CALCOLO SECONDA QUOTA DI PENSIONE.
Inviato: dom feb 09, 2020 11:48 am
Buongiorno a tutti voi, avrei bisogno della vostra preziosa collaborazione per risolvere diversi punti in materia pensionistica atteso che come primo approccio, in quiescienza dal 1 dicembre 2019, la situazione si prospetta tutt’altro che rosea:
1) Volevo porre un quesito circa il vostro orientamento in relazione al calcolo della “quota B ” o seconda quota di pensione.
A mio modesto avviso, il provvedimento di prima liquidazione, ancorchè provvisorio, risulta viziato da un errore di calcolo. Infatti dall’analisi del
mio mod. S.M. 5007 è emerso che la medesima è stata ripartita in dodici mensilità, ossia con formula (valore/13 x 12), come d’altronde, con
apposita locuzione, in grassetto evidenziato al quadro II.
Questo mi comporta, una differenza di p.a.l. di circa 240 euro in meno (2890 anziché 3130,84).
Ora mi/vi chiedo al di là delle considerazioni personali, è legittima questa metodologia di calcolo? C’è stato qualche intervento normativo che ha
modificato ciò? consentendo, anche per la seconda quota, la ripartizione in dodici mensilità? Magari includendo, come per la quota “C”, la
tredicesima?
Se così fosse, poiché non mi risulta, gradirei sapere gentilmente da quale normativa è disciplinata la tematica.
Ma, qualora si trattasse semplicemente di un escamotage studiato a tavolino per penalizzarci ancora una volta, non mi sta bene perché
i nostri diritti non devono essere continuamente disattesi e calpestati.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra enunciato pregherei gli esperti di questo magnifico forum di indicarmi, tra i punti sotto elencati,
quale è la procedura migliore da intraprendere, affinché l’errore venga sanato e l’Inps non lo faccia diventare una consuetudine! nei confronti
di tanti colleghi:
a) Interessare tramite p.e.c. il Polo Unico Inps (CH), atteso che il prospetto di liquidazione della p.a.l. è stato redatto da loro;
b) Proporre ricorso tramite apposita sezione dedicata nel portale Inps;
c) Proporre istanza in autotutela;
d) Inps Risponde;
e) Diffida stragiudiziale e poi decorsi i termini procedere in via giudiziale.
2) Vorrei altresì approfittare della vostra squisita disponibilità per segnalare ancora una discrasia afferente l’importo della Retribuzione Media
Pensionabile, presente nei quadri I e II.
Infatti dall’esame si rileva:
Nel Quadro I: Euro 39.687,86;
Nel Quadro II al punto "2": euro 40.925,97.
Nella fattispecie, analizzando il mod.S.M. 5007 di alcuni colleghi di reparto, questa differenza non sussiste. C’è una spiegazione plausibile?
Chiedo venia se sono stato prolisso ma, da profano, ho bisogno di un valido aiuto da parte di persone con vaste e soprattutto diversificate
esperienze.
Allego i fogli del provvedimento provvisorio di quiescenza.
Foglio contenente elementi per un eventuale ricalcolo della p.a.l., al fine di stabilire se è conveniente/opportuno proporre qualsivoglia azione
nei confronti dell’INPS.
Ringrazio anticipatamente a chiunque voglia fornirmi un quadro esaustivo.
Un caro saluto.
1) Volevo porre un quesito circa il vostro orientamento in relazione al calcolo della “quota B ” o seconda quota di pensione.
A mio modesto avviso, il provvedimento di prima liquidazione, ancorchè provvisorio, risulta viziato da un errore di calcolo. Infatti dall’analisi del
mio mod. S.M. 5007 è emerso che la medesima è stata ripartita in dodici mensilità, ossia con formula (valore/13 x 12), come d’altronde, con
apposita locuzione, in grassetto evidenziato al quadro II.
Questo mi comporta, una differenza di p.a.l. di circa 240 euro in meno (2890 anziché 3130,84).
Ora mi/vi chiedo al di là delle considerazioni personali, è legittima questa metodologia di calcolo? C’è stato qualche intervento normativo che ha
modificato ciò? consentendo, anche per la seconda quota, la ripartizione in dodici mensilità? Magari includendo, come per la quota “C”, la
tredicesima?
Se così fosse, poiché non mi risulta, gradirei sapere gentilmente da quale normativa è disciplinata la tematica.
Ma, qualora si trattasse semplicemente di un escamotage studiato a tavolino per penalizzarci ancora una volta, non mi sta bene perché
i nostri diritti non devono essere continuamente disattesi e calpestati.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra enunciato pregherei gli esperti di questo magnifico forum di indicarmi, tra i punti sotto elencati,
quale è la procedura migliore da intraprendere, affinché l’errore venga sanato e l’Inps non lo faccia diventare una consuetudine! nei confronti
di tanti colleghi:
a) Interessare tramite p.e.c. il Polo Unico Inps (CH), atteso che il prospetto di liquidazione della p.a.l. è stato redatto da loro;
b) Proporre ricorso tramite apposita sezione dedicata nel portale Inps;
c) Proporre istanza in autotutela;
d) Inps Risponde;
e) Diffida stragiudiziale e poi decorsi i termini procedere in via giudiziale.
2) Vorrei altresì approfittare della vostra squisita disponibilità per segnalare ancora una discrasia afferente l’importo della Retribuzione Media
Pensionabile, presente nei quadri I e II.
Infatti dall’esame si rileva:
Nel Quadro I: Euro 39.687,86;
Nel Quadro II al punto "2": euro 40.925,97.
Nella fattispecie, analizzando il mod.S.M. 5007 di alcuni colleghi di reparto, questa differenza non sussiste. C’è una spiegazione plausibile?
Chiedo venia se sono stato prolisso ma, da profano, ho bisogno di un valido aiuto da parte di persone con vaste e soprattutto diversificate
esperienze.
Allego i fogli del provvedimento provvisorio di quiescenza.
Foglio contenente elementi per un eventuale ricalcolo della p.a.l., al fine di stabilire se è conveniente/opportuno proporre qualsivoglia azione
nei confronti dell’INPS.
Ringrazio anticipatamente a chiunque voglia fornirmi un quadro esaustivo.
Un caro saluto.