Smentisco i colleghi che hanno in precedenza asserito che l'assegno funzionale congelato 17, 27 e 32 non può avere effetti sulla pensione in quanto, proprio per effetto del congelamento, non ha mai prodotto contributi.
Questo è certamente vero per quanto riguarda il calcolo del montante annuo ma ben diversa l'importanza che tale assegno assume nel computo della retribuzione annuale lorda posta a base per la liquidazione della indennità di buonuscita la quale si base su l'ultima retribuzione, compresa quella virtuale (Vgs 6 scatti paga per i riformati).
Per quanto concerne la pensione, l'ultima retribuzione "percepita o maturata" (questa è letteralmente la definizione dell'I.N.P.S. che è l'Ente che ci liquida il tutto) viene posta a base per il calcolo della parte retributiva per chi è nel sistema misto, attualmente.
Il fatto che non siano stati versati contributi in relazione all'assegno di funzione, incide certamente sulla parte contributiva. Specifico che la nostra amministrazione, non tiene nemmeno conto della quota una tantum pagata durante questi anni quindi non è nemmeno vero che essa è pensionabile.
Ho cessato il servizio i primi di novembre quindi sono in quella fase in cui ti arrivano tutte le comunicazioni da parte dell'amministrazione quindi le mie parole trovano fondamento in quanto realmente ho potuto avere tra le mani.
In merito, pare che l'I.N.P.S. condivida il pensiero secondo il quale l'assegno maturato prima del congedo sia da considerarsi quale componente dell'ultima retribuzione "percepita o maturata" (tale dicitura la si troca nel modello PL/1 che la Gdf compila ed invia all'Ente, solamente che nell'atto dispositivo allegato non tiene minimamente conto dell'assegno maturato ne, tanto meno, dell'una tantum percepita.
In buona sostanza, appare chiaro che per i pensionati, i quali avevano maturato l'assegno ma congelato, non conquisteranno più il diritto alla percezione anche in caso di "scongelamento". Come già detto, l'unico diritto lo si può pretendere nel riconoscimento dell'assegno congelato quale emolumento maturato prima del congedo quindi in grado di produrre effetti sia sulla buonuscita che sulla pensione. Ovviamente, nel caso in cui venissero riconosciuti gli arretrati al situazione cambierebbe eliminando ogni dubbio ed interpretazione sfavorevole ma mi sembra che sia già stato ben chiarito a suo tempo che non si sarebbe acquisito nessun diritto in merito ad arretrati dell'assegno funzionale congelato.
assegno funzionale perso??
Re: assegno funzionale perso??
===solo un osservazione, l'assegno di funzione con gli scatti non c'entra niente, in quanto non è soggetto ha tale applicabilità.rodolfo ha scritto:Smentisco i colleghi che hanno in precedenza asserito che l'assegno funzionale congelato 17, 27 e 32 non può avere effetti sulla pensione in quanto, proprio per effetto del congelamento, non ha mai prodotto contributi.
Questo è certamente vero per quanto riguarda il calcolo del montante annuo ma ben diversa l'importanza che tale assegno assume nel computo della retribuzione annuale lorda posta a base per la liquidazione della indennità di buonuscita la quale si base su l'ultima retribuzione, compresa quella virtuale (Vgs 6 scatti paga per i riformati).
Per quanto concerne la pensione, l'ultima retribuzione "percepita o maturata" (questa è letteralmente la definizione dell'I.N.P.S. che è l'Ente che ci liquida il tutto) viene posta a base per il calcolo della parte retributiva per chi è nel sistema misto, attualmente.
Il fatto che non siano stati versati contributi in relazione all'assegno di funzione, incide certamente sulla parte contributiva. Specifico che la nostra amministrazione, non tiene nemmeno conto della quota una tantum pagata durante questi anni quindi non è nemmeno vero che essa è pensionabile.
Ho cessato il servizio i primi di novembre quindi sono in quella fase in cui ti arrivano tutte le comunicazioni da parte dell'amministrazione quindi le mie parole trovano fondamento in quanto realmente ho potuto avere tra le mani.
In merito, pare che l'I.N.P.S. condivida il pensiero secondo il quale l'assegno maturato prima del congedo sia da considerarsi quale componente dell'ultima retribuzione "percepita o maturata" (tale dicitura la si troca nel modello PL/1 che la Gdf compila ed invia all'Ente, solamente che nell'atto dispositivo allegato non tiene minimamente conto dell'assegno maturato ne, tanto meno, dell'una tantum percepita.
In buona sostanza, appare chiaro che per i pensionati, i quali avevano maturato l'assegno ma congelato, non conquisteranno più il diritto alla percezione anche in caso di "scongelamento". Come già detto, l'unico diritto lo si può pretendere nel riconoscimento dell'assegno congelato quale emolumento maturato prima del congedo quindi in grado di produrre effetti sia sulla buonuscita che sulla pensione. Ovviamente, nel caso in cui venissero riconosciuti gli arretrati al situazione cambierebbe eliminando ogni dubbio ed interpretazione sfavorevole ma mi sembra che sia già stato ben chiarito a suo tempo che non si sarebbe acquisito nessun diritto in merito ad arretrati dell'assegno funzionale congelato.
Re: assegno funzionale perso??
Re: assegno di funzione
Messaggioda gino59 » ven ott 31, 2014 1:35 pm
P.S. A suo tempo "BERSANI" si era espresso in questo modo....!!!
Re: 2° assegno funzionale
Messaggioda gino59 » sab feb 09, 2013 1:13 pm
Sicurezza e Difesa
Il testo della manovra varato dalla Camera è rimasto pressochè identico a quello licenziato dal Senato. Nel corso di questo lungo iter parlamentare sono state inseriti nel calderone solo 160 milioni di euro (80 per il 2011 e 80 per il 2012). Tali fondi aggiuntivi andranno a ristorare il mancato aumento retributivo derivante dalle promozioni. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando saranno emanati i decreti applicativi (e non sappiamo quando lo saranno) il Caporale che diverrà Caporalmaggiore avrà il suo aumento di poche decine di euro mentre l'Ammiraglio di divisione che diverrà Ammiraglio di squadra si vedrà corrispondere l'aumento di centinaia di euro. Non voglio assolutamente fare del populismo, ma certe cose è bene dirle in maniera chiara e netta anche perchè i contrattualizzati, a differenza dei dirigenti, non godono dell'adeguamento automatico delle retribuzioni ai parametri Istat e forse sarebbe stato più giusto, da un punto di vista etico, pensare soprattutto alle fasce di reddito più basse che non godono di automatismi stipendiali.
Il governo, viste le scarse disponibilità economiche, ha voluto riempire di contenuti questi 160 milioni parlando, a vanvera, di rispetto della specificità, di copertura degli assegni funzionali, degli emolumenti da lavoro straordinario etc. Insomma, di tutto il compenso accessorio che mensilmente gli operatori del comparto percepiscono, a seconda degli incarichi, in busta paga. Purtroppo non è così.
Se fosse stato rispettato il vero criterio della specificità (ammesso che dal punto di vista politico-economico sia giusto rendere "specifici" le donne e gli uomini in uniforme) , allora l'intero comparto Sicurezza e Difesa, compresi i Vigili del Fuoco, sarebbe dovuto essere del tutto esente dalle misure restrittive contenute nella finanziaria che riguardano il pubblico impiego. Invece non solo non sono stati esclusi, ma alla luce dei fatti (non delle chiacchiere o della propaganda) sono stati quelli maggiormente penalizzati rispetto all'assetto economico in godimento. Vediamo perchè(*):
- blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013
- taglio delle indennità di impiego operativo per reparti di campagna e "supercampagna": la misura è differita ufficialmente al 2014 ma la copertura dei fondi per gli anni 2011-2012-2013 è determinata dalle economie di bilancio (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare) da conseguire con le modalità prescritte dall'art. 34 della finanziaria.
- trasformazione del TFS in TFR senza possibilità di anticipo delle somme come avviene per il personale civile
- taglio dei fondi già accantonati per il riordino delle carriere del personale non dirigente quantificato in 770 milioni di euro;
- nuovo e meno vantaggioso metodo di calcolo e della buonuscita
- nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2008-2009 - parte economica
- congelamento sino al 31.12.2013 del trattamento stipendiale principale ed accessorio percepito nel 2010, al netto della sola vacanza contrattuale
- congelamento degli aumenti stipendiali dovuti da promozioni e scatti di anzianità per il triennio 2010/2013, solo parzialmente ed eventualmente calmierati da un fondo perequativo di 80 milioni per il 2011 e 80 milioni per il 2012 istituito con il comma 11 bis dell’articolo 8.
- assegni funzionali, indennità di trasferimento, straordinari, etc, allo stato attuale sono congelati, nel senso che verranno corrisposti, al personale che ne matura il diritto, solo se gli ordini del giorno a cui abbiamo fatto cenno all'inizio dell'articolo saranno integralmente recepiti dal governo. Ma purtroppo abbiamo spiegato come stanno le cose....
- Salve dai tagli della finanziaria le cerimonie e le consulenze (con le modifiche apportate all’articolo 6)
- taglio orizzontale del 10% ai budget ministeriali.
(*) questo riepilogo è stato inviato a GrNet.it, portale di informazione indipendente per il comparto Sicurezza e Difesa
Naturalmente nel corso dell'intero iter parlamentare (Senato + Camera) c'era tutto il tempo per approvare degli emendamenti che tenessero conto della specificità ma ciò non è avvenuto perchè vi è stata una precisa volontà politica volta a non escludere dalle misure restrittive il comparto Sicurezza e Difesa. Dal punto di vista politico e del consenso, quei parlamentari che hanno costruito le loro fortune politiche sul voto degli operatori del comparto, non hanno potuto dire di no agli ordini dei rispettivi partiti e quindi hanno dovuto obbedire non ai loro elettori ma a logiche politiche che gli permettessero di conservare la poltrona. Perchè questa premessa?
Perchè da vari giorni girano su siti internet peracottari i famosi "ordini del giorno" con i quali i parlamentari vorrebbero impegnare il governo a rivedere la manovra finanziaria in favore degli operatori del comparto. A parte che la manovra finanziaria è già legge dello Stato, questi ordini del giorno sono solo una cortina fumogena innalzata dai vari parlamentari che sanno di rischiare seriamente il loro pacchetto elettorale. Gli operatori del comparto sono giustamente inferociti e vogliono fargliela pagare alle prossime elezioni ed allora questi solerti yes man stanno spargendo fumo e propaganda per contenere i danni. Il Governo, a scanso di equivoci, prima di approvare questi ordini del giorno, ha infatti preteso che venissero inserite, dopo la fatidica frase "impegna il governo", le frasi "a valutare l’opportunità di…" e "se le condizioni di finanza pubblica lo consentiranno", che tradotto dal politichese significa "SCORDATEVELO!"
Quindi, a parte i 160 milioni di euro, tutte le eventuali misure ristoratrici sono legate esclusivamente a maggiori economie nei rispettivi bilanci, cioè, per capirci, alla capacità di tagliare fondi di altri capitoli per coprire l'eventuale corresponsione dell'assegno funzionale, dei compensi forfettari di impiego e via discorrendo.
Chi domanda se percepirà l'assegno funzionale che maturerà nel 2011-2012-2013, è giusto rispondere di NO, perchè il trattamento accessorio è stato congelato e gli 80+80 milioni di euro forse basteranno appena a coprire le promozioni e NON tutti gli altri emolumenti. Se ci si domanda se si riuscirà ad andare in pensione negli anni di blocco, è giusto rispondere che si dovranno aspettare le famose finestre differite (di 12 o 18 mesi a seconda del comparto di provenienza) oltre ai tempi burocratici attuali.
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Messaggioda gino59 » ven ott 31, 2014 1:35 pm
P.S. A suo tempo "BERSANI" si era espresso in questo modo....!!!
Re: 2° assegno funzionale
Messaggioda gino59 » sab feb 09, 2013 1:13 pm
Sicurezza e Difesa
Il testo della manovra varato dalla Camera è rimasto pressochè identico a quello licenziato dal Senato. Nel corso di questo lungo iter parlamentare sono state inseriti nel calderone solo 160 milioni di euro (80 per il 2011 e 80 per il 2012). Tali fondi aggiuntivi andranno a ristorare il mancato aumento retributivo derivante dalle promozioni. Cosa vuol dire? Vuol dire che quando saranno emanati i decreti applicativi (e non sappiamo quando lo saranno) il Caporale che diverrà Caporalmaggiore avrà il suo aumento di poche decine di euro mentre l'Ammiraglio di divisione che diverrà Ammiraglio di squadra si vedrà corrispondere l'aumento di centinaia di euro. Non voglio assolutamente fare del populismo, ma certe cose è bene dirle in maniera chiara e netta anche perchè i contrattualizzati, a differenza dei dirigenti, non godono dell'adeguamento automatico delle retribuzioni ai parametri Istat e forse sarebbe stato più giusto, da un punto di vista etico, pensare soprattutto alle fasce di reddito più basse che non godono di automatismi stipendiali.
Il governo, viste le scarse disponibilità economiche, ha voluto riempire di contenuti questi 160 milioni parlando, a vanvera, di rispetto della specificità, di copertura degli assegni funzionali, degli emolumenti da lavoro straordinario etc. Insomma, di tutto il compenso accessorio che mensilmente gli operatori del comparto percepiscono, a seconda degli incarichi, in busta paga. Purtroppo non è così.
Se fosse stato rispettato il vero criterio della specificità (ammesso che dal punto di vista politico-economico sia giusto rendere "specifici" le donne e gli uomini in uniforme) , allora l'intero comparto Sicurezza e Difesa, compresi i Vigili del Fuoco, sarebbe dovuto essere del tutto esente dalle misure restrittive contenute nella finanziaria che riguardano il pubblico impiego. Invece non solo non sono stati esclusi, ma alla luce dei fatti (non delle chiacchiere o della propaganda) sono stati quelli maggiormente penalizzati rispetto all'assetto economico in godimento. Vediamo perchè(*):
- blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013
- taglio delle indennità di impiego operativo per reparti di campagna e "supercampagna": la misura è differita ufficialmente al 2014 ma la copertura dei fondi per gli anni 2011-2012-2013 è determinata dalle economie di bilancio (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare) da conseguire con le modalità prescritte dall'art. 34 della finanziaria.
- trasformazione del TFS in TFR senza possibilità di anticipo delle somme come avviene per il personale civile
- taglio dei fondi già accantonati per il riordino delle carriere del personale non dirigente quantificato in 770 milioni di euro;
- nuovo e meno vantaggioso metodo di calcolo e della buonuscita
- nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto 2008-2009 - parte economica
- congelamento sino al 31.12.2013 del trattamento stipendiale principale ed accessorio percepito nel 2010, al netto della sola vacanza contrattuale
- congelamento degli aumenti stipendiali dovuti da promozioni e scatti di anzianità per il triennio 2010/2013, solo parzialmente ed eventualmente calmierati da un fondo perequativo di 80 milioni per il 2011 e 80 milioni per il 2012 istituito con il comma 11 bis dell’articolo 8.
- assegni funzionali, indennità di trasferimento, straordinari, etc, allo stato attuale sono congelati, nel senso che verranno corrisposti, al personale che ne matura il diritto, solo se gli ordini del giorno a cui abbiamo fatto cenno all'inizio dell'articolo saranno integralmente recepiti dal governo. Ma purtroppo abbiamo spiegato come stanno le cose....
- Salve dai tagli della finanziaria le cerimonie e le consulenze (con le modifiche apportate all’articolo 6)
- taglio orizzontale del 10% ai budget ministeriali.
(*) questo riepilogo è stato inviato a GrNet.it, portale di informazione indipendente per il comparto Sicurezza e Difesa
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Quindi, a parte i 160 milioni di euro, tutte le eventuali misure ristoratrici sono legate esclusivamente a maggiori economie nei rispettivi bilanci, cioè, per capirci, alla capacità di tagliare fondi di altri capitoli per coprire l'eventuale corresponsione dell'assegno funzionale, dei compensi forfettari di impiego e via discorrendo.
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