riforma totale
riforma totale
Salve, sono in servizio dal 1991 e nel corso di questi anni (1997 1999) ho avuto due eventi particolari che mi hanno "segnato". Dopo tali eventi, nel corso di questi anni ho avuto diversi problemi di ansia e depressione tante" che sono stato in cura da psicoterapeuti utilizzando anche psicofarmacinon ho mai portato a conoscenza la mia amministrazione (forse ho sbagliato) ne tantomeno ho preso alcun giorno di malattia per tali problematiche, preciso che non ho mai notiziato il mio Reparto per i motivi che possiamo immaginare. Ora sono giunto al punto in cui da diversi mesi soffro anche di crisi di panico che sto cercando di curare ma senza risultati apprezzabili. Vado a lavorare forzatamente e non mi sento bene psicologicamente. Vorrei sapere se mettendomi in malattia per queste problematiche potrei essere riformato totalmente ed eventualmente a quanto protrebbe ammontare la mia pensione. mi potreste consigliare l"iter da seguire ed eventualmente se conoscete un medico legale o professionista che si occupa di queste problematiche e che potrebbe seguirmi n questo percorso. Lavoro in calabria. Grazie
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Re: riforma totale
Messaggio da Centurione »
Sono stato a disposizione della CMO per quasi due anni, e in questo frangente ho visto che tra le cause più importanti che portano alla riforma, ci sono proprio le patologie relative all'ansia, ansia reattiva, depressione e sindromi varie sovrapponibili.
Purtroppo, considerato che, a quanto riferisci, la tua infermità è abbastanza marcata, è molto facile che ti possano riformare. Leggo che sei in servizio dal 1991, per cui mi sembra un tantino prematuro andare in pensione, a meno che tu non abbia altri redditi che ti permettano di compensare l'assegno non proprio elevato che l'INPS allo stato ti corrisponderebbe.
Credo tuttavia che potresti comunque essere giudicato idoneo per i ruoli civili, e già questo, a parere strettamente personale, da militare che ci è già passato, e non da medico del settore che sicuramente sarebbe la persona più titolata per esprimere un giudizio, potrebbe già migliorare notevolmente la tua condizione psico-fisica.
Una cosa però mi devi consentire. Mi rendo perfettamente conto di come tu possa sentirti adesso. Non esiste stipendio, lavoro, occupazione e quant'altro che sia più importante della tua salute e del tuo benessere fisico e psicologico. Parlane col tuo medico di famiglia, col medico con cui sei in cura, ma se ti accorgi che andando al lavoro le tue condizioni generali dovessero peggiorare, non forzare la mano, e se è il caso, prendi anche la decisione che al momento potrebbe sembrarti più penalizzante, ma che poi. alla fine, si rivela quella più giusta e utile che ti consente di stare bene.
Tanto per cominciare, fossi in te mi prenderei un bel periodo di riposo, magari senza ufficializzare il tuo stato al reparto. Se proprio vedi che ritornare al lavoro è per te un problema, puoi sempre prolungare la tua assenza con malattia e/o convalescenza, e guadagnare ancora del tempo che ti serve per aumentare i tuo periodo di contribuzione.
Tieni duro. Ti auguro un sincero in bocca al lupo. A risentirci
Purtroppo, considerato che, a quanto riferisci, la tua infermità è abbastanza marcata, è molto facile che ti possano riformare. Leggo che sei in servizio dal 1991, per cui mi sembra un tantino prematuro andare in pensione, a meno che tu non abbia altri redditi che ti permettano di compensare l'assegno non proprio elevato che l'INPS allo stato ti corrisponderebbe.
Credo tuttavia che potresti comunque essere giudicato idoneo per i ruoli civili, e già questo, a parere strettamente personale, da militare che ci è già passato, e non da medico del settore che sicuramente sarebbe la persona più titolata per esprimere un giudizio, potrebbe già migliorare notevolmente la tua condizione psico-fisica.
Una cosa però mi devi consentire. Mi rendo perfettamente conto di come tu possa sentirti adesso. Non esiste stipendio, lavoro, occupazione e quant'altro che sia più importante della tua salute e del tuo benessere fisico e psicologico. Parlane col tuo medico di famiglia, col medico con cui sei in cura, ma se ti accorgi che andando al lavoro le tue condizioni generali dovessero peggiorare, non forzare la mano, e se è il caso, prendi anche la decisione che al momento potrebbe sembrarti più penalizzante, ma che poi. alla fine, si rivela quella più giusta e utile che ti consente di stare bene.
Tanto per cominciare, fossi in te mi prenderei un bel periodo di riposo, magari senza ufficializzare il tuo stato al reparto. Se proprio vedi che ritornare al lavoro è per te un problema, puoi sempre prolungare la tua assenza con malattia e/o convalescenza, e guadagnare ancora del tempo che ti serve per aumentare i tuo periodo di contribuzione.
Tieni duro. Ti auguro un sincero in bocca al lupo. A risentirci
Gufo Triste
Re: riforma totale
Innanzitutto grazie per avermi risposto e grazie dei tuoi consigli. Sinceramente allo stato attuale anche con un minimo accetterei la riforma totale, considerato che purtroppo tutto cio sta creando problematiche alla mia famiglia (mi sento responsabile di cio) e con un bambino piccolo accetterei anche il minimo pur di,stare sereno io e i miei cari. Spero di ricevere qualche indicazioni piu dettagliate in merito.
Re: riforma totale
================Concordo con il collega centurione, parole sante==================Centurione ha scritto:Sono stato a disposizione della CMO per quasi due anni, e in questo frangente ho visto che tra le cause più importanti che portano alla riforma, ci sono proprio le patologie relative all'ansia, ansia reattiva, depressione e sindromi varie sovrapponibili.
Purtroppo, considerato che, a quanto riferisci, la tua infermità è abbastanza marcata, è molto facile che ti possano riformare. Leggo che sei in servizio dal 1991, per cui mi sembra un tantino prematuro andare in pensione, a meno che tu non abbia altri redditi che ti permettano di compensare l'assegno non proprio elevato che l'INPS allo stato ti corrisponderebbe.
Credo tuttavia che potresti comunque essere giudicato idoneo per i ruoli civili, e già questo, a parere strettamente personale, da militare che ci è già passato, e non da medico del settore che sicuramente sarebbe la persona più titolata per esprimere un giudizio, potrebbe già migliorare notevolmente la tua condizione psico-fisica.
Una cosa però mi devi consentire. Mi rendo perfettamente conto di come tu possa sentirti adesso. Non esiste stipendio, lavoro, occupazione e quant'altro che sia più importante della tua salute e del tuo benessere fisico e psicologico. Parlane col tuo medico di famiglia, col medico con cui sei in cura, ma se ti accorgi che andando al lavoro le tue condizioni generali dovessero peggiorare, non forzare la mano, e se è il caso, prendi anche la decisione che al momento potrebbe sembrarti più penalizzante, ma che poi. alla fine, si rivela quella più giusta e utile che ti consente di stare bene.
Tanto per cominciare, fossi in te mi prenderei un bel periodo di riposo, magari senza ufficializzare il tuo stato al reparto. Se proprio vedi che ritornare al lavoro è per te un problema, puoi sempre prolungare la tua assenza con malattia e/o convalescenza, e guadagnare ancora del tempo che ti serve per aumentare i tuo periodo di contribuzione.
Tieni duro. Ti auguro un sincero in bocca al lupo. A risentirci
nel corso di questi anni (1997 1999) ho avuto due eventi particolari che mi hanno "segnato"...!!!
Ma questi eventi,sono inerenti al servizio svolto...??? Saluti
Re: riforma totale
Di pensione prenderai sui 1000 euro o forse più parlo di euro. Contattami in privato, conosco un medico eccellente per curare gli attacchi di panico. Buona fortuna cari gendarme
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Re: riforma totale
Ti do un consiglio fatti riformare e accetta i ruoli civili e arriva alla pensione di vecchiaia se vorrai beneficiare te e la tua famiglia di una buona pensione e scordati chi sei stato pensa di essere come le persone comuni che purtroppo lavorano sino a 67 anni------
Tanti auguri----
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