Salve, sono un militare di carriera in pensione di anni 61, collocato in congedo assoluto con infermità riconosciute per causa di servizio e ascritte alla seconda categoria di Pensione Privilegiata Ordinaria (l’invalidità dovrebbe corrispondere all’80% della civile), recentemente operato per meningioma a cellule chiare di grado II SEC WHO. Si gradirebbe conoscere se:
• tale infermità comporta una inabilità assoluta e un’invalidità civile, a quale categoria viene assegnata e quali benefici si potrebbero ottenere.
• come inoltrare, eventualmente, l'istanza;
• premesso che precedentemente è stata inoltrata istanza al Ministero della Difesa per ottenere l'assegno di incollocabilità per le infermità ascritte alla 2° categoria di pensione privilegiata ordinaria, rigettata su conforme parere della commissione dell'Asl, si può con questa nuova infermità ottenere tale assegno.
Grazie per le notizie che mi fornirete.
assegno incollocabilità:
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Re: assegno incollocabilità:
Messaggio da giuseppedemarco »
Salve. io ho trovato un vecchio post afferente all'argomento in questione di un veterano del forum:
da Roberto Mandarino » dom giu 27, 2010 8:34 pm
Per gli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia, purtroppo non è cosi facile come si vuol far credere ottenere il grasso assegno di incollocabilità.
L'importo di questo assegno è pari a quello che si sarebbe percepito con la pensione privilegiata di prima categoria con l'aggiunta dell'assegno di superinvalidità di cui alla Tabella "E" lettera "H".
Per essere dichiarati incollocabili bisogna risultare di pregiudizio all'incolumità dei colleghi oppure alla sicurezza degli impianti (possono quindi essere esclusi con facilità tutti coloro che nel verbale di riforma risultano idonei al transito nei ruoli civili, questo perchè tale personale risulta evidentemente collocabile al lavoro e non "incollocabile").
Pertanto tale beneficio si ottiene per "malattie socialmente pericolose" quasi sempre a causa di una grave patologia mentale come: depressione maggiore, psicosi, epilessia, schizzofrenia ecc.ecc..
Un altro requisito indispensabile è che tale patologia (come avviene sempre più raramente) sia riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato di Verifica già denominato Comitato delle Pensioni Privilegiate.
L'interessato, che deve aver presentato la relativa domanda prima di aver compiuto il 65° anno di età, viene successivamente inviato a visita presso la competente Commissione Medica della U.S.L. che rilascia un parere.
Inoltre la documentazione relativa al personale militare viene infine valutata dal Collegio Medico Legale del Ministero della Difesa ed è tale organo a rilasciare l'ultimo e determinante parere sulla concessione di tale beneficio.
La Commissione Medica della U.S.L., dopo aver sottoposto a visita l' interessato, è obbligata a segnalare le condizioni di salute del paziente, quest' ultimo quindi (se in possesso di patente di guida) viene successivamente sottoposto ad una visita medica che ne deve verificare la sua idoneità alla guida. Solitamente in questi casi l'idoneità alla guida viene confermata anche se la patente avrà probabilmente una scadenza molto più ravvicinata di quella normalmente prevista (uno oppure due anni anzichè dieci oppure cinque anni).
Spero di esserti stato utile.
Un saluto
da Roberto Mandarino » dom giu 27, 2010 8:34 pm
Per gli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia, purtroppo non è cosi facile come si vuol far credere ottenere il grasso assegno di incollocabilità.
L'importo di questo assegno è pari a quello che si sarebbe percepito con la pensione privilegiata di prima categoria con l'aggiunta dell'assegno di superinvalidità di cui alla Tabella "E" lettera "H".
Per essere dichiarati incollocabili bisogna risultare di pregiudizio all'incolumità dei colleghi oppure alla sicurezza degli impianti (possono quindi essere esclusi con facilità tutti coloro che nel verbale di riforma risultano idonei al transito nei ruoli civili, questo perchè tale personale risulta evidentemente collocabile al lavoro e non "incollocabile").
Pertanto tale beneficio si ottiene per "malattie socialmente pericolose" quasi sempre a causa di una grave patologia mentale come: depressione maggiore, psicosi, epilessia, schizzofrenia ecc.ecc..
Un altro requisito indispensabile è che tale patologia (come avviene sempre più raramente) sia riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Comitato di Verifica già denominato Comitato delle Pensioni Privilegiate.
L'interessato, che deve aver presentato la relativa domanda prima di aver compiuto il 65° anno di età, viene successivamente inviato a visita presso la competente Commissione Medica della U.S.L. che rilascia un parere.
Inoltre la documentazione relativa al personale militare viene infine valutata dal Collegio Medico Legale del Ministero della Difesa ed è tale organo a rilasciare l'ultimo e determinante parere sulla concessione di tale beneficio.
La Commissione Medica della U.S.L., dopo aver sottoposto a visita l' interessato, è obbligata a segnalare le condizioni di salute del paziente, quest' ultimo quindi (se in possesso di patente di guida) viene successivamente sottoposto ad una visita medica che ne deve verificare la sua idoneità alla guida. Solitamente in questi casi l'idoneità alla guida viene confermata anche se la patente avrà probabilmente una scadenza molto più ravvicinata di quella normalmente prevista (uno oppure due anni anzichè dieci oppure cinque anni).
Spero di esserti stato utile.
Un saluto
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