penale disciplinare e pensione

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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indio
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penale disciplinare e pensione

Messaggio da indio »

Egregio Avvocato e cari colleghi vi racconto la mia triste storia sperando di ottenere risposte positive.

sono un ex tecnico della P.S in quiescenza per riforma non causa di servizio dal 13.3.2012, con 37 anni 4 mesi e 18 giorni di contributi e 50 anni di età. Titolare di pensione che attualmente percepisco con sistema retributivo. Ho una causa di servizio categoria 7 A della quale presi l'equo indennizzo ma ad oggi non mi è stata ancora data la privilegiata. e alcune di tabella b.
Vengo al problema
a Maggio del 2011 vado in malattia per un intervento ad un ginocchio.
a giugno 2011 (non sono ancora rientrato dalla malattia) i miei colleghi della Squadra Mobile più un carabiniere, su delega di una P.M. (capirò poi dalla visione del fascicolo, per tre intercettazioni telefoniche del 13 e 16 febbraio 2010, dove si capisce benissimo che sono io che cedo alcuni oggetti in oro) mi fanno a distanza di un anno e qualche mese dalle tre intercettazioni, una perquisizione domiciliare alla ricerca di oro e brillanti e oltre all’oro di famiglia mi trovano e sequestrano alcune cartucce cal.22 LR e delle munizioni calibro 9 parabellum nato (la prima datata 1978, l’ultima 1989) e mi denunciano per ricettazione e detenzione di munizioni da guerra e comuni e omessa custodia delle armi sequestrandomi un fucile cal 12 , una carabina cal 22 e una carabina diana 52 tutte regolarmente denunciate (ero un cacciatore). Il Questore ne viene informato “in via informale”, (in fase di indagini preliminari chiede alla procura informazioni sulla mia posizione) riferisco “verbalmente” nell’immediatezza dei fatti di non aver mai comperato oro da nessuno se non in negozi , di aver venduto una sola volta ad un signore di mia conoscenza (pregiudicato non lo sapevo) parente di due colleghi attualmente in servizio alcuni oggetti in oro vecchissimi (valore 500 euro) su pressione di mia moglie e di mia figlia. Non mi viene comunicata nessuna sospensione dal servizio ne eventuali disciplinari e non rientro più in servizio. Nel corso delle indagini preliminari vado in depressione e continuo la malattia sino alla riforma. Nel frattempo, in fase di indagini preliminari, la P.M. nel gennaio 2012 mi fa interrogare dalla squadra Mobile, dichiaro a verbale quanto affermato in precedenza in merito all’oro, dichiarò che le munizioni mi vennero regalate agli inizi degli anni 90 da un Sovrintendente della Polizia addetto all’armeria pensionato nel 90 e deceduto nel 96. Ad aprile 2012 avviso conclusione indagini preliminari (rimangono solo i reati delle munizioni e omessa custudia)“io sono già in pensione” A maggio dopo averlo chiesto rivengo interrogato dalla squadra mobile, consegno memorie difensive. A luglio 2012 mi viene restituito l’oro sequestratomi e nel mese di gennaio 2013 mi viene comunicata la “citazione diretta a giudizio art. 552 c.p.p.” per ricettazione e detenzione di munizioni da guerra e comuni e omessa custodia delle armi. udienza fissata per maggio 2013. a maggio all’inizio dell’udienza il Giudice monocratico informa l’avvocato che l’articolo sulle armi prevede l’udienza preliminare per cui ritrasmette il fascicolo al P.M. per la fissazione dell’udienza preliminare. ad agosto 2013 ricevo l’avviso di rinvio a giudizio udienza fissata per ottobre 2013 e con stupore leggo di essere imputato anche per ricettazione in concorso dell’oro che mi è stato restituito a suo tempo. Il mio avvocato dice che è un errore di trascrizione. all'udienza di ottobre il P.M. ammette l’errore (di copia incolla)e chiede sentenza di non luogo a procedere per l’oro rinvio a gennaio 2014 per le munizioni e omessa custodia, a gennaio chiedo rito abbreviato condizionato perizia balistica, udienza fissata ad aprile. ad aprile incarico peritale udienza fissata a giugno 2014.

Le mie note caratteristiche sempre state ottimo e distinto, una sola deplorazione anno 2003
Ad aprile 2013(sono già in pensione) vengo promosso revisore tecnico capo decorrenza 01.01.2012

Avvocato dopo aver letto e sentito di tutto vorrei porle quattro domande;
1 -L’amministrazione può aprirmi un disciplinare dopo il penale dal momento che non sono stato sospeso, non mi è stato comunicato nessun disciplinare e sono già in pensione?
2- si può essere destituiti per certi reati?
3 -La mia pensione per riforma può essere revocata?
4 - chiudere in primo grado o arrivare sino alla cassazione?
Certo di una sua risposta
Anticipatamente la ringrazio


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Avv. Giorgio Carta
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Re: penale disciplinare e pensione

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

rispondo alle sue domande nell'ordine in cui le pone.
1) si, l'Amministrazione può avviare nei suoi confronti un procedimento disciplinare anche se già in pensione ed anche se non ha mai provveduto a sospenderla cautelarmente dal servizio;
2) si, dipende dalla valutazione che ne farà l'Amministrazione;
3) si, può essere revocata, nell'ipotesi in cui Ella sia successivamente destituito, a meno che lei non abbia già raggiunto i requisiti di età e contributivi per percepire una pensione;
4) non essendo il suo avvocato, né conoscendo la sua situazione processuale, non posso darle alcun consiglio in merito.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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