al TAR o al Tribunale del Lavoro per ottenere in tempi più celeri eventuali sospensive.
Grazie Su questo attendiamo il parere dell'avv. Carta.
Non c'è altro da dire.
Inoltre, in termini di celerità di un evnetuale procedimento promosso, potrebbe dirmi, se è consigliabile ricorrere al TAR o al Tribunale del Lavoro per ottenere in tempi più celeri eventuali sospensive.
Grazie Su questo attendiamo il parere dell'avv. Carta.
- Avv. Giorgio Carta
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Re: trasferimento coniuge militare L.100/87
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
nel suo caso se, come ho capito, sua moglie non appartiene alle categorio spesiali di pubblico impiego, quindi l'eventuale diniego di trasferimento andrebbe impugnato davanti al giudice ordinario.
Saluti,
Giorgio Carta
Saluti,
Giorgio Carta
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