OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PERSON
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PERSON
vorrei sapere se procedendo nei confronti di una persona che sta effettuando azioni di stolking nei miei confronti ho l'obbligo di comunicazione al mio comando.
vorrei precisare che la legge da anche la possibilità di dare allo stolker un ammonimento facendo richiesta al questore, quindi niente di penale, anche in queto caso secondo voi ho l'obbligo di comunicazione?
grazie
giuseppe.
vorrei precisare che la legge da anche la possibilità di dare allo stolker un ammonimento facendo richiesta al questore, quindi niente di penale, anche in queto caso secondo voi ho l'obbligo di comunicazione?
grazie
giuseppe.
Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PERSON
Vi rammento che chi risponde nel forum dell'avv. Carta, deve essere sicuro al 100% di quello che scrive, citando le norme regolamentari e legislative a supporto di quanto afferma.antongreg ha scritto:per quanto mi risulta vige il dovere di comunicare al comando superiore l'intenzione di sporgere querela per situazioni derivanti dal servizio ma non per fatti privati.
Le espressioni tipo "per quanto mi risulta", non devono trovare posto in questa sezione del forum.
Nel caso di specie, qual'è la norma che sancirebbe tale "dovere"?
- Avv. Giorgio Carta
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Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PERSON
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Nessuna norma impone di comunicare ai propri superiori notizie che non abbiano, in qualche modo, riflesso sul servizio.
Questo sul piano formale.
Poi, però, vige la prassi amministrativa, almeno per l'Arma dei carabinieri, di notiziare i propri superiori delle eventuali iniziative penali intraprese, a meno che i denunciati non siano gl stessi superiori (che, ovviamente, non possono essere avvisati ex ante dell'iniziativa).
Ignoro quale sia la sua Amministrazione di appartenenza, ma credo che se il fatto che lei denuncia non ha alcuna pertinenza col servizio e non riguarda altri colleghi, ben potrebbe astenersi dal comunicarlo ai superiori.
Mi rendo conto di averle dato una risposta contorta, ma, purtroppo, fin troppi obblighi cui vengono quotidianamente assoggettati i militari o le forze dell'ordine hanno fondamento incerto (o inesistente), come se già non bastassero quelli formalmente sanciti dal legislatore.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
Questo sul piano formale.
Poi, però, vige la prassi amministrativa, almeno per l'Arma dei carabinieri, di notiziare i propri superiori delle eventuali iniziative penali intraprese, a meno che i denunciati non siano gl stessi superiori (che, ovviamente, non possono essere avvisati ex ante dell'iniziativa).
Ignoro quale sia la sua Amministrazione di appartenenza, ma credo che se il fatto che lei denuncia non ha alcuna pertinenza col servizio e non riguarda altri colleghi, ben potrebbe astenersi dal comunicarlo ai superiori.
Mi rendo conto di averle dato una risposta contorta, ma, purtroppo, fin troppi obblighi cui vengono quotidianamente assoggettati i militari o le forze dell'ordine hanno fondamento incerto (o inesistente), come se già non bastassero quelli formalmente sanciti dal legislatore.
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
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Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Messaggio da antogiann60 »
sono d'accordo con l'Avv. Carta. Nessuna norma del c.p.p. mi impone di comunicare alla mia amministrazione la mia intenzione di proporre querela contro un soggetto. Tantomeno di comunicare se un militare viene querelato. L'art. 129 norme di att. c.p.p. prevede infatti che, qualora l'indagato dia un appartenente alla P.A. sia il pubblico ministero ad informare quell'amministrazione sull'esistenza del procedimento, nel momento in cui promuove l'azione penale, e non prima. I regolamenti interni non possono andare in deroga alle leggi. Una deroga è ammessa solo per gravi casi che possono avere conseguenze sul regolare svolgimento del servizio
Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Se posso essere d'aiuto, la norma che prevedeva l'obbligo di segnalare ai propri superiori qualsiasi evento in cui si è rimasti coinvolti e che potevano avere riflessi sul servizio era l'art. 52 del Regolamento di Disciplina Militare. Oggi tale previsione normativa è richiamata dall'art. 748 co. 5 lettera b) del DPR 90/2010, che qui riporto:
Art.748
Comunicazioni dei militari
1. Il militare presente al corpo o ente, impedito per malattia a prestare servizio, deve informare
prontamente il superiore diretto e, in relazione alla carica rivestita, chi è destinato a sostituirlo.
2. Al termine della malattia il militare deve informare prontamente il superiore diretto.
3. Il comandante di corpo o del distaccamento ha il dovere di informare tempestivamente i familiari del
militare che versa in gravi condizioni di salute, specificando la malattia da cui il militare è affetto e il
luogo in cui si trova ricoverato.
4. Il militare che, essendo legittimamente assente, prevede, per malattia o per altra grave ragione, di non poter rientrare al corpo entro il termine stabilito, deve informare il comando di presidio - o in assenza
il comando carabinieri - nella cui circoscrizione egli si trova; questo adotta i provvedimenti del caso
dandone immediata comunicazione al comando o ente dal quale il militare dipende.
5. Il militare deve, altresì, dare sollecita comunicazione al proprio comando o ente:
a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
Art.748
Comunicazioni dei militari
1. Il militare presente al corpo o ente, impedito per malattia a prestare servizio, deve informare
prontamente il superiore diretto e, in relazione alla carica rivestita, chi è destinato a sostituirlo.
2. Al termine della malattia il militare deve informare prontamente il superiore diretto.
3. Il comandante di corpo o del distaccamento ha il dovere di informare tempestivamente i familiari del
militare che versa in gravi condizioni di salute, specificando la malattia da cui il militare è affetto e il
luogo in cui si trova ricoverato.
4. Il militare che, essendo legittimamente assente, prevede, per malattia o per altra grave ragione, di non poter rientrare al corpo entro il termine stabilito, deve informare il comando di presidio - o in assenza
il comando carabinieri - nella cui circoscrizione egli si trova; questo adotta i provvedimenti del caso
dandone immediata comunicazione al comando o ente dal quale il militare dipende.
5. Il militare deve, altresì, dare sollecita comunicazione al proprio comando o ente:
a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
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Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Messaggio da imparziale »
Cosa c'èntra l'assenza dal servizio per malattia ,con la denuncia di stolking ?gianrico ha scritto:Se posso essere d'aiuto, la norma che prevedeva l'obbligo di segnalare ai propri superiori qualsiasi evento in cui si è rimasti coinvolti e che potevano avere riflessi sul servizio era l'art. 52 del Regolamento di Disciplina Militare. Oggi tale previsione normativa è richiamata dall'art. 748 co. 5 lettera b) del DPR 90/2010, che qui riporto:
Art.748
Comunicazioni dei militari
1. Il militare presente al corpo o ente, impedito per malattia a prestare servizio, deve informare
prontamente il superiore diretto e, in relazione alla carica rivestita, chi è destinato a sostituirlo.
2. Al termine della malattia il militare deve informare prontamente il superiore diretto.
3. Il comandante di corpo o del distaccamento ha il dovere di informare tempestivamente i familiari del
militare che versa in gravi condizioni di salute, specificando la malattia da cui il militare è affetto e il
luogo in cui si trova ricoverato.
4. Il militare che, essendo legittimamente assente, prevede, per malattia o per altra grave ragione, di non poter rientrare al corpo entro il termine stabilito, deve informare il comando di presidio - o in assenza
il comando carabinieri - nella cui circoscrizione egli si trova; questo adotta i provvedimenti del caso
dandone immediata comunicazione al comando o ente dal quale il militare dipende.
5. Il militare deve, altresì, dare sollecita comunicazione al proprio comando o ente:
a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
come dice Di Pietro " che ciazzecca " ?
Scusa collega anche la conoscenza del tradimento della moglie di un carabiniere allora può avere riflessi sul servizio-
Allora il carabiniere deve dire al comando che la moglie l'ha tradito ?
Come diceva Totò " MI FACCIA IL PIACERE "




Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Condivido parzialmente quanto tu hai espresso nel commento all'art 748 del DPR 90/2010. Purtroppo debbo rilevare che la formulazione dell'articolo è quella e quindi in base al comma 5 il militare è tenuto a comunicare al proprio comando o ente:imparziale ha scritto:Cosa c'èntra l'assenza dal servizio per malattia ,con la denuncia di stolking ?gianrico ha scritto:Se posso essere d'aiuto, la norma che prevedeva l'obbligo di segnalare ai propri superiori qualsiasi evento in cui si è rimasti coinvolti e che potevano avere riflessi sul servizio era l'art. 52 del Regolamento di Disciplina Militare. Oggi tale previsione normativa è richiamata dall'art. 748 co. 5 lettera b) del DPR 90/2010, che qui riporto:
Art.748
Comunicazioni dei militari
1. Il militare presente al corpo o ente, impedito per malattia a prestare servizio, deve informare
prontamente il superiore diretto e, in relazione alla carica rivestita, chi è destinato a sostituirlo.
2. Al termine della malattia il militare deve informare prontamente il superiore diretto.
3. Il comandante di corpo o del distaccamento ha il dovere di informare tempestivamente i familiari del
militare che versa in gravi condizioni di salute, specificando la malattia da cui il militare è affetto e il
luogo in cui si trova ricoverato.
4. Il militare che, essendo legittimamente assente, prevede, per malattia o per altra grave ragione, di non poter rientrare al corpo entro il termine stabilito, deve informare il comando di presidio - o in assenza
il comando carabinieri - nella cui circoscrizione egli si trova; questo adotta i provvedimenti del caso
dandone immediata comunicazione al comando o ente dal quale il militare dipende.
5. Il militare deve, altresì, dare sollecita comunicazione al proprio comando o ente:
a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
come dice Di Pietro " che ciazzecca " ?
Scusa collega anche la conoscenza del tradimento della moglie di un carabiniere allora può avere riflessi sul servizio-
Allora il carabiniere deve dire al comando che la moglie l'ha tradito ?
Come diceva Totò " MI FACCIA IL PIACERE "
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a) di ogni cambiamento di stato civile e di famiglia;
b) degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
Vorrei precisare di non aver commentato sulla opportunità o meno della norma in quanto, da militare, sono tenuto all'osservanza come da giuramento prestato. Non si può sottacere che esiste un rimedio qualora si ritenga lesi da tali previsioni normative: le dimissioni dalle Forze Armate o dai Corpi militarmente organizzati.
Con stima
Gianrico Battaglia
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Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Messaggio da antogiann60 »
si ma gli "eventi" ai quali si riferisce l'art. 748 RDM co. 4° lettera b)non necessariamente devono identificarsi in fatti/reato tutelati perdipiù dal segreto istruttorio ed assoggettati alla disciplina dell'art. 129 norme att. C.P.P. quando l'indagato appartiene alla PP.AA. . Mi pare che il quesito originario parlava di questo
Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
Egregio Avv. CARTA, sono un Appuntato Scelto dei Carabinieri. A me è accuto un fatto analogo, nel senso che ho ho querelato un superiore gerarchico, e dieci giorni dopo la presentazione della Querela presso la Procura della Repubblica, ho inviato la raccomandata A/R al mio comando per dare comunicazione ufficiale della mia azione penale. Nonostante cio', mi è stata inflitta una sanzione disciplinare del
Re: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE AL COMANDO SE SI QUERELA UNA PE
"RIMPROVERO" perchè secondo chi mi ha inflito la punizione ho mancato nei tempi, in quanto la normativa recita"......dandone sollecita comunicazione al proprio comando" e quindi per il mio cte dieci giorni non equivalgono a "con sollecitudine", nonostante avessi prodotto certificazione medica che comprovasse che in quei dieci giorni non sarei potuto in alcun modo uscire di casa, e quindi spedire la lettera A/R, a causa di una violenta sindrome influenzale. Ho già presentato ricorso gerarchico, ma il Cte di corpo mi ha fatto sapere per via della notifica, che sta valutando di non accogliere il mio ricorso. Secondo lei è possibile fare qualcosa? PER ME QUESTA E' una gravissima ingiustizia!
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