RICORSO AL TAR

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
Feed - L'Avv. Giorgio Carta risponde

Moderatore: Avv. Giorgio Carta

Regole del forum
Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
Rispondi
traversat
Appassionato
Appassionato
Messaggi: 79
Iscritto il: gio apr 12, 2012 11:37 am

RICORSO AL TAR

Messaggio da traversat »

Buongiorno,
sono un 1° Mar. con 27 anni di servizio che nel 2001 ha chiesto la dipendenza di una causa di servizio per "Note artrosiche del rachide cervico-lombare con discopatia c5-c6".
Ad inizio 2013 mi è stato notificato il diniego da parte del CdV di suddetta patologia e, come previsto entro i dieci giorni, ho presentato domanda di riesame allegando una relazione medico-legale ma mi è stata rigettata di nuovo la pratica.
Vorrei tentare il ricorso al Tar e chiedo, a chi è più esperto in materia, un buon Avvocato che abbia "dimistichezza" ed esperienza in materia (sperando con sentenza positive) nella zona di Pompei o provincia di Napoli.
Secondo gli esperti conviene fare ricorso o è tempo e denaro perso?
Inoltre quanto potrebbe costare un ricorso del genere?
Ringrazio anticipatamente i colleghi che vorranno ragguagliarmi sulla situazione e sulle soluzioni da intrapendere.


dandimastercard
Appena iscritto
Appena iscritto
Messaggi: 4
Iscritto il: mer giu 19, 2013 7:04 pm

Re: RICORSO AL TAR

Messaggio da dandimastercard »

Salve Maresciallo, le posso fornire una mia personale consulenza, avendo per anni trattato la materia della medicina legale, ma che conta assolutamente zero.
Per esperienza personale, il ricorso va sempre fatto se si hanno le possibiltà economiche, visto che il costo potrebbe aggirarsi tra i 2 e i 3 mila euro.
I conti da farsi sono legati all'eventuale equo indennizzo (se spettante), ed infine sull'eventuale ipotetica rivalutazione della pensione con assegnazione della pensione privilegiata, che non si sa, se tra 13 anni presumibile andata in pensione sua, sarà ancora presente.
Quindi diffidare da avvocati che promettono sicurezza del riconoscimento, ma ripeto se ci sono risorse economiche, è un ricorso che va tentato.
Infine andrebbero valutate le ragioni del diniego, perchè si gioca tutto sulla sua domanda, con annessa ricostruzione degli eventi che hanno prodotto l'insorgere della patologia, e i motivi del diniego.
saluti
Rispondi