riforma dopo 20 anni di servizio.
Re: riforma dopo 31 anni di servizio.
Grazie x gli auguri ed il tuo contributo...come carico di famiglia ho solo mio figlio ( fortunatamente mia moglie lavora ) e mi pare che siano solo 24 euro. DEvo capire meglio ( magari quando il retla avrà fatto tutti i conteggi me lo fara sapere ) se ci sono altre voci da aggiungere ( sempre escludendo la PPO e i 6 scatti ).
Gigi
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Re: riforma dopo 31 anni di servizio.
Caro cecione ha ragione l'amico Lory e con il figlio salira' ulteriormente.......cecione ha scritto:Grazie x gli auguri ed il tuo contributo...come carico di famiglia ho solo mio figlio ( fortunatamente mia moglie lavora ) e mi pare che siano solo 24 euro. DEvo capire meglio ( magari quando il retla avrà fatto tutti i conteggi me lo fara sapere ) se ci sono altre voci da aggiungere ( sempre escludendo la PPO e i 6 scatti ).
Gigi
Purtroppo i conti ste amministrazioni non li sanno proprio fare, sempreche' vi sia il 2 funzionale chiaramente........
auguri .
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Non avendo avuto risposte precise in merito alla mia richiesta già fatta in precedenza, chiedo nuovamente, essendo in procinto di superare i 731 giorni nel mese di dicembre prossimo, a quanto ammonterebbe la pensione netta senza assegni familiari che mi spetterebbe con 25 anni contributivi ( 21 di servizio effettivo), sulla base della vostra esperienza, indicando eventualmente come dovrei fare per fare un calcolo attendibile. Grado attuale Maresciallo Capo. Cordiali saluti.
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Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Messaggio da luigino2010 »
Grado Mar. Ca. con 21 anni effettivi sei circa 1.100 euro al mese senza causa di servizio e senza carichi famigliari. ciaoceleste3 ha scritto:Non avendo avuto risposte precise in merito alla mia richiesta già fatta in precedenza, chiedo nuovamente, essendo in procinto di superare i 731 giorni nel mese di dicembre prossimo, a quanto ammonterebbe la pensione netta senza assegni familiari che mi spetterebbe con 25 anni contributivi ( 21 di servizio effettivo), sulla base della vostra esperienza, indicando eventualmente come dovrei fare per fare un calcolo attendibile. Grado attuale Maresciallo Capo. Cordiali saluti.
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Scusate se la domanda che porrò magari è stata già trattata nel forum, ma volevo rassicurazioni sul mio futuro in quanto nel mese di dicembre prossimo, se la cmo mi concederà altra convalescenza per "Disturbo dell'adattamento", supererò i 730 giorni nel quinquennio, quasi tutti di seguito e per la stessa malattia. Tuttavia mi è stato riferito dal personale della cmo e dal nostro medico incaricato che perdurando questa malattia non mi riformeranno e potrà capitare di sforare il periodo massimo di aspettativa fruibile nel quinquennio e decadere dal servizio, senza diritto a pensione o al transito al ruolo civile.
Vorrei capire se è vero tutto ciò. A dicembre avrò 21 anni e 2 mesi di servizio oltre alla maggiorazione di 1/5 pari a 4 anni circa e mi sembra assurdo non avere nessuna tutela a causa di una malattia sopraggiunta. Se potreste indicarmi la normativa specifica o casi da voi conosciuti tipo il mio.
Inoltre vorrei capire se, invece, tale malattia (disturbo dell'adattamento) è causa di riforma dal servizio militare incondizionato superato il periodo massimo di aspettativa concedibile e cosa fare nel caso mi facessero decadere per tutelarmi. Si aggiunga che l'attuale periodo è con stipendio al 50% e gli ultimi 2-3 mesi saranno a stuipendio zero. Mi chiedo non è possibile fare un'istanza per chiedere di valutare la mia idoneità /inidoneità al servizio militare incondizionato, anche nel mio interesse economico (mutui da pagare, famiglia e quant'altro)?.
Ringrazio, chiedendo scusa ma la vita militare è tutta così difficile da comprendere, a maggior ragione quando c'è qualche sofferenza.
Ciao
Vorrei capire se è vero tutto ciò. A dicembre avrò 21 anni e 2 mesi di servizio oltre alla maggiorazione di 1/5 pari a 4 anni circa e mi sembra assurdo non avere nessuna tutela a causa di una malattia sopraggiunta. Se potreste indicarmi la normativa specifica o casi da voi conosciuti tipo il mio.
Inoltre vorrei capire se, invece, tale malattia (disturbo dell'adattamento) è causa di riforma dal servizio militare incondizionato superato il periodo massimo di aspettativa concedibile e cosa fare nel caso mi facessero decadere per tutelarmi. Si aggiunga che l'attuale periodo è con stipendio al 50% e gli ultimi 2-3 mesi saranno a stuipendio zero. Mi chiedo non è possibile fare un'istanza per chiedere di valutare la mia idoneità /inidoneità al servizio militare incondizionato, anche nel mio interesse economico (mutui da pagare, famiglia e quant'altro)?.
Ringrazio, chiedendo scusa ma la vita militare è tutta così difficile da comprendere, a maggior ragione quando c'è qualche sofferenza.
Ciao
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
ascolta io per la mia modesta esperienza, ti posso solo dire che superati i 730 gg nel quinquennio, la pensione ti spetta lascia stare le loro chiacchiere probabilmente sono ignoranti in materia. ma per stare tranquillo parlane col tuo servizio amministrativo e ti confermerà che la pensione ti spetta. superti i 730, devono comunque congedarti anche se non c'è un verbale di riforma e la pratica di pensione la devono fare d'ufficio. quindi meglio che si informano per tempo visto che è a dicembre. invece il transito a civile si puo fare solo se entro i 730 gg ti giudicano non idoneo al serv militare, ma si idoneo al servizio civile. cmq sul forum trovi altre conferme a quanto ti dico io.celeste3 ha scritto:Scusate se la domanda che porrò magari è stata già trattata nel forum, ma volevo rassicurazioni sul mio futuro in quanto nel mese di dicembre prossimo, se la cmo mi concederà altra convalescenza per "Disturbo dell'adattamento", supererò i 730 giorni nel quinquennio, quasi tutti di seguito e per la stessa malattia. Tuttavia mi è stato riferito dal personale della cmo e dal nostro medico incaricato che perdurando questa malattia non mi riformeranno e potrà capitare di sforare il periodo massimo di aspettativa fruibile nel quinquennio e decadere dal servizio, senza diritto a pensione o al transito al ruolo civile.
Vorrei capire se è vero tutto ciò. A dicembre avrò 21 anni e 2 mesi di servizio oltre alla maggiorazione di 1/5 pari a 4 anni circa e mi sembra assurdo non avere nessuna tutela a causa di una malattia sopraggiunta. Se potreste indicarmi la normativa specifica o casi da voi conosciuti tipo il mio.
Inoltre vorrei capire se, invece, tale malattia (disturbo dell'adattamento) è causa di riforma dal servizio militare incondizionato superato il periodo massimo di aspettativa concedibile e cosa fare nel caso mi facessero decadere per tutelarmi. Si aggiunga che l'attuale periodo è con stipendio al 50% e gli ultimi 2-3 mesi saranno a stuipendio zero. Mi chiedo non è possibile fare un'istanza per chiedere di valutare la mia idoneità /inidoneità al servizio militare incondizionato, anche nel mio interesse economico (mutui da pagare, famiglia e quant'altro)?.
Ringrazio, chiedendo scusa ma la vita militare è tutta così difficile da comprendere, a maggior ragione quando c'è qualche sofferenza.
Ciao
in bocca al lupo da un riformanto per la tua stessa patologia (anche se molto prima dei 730 gg)
la verità, vi farà liberi (Gv 8,32)
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Il dubbio che mi assale e sempre se l'appartenente alla guardia di finanza che supera i 730 giorni nel quinquennio (senza essere riformato) ha diritto con almeno 15 anni di servizio a percepire la pensione e tale dubbio mi viene anche leggendo le circolari in merito al subentro nella gestione delle attività pensionistiche dell'INPDAP un pò discordanti.
Infatti la circolare inpdap n. 18 del 2009 relativa all'esercito e alle altre forze armate, compresa l'arma dei carabinieri, al paragrafo 3.3 "Requisiti per il diritto alla pensione derivante da infermità" contempla proprio il caso dei 2 anni di aspettativa nel quinquennio
"Il personale delle Forze Armate dispensato dal servizio per infermità dipendenti o non da causa di servizio ha diritto al trattamento pensionistico qualora abbia raggiunto una anzianità di almeno quindici anni di servizio utile, di cui dodici di servizio effettivo (articolo 52,comma 1, del Testo unico)
Si rende opportuno precisare che in base all’articolo 40, comma 1, del Testo unico, il servizio utile è costituito dal servizio effettivo con l’aggiunta degli aumenti derivanti da maggiorazione dei servizi o di periodi computabili in base alle disposizioni vigenti.
Ai sensi delle vigenti disposizioni di stato giuridico, dalla data di cessazione dal servizio permanente, e per un periodo di tre mesi, sono corrisposti gli interi assegni spettanti al pari grado in servizio effettivo; tali assegni non sono cumulabili con quelli di quiescenza (art. 37, legge n. 113/1954 per il personale Ufficiali; art. 29 della legge n. 599/1954 per i sottufficiali). In tale ipotesi la decorrenza giuridica del trattamento pensionistico coinciderà con la data di collocamento in riserva o congedo assoluto mentre la decorrenza economica dello stessa corrisponderà al giorno successivo alla scadenza dei tre mesi di corresponsione degli assegni spettanti.
Si sottolinea che, in virtù di quanto previsto dall’articolo 36 della legge 113/54 e dall’articolo 29 della legge n. 599/54, l’ufficiale o il sottufficiale che nel quinquennio sia stato giudicato non idoneo al servizio e venga collocato in aspettativa, superato il periodo massimo di aspettativa (due anni in un quinquennio) cessa dal servizio permanente ed è collocato nella riserva o in congedo assoluto. Di conseguenza, qualora sussistano i requisiti per una pensione di infermità (almeno 15 anni di contribuzione), la Sede Inpdap competente, ricevuta la prescritta documentazione pensionistica, è tenuta a liquidare il relativo trattamento sulla base del verbale che ha riconosciuto l’inidoneità, senza richiedere alcun ulteriore accertamento sanitario.
Invece la circolare n. 19 relativa al personale appartenente al Corpo della Guardia di Finanza, al capitolo 3.3. "Requisiti per il diritto alla pensione derivante da infermità", è in pratica identica alla circolare dell'Esercito soltanto non è sottolineato il fatto che superando i due anni in quinquennio cessa dal servizio ed ha diritto alla pensione. A parte che anche ai sottufficiali si applica l'art. 29 della legge n. 599/54 come indicato anche nella circolare inpadap chiedevo delucidazioni in merito.
Un'altra cosa, nella circolare GdF "Compendio in materia di congedo" n. 44000/1220 del 2004 al capitolo 5. "Cessazione dal servizio per infermità. " si parla soltanto di militare riformato.
Nella realtà sarà capitato qualche caso di miltare non riformato ma decaduto per superamento dei 730 giorni?
Qualcuno sa come si è comportata l'amministrazione e se ci sono altre circolari o disposizioni in merito che non conosco?
Ho paura che la cmo, anche su indicazione del merito competente, non riforme e di proposito fa superare i 730 giorni in modo che poi non ho diritto nè al transito nè alla pensione (mi concedono quasi sempre 60 giorni di convalescenza che mi scadono adesso ad agosto e a dicembre supero i 730 giorni)
Grazie
Infatti la circolare inpdap n. 18 del 2009 relativa all'esercito e alle altre forze armate, compresa l'arma dei carabinieri, al paragrafo 3.3 "Requisiti per il diritto alla pensione derivante da infermità" contempla proprio il caso dei 2 anni di aspettativa nel quinquennio
"Il personale delle Forze Armate dispensato dal servizio per infermità dipendenti o non da causa di servizio ha diritto al trattamento pensionistico qualora abbia raggiunto una anzianità di almeno quindici anni di servizio utile, di cui dodici di servizio effettivo (articolo 52,comma 1, del Testo unico)
Si rende opportuno precisare che in base all’articolo 40, comma 1, del Testo unico, il servizio utile è costituito dal servizio effettivo con l’aggiunta degli aumenti derivanti da maggiorazione dei servizi o di periodi computabili in base alle disposizioni vigenti.
Ai sensi delle vigenti disposizioni di stato giuridico, dalla data di cessazione dal servizio permanente, e per un periodo di tre mesi, sono corrisposti gli interi assegni spettanti al pari grado in servizio effettivo; tali assegni non sono cumulabili con quelli di quiescenza (art. 37, legge n. 113/1954 per il personale Ufficiali; art. 29 della legge n. 599/1954 per i sottufficiali). In tale ipotesi la decorrenza giuridica del trattamento pensionistico coinciderà con la data di collocamento in riserva o congedo assoluto mentre la decorrenza economica dello stessa corrisponderà al giorno successivo alla scadenza dei tre mesi di corresponsione degli assegni spettanti.
Si sottolinea che, in virtù di quanto previsto dall’articolo 36 della legge 113/54 e dall’articolo 29 della legge n. 599/54, l’ufficiale o il sottufficiale che nel quinquennio sia stato giudicato non idoneo al servizio e venga collocato in aspettativa, superato il periodo massimo di aspettativa (due anni in un quinquennio) cessa dal servizio permanente ed è collocato nella riserva o in congedo assoluto. Di conseguenza, qualora sussistano i requisiti per una pensione di infermità (almeno 15 anni di contribuzione), la Sede Inpdap competente, ricevuta la prescritta documentazione pensionistica, è tenuta a liquidare il relativo trattamento sulla base del verbale che ha riconosciuto l’inidoneità, senza richiedere alcun ulteriore accertamento sanitario.
Invece la circolare n. 19 relativa al personale appartenente al Corpo della Guardia di Finanza, al capitolo 3.3. "Requisiti per il diritto alla pensione derivante da infermità", è in pratica identica alla circolare dell'Esercito soltanto non è sottolineato il fatto che superando i due anni in quinquennio cessa dal servizio ed ha diritto alla pensione. A parte che anche ai sottufficiali si applica l'art. 29 della legge n. 599/54 come indicato anche nella circolare inpadap chiedevo delucidazioni in merito.
Un'altra cosa, nella circolare GdF "Compendio in materia di congedo" n. 44000/1220 del 2004 al capitolo 5. "Cessazione dal servizio per infermità. " si parla soltanto di militare riformato.
Nella realtà sarà capitato qualche caso di miltare non riformato ma decaduto per superamento dei 730 giorni?
Qualcuno sa come si è comportata l'amministrazione e se ci sono altre circolari o disposizioni in merito che non conosco?
Ho paura che la cmo, anche su indicazione del merito competente, non riforme e di proposito fa superare i 730 giorni in modo che poi non ho diritto nè al transito nè alla pensione (mi concedono quasi sempre 60 giorni di convalescenza che mi scadono adesso ad agosto e a dicembre supero i 730 giorni)
Grazie
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
ciao celeste,ci siamo visti a caserta...spero che ti sia informato su questa storia della decadenza dal servizio senza diritto alla pensione....perche di storia si tratta....un grosso in bocca al lupo!!!
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
In ordine al superamento dei 730 gg (solo per forze di polizia militari e militari) invito a cercare sul forum con il motore di ricerca ,poiche trattate centinaia di volte............
Per Aspera ad Astra!!!!
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Chiedo scusa vorrei inoltre sapere con i miei 21 anni di servizio effettivo e 4 anni riscattati ai fini del tfs quanto andrei a percepire netto di liquidazione. Grado M.c. gdf. Ciao a presto...
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Siamo prossimi ai 45.000!!!!!!!!!celeste3 ha scritto:Chiedo scusa vorrei inoltre sapere con i miei 21 anni di servizio effettivo e 4 anni riscattati ai fini del tfs quanto andrei a percepire netto di liquidazione. Grado M.c. gdf. Ciao a presto...



Saluti
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Grazie Lory61.... proprio non male, di questi tempi e con il fatto che dovrò restituire oltre 10.000 euro di stipendi percepiti per interno oltre i 12 mesi di seguito di aspettativa, quando il CVCS avrà rigettato la causa di servizio!!! I tempi, guardando nel forum, pare siano 105 giorni dalla riforma / decadimento oltre i 731 giorni di aspettativa mi confermate? Ciao
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
ciao celeste confermo cio che dice lory io ho preso in questi giorni 45800 netti con 22 effettivi piu 4 riscattati anche io maresciallo a tre strisce non rosse sul grado ma in busta paga si cioè parametro 133celeste3 ha scritto:Chiedo scusa vorrei inoltre sapere con i miei 21 anni di servizio effettivo e 4 anni riscattati ai fini del tfs quanto andrei a percepire netto di liquidazione. Grado M.c. gdf. Ciao a presto...
i tempi sono quelli se dalla riforma fai subito domanda di pensione e di tfs alltrimenti se passi per il transito a civile ed eventuale rinncia, i tempi si allungano di circa 4/5 mesi
saluti a tutti
la verità, vi farà liberi (Gv 8,32)
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Io sono stato dichiarato ancora temporaneamente non idoneo al s.d.i. e viene indicato enl verbale, in virtù di quanto previsto dall'art. 929 dlgs 66/2010 che, superato il periodo massimo di aspettativa cesso dal servizio permanente e collocato nella riserva. SI idoneo al transito aree funzionali del personale civile della AASS...
Siccome a dicembre supererò tale periodo volevo capire quando dovrò effettuare la rinuncia e soprattutto a chi chiedere conteggi su quanto effettivamente andrei a percepire di pensione, anche per le valutazioni del caso. Se vado adesso, in questi due mesi e mezzo di attesa all'INPDAP posso fare una richiesta in tal senso? Oppure mi devo rivolgere a patronati, sindacati??? Scusate le eventuali ripetizioni però nessuno ti fa capire l'iter e quindi chiedo a qualcuno che ci è già passato informazioni. Grazie.
Siccome a dicembre supererò tale periodo volevo capire quando dovrò effettuare la rinuncia e soprattutto a chi chiedere conteggi su quanto effettivamente andrei a percepire di pensione, anche per le valutazioni del caso. Se vado adesso, in questi due mesi e mezzo di attesa all'INPDAP posso fare una richiesta in tal senso? Oppure mi devo rivolgere a patronati, sindacati??? Scusate le eventuali ripetizioni però nessuno ti fa capire l'iter e quindi chiedo a qualcuno che ci è già passato informazioni. Grazie.
Re: riforma dopo 20 anni di servizio.
Ciao, sono un ex appuntato scelto della guardia di finanza in pensione per riforma. Ho letto i quesiti che hai posto in merito ad un eventuale riforma, posso toglierti alcuni dubbi visto che quando ero in servizio svolgevo servizio di scrivano presso la squadra comando e per cui trattavo anche la materia relativa alla sanità. Se vai a leggerti la circolare relativa all'aspettativa ed a un' eventale riforma vedrai che per gli appartenenti alla G. di F. non esiste il decadimento dal servizio, si viene riformati o per causa di servizio o non per causa di servizio. Non stà scritto da nessuna parte che per per essere riformati si devono per forza fare tutti i due anni nel quinquiennio, si puo' essere riformati anche prima. Avendo tu piu' di 15 di servizio hai maturato il requisito minimo per avere diritto alla pensione. Potrebbe succedere che prima di riformarti ti facciamo superiore i fatiti 730 giorni nel caso tu abbia la causa di servizio in corso, per cui prima di riformarti potrebbero aspettare il parere dell'organo di verifica per eventualmete rimetterti in servizio con una riforma parziale, la quale consiste nello svolgere dei servizi meno gravosi per il tuo stato di saluto. In quanto se non hai la causa di servizio la riforma parziale non è prevista. Qual'ora l' organo di verifica si esprime con parere negativo automaticamente sei riformato. Se dal momento che la cmo ti mette in attesa della risposta questa ti viene notificata dopo 24 mesi non devi neanche restituire gli stipenti che hai percepito. Per avere dei conteggi che si avvicinano alla realtà devi rivolgerti all' INPDAP competente per territorio i quali possono dirti indicativamente quanto sarà la tua pensione perchè per avere un conteggio preciso serve una documentazione specifica che l'amministrazione gli invierà al momento della riforma nel caso tu non voglia transitare negli impieghi civili sempre che sul verbale risulti che sei idoneo per il transito. Quando sono stato riformato dai conteggi che mi aveva l'amministrazione o il sindaco a cui mi sono rivolto ho percepito 200 Euro in piu', in quanto bisogno vedere dove hai svolto il servizio, quanti anni avevi al 31.12.1995 ed altri parametri. Il servizio che io ho svolto è tutto al confine per cui influisce sulla pensione. Spero di esserti stato di aiuto. Auguri e in bocca al lupo.
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