Buonasera Avvocato.
grazie per le risposte che da a tutti noi in modo da fare un po di luce.
Volevo delucidazioni in merito alla mia domanda di trasferimento.
Sono un appartenente all Arma dei carabinieri,usufruisco dei tre giorni di permesso per assistere alla mia nonna gia da due anni concessi con domanda dal generale comandante della mia legione di appartenenza cioè la Calabria.ho presentato domanda di trasferimento per la regione campania in febbraio 2013 sia per legge 104 di cui usufruisco e sia per gravi motivi di salute di mio padre . ad agosto 2013 il comando generale mi risponde ai sensi dell'art.10/bis L.241/90, comunicandomi che stava valutando la possibilità di non accogliere la mia domanda, perchè vi erano altri familiari vicino mia nonna che potevano assisterla. Mi ha poi invitato a presentare entro dieci giorni dalla notifica le eventuali osservazioni....che ho provveduto a redigere allegando dichiarazioni dei miei zii (figli della Nonna) con la quale ognuno di loro per vari motivi dichiaravono di non poter assistere la cara nonna. il 3 gennaio il comando generale boccia la mia domanda di trasferimento dichiarando che dall osservazioni presentate non cambiavano nulla della prima domanda presentata,la mancanza di risorse umane nella regione calabria Le chiedo se ci sono i presupposti per un ricorso al TAR o qualunque altra cosa da poter fare magari riformulando la domanda di trasferimento chiedendo il trasferimento solo per la legge 104.la prego risponda a questo post e magari ho letto sul sito che siete presenti anche a reggio calabria per consulto.sono ben accette risposte di colleghi in analoghe situazioni . in attesa auguro a tutti buona serata
TRASFERIMENTO LEGGE 104
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: TRASFERIMENTO LEGGE 104
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
se davvero l'amministrazione ha rigettato la sua istanza facendo riferimento esclusivamente alla disponibilità di altri parenti e non anche (come più probabile) a problemi di organico, allora consiglio senz'altro di ricorrere al TAR.
Infatti, è ormai pacifico che la presenza di altri congiunti astrattamente in condizione di assistere il disabile non possa fondare un legittimo diniego.
Le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato che conosca il diritto militare.
(non abbiamo una sede in Calabria, ma può comunque contattarmi telefonicamente a Roma)
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
Infatti, è ormai pacifico che la presenza di altri congiunti astrattamente in condizione di assistere il disabile non possa fondare un legittimo diniego.
Le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato che conosca il diritto militare.
(non abbiamo una sede in Calabria, ma può comunque contattarmi telefonicamente a Roma)
In bocca al lupo,
Avv. Giorgio Carta
Re: TRASFERIMENTO LEGGE 104
Messaggio da fiubetto »
grazie avvocato.le scrivo la risposta.
vista l istanza..........
vista la lettera ...ex art 10-bis ....(motivi ostativi) ,dove io ho allegato dichiarazione di parenti per non poter assistere il disabile.
vista la lettera.......con la qale l interessato
-non rappresenta elementi tali da emettere un provvedimento di diverso contenuto,atteso che le motivazioni adottate non modificano sostanzialmente quanto rappresentato nell originaria istanza
-non allega ulteriore documentazione medica.
considerata la deficitaria situazione organica del comando.....
tenuto conto della necessita nell iteresse pubblico di una gestione razionale e funzionale delle risorse....
ritenute prevalenti le esigenze dell amministrazione
determino il non accoglimento dell istanza.
cosa mi consiglia?? premetto che il trasferimento l ho chiesto in base alla 398 e non alla legge 104....potrebbe essere stato questo il motivo di non accoglimento?potrei presentare una ex novo richiedendo il trasferimento in base soltanto alle l 104 comma 5? grazie ancora.
vista l istanza..........
vista la lettera ...ex art 10-bis ....(motivi ostativi) ,dove io ho allegato dichiarazione di parenti per non poter assistere il disabile.
vista la lettera.......con la qale l interessato
-non rappresenta elementi tali da emettere un provvedimento di diverso contenuto,atteso che le motivazioni adottate non modificano sostanzialmente quanto rappresentato nell originaria istanza
-non allega ulteriore documentazione medica.
considerata la deficitaria situazione organica del comando.....
tenuto conto della necessita nell iteresse pubblico di una gestione razionale e funzionale delle risorse....
ritenute prevalenti le esigenze dell amministrazione
determino il non accoglimento dell istanza.
cosa mi consiglia?? premetto che il trasferimento l ho chiesto in base alla 398 e non alla legge 104....potrebbe essere stato questo il motivo di non accoglimento?potrei presentare una ex novo richiedendo il trasferimento in base soltanto alle l 104 comma 5? grazie ancora.
Re: TRASFERIMENTO LEGGE 104
Messaggio da fiubetto »
aspetto una sua risposta caro avvocATO. buona giornata e grazie
-
- Consigliere
- Messaggi: 528
- Iscritto il: ven lug 22, 2011 2:41 pm
- Località: Studio medico: Firenze, Via della Mattonaia 35 - tel. 055 23 45 154
Re: TRASFERIMENTO LEGGE 104
Messaggio da Dott.ssa Astore »
Io farei,nel merito,una valida relazione medico-legale finalizzata al rischio di aggravamento dello stato di salute della mamma,concordandola con il suo legale e facendo un ricorso al Tar.
Cordialmente
Lucia Astore
Cordialmente
Lucia Astore
Dott.ssa Lucia Astore - Medico Legale | Psichiatra forense
Studio: Via della Mattonaia, 35 - 50121 Firenze
Telefono: 055 23 45 154
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Telefono: 055 23 45 154
Re: TRASFERIMENTO LEGGE 104
Messaggio da ilaria06 »
Buonasera avvocato,
mi occorre un consiglio sulla mia situazione.
Sn un maresciallo dell'Armma dei CC, mi sono arruolata nel 2004 come VBF dell'EI con transito nell'Arma nel 2007. Nel 2009 vinco il concorso per marescialli e frequento il 14° corso, prima di uscire dalla scuola presento domanda ai sensi dell'art. 398 e l. 104/92 in quanto mio padre è invalido al 100% (l. 104/92 art. 3 comma 3) e mia madre riconosciuta invalida (L.104/92 art. 3 comma 1); pertanto la prima scelta dela regioni ricade sulla Puglia, quella di residenza, poi inserisco le Marche ed il Lazio in quanto ben collegate con la prima. Dal corso esco 87^ su 489 marescialli, ma poi vengo mandata nella regione Campania, inizialmente in servizio provvisorio, fino alla definizione della domanda presentata. Succssivamente nel mese di ottobre 2011 mi viene notificata la risposta con la motivazione che i miei possono essere assistiti da mio fratello, il quale a sua volta è coniugato, la moglie assiste la propria madre invalida la 100% ed inoltre ha due figli minori. Comunque rispondo alla stessa con le varie osservazioni ma poi viene nuovamente riggettata. Nel agosto 2011 intanto mia madre ha un secondo infarto ed in tale occasione mio fratello era impegnato in Sicilia per l'esigenza Libano, mia cognata era in ospedale con la propria madre ed io ero a lavoro in Napoli la mia sede. Appresa la notizia mi metto in auto ed in circa due ore arrivo presso l'osèpedale ove era stata trasportata mia madre ed dopo aver verificato la situazione mi reca a casa e trovo mio padre in un totale stato di abbandono. Quindi in tale periodo chiedo di poter prestare servizio provvisorio vicino casa e nel mese dal mese di ottobre 2011 al maggio 2012 presto servizio nei pressi della mia residenza. Successivamente ritorno a Napoli ripresento istanza, nuovamente ai sensi dell'art. 398 RGA e L.104/92 ma viene rigettata perchè non possiedo i requisiti di continuità ed esclusività, comunque presento le mie osservazioni, ma sempre negata; nel contempo richiedo di conferire con il C.te Gen. Nel 2013 richiedo un altro periodo di servizio provvisorio vicino casa in quanto mio fratello doveva partire per una misione in territorio estero, ed il 01/07/2013 vengo nuovamente trasferita vicino casa fino al 01/12/2013. Il 16 luglio 2013 vengo convocata al C.do Generale ma non mi accoglie il C.te Gen, ma un suo sotituto il quale alle mie richieste mi riferisce che devo prima aspettare di compiere almeno 8 anni fuori regione e poi posso rientrare in Puglia. Rientro a casa e mentre svolgo servizio provvisorio conosco colleghi che non sono mai stati fuori regione anche molto più giovani di me come cariera militare. Nel fratempo mia madre si agrrava ancora di più con un 3° infarto, diabete, complicazioni con la vista ecc. Ora cosa posso fare, qual'è la strada migliore da percorrere???
mi occorre un consiglio sulla mia situazione.
Sn un maresciallo dell'Armma dei CC, mi sono arruolata nel 2004 come VBF dell'EI con transito nell'Arma nel 2007. Nel 2009 vinco il concorso per marescialli e frequento il 14° corso, prima di uscire dalla scuola presento domanda ai sensi dell'art. 398 e l. 104/92 in quanto mio padre è invalido al 100% (l. 104/92 art. 3 comma 3) e mia madre riconosciuta invalida (L.104/92 art. 3 comma 1); pertanto la prima scelta dela regioni ricade sulla Puglia, quella di residenza, poi inserisco le Marche ed il Lazio in quanto ben collegate con la prima. Dal corso esco 87^ su 489 marescialli, ma poi vengo mandata nella regione Campania, inizialmente in servizio provvisorio, fino alla definizione della domanda presentata. Succssivamente nel mese di ottobre 2011 mi viene notificata la risposta con la motivazione che i miei possono essere assistiti da mio fratello, il quale a sua volta è coniugato, la moglie assiste la propria madre invalida la 100% ed inoltre ha due figli minori. Comunque rispondo alla stessa con le varie osservazioni ma poi viene nuovamente riggettata. Nel agosto 2011 intanto mia madre ha un secondo infarto ed in tale occasione mio fratello era impegnato in Sicilia per l'esigenza Libano, mia cognata era in ospedale con la propria madre ed io ero a lavoro in Napoli la mia sede. Appresa la notizia mi metto in auto ed in circa due ore arrivo presso l'osèpedale ove era stata trasportata mia madre ed dopo aver verificato la situazione mi reca a casa e trovo mio padre in un totale stato di abbandono. Quindi in tale periodo chiedo di poter prestare servizio provvisorio vicino casa e nel mese dal mese di ottobre 2011 al maggio 2012 presto servizio nei pressi della mia residenza. Successivamente ritorno a Napoli ripresento istanza, nuovamente ai sensi dell'art. 398 RGA e L.104/92 ma viene rigettata perchè non possiedo i requisiti di continuità ed esclusività, comunque presento le mie osservazioni, ma sempre negata; nel contempo richiedo di conferire con il C.te Gen. Nel 2013 richiedo un altro periodo di servizio provvisorio vicino casa in quanto mio fratello doveva partire per una misione in territorio estero, ed il 01/07/2013 vengo nuovamente trasferita vicino casa fino al 01/12/2013. Il 16 luglio 2013 vengo convocata al C.do Generale ma non mi accoglie il C.te Gen, ma un suo sotituto il quale alle mie richieste mi riferisce che devo prima aspettare di compiere almeno 8 anni fuori regione e poi posso rientrare in Puglia. Rientro a casa e mentre svolgo servizio provvisorio conosco colleghi che non sono mai stati fuori regione anche molto più giovani di me come cariera militare. Nel fratempo mia madre si agrrava ancora di più con un 3° infarto, diabete, complicazioni con la vista ecc. Ora cosa posso fare, qual'è la strada migliore da percorrere???
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