Egregio Avvocato,
le norme prevedono che in caso di ricorso gerarchico, il ricorrente esponga in maniera dettagliata i motivi di opposizione (unico mezzo per contrastare una valutazione non veritiera). Potrei sapere se:
1) nell'esercitare tale diritto un militare può essere citato per diffamazione od ingiuria con eventuale risarcimento dei danni ?
2) in caso di querela, dimostrando di aver detto la verità può essere comunque condannato?
Grazie.
ricorso documentazione caratteristica
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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- Avv. Giorgio Carta
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- Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am
Re: ricorso documentazione caratteristica
Messaggio da Avv. Giorgio Carta »
Caro visitatore del sito,
per rispondere al suo quesito, occorre premettere che:
- commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l'onore o il decoro di una persona presente.
- commette il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l'altrui reputazione in assenza della parsona offesa.
- il reato di calunnia (art. 368 c.p.), infine, si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l'obbligo di riferire all'Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato.
In base alle predette norme, lei ha tutto il diritto di allegare al suo ricorso gerarchico tutti i fatti veri che sono a sua conoscenza e che lei assume essere rilevanti per dimostrare la mala fede dei compilatori e/o revisori dei documenti caratteristici o, comunque, l'illegittimità dell'atto impugnato.
Faccia, tuttavia, presente che tanto l'ingiuria quanto la diffamazione prescindono dalla veridicità dei fatti addebitati, nel senso che si può diffamare taluno pure addebitandogli una circostanza vera.
La calunnia, invece, come detto sopra, presuppone la precisa consapevolezza dell'agente di dichiarare il falso.
Tanto premesso, per andare al dunque della sua domanda,tra le cause di giustificazione comuni che si applicano generalmente sia all'ingiuria che alla diffamazione vi sono l'esercizio di un diritto e l'adempimento di un dovere (art. 51 codice penale).
L'esercizio della difesa è un preciso diritto, costituzionalmente garantito, che le compete e che non può originare alcuna conseguenza negativa se Lei si attiene ai criteri di veridicità e buona fede sopra illustrati.
Se il suo ruolo, inoltre, le impone di rivelare ai superiori determnati fatti illeciti di cui lei sia a conoscenza, la sua condotta sarà ulteriormente scriminata (cioè giustificata) e non potrà dare luogo a nessuna conseguenza pregiudizievole nei suoi confronti.
Ovviamente, vista la delicatezza dell sua condizione, le consiglierei di consultarsi previamente con un legale esperto della materia, specie militare.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
per rispondere al suo quesito, occorre premettere che:
- commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l'onore o il decoro di una persona presente.
- commette il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l'altrui reputazione in assenza della parsona offesa.
- il reato di calunnia (art. 368 c.p.), infine, si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l'obbligo di riferire all'Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato.
In base alle predette norme, lei ha tutto il diritto di allegare al suo ricorso gerarchico tutti i fatti veri che sono a sua conoscenza e che lei assume essere rilevanti per dimostrare la mala fede dei compilatori e/o revisori dei documenti caratteristici o, comunque, l'illegittimità dell'atto impugnato.
Faccia, tuttavia, presente che tanto l'ingiuria quanto la diffamazione prescindono dalla veridicità dei fatti addebitati, nel senso che si può diffamare taluno pure addebitandogli una circostanza vera.
La calunnia, invece, come detto sopra, presuppone la precisa consapevolezza dell'agente di dichiarare il falso.
Tanto premesso, per andare al dunque della sua domanda,tra le cause di giustificazione comuni che si applicano generalmente sia all'ingiuria che alla diffamazione vi sono l'esercizio di un diritto e l'adempimento di un dovere (art. 51 codice penale).
L'esercizio della difesa è un preciso diritto, costituzionalmente garantito, che le compete e che non può originare alcuna conseguenza negativa se Lei si attiene ai criteri di veridicità e buona fede sopra illustrati.
Se il suo ruolo, inoltre, le impone di rivelare ai superiori determnati fatti illeciti di cui lei sia a conoscenza, la sua condotta sarà ulteriormente scriminata (cioè giustificata) e non potrà dare luogo a nessuna conseguenza pregiudizievole nei suoi confronti.
Ovviamente, vista la delicatezza dell sua condizione, le consiglierei di consultarsi previamente con un legale esperto della materia, specie militare.
Saluti,
Avv. Giorgio Carta
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