Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

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Poldino
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da Poldino »

william83 ha scritto:Salve a tutti,
Da qualche giorno sto provando a chiamare la Tim per riuscire a effettuare la portabilità sul mio numero di servizio, nel senso che vorrei mantenere il mio numero Tim 331 con altro operatore, sapete se é possibile? :?: :?: :?: :?:
Qualcuno lo ha già fatto? :?: :?: :?: :?: :?: :?:
Io l’ho fatto senza problemi, prima con inviato una richiesta alla Tim per convertirlo in prepagato e poi ho fatto la portabilità con la Wind.


william83

Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da william83 »

Poldino ha scritto:
william83 ha scritto:Salve a tutti,
Da qualche giorno sto provando a chiamare la Tim per riuscire a effettuare la portabilità sul mio numero di servizio, nel senso che vorrei mantenere il mio numero Tim 331 con altro operatore, sapete se é possibile? :?: :?: :?: :?:
Qualcuno lo ha già fatto? :?: :?: :?: :?: :?: :?:
Io l’ho fatto senza problemi, prima con inviato una richiesta alla Tim per convertirlo in prepagato e poi ho fatto la portabilità con la Wind.
Mi puoi gentilmente spiegare i passaggi?
Sto diventando pazzo, le signorine della Tim mi confermano che é impossibile richiedere il prepagata se non sei andato in pensione........ :evil: :evil: :evil: :evil:
panorama
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da panorama »

giusto per notizia visto che si parla di telefonini

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Ora basta!, l’applicazione di Altroconsumo scaricata da 10mila consumatori


Oltre 10mila consumatori hanno scaricato ‘Ora basta!’, l’applicazione gratuita di Altroconsumo. 275 i reclami già postati: nella classifica delle segnalazioni vincono – dunque perdono – le compagnie di telefonia e telecomunicazione, seguite da fornitori energia. H3G, Fastweb e Vodafone in cima alla lista delle lamentele che vanno dai servizi non richiesti ai ritardi nelle forniture, dai problemi con la rete ai servizi poco efficaci di assistenza ai clienti.

Altroconsumo ha raccolto le indicazioni più frequenti dei consumatori su pratiche commerciali scorrette e passa all’azione, denunciando sia H3G che Fastweb per attività non trasparenti all’Antitrust. I clienti H3G hanno denunciato che in bolletta si ritrovano due o tre prelievi al mese – cifre basse, contenute, che variano da 0,76 € fino a 37 € – che si aggiungono al costo base dell’abbonamento. Le cifre, segnalano i consumatori, sono giustificate da H3G con la causale ”Contenuti portale 3” oppure “Contenuti sotto copertura 3”.

Il servizio clienti conferma che i costi si riferiscono a servizi che i consumatori avrebbero attivato erroneamente. Il fatto strano è che tutti questi servizi a pagamento prevedono la connessione al portale di H3G o di partner associati. Per Altroconsumo è improbabile che un così gran numero di consumatori – sottoscrittori di abbonamenti con questo operatore telefonico – ogni mese clicchino per errore su link che rimandano a siti a pagamento.

Per l’organizzazione di consumatori si tratta di una pratica commerciale scorretta – si addebitano costi non previsti dal contratto; le motivazioni dell’operatore non sono verificabili.

Su Fastweb le lamentele riguardano l’attivazione dei servizi e l’applicazione di condizioni tariffarie diverse da quelle pattuite (per l’homepack); sulle disdette, spesso sono recepite in ritardo, con addebiti illegittimi che portano all’emissione di note di credito, poi rimborsate effettivamente circa sei mesi dopo l’emissione.



Altroconsumo chiede che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato intervenga per sospendere le pratiche e sanzioni il comportamento delle due aziende.
panorama
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da panorama »

Vodafone lascia utente senza Adsl per 4 anni: deve risarcirle 5000 euro


Ad agosto 2009 si era rivolta a Vodafone per attivare il servizio Adsl sulla propria linea telefonica fissa; ad oggi la donna non ha usufruito di alcun servizio, ma in compenso le sono state addebitate diverse fatture. Grazie all’intervento del Movimento Difesa del Cittadino, Vodafone è stata condannata a risarcire l’utente per 5000 euro per mancata attivazione della linea telefonica e dei servizi richiesti.

A deliberare la condanna di Vodafone è il Corecom Lazio. MDC racconta in breve la vicenda. Ad agosto 2009 la donna chiede l’attivazione del servizio Adsl sulla propria utenza fissa; ad ottobre, non essendo ancora stato attivato il servizio, decide di recarsi in un centro d’assistenza Vodafone dove le viene garantito che attraverso la registrazione di un nuovo numero di utenza fissa sarebbe stato possibile accedere a tutti i servizi richiesti.

L’utente firma così un nuovo contratto e paga anche un “anticipo conversazioni” senza tuttavia riuscire a risolvere il problema. Il tempo passa e nonostante le ripetute telefonate ai call center liquidate da un “le faremo sapere”, sono i tecnici Telecom a rilevare la mancanza di reti disponibili nel corso di un sopralluogo. Contestando le fatture addebitate da Vodafone per un servizio mai effettivamente fruito, la donna inoltra numerosi reclami a Vodafone che tuttavia non vengono accolti “per genericità della richiesta”.

Scardinata la difensiva della società telefonica basata su un’attivazione del servizio in modalità wireless, il Corecom del Lazio ha valutato l’assenza di informazione dell’utente circa la modalità alternativa adottata per la fruizione del servizio e quindi la mancata comunicazione della carenza di reti Telecom disponibili, oltre che l’ingiustificata richiesta di pagamento delle fatture.

Il Corecom ha così stabilito un risarcimento della donna pari a 4.760 euro per la mancata attivazione del servizio (la Carta del cliente rete fissa di Vodafone indica in 45 giorni solari il tempo di attivazione del servizio di accesso a internet da rete fissa), 300 euro per mancata risposta ai reclami e 200 euro per le spese di procedura.

“Siamo soddisfatti che finalmente sia stato giustamente riconosciuto il danno alla nostra assistita oltre che un risarcimento per una pratica scorretta perpetuata per ben quattro anni – dichiara Dalila Loiacono, avvocato della sede di MDC Roma Ovest. La totale assenza di coerenza tra quanto riferito dai call center di assistenza della Vodafone e quanto accertato dai tecnici Telecom ha consentito il rigetto delle opposizioni presentate dalla società telefonica che invece è tenuta a fornire il servizio richiesto al proprio cliente e informarlo in caso di cambiamento delle modalità contrattuali”.
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da mimmocc »

Certo che è possibile, per prima cosa bisogna collegarsi al portale Leonardo andare su convenzione telecom e fare richiesta di subentro a privato. Ci vogliono dai 15 ai 30 giorni per gestire la richiesta. Io personalmente ho fatto l'istanza il primo settembre e mi è stata accettata il 20 settembre.
panorama
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

Messaggio da panorama »

Abbassa la tariffa: Altroconsumo lancia gruppo d’acquisto per risparmiare sul cellulare


Risparmiare sui costi della bolletta telefonica: traffico voce, sms e internet da mobile, che spesso rappresentano una vera e propria fortuna.

Questa la promessa della nuova iniziativa di Altroconsumo che ha lanciato Abbassa la tariffa, un gruppo d’acquisto che punta a risparmiare sui costi del telefonino.

Gli operatori di telefonia saranno chiamati a partecipare all’asta che si svolgerà il 12 marzo 2015: sarà scelta la tariffa più conveniente e che allo stesso tempo rispetti una serie di requisiti fondamentali.

L’iniziativa fa seguito all’analoga Abbassa la bolletta, gruppo d’acquisto su luce e gas.

Dice Altroconsumo: “Con Abbassa la tariffa, insieme è possibile ridurre la spesa del telefono cellulare abbattendo i costi di traffico voce, sms e internet fino al 60% in un anno.

La stima è stata effettuata per un profilo di consumo standard da 3 chiamate al giorno da 2-3 minuti, invio di 3-4 sms al giorno e navigazione su rete mobile per lettura di notizie e social network”.

Sono quattro le tappe dell’iniziativa.

Questo mese c’è la partenza del gruppo d’acquisto;
il 12 marzo del prossimo anno partirà l’asta fra gli operatori per ottenere la tariffa più economica e completa;
da metà marzo a fine aprile ci sarà la fase di elaborazione del risparmio;
da fine aprile chi avrà aderito sarà contattato senza impegno per visualizzare la tariffa e cambiare operatore. Spiega ancora l’associazione: “Tutti gli operatori di telefonia mobile saranno invitati a partecipare all’asta del 12 marzo 2015, per offrire ai consumatori la tariffa più conveniente per chiamate, sms e navigazione web da cellulare o tablet.
Controlliamo preventivamente le condizioni contrattuali proposte, per far sì che sussistano alcuni requisiti fondamentali.
Una volta terminata l’asta, le migliori tariffe verranno comunicate a tutti i consumatori che avranno aderito”.
Per aderire basta registrarsi sul sito http://www.abbassalatariffa.it" onclick="window.open(this.href);return false;.
L’adesione è gratuita e non è vincolante: quindi, una volta ricevuta l’offerta, il consumatore sarà libero di valutarla e di scegliere se cambiare o meno operatore.

Abbassa la tariffa è il primo gruppo d’acquisto sulla telefonia mobile lanciato da Altroconsumo.

In Europa è la seconda esperienza: l’organizzazione di consumatori indipendente Ocu ha coinvolto in passato 97.000 consumatori.

Chi vincerà l’asta organizzata sarà dunque l’operatore prescelto per il Gruppo d’acquisto.

Saranno invitati all’asta tutti gli operatori di telefonia mobile con due condizioni irrinunciabili: saranno ammessi gli operatori le cui condizioni contrattuali, in seguito alle verifiche di Altroconsumo, saranno risultate prive di clausole vessatorie o lesive dei diritti dei consumatori e in possesso di validi requisiti economico-finanziari.

Non rientrano nell’iniziativa e non saranno oggetto d’asta le tariffe business rivolte a titolari di Partita IVA e aziende.
panorama
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

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Telefonia mobile, Agcom diffida Telecom per manovra “Tim Prime”
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L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha diffidato Telecom Italia per la manovra “Tim Prime” di rimodulazione dei profili tariffari base di telefonia mobile.

Dall’Agcom arriva dunque un alt a una manovra che avrebbe comportato “un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di utenti del servizio”.

La motivazione dell’Autorità è che quella che viene proposta non è più una modifica unilaterale di contratto ma “una vera e propria introduzione di prestazioni (e costi) nuovi e mai richiesti dall’utente”.

Nei giorni scorsi il Consiglio dell’Agcom ha infatti approvato un provvedimento di diffida nei confronti dell’operatore TIM con riferimento alla manovra di rimodulazione dei profili base di telefonia mobile, che “avrebbe comportato – se attuata – un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di utenti del servizio”.

L’Autorità spiega che, attraverso una campagna di comunicazione avviata il 22 febbraio scorso, TIM ha presentato l’offerta commerciale ai clienti come una rimodulazione (ex art. 70.4 del Codice delle comunicazioni elettroniche) dei profili tariffari base.

I prezzi verrebbero modificati proponendo una direttrice di traffico voce e SMS illimitati verso una numerazione TIM scelta dal cliente al costo di 0,49 euro a settimana a fronte di una serie di vantaggi attivabili su richiesta dei clienti.

Dopo una serie di segnalazioni, l’Autorità ha avviato un’istruttoria. E ha stabilito che l’offerta non è configurabile come modifica unilaterale di contratto conforme all’articolo 70, comma 4, del Codice. “Infatti, – spiega l’Agcom – l’attivazione non richiesta di nuovi servizi in cambio di una controprestazione economica non rappresenta una modifica del prezzo o delle caratteristiche dei servizi per i quali l’utente ha fornito il proprio consenso contrattuale, bensì una vera e propria introduzione di prestazioni (e costi) nuovi e mai richiesti dall’utente”.

Il profilo a consumo, spiega ancora l’Autorità, diventerebbe addebito fisso settimanale, con una opzione non concordata fra le parti. “L’operatore, in questo caso, trasformerebbe dei profili tariffari base “a consumo” in profili con un addebito settimanale fisso di euro 0,49, a fronte della possibilità di chiamare ed inviare messaggi di testo illimitati al numero TIM “amico” (opzione non concordata tra le parti del contratto).

In sostanza – spiega l’Agcom – TIM utilizza illegittimamente la procedura prevista dal Codice delle comunicazioni per l’esercizio dello jus variandi, al fine di attivare nei confronti di un numero rilevantissimo di clienti una nuova offerta con la tecnica dell’opt-out, peraltro incidendo in maniera sostanziale sulla natura dell’offerta base originaria, che cesserebbe di essere “a consumo”, comportando un addebito fisso settimanale.

L’addebito del costo settimanale di euro 0,49 si registrerebbe, tra l’altro, a prescindere dalla scelta del “numero amico” da parte del cliente, con il rischio che – a seguito della manovra – l’aggravio di costo a carico degli utenti avvenga senza nessun vantaggio compensativo”.

L’Autorità ha dunque diffidato Telecom Italia Spa e ha deciso di inviare la documentazione all’Antitrust.
panorama
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Re: Portabilità Nr Tim 331 in convenzione é possibile?

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Roaming, dal 30 aprile scattano i nuovi limiti.
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Dal 30 aprile si abbassano ancora i costi per il Roaming: telefonare, inviare sms e navigare con il cellulare all’interno dell’UE costerà ancora meno (in attesa della fine del Roaming prevista per il 15 giugno 2017).

Attualmente il limite massimo per ogni servizio non può in ogni caso superare i 19 centesimi al minuto per telefonata, 6 centesimi al minuto per SMS e 20 centesimi pro MB di trasmissione dati, come già in vigore dal 1° Luglio 2014.

Dal 30 Aprile varranno gli ulteriori limiti di costi per il Roaming (IVA esclusa):
•Chiamate effettuate (al minuto) propria tariffa + 0,05 €
•Chiamate ricevute (al minuto) massimo 0,0114 €
•SMS inviati propria tariffa + 0,02 €
•Trasmissione dati per MB propria tariffa + 0,05 €

Tali limiti si applicano solo nel caso in cui ci si trovi all’estero – all’interno dell’UE – e si utilizzi tramite il proprio dispositivo la rete dell’operatore del paese UE dove ci si trova. Non valgono per le telefonate, gli SMS o la navigazione in Internet effettuati in Italia con una carta SIM italiana verso un operatore straniero.

Infatti, dal momento che in quest’ultimo caso viene utilizzata la rete domestica, non può trattarsi di Roaming e dunque gli operatori potrebbero prevedere tariffe più alte per le chiamate verso operatori stranieri.

Qualche consiglio dal Centro Europeo Consumatori.

– Se siete in vacanza fuori dall’UE, ad esempio in Egitto, Turchia o Tunisia, telefonare o navigare in Internet può essere molto caro. Informatevi quindi presso il Vostro operatore sull’esistenza di eventuali tariffe convenienti per l’estero, ovvero valutate l’opportunità di acquistare una carta SIM ricaricabile del paese di destinazione. Un’alternativa potrebbe essere l’utilizzo dell’eventuale rete wifi messa a disposizione dalla struttura presso cui si andrà a soggiornare.

– Anche nel caso in cui utilizziate dall’estero pacchetti che prevedono una soglia giornaliera di minuti di telefonate, SMS e MB e che si attivano automaticamente, dovete fare attenzione: può valerne la pena solo se fate un ampio utilizzo delle chiamate, mentre se non avete intenzione di effettuare molte telefonate quando vi trovate all’estero, allora è conveniente disattivare tali pacchetti.

– Una particolare attenzione deve essere prestata se si va in crociera, visto che potrebbe risultare molto caro qualsiasi servizio telefonico: attraverso gli operatori di rete offerti dalla nave, infatti, una telefonata può arrivare a costare anche 10 Euro al minuto.

– Se uno questi tre casi Vi riguarda da vicino, informateVi bene prima di partire per evitare brutte sorprese!

Per ulteriori informazioni potete rivolgerVi al Centro Europeo Consumatori scrivendo ad info@euroconsumatori.org ovvero telefonando allo 0471/980939
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