1) l aliquota veniva calcolata fino ai 18 anni, quindi non vedo cosa c entro affermare che a 20 anni non avrebbero potuto moltiplicarlo per tale aliquotasasabl ha scritto: ↑ven nov 26, 2021 6:26 pmCiao!Fabiogurus ha scritto: ↑ven nov 26, 2021 3:14 am
1) perche' sarebbe sbagliato considerare la differenza tra 2,93 e 2,45 ? per me si deve considerare proprio questo
Perchè in quel caso dovresti tenere conto che con i primi ricorsi considerando già a 15 anni il 44% così si rimaneva sino all'anzianità dei 20 anni (mica a 20 anni ti davano il 20*2.93=58,6%). Il collega perde poco perchè è vicinissimo ai 18A e quindi di fatto al 31/12/1995 ha comunque quasi raggiunto il 44% (per la precisione il 43,106). Quindi nel suo caso guadagna lo stesso qualcosa in quota A dall'applicazione del 2,44 (prenderà per quella quota il 34,363 invece che il 32,861) ma non a sufficienza per bilanciare la perdita che avrà in quota B (oltre alla differenza tra il 44% ed il 43,106% devi tener conto che perde anche per l'aumento dell'aliquota in quota A significando che la retribuzione media è generalmente più alta della retribuzione alla cessazione). In ogni caso parliamo al netto poco meno di 20 euro mensili.
2) la perdite in quota A e B sono proporzionali, ci sarebbe una differenza di perdita se ci fossero due aliquote diverse ,una per A e una per B, in realta l aliquota e' unica ed e' quella del 2,45 e sono solo gli anni a variare..chiaramente la quota A avra piu' perdita rispetto a B perche' c e piu servizio utile,ma non e' che perde perche' non riesce a cpontrobilanciare...tanto perde sia nelle quote A sia nella quota B
PIUTTOSTO ,avete tutti controllato se l aliquota del 2,93 ed ora del 2,45 è stata applicata anche ai sei scatti?