denuncia per mobbing

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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necrecisa
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denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

salve a tutti, chiedo all'avvocato e a chi vorrà consigliarmi. Ho intenzione di chiedere conferimento con il comandante di corpo (Provinciale della GdiF), per denunciare il mio comandate di tenenza per "Mobbing" e nel contempo nella richiesta di conferimento vorrei indicare che intendo procedere anche alla consegna di querela/denuncia alla A.G. (indicando gli stessi motivi esposti nella domanda di conferimento) e se il Comandante del Provinciale potrebbe o dovrebbe ritenere tale richiesta anche come equivalente di una presentazione di Querela/Denuncia. Nel caso gli elementi forniti, non fossero ritenuti idonei o sufficienti a provare tale situazione di Mobbing al sottoscritto potrebbero imputare qualcosa e cosa rischierei? Visto che Cane non mangia cane, magari sono capaci di dirmi che ho esagerato a esporre i fatti. grazie in anticipo


skorpios
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da skorpios »

Bonasera, sicuramente nessuno meglio di te sa se è il caso di procedere o meno.
Tieni però bene a mente che non sarà una passeggiata e, come dire...nessuno ti spianerà la strada, anzi.
Quindi valuta e soppesa bene la situazione, al fine di decidere se il gioco vale la candela; considera tutto, non ultima, la questione economica (parcelle dei legali, eccetera), possibilità "concrete" di avere la meglio e quant'altro.
Se la tua decisione sarà di "tuffarti" in questa "avventura" ricorda: la cosa più importane è avere colleghi pronti a testimoniare a tuo favore, oltre alle eventuali prove oggettive che probabilmente avrai raccolto, ed assicurati (e qui casca l'asino...questo è il nocciolo della questione) che gli eventuali testimoni non spariscano, sciogliendosi come "neve al sole", al momento in cui servirà la loro presenza e la loro fattiva ed essenziale collaborazione.
Saluti ed in bocca al lupo.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

ciao skorpios, ti dò del tu, riguardo alle spese legali: penso di inoltrare la denuncia solo alla A.G. e successivamente costituirmi parte civile. La mia domanda era se il c/te di Corpo è tenuto a ricevere la mia richiesta di conferimento, abbastanza dettagliata, quale mera presentazione di denuncia/querela e quindi inoltrarla, pari, pari, alla Procura o dopo aver conferito, sono io che devo interessarmi tramite presentazione ad un comando dei CC, il mio pensiero è che visto che detto C/te è anche ufficiale di P.G. e quindi tenuto alla ricezione di notizie di reato, presentando io, unitamente alla richiesta di conferimento notizie di reato (in tal caso: Mobbing) lo stesso non è tenuto a mandare all'A.G. detta richiesta contenente, tra l'altro, ipotesi di reato. Altro mio ignoranza è che se (ripetendo la frase: cane non mangia cane) sia il C/te di Corpo, sia il P.M., non riterrebbero, quanto da me esposto, sufficientemente idoneo a promuovere un P.P., non potrebbero accollarmi un qualche articolo del cod. di ordinamento militare con il quale potrebbero addebitarmi, qualche mancanza disciplinare, che sarei disposto a ricevere non oltre, però, ad una sospensione dal servizio. Purtroppo noi militari, anche se abbiamo ragione, dobbiamo mettere in conto anche tali sanzioni, in quanto ci si ritrova da soli contro un piccolo plotone di superiori ed a un battaglione di colleghi pronti ad eseguire la fucilazione o quant'altro deciso dai superiori, senza riflettere se si è dalla parte del GIUSTO.
aeronatica
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da aeronatica »

Egr. Necrecisa, buongiorno.
Consiglierei:
1. al fine di evitare nebulizzazione e scomparse di testimoni, far firmare immediatamente dagli stessi una relazione sui fatti a te indirizzata nella quale non si accusi nessuno ma si attesti con precisione l'accadimento di un fatto con una, appunto, dichiarazione testimoniale.
Devi fare una "foto" documentale di quanto avvenuto!
Si potrebbe scrivere.....al fine di evitare che il decorso del tempo dal fatto qui relazionato deteriori i ricordi ed i particolari dello stesso si rappresenta quanto segue......! Firmato da quei soggetti che per partecipazione diretta al fatto vi hanno assistito!
Prima di andare in guerra devi pensare al tuo armamento.
2. immagino che tu non sia d'accordo ma valuta di non accusare responsabilità solo per "mobbing", perchè ritengo che l'Italia del dicastero militare non sia ancora pronta per accettare e conoscere i propri mali...ne tantomeno riconoscerli.
Oggi in Italia vi sono solo 2 riconoscimenti giurisdizionali di mobbing......è vero che ...non c'è il due senza il tre.....ma, obbiettivamente, è un po' pochino.
Oltre al mobbing che è diffcile da provare è opportuno contestare SINGOLARMENTE altre violazioni alle norme esistenti..... come per esempio tutela della salute ex art. 2087 c.c. da cui poi possono derivare eventuali reati omissivi... responsabilità acquiliana 2043 c.c. ....contestazione di comportamenti antigiuridici del datore di lavoro per violazione di norme emesse proprio dal datore......culpa in vigilando delle SS.AA. che sapendo nulla hanno attuato al fine di limitare e ridurre la problematica .........tutti aspetti che sono più singolarmente individuabili, indagabili e provabili anche da chi poco vuole vedere e sapere.....e magari leggendo è portato a fraintendere....
La denuncia, come puoi immaginare, deve essere fatta bene, non solo nel relazionare i fatti ma da chi la sa fare bene sapendo di cosa si sta parlando (addirittura meglio se ci è passato con la propria pelle) chiudendo le strade...le via di fuga che, quelli chiusi nel recinto, prenderanno per uscirne ed anche per, almeno per chi adulto ha finito di credere nelle favole, chi preposto a leggere il tutto magari preferisce dare del pazzo ad uno, piuttosto che dire che i pazzi sono tutti gli altri.
ubi maior minor cessat.
Questo è il mio pensiero frutto di esperienza.
Secondo me, in senso generale e senza riferimenti a questo contesto di cui non conosco nulla, non ci si dovrebbe arrendere contro le avversità create da soggetti ignobili, ma si dovrebbe già sapere ed essere preparati al fatto che proprio avversare soggetti ignobili ci espone ad azioni così tanto ignobili (estremamente naturali per tali individui) da poterle immaginare e conoscere solo una volta verificatesi (e ciò è pericoloso) perchè inimmaginabili da una mente mediamente corretta.
Un saluto a tutti.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

ciao aeronatica, grazie per la risposta, per intanto sto preparando "la pratica" , poi valuterò se presentarla, ma secondo te, nel caso che non diano seguito al mio esposto, ritenendo non abbastanza sufficienti i capi di contestazione nei confronti del mio comandante, potrebbero rivalersi in qualche modo, disciplinarmente, su di me?
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

P.S. scusami se ti do del "tu", ma considero questo forum come dei colloqui tra colleghi che cercano di aiutarsi tra loro.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

buonasera ragazzi ritorno con un nuovo quesito: ho chiamato il mio reparto e alla risposta del piantone ho chiesto di farmi passare il comandante per chiedergli una cosa inerente sia il servizio, sia personale, sapendo che detto comandante avrebbe risposto come al solito, in modo arrogante mi sono premunito nel registrare tale chiamata, solo che, (effettivamente si sentiva un bip in sottofondo) il comandate prima faceva finta di non sentire bene adducendo che la linea era disturbata, poi direttamente mi chiedeva cosa fosse quel bip che si sentiva e se stavo registrando la telefonata, alla mia risposta:"""perché c'è qualche problema?""", lo stesso, con tono arrabbiato, mi comunicava che avrebbe sentito il comandante di compagnia e successivamente sarei stato sentito da entrambi e mi metteva giù il telefono senza che io potessi obiettare altro.
la domanda è questa: so con certezza che il colloquio tra persone presenti e coinvolte nel discorso, anche telefonicamente, si può registrare basta non divulgarlo se non a fini giudiziari e per difesa, ma non ho la certezza che tale episodio possa escludere degli estremi per oltraggio ad un superiore in ambito militare.
c'è qualcuno che può darmi assicurazioni a riguardo oltre all'avv.Carta se avrà tempo per rispondere? preciso che gli sviluppi sono abbastanza seri e avrei bisogno di risposte certe grazie a tutti
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pietro17
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da pietro17 »

Sicuramente tu non stavi registrando nulla. Fara' fatica a dimostrare il contrario.
Saluti.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

si pietro ovvio che questo è quanto avvenuto, ma mi chiedevo se è possibile registrare una conevsazione telefonica con il proprio comandante o quali "reato" si commetterebbe?
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

"conversazione"
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pietro17
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da pietro17 »

Presumo di no, ma non sono a casa e non riesco a vedere. Comunque, a mente, ricordo che non si incorre in nessun tipo di reato se si effettua una registrazione di conversazione tra "presenti". Nel tuo caso, secondo una mia interpretazione, la tua azione non rientra in questo caso.
Saluti.
nabboni

Re: denuncia per mobbing

Messaggio da nabboni »

Tralascio l'aspetto della telefonata, anche se, voglio dire, un attimo di accortezza in più. Oramai ti ha colto in castagna e si regoleranno di conseguenza. Per ilo resto, cito una recente sentenza del TAR Napoli, facendo ben presente che, comunque, ogni querela presentata, presuppone delle precise responsabilità in capo al querelante e quindi va fatta e presentata con cognizione di causa:

N. 03158/2014 REG.PROV.COLL.
N. 00295/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 295 del 2008, proposto da:
**************, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Palma e Patrizia Kivel Mazuy, con i quali elettivamente domicilia in Napoli al viale Gramsci, n. 10;
contro
Ministero della Difesa, Regione Carabinieri Campania, Reparto Territoriale di Napoli, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale di Napoli, presso la quale domicilia in Napoli alla via Diaz, 11;
per l'annullamento
a) della nota prot. 233-9/2007, notificata al ricorrente in data 29.10.2007, con cui il Comandante del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Napoli in riscontro al ricorso gerarchico presentato dal ricorrente in data 2.8.2007 con il quale lo stesso impugnava la sanzione disciplinare di giorni tre di consegna semplice a lui inflitta con provvedimento n. 204/6-0/2007, rigettava il ricorso gerarchico perché inammissibile in quanto presentato dall’avvocato difensore del maresciallo *************, in suo nome e per suo conto, e non direttamente dall’interessato;
b) del provvedimento prot. Arma 204/6-0/2007, con cui la Regione Carabinieri Campania – Compagnia di Napoli Centro ha inflitto nei confronti del Maresciallo *************** la sanzione disciplinare della consegna per la durata di gg. 3;
c) di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente in quanto lesivo;

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 14 maggio 2014 la dott.ssa Paola Palmarini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
Il ricorrente, maresciallo ************, in servizio presso il Comando Stazione Napoli Scali Marittimi, con la qualità di specializzato comandante di motovedetta ha impugnato la sanzione disciplinare della consegna per 3 giorni inflittagli in data 10 luglio 2007 per essersi recato “presso l’autorità giudiziaria militare per rappresentare fatti attinenti il servizio nel mancato rispetto dei rapporti gerarchici e senza informare tempestivamente, preventivamente o successivamente, il superiore diretto dell’avvenuto incontro con l’autorità giudiziaria”.
L’interessato ha, altresì, impugnato il rigetto del ricorso gerarchico proposto avverso la suddetta sanzione ritenuto dal Comandante del Reparto Territoriale dei Carabinieri inammissibile perché presentato dal suo avvocato e non da lui direttamente.
Premette il ricorrente:
- di aver presentato in data 28 marzo 2007 denuncia orale alla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale di Napoli per fatti attinenti all’organizzazione dei servizi navali ritenuti penalmente rilevanti;
- di aver integrato detta denuncia in data 18 aprile 2007 segnalando possibili abusi commessi dai responsabili della Stazione di Napoli Scali Marittimi in merito ad un ingiustificato omesso servizio di polizia marittima nel porto di Napoli.
A sostegno del gravame deduce varie censure di violazione di legge ed eccesso di potere.
L'amministrazione intimata, costituita in giudizio, ha chiesto la reiezione del gravame.
Alla pubblica udienza del 14 maggio 2014 il ricorso è stato trattenuto in decisione.
Va preliminarmente esaminato il ricorso nella parte in cui è impugnata la decisione gerarchica, con la quale il ricorso gerarchico è stato dichiarato inammissibile per essere stato questo presentato non direttamente dall’odierno ricorrente “bensì tramite intermedia ancorché munito di delega”.
Il ricorso, in parte qua, è fondato.
E’ sufficiente rilevare, infatti, a prescindere da ogni altra considerazione, che il predetto ricorso risulta sottoscritto personalmente dall’interessato, ancorché congiuntamente con il difensore, peraltro, non già munito di semplice delega, ma di formale procura rilasciata a margine dello stesso.
A tale stregua, il ricorso deve essere accolto in accoglimento della asseorbenete specifica censura con la quale si sostiene che il ricorso è stato presentato direttamente dal maresciallo ********** e, per l’effetto, l’impugnata decisione gerarchica deve essere annullata.
Ciò posto, il collegio osserva che la giurisprudenza (cfr. TAR Piemonte 5.6.2009, n. 1601), condivisa dal Collegio riconosce al Giudice amministrativo adito su ricorso avverso il decreto decisorio del ricorso gerarchico, il potere di esaminare, in caso di accoglimento del gravame avverso al decisione gerarchica, direttamente il provvedimento fatto oggetto di ricorso in via amministrativa, allorché siano state riproposte in sede di ricorso al TAR avverso il decreto decisorio del gravame gerarchico o amministrativo, anche le censure svolte contro il provvedimento originario, peraltro qui espressamente reimpugnato.
Nel merito, oggetto della presente controversia è la legittimità o meno della sanzione disciplinare della consegna per giorni 3 comminata dal Comandante della Compagnia di Napoli Centro al ricorrente per essersi recato “presso l’autorità giudiziaria militare per rappresentare fatti attinenti il servizio nel mancato rispetto dei rapporti gerarchici e senza informare tempestivamente, preventivamente o successivamente, il superiore diretto dell’avvenuto incontro con l’autorità giudiziaria”.
Nel merito il ricorso è fondato.
La sanzione disciplinare è stata inflitta al ricorrente sull’unico presupposto di aver direttamente denunciato alla Procura Militare alcuni fatti attinenti al servizio svolto secondo la sua visione costituenti reati, senza prima riferirli al superiore gerarchico. L’amministrazione ha ritenuto violato (cfr. difesa erariale) l’art. 12, comma 2 del regolamento di disciplina militare per il mancato rispetto dei rapporti gerarchici in virtù dei quali il militare avrebbe dovuto osservare la via gerarchica per rappresentale questioni attinenti al servizio e l’art. 52, comma 5, lettera b) del medesimo regolamento per aver omesso di comunicare al proprio Comando fatti che potrebbero avere riflessi sul servizio.
Con la denuncia presentata alla Procura Militare il ricorrente ha segnalato delle circostanze id est delle anomalie nell’organizzazione dei servizi navali (segnatamente l’impiego di personale non specializzato sulla motovedette e un ingiustificato omesso servizio di polizia marittima) che nella sua prospettiva integrano gli estremi del reato.
A prescindere dall’effettiva veridicità delle circostanze segnalate all’autorità giudiziaria (veridicità che non è oggetto dell’instaurato procedimento disciplinare che, come detto, ha come unico presupposto la violazione delle disposizioni regolamentari citate) è evidente che il ricorrente ha esercitato un diritto di denunciare sotto la propria personale responsabilità (penale e/o disciplinare sotto altri profili) fatti ritenuti delittuosi. Come dedotto da parte ricorrente nella fattispecie non si tratta di “una relazione di servizio e disciplinare” che doveva essere inoltrata per via gerarchica (l’art. 52, comma 2, lett. b) del regolamento applicato dall’amministrazione si riferisce a “eventi in cui fosse rimasto coinvolto il militare e che possono avere riflessi sul servizio da questi espletato”) ma l’espressione di un diritto di denuncia che non può essere soggetto, attraverso la minaccia della sanzione, ad una sorta di filtro gerarchico. Una diversa interpretazione condurrebbe alla inaccettabile conclusione che il militare venuto a conoscenza di un reato in qualche modo connesso al servizio che espleta, non potrebbe denunciarlo dovendo rivolgersi esclusivamente agli organi interni gerarchicamente sovraordinati. Tanto più nelle ipotesi in cui, come nel caso di specie, il fatto ritenuto penalmente rilevante coinvolge in qualche modo proprio l’operato e il comportamento dei superiori gerarchici.
Evidente, per le ragioni che precedono, che rivestono carattere assorbente, l’illegittimità della sanzione inflitta non potendo il regolamento disciplinare militare essere interpretato e applicato nei termini in cui lo ha fatto l’amministrazione.
Per quanto sopra argomentato il ricorso va accolto anche in parte qua e, per l’effetto, deve essere annullata anche la impugnata sanzione disciplinare.
La peculiarità della vicenda contenziosa giustifica la compensazione delle spese del giudizio.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Sesta) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, così provvede:
a) lo accoglie e, per l’effetto, annulla gli atti impugnati
b) compensa le spese del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 14 maggio 2014 con l'intervento dei magistrati:
Renzo Conti, Presidente
Arcangelo Monaciliuni, Consigliere
Paola Palmarini, Primo Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 06/06/2014
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. am


Mi raccomando, senza partire a razzo. Saluti.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

grazie sia a pietro che a nabboni per le gentili risposte, infatti il mio dubbio era se ci fossero gli estremi di qualche art. dell'ord.militare,nei miei confronti per aver violato il rapporto di fiducia con l'amministarzione
del fatto poi che sono stato "sgamato", ne ero consapevole infatti il predetto non vuole mai parlare col sottoscritto perché ha timore di cadere in errore visto la sua natura prepotente (coi deboli). saluti
76ale
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da 76ale »

Buona sera a tutti, sono nuovo del forum. Vorrei precisare che, da RDM un inferiore deve denunciare un reato al proprio superiore diretto mediante relazione di servizio, così facendo lasci la decisione al Comandante Provinciale. Per quanto riguarda il reato di mobbing è difficile dimostrarlo, io mi appiglierei ad altro, quale abuso di autorità, abuso d'ufficio, da CPMP un superiore deve trattare tutti con pari dignità...ecc.. Per quanto riguarda la telefonata, hai scritto tutto correttamente, nessuno ti può punire per un fatto che non sia considerato dalla legge come reato in base al principio di tassativa' della legge penale. Cmq, so per certo, che puoi registrare le tue telefonate con chi vuoi anche con un tuo superiore diretto. Spero di averti tolto qualche dubbio.
necrecisa
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Re: denuncia per mobbing

Messaggio da necrecisa »

grazie 76Ale anche a te per la risposta
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