Buonasera, la presente per porre alla sua attenzione la mia situazione.
Da Agosto 2009 a Febbraio 2013 ho prestato collaborazione presso un'agenzia immobiliare. Dopo 15 giorni di prova mi è stato richiesto di aprire partita Iva altrimenti non potevo svolgere la professione. Non essendo io in possesso di patentino d'agente immobiliare fui inquadrato come collaboratore, prima procacciatore d'affari e poi come consulenza e servizi alle imprese. In realtà io ho svolto un lavoro continuativo, costante e con orario di lavoro fisso dalle 9.00 /12.30 e dalle 14.30 alle 20.00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 09.00/12.30 e dalle 14.30/18.00 il sabato. Talvolta mi veniva richiesto di lavorare alla domenica dalle ore 09.00 alle 12.30. Questa situazione mi è stata bene per molto tempo in quanto se volevo lavorare, era l'unica soluzione, ma soprattutto mi sembrava una cosa del tutto normale. I problemi sono iniziati quando sono cambiate le normative che regolamentano il lavoro autonomo e mi è stato richiesto di fatturare le mie prestazioni verso società gestite dalle stesse persone ma con cui io non avevo nessun tipo di legame. Per un po' l'ho fatto, inconsciamente. Quando però parlandone con il mio commercialista mi disse che si trattava di falsa fatturazione e trattandosi di una pratica illegale non mi conveniva andare avanti iniziai a rifiutarmi. Parlandone con i miei ex datori di lavoro chiaramente non ne volevano sapere di trovare soluzioni differenti. Ho tirato avanti ancora qualche mese tra mille discussioni continuando a fatturare verso studi in cui io non c'entravo nulla, dopodiché mi è stato indirettamente impedito di proseguire la collaborazione con lo studio stesso. Mi misi in proprio e aprii un agenzia diventando loro concorrente. Dopodichè mi sono informato sui miei diritti in merito all'esperienza passata e mi è stato consigliato di citarli in tribunale chiedendo il rimborso dei contributi Inps versati durante il periodo di lavoro, le imposte pagate nelle varie dichiarazioni dei redditi, più eventuali danni ed interessi legali. Ora, prima di procedere con una causa voglio capire da un esperto se effettivamente la cosa è fattibile e se la legge mi tutela. Vorrei evitare di tirare fuori due o tremila euro in avvocati senza cavarne ragno dal buco.
Dalla mia ho uno storico di fatture mensili da Agosto 2009 a Febbraio 2013, varie premiazioni aziendali che ricollegano il mio nome sempre alla medesima società col quale collaboravo, 4 testimoni e una loro dichiarazione in una precedente causa che mi dichiaravano come utilizzatore unico dell'auto aziendale a loro intestata. Cosa mi consiglia? Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Lavoro autonomo e lavoro dipendente
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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