Il sottoscritto è un militare effettivo ed in servizio presso un Reparto dell'Esercito Italiano.
Durante l'anno 2013, il mio Reparto di appartenenza ha disposto lo svolgimento di diverse attività addestrative, da retribuirsi con l'indennità accessoria denominata Compenso Forfetario di impiego, "CFI" che, come sancito, spetta in sostituzione dell'indennità di lavoro straordinario per coloro che partecipano ad attività operative ed addestrative, svolte al di fuori dell'ordinaria sede di servizio, che durano per oltre 48 ore e che giornalmente si prolungano oltre il normale orario di servizio.
In particolare, vorrei richiamare l'attenzione su due punti relativi alle disposizioni amministrative emanate dal Reparto per disciplinare la corresponsione della predetta indennità (CFI):
- “... il personale partecipante all’attività addestrativa percepirà il Compenso Forfetario d’Impiego (CFI) non cumulabile con il compenso per lavoro straordinario, solo in caso di adeguata copertura finanziaria. Il CFI in base alla specifica normativa, verrà corrisposto “al personale impegnato in esercitazioni od in operazioni militari, caratterizzate da particolari condizioni di impiego prolungato e continuativo che si protraggono senza soluzione di continuità per almeno quarantotto ore con l'obbligo di rimanere disponibili nell'ambito dell'unità operativa o nell'area di esercitazione ovvero non usufruisca di recupero psicofisico presso la propria abitazione”. Si precisa che il compenso per lavoro straordinario sarà corrisposto, previa copertura finanziaria sul pertinente capitolo di bilancio, per le ore eccedenti il normale orario di servizio soltanto qualora non vi siano i presupposti per corrispondere il Compenso Forfettario d’Impiego…”.
A tal proposito, si precisa che gli Organi Centrali di Forza Armata, relativamente all'Esercizio Finanziario 2013, non hanno erogato alcuna copertura finanziaria sul pertinente capitolo dell'indennità di CFI a favore del mio Reparto.
A seguito di quanto sopra esposto, pongo i seguenti due quesiti:
1. al fine di ricevere la corresponsione dell'indennità di CFI, è il caso di procedere con un ricorso? in caso affermativo verso chi?
2. qualora non vi siano gli estremi per un'azione tesa ad ottenere la corresponsione dell'indennità di CFI, secondo quale criterio si dovrebbero quantificare le ore di recupero per il personale che ha svolto "attività operative ed addestrative, lavorando al di fuori dell'ordinaria sede di servizio, che sono durate per oltre 48 ore e che giornalmente si sono prolungate oltre il normale orario di servizio"?:
2a. si devono conteggiare le sole ore di effettivo lavoro svolte oltre il normale orario di servizio;
2b. si devono conteggiare tutte le ore (di lavoro e di recupero psico-fisico) svolte oltre il nomale orario di servizio, comprese quelle di recupero psico-fisico usufruito NON presso il proprio domicilio/residenza.
Sperando di essere stato sintetico e comprensibile rimango fiduciosamente in attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro e, qualora richiesto, mi riservo di produrre tutta la documentazione necessaria.
COMPENSO FORFETARIO DI IMPIEGO (CFI).
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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