Trasferimento d'autorità e demansionamento piloti.

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Daniele78

Trasferimento d'autorità e demansionamento piloti.

Messaggio da Daniele78 »

Gentile Avvocato,

Sono un Maresciallo dei Carabinieri, pilota di elicottero.
A causa di scelte superiori, il mio reparto volo e' nella lista nera di quelli che dovrebbero essere soppressi da qui a breve (si parla di 5/6 basi sulle 14 oggi esistenti).
Dalle indiscrezioni, sembra che al personale specializzato (piloti e tecnici di bordo) verra' pregiudicata la possibilita' di un reimpiego in un reparto di volo. L'amministrazione, per ridurre il personale pilota (che, a detta loro, ora e' in sovraorganico) sembra abbia deciso di chiudere le basi e trasferire i piloti ed i tecnici alla caserma piu' vicina, ovviamente a meno di 10 km, cambiando loro incarico e mansione, ed evitando cosi' eventuali competenze economiche derivanti dal trasferimento.
Per chiarire il concetto, e' come se ad un pilota dell'aeronautica militare venga detto "Grazie per quello che ha fatto per noi, nonostante abbiamo speso centinaia di migliaia di euro per formarla e renderla un professionista, ora voi piloti siete troppi, quindi la trasferiamo all'ufficio 'x' a rispondere al telefono, chiaramente senza darle un euro, poiche' il suo nuovo ufficio si trova al piano di sotto"
Cassare cosi' senza ratio il personale navigante, comporterebbe, tra l'altro, la perdita di piloti giovani che garantirebbero all'amministrazione altri 15/20 anni di servizio, con la necessita', magari tra 5/6 anni, di dover bandire un concorso interno per piloti poiche' il turn over pensionistico (ad oggi facilmente prevedibile) lo imporrebbe, provocando un elevato costo aggiuntivo per la PA. (Mi chiedo tra l’altro cosa ne penserebbe la Corte dei Conti di un action plan cosi' scaltro)
In altre parole, la diminuzione del personale fatta in questo modo avviene per mero criterio geografico (se hai la sfortuna di esse nella base che chiude, devi cambiare mestiere) piuttosto che, come accade in qualsiasi compagnia aerea ed aeronautica militare del mondo, per criterio di "juniority" : mi tengo il personale piu' giovane che mi assicura operativita' piu' a lungo e contraggo quello che a breve andra' in quiescenza. Risparmio e sono piu' efficiente.
Essendo quella del pilota una passione, prima che una professione, va da se che tutti noi saremmo disposti, nel caso di soppressione della nostra base, ad un trasferimento 'a domanda' presso un'altra base del territorio nazionale, pur di continuare a fare il lavoro per cui abbiamo fatto tanti sacrifici e che continuiamo a fare, lontano dalle nostre famiglie e dalle regioni di origine.
Lo scorso anno, (creando un precedente) l'Arma ha chiuso il nucleo elicotteri di Falconara Marittima, il personale e' stato tutto accontentato e, per chi lo ha desiderato, reimpiegato come pilota/tecnico di bordo in altri nuclei del territorio nazionale "a domanda". Ad oggi, invece, l'intendimento del comando superiore pare quello di chiudere le basi proprio con lo scopo di dimezzare il personale specializzato e destinarlo ad altre mansioni.
Le chiedo, cortesemente, un parere sull'argomento, non tanto per il trasferimento in se, quanto per la possibilita' da parte dell'amministrazione di despecializzare e reimpiegare il personale con un incarico totalmente diverso, certamente dequalificante, e che porterebbe a perdite sul piano economico, oltreche' morale e professionale, senza un criterio preciso, ne' tantomeno di meritocrazia.
Nel caso cio' si verificasse, siamo tutti intenzionati a ricorrere, con ogni mezzo, contro eventuali provvedimenti arbitrari da parte dell'amministrazione.

Resto in attesa di un suo gentile riscontro.
Con le piu' vive cordialita'

Daniele.


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