Gentile Avvocato vorrei un consiglio da lei, riguardo alla mia vicenda abbastanza assurda.
Sono una dipendente del Ministero dell'Interno, e ho chiesto il trasferimento ai sensi dell’art. 55 comma 4 del D.P.R. n°335/1982, nonché ai sensi del combinato disposto dell’art. 3 comma 1° e 3° , art.33 comma 3 della L104/92 per gravi motivi. Assisto in via continuativa ed esclusiva entrambi i miei genitori con cui vivo. Essi sono invalidi al 100% con diritto d'accompagno, sono disabili gravi (art.3 comma 3 L104/92). Preciso che mia madre è costretta su una sedia a rotelle ed usufruisce anche dell'assistenza domiciliare della ASL. Ho due fratelli dipendenti della stessa amministrazione; uno vive nel mio stesso paese, è sposato e ha due figli di 7 e 15 anni; l'altro vive in un paese a 10 km distanza, è sposato ed ha un bambino di 5 anni e 8 mesi.
Inutile dire che sono io l'unica che assiste quotidianamente i miei. Usufruisco di 6 giorni di permesso al mese, di cui 3 giustificati.
Sono in possesso di decine di certificati medici, che attestano che io accompagno entrambi a fare le visite mediche.
Ho presentato l'istanza di trasferimento a novembre e ancora non ho avuto la risposta.
L'orientamento del Ministero parrebbe quello di non concedermi il trasferimento, oppure di concedermelo a tempo determinato, fino a quando il più piccolo dei miei nipoti compia 6 anni.
Secondo lei, ha un senso tutto questo?
trasferimento l104
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: trasferimento l104
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Apparentemente sembra non avere senso, soprattutto se si considera che lei già usufruisce dei tre giorni di permesso mensile (se ho ben compreso) di cui al 3° comma dell'articolo 33 della legge n. 104/1992 (i cui presupposti giuridici sono identici, se non più restrittivi).
Tuttavia, vanno considerate le notivazioni che saranno assunte dall'Amministrazione cui la legge riconosce la potestà di far prevalere le esigenze di organizzazione e di servizio pubbliche.
magari ci faccia conoscere le mnotivazioni del futuro diniego e potremo essere più precisi.
Sinceri auguri,
Avv. Giorgio Carta
Tuttavia, vanno considerate le notivazioni che saranno assunte dall'Amministrazione cui la legge riconosce la potestà di far prevalere le esigenze di organizzazione e di servizio pubbliche.
magari ci faccia conoscere le mnotivazioni del futuro diniego e potremo essere più precisi.
Sinceri auguri,
Avv. Giorgio Carta
Re: trasferimento l104
Avvocato la ringrazio moltissimo e la contatterò privatamente, quando e se il Ministero mi invierà per iscritto un diniego formale. Quanto le ho riferito è frutto di un colloquio avuto al Ministero. Mi è stato detto che il mio trasferimento potrebbe mandare in sovraorganico il Commissariato dove intendo andare, ma c'è qualcosa che non quadra, visto che io ho prodotto l'istanza a novembre 2009, e da qualche giorno sono stati trasferiti 6 colleghi, per anzianità di sede (e per movimentazione interna alla Questura.)
Immagino però che il trasferimento in base alla legge 104 non abbia nulla a che fare con i trasferimenti ordinari. So anche che il trasferimento non è un diritto insidacabile, ma una legittima aspirazione, ma mi chiedo se ci sia un margine di discrezionalità e di buon senso nell'applicazione della legge in questione.
Un'altro elemento da valutare è che ci sono colleghi,trasferiti in base alla L.104/92, che non ne hanno più i requisiti e il Ministero non effettua nessun monitoraggio su queste situazioni.
Tengo a precisare, che da quasi 2 anni presto servizio, temporaneamente assegnata per gravi motivi familiari, presso la sede di lavoro dove richiedo il trasferimento.
L'aggregazione però, per la sua stessa natura ha carattere di eccezionalità e di temporaneità, che non può risolvere situazioni croniche e stabilizzate nel tempo.
Sono davvero in difficoltà e non riesco più ad orientarmi su quali sono i miei diritti, o meglio il diritto dei miei genitori di essere assistiti da me.
Non appena riceverò risposta mi farò viva, per verificare con Lei, se ci sono i presupposti per fare ricorso al TAR.
La ringrazio ancora per i suoi preziosi consigli e le invio cordiali saluti.
Immagino però che il trasferimento in base alla legge 104 non abbia nulla a che fare con i trasferimenti ordinari. So anche che il trasferimento non è un diritto insidacabile, ma una legittima aspirazione, ma mi chiedo se ci sia un margine di discrezionalità e di buon senso nell'applicazione della legge in questione.
Un'altro elemento da valutare è che ci sono colleghi,trasferiti in base alla L.104/92, che non ne hanno più i requisiti e il Ministero non effettua nessun monitoraggio su queste situazioni.
Tengo a precisare, che da quasi 2 anni presto servizio, temporaneamente assegnata per gravi motivi familiari, presso la sede di lavoro dove richiedo il trasferimento.
L'aggregazione però, per la sua stessa natura ha carattere di eccezionalità e di temporaneità, che non può risolvere situazioni croniche e stabilizzate nel tempo.
Sono davvero in difficoltà e non riesco più ad orientarmi su quali sono i miei diritti, o meglio il diritto dei miei genitori di essere assistiti da me.
Non appena riceverò risposta mi farò viva, per verificare con Lei, se ci sono i presupposti per fare ricorso al TAR.
La ringrazio ancora per i suoi preziosi consigli e le invio cordiali saluti.
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