Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchio
Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchio
"Rinnovato allarme, unito a profondo sconcerto" viene espresso dal Cocer Carabinieri nel momento in cui "si deve amaramente prendere atto, per l'ennesima volta, delle misure che il governo ha adottato nei confronti dell'Arma in materia di spending review, derivanti da inaccettabili logiche di cassa che potrebbero pericolosamente ripercuotersi su aspetti fondamentali per la società, come la sicurezza e l'ordine pubblico". Il Cocer Carabinieri critica "un provvedimento che mette in ginocchio un'istituzione che, dopo i tagli subiti negli anni passati per circa 9.000 unità, si vede ripianare soltanto il 20% del turn over: a questo punto, l'Arma non è piu' nelle condizioni di poter assicurare un adeguato standard di sicurezza al popolo italiano. Pertanto - annuncia - si adopererà in tutte le maniere consentite per combattere questa assurda politica di tagli, ricorrendo anche all'espletamento di turni di volontariato, onde consentire al personale di evitare di sobbarcarsi più ore di servizio che mai e poi mai gli verranno retribuite e che invece lo priveranno della possibilità di godere di diritti costituzionalmente garantiti quali riposi e ferie". Accusa il Cocer Cc: "E' bene che il popolo italiano prenda coscienza della lenta eutanasia a cui l'Arma è ormai da anni sottoposta; questo esecutivo ritiene evidentemente che sia giunto il momento di staccare addirittura la spina? Un processo di progressivo, inarrestabile depauperamento la porterà a non poter essere più in grado di assolvere i compiti che istituzionalmente, da due secoli, le sono stati affidati a difesa dei cittadini. In un momento così fortemente caratterizzato da fenomeni criminali di ogni genere - conclude il Cocer Carabinieri - questo non è fare gli interessi della gente perbene ma voler lasciare campo aperto alla criminalità".
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Ho ricevuto ieri comunicazioni da parte di un delegato della Rappresentanza che vi riporto (a seguito di un incontro con gli alti vertici dell'Arma).....
La sospensione del turn over pieno con arruolamento per gli anni 2012/2013/2104 solo del 20% del personale e per il 2015 del 50% porterà ad una riduzione dell'organico arma di circa 6.000 unità che aggiunte alle 9.000 già preesistenti porterà dal 2016 ad avere un disavanzo complessivo di circa 15.000 uomini.
Pertanto dal 2016 avremo un organico di 103.000 Carabinieri.
Il reclutamento relativo al 2012 sarà affrontato nel seguente modo (proposto dal Comando Generale):
Saranno arruolati nr. 40 Ufficiali del ruolo normale sui 50 previsti; saranno arruolati 210 marescialli del corso annuale; saranno arruolati 150 marescialli del triennale su 490 previsti a concorso; saranno arruolati tutti i brigadieri perchè essendo un concorso interno non rientra nella spending rewiew; saranno arruolati 241 carabinieri sui 1738 previsti:
resta ancora da vedere la posizione dei v.f.p.4. Chiusura/rimodulamento scuole che porterà a questi risultati:
Campobasso chiude come scuola ed incorpora i Comandi arma presenti sul territorio Fossano incorporerà la Compagnia e la Stazione e sarà tenuta in stand by come scuola; Roma, Torino e reggio Calabria resteranno aperte Iglesias sarà ridotta ed anch'essa incorporerà i presidi dell'Arma posti in quella città. Benevento continuerà a mantenere i corsi per brigadieri Velletri, Firenze manterranno le loro peculiarità in attesa che apre il grande polo di Firenza Castello poi si vedrà. Scuola ufficiali regolarmente aperta
Il Cocer ha rigettato al mittente queste proposte ritenendole sbagliate anche a fronte del fatto che si privilegia l'arruolamento degli ufficiali in luogo di quello dei carabinieri.
Nel dare il suo parere negativo sia con delibera che con comunicato ha espresso all'Ufficiale presente le sue criticità e proposte tra cui ribadendo la chiusura della scuola ufficiali bloccandone i concorsi futuri; la chiusura degli interregionali ed un forte ridimensionamento dei nuclei scorte, nucleo camera deputati e senato, Nucleo Presidenziale; chiusura delle polizie Militari. Il tutto per ovviare alle gravi difficoltà di personale che si verranno a creare senza gli arruolamenti.
Prepariamoci.........dico io!!!
Sempre cordialmente!!!
La sospensione del turn over pieno con arruolamento per gli anni 2012/2013/2104 solo del 20% del personale e per il 2015 del 50% porterà ad una riduzione dell'organico arma di circa 6.000 unità che aggiunte alle 9.000 già preesistenti porterà dal 2016 ad avere un disavanzo complessivo di circa 15.000 uomini.
Pertanto dal 2016 avremo un organico di 103.000 Carabinieri.
Il reclutamento relativo al 2012 sarà affrontato nel seguente modo (proposto dal Comando Generale):
Saranno arruolati nr. 40 Ufficiali del ruolo normale sui 50 previsti; saranno arruolati 210 marescialli del corso annuale; saranno arruolati 150 marescialli del triennale su 490 previsti a concorso; saranno arruolati tutti i brigadieri perchè essendo un concorso interno non rientra nella spending rewiew; saranno arruolati 241 carabinieri sui 1738 previsti:
resta ancora da vedere la posizione dei v.f.p.4. Chiusura/rimodulamento scuole che porterà a questi risultati:
Campobasso chiude come scuola ed incorpora i Comandi arma presenti sul territorio Fossano incorporerà la Compagnia e la Stazione e sarà tenuta in stand by come scuola; Roma, Torino e reggio Calabria resteranno aperte Iglesias sarà ridotta ed anch'essa incorporerà i presidi dell'Arma posti in quella città. Benevento continuerà a mantenere i corsi per brigadieri Velletri, Firenze manterranno le loro peculiarità in attesa che apre il grande polo di Firenza Castello poi si vedrà. Scuola ufficiali regolarmente aperta
Il Cocer ha rigettato al mittente queste proposte ritenendole sbagliate anche a fronte del fatto che si privilegia l'arruolamento degli ufficiali in luogo di quello dei carabinieri.
Nel dare il suo parere negativo sia con delibera che con comunicato ha espresso all'Ufficiale presente le sue criticità e proposte tra cui ribadendo la chiusura della scuola ufficiali bloccandone i concorsi futuri; la chiusura degli interregionali ed un forte ridimensionamento dei nuclei scorte, nucleo camera deputati e senato, Nucleo Presidenziale; chiusura delle polizie Militari. Il tutto per ovviare alle gravi difficoltà di personale che si verranno a creare senza gli arruolamenti.
Prepariamoci.........dico io!!!
Sempre cordialmente!!!
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Nel contesto io aggiungo altre notizie da sapere tutti:
Spending review, sì della Camera: è legge
07/08/2012
Via libera definitiva al decreto sulla spending review che con il voto di oggi alla Camera dei Deputati diventa legge. molte le misure contenute nel provvedimento che ha come obiettivo quello di tagliare la spesa pubblica migliorando l’intera efficienza del sistema e lasciando invariati i servizi ai cittadini. Il testo dall’Aula di Montecitorio è identico a quello licenziato dal Senato. Con il provvedimento si eviterà l’aumento dell’Iva ad ottobre prossimo. La legge, tra l’latro, amplia le tutele ad altri 55 mila esodati e aumenta le tasse universitarie per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90.000 euro, +100% oltre 150.000 euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40.000 euro. Ecco alcune delle misure:
P.A.: riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro. Riduzione del 50% delle auto blu. Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.
SCUOLA: dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.
OSPEDALI: entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto ad un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati.
ADDIZIONALE IRPEF: Le 8 regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell’ addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1%.
VIA FARMACI GRIFFATI: Parziale marcia indietro sul filo di lana. Nella ricetta – stabilisce il maxi-emendamento – va indicato il principio attivo del farmaco. Con l’ultima modifica il medico può indicare anche la marca che, se accompagnata da spiegazione, diventa vincolante per i farmacisti.
FARMACIE: Vengono limati gli sconti a carico delle farmacie che scendono dal 3,65 al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende scendono dal 6,5% al 4,1%. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”.
PROVINCE. Saranno “riordinate” in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. Rimane la cancellazione di Terni, Isernia e Matera che i senatori avevano cercato di salvare. Previsto anche l’accorpamento di alcune prefetture.
CASE ENTI. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta.
SISMA EMILIA: Arrivano risorse per 6 miliardi per aiutare cittadini e imprese dopo il sisma nell’Emilia. Possibilità per i comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l’Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti
MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all’euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Spending review, sì della Camera: è legge
07/08/2012
Via libera definitiva al decreto sulla spending review che con il voto di oggi alla Camera dei Deputati diventa legge. molte le misure contenute nel provvedimento che ha come obiettivo quello di tagliare la spesa pubblica migliorando l’intera efficienza del sistema e lasciando invariati i servizi ai cittadini. Il testo dall’Aula di Montecitorio è identico a quello licenziato dal Senato. Con il provvedimento si eviterà l’aumento dell’Iva ad ottobre prossimo. La legge, tra l’latro, amplia le tutele ad altri 55 mila esodati e aumenta le tasse universitarie per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90.000 euro, +100% oltre 150.000 euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40.000 euro. Ecco alcune delle misure:
P.A.: riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro. Riduzione del 50% delle auto blu. Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.
SCUOLA: dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.
OSPEDALI: entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto ad un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati.
ADDIZIONALE IRPEF: Le 8 regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell’ addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1%.
VIA FARMACI GRIFFATI: Parziale marcia indietro sul filo di lana. Nella ricetta – stabilisce il maxi-emendamento – va indicato il principio attivo del farmaco. Con l’ultima modifica il medico può indicare anche la marca che, se accompagnata da spiegazione, diventa vincolante per i farmacisti.
FARMACIE: Vengono limati gli sconti a carico delle farmacie che scendono dal 3,65 al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende scendono dal 6,5% al 4,1%. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”.
PROVINCE. Saranno “riordinate” in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. Rimane la cancellazione di Terni, Isernia e Matera che i senatori avevano cercato di salvare. Previsto anche l’accorpamento di alcune prefetture.
CASE ENTI. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta.
SISMA EMILIA: Arrivano risorse per 6 miliardi per aiutare cittadini e imprese dopo il sisma nell’Emilia. Possibilità per i comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l’Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti
MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all’euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
L'Arma in ginocchio? Fintanto che i vertici accettano tutto è normale che succeda.Spifferi di corridoio addirittura preannunciano che dopo il bicentenario sarà un'ecatombe. Al peggio non c'è mai fine.
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Non che io voglia contraddirvi, ma a mio parere il testo della spending review parla abbastanza chiaro.
http://www.leggioggi.it/wp-content/uplo ... senato.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; (testo)
Titolo 2 Art 2:
Comma1.
Gli uffici dirigenziali e le dotazioni organiche
delle amministrazioni dello Stato, anche ad
ordinamento autonomo, delle agenzie, degli enti
pubblici non economici, degli enti di ricerca, nonché
degli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e
successive modificazioni ed integrazioni sono
ridotti, con le modalità previste dal comma 5, nella
seguente misura:
a) gli uffici dirigenziali, di livello generale e di
livello non generale e le relative dotazioni
organiche, in misura non inferiore, per entrambe le
tipologie di uffici e per ciascuna dotazione, al 20 per
cento di quelli esistenti;
b) le dotazioni organiche del personale non
dirigenziale, apportando un'ulteriore riduzione non
inferiore al 10 per cento della spesa complessiva
relativa al numero dei posti di organico di tale
personale. Per gli enti di ricerca la riduzione di cui
alla presente lettera si riferisce alle dotazioni
organiche del personale non dirigenziale, esclusi i
ricercatori ed i tecnologi.
Quindi dice che i tagli ci saranno.
Titolo 2 Art. 2:
Comma7
Sono escluse dalla riduzione del comma 1 le
strutture e il personale del comparto sicurezza e del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il personale
amministrativo operante presso gli uffici giudiziari,
il personale di magistratura. Sono altresì escluse le
amministrazioni interessate dalla riduzione disposta
dall'articolo 23‐quinquies, nonché la Presidenza del
Consiglio dei Ministri che ha provveduto alla
riduzione con decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri in data 15 giugno 2012
http://www.leggioggi.it/wp-content/uplo ... senato.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; (testo)
Titolo 2 Art 2:
Comma1.
Gli uffici dirigenziali e le dotazioni organiche
delle amministrazioni dello Stato, anche ad
ordinamento autonomo, delle agenzie, degli enti
pubblici non economici, degli enti di ricerca, nonché
degli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4,
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e
successive modificazioni ed integrazioni sono
ridotti, con le modalità previste dal comma 5, nella
seguente misura:
a) gli uffici dirigenziali, di livello generale e di
livello non generale e le relative dotazioni
organiche, in misura non inferiore, per entrambe le
tipologie di uffici e per ciascuna dotazione, al 20 per
cento di quelli esistenti;
b) le dotazioni organiche del personale non
dirigenziale, apportando un'ulteriore riduzione non
inferiore al 10 per cento della spesa complessiva
relativa al numero dei posti di organico di tale
personale. Per gli enti di ricerca la riduzione di cui
alla presente lettera si riferisce alle dotazioni
organiche del personale non dirigenziale, esclusi i
ricercatori ed i tecnologi.
Quindi dice che i tagli ci saranno.
Titolo 2 Art. 2:
Comma7
Sono escluse dalla riduzione del comma 1 le
strutture e il personale del comparto sicurezza e del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il personale
amministrativo operante presso gli uffici giudiziari,
il personale di magistratura. Sono altresì escluse le
amministrazioni interessate dalla riduzione disposta
dall'articolo 23‐quinquies, nonché la Presidenza del
Consiglio dei Ministri che ha provveduto alla
riduzione con decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri in data 15 giugno 2012
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Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Messaggio da semplicissimo »
Non intendo dare adito ad astruse teorie, nè intendo fare da cassandra ed essere portatore di infausti presagi. Però, giova far rilevare che: Nello stesso periodo in cui divengono operative le misure sulla spending review, <<deleterie nei confronti dell'Arma e disastrose per tutta la collettività>>, la criminalità alza il tiro e mette in atto azioni intimidarorie dirette inequivocabilmente a minacciare ed intimorire proprio
chi è preposto alla tutela della sicurezza e l'ordine pubblico:
- Nella notte tra il 6 e il 7 agosto ignoti appiccavano un incendio alla porta secondaria ed una finestra della caserma dei Carabinieri "Grippo", nel pieno centro di Cosenza.
- La notte dello scorso 7 agosto ignoti facevano esplodere l'automobile di un giovane carabiniere palermitano.
Pur non volendo formulare ipotesi per i casi di specie (peraltro in via di soluzione).
E' legittimo chiedersi se le misure appena adottate dal governo, non possano essere accolte dai malavitosi comuni (e non) come una sorte di indebolimento delle tutele e delle garanzie per la legalità.
Guardando al futuro, in linea del tutto generale, ed in virtù delle passate esperienze, conoscendo le dinamiche negli ambienti ove regna il degrado e legge della strada, non possiamo sottovalutare il pericolo (indiretto), che l'adozione di norme penalizzanti nei nostri confronti, oltre che logorare la tempra di chi è impegnato in prima linea, possano anche essere intese, (in ambito criminale), come un segnale (ulteriore) di alleggerimento o lassismo, o peggio ancora di un indebolimento al contrasto del crimine.
Spero di sbagliarmi, ma se così non fosse, saremo ancora noi, a pagare il prezzo di politiche sbagliate.
Il Vostro Semplicissimo
chi è preposto alla tutela della sicurezza e l'ordine pubblico:
- Nella notte tra il 6 e il 7 agosto ignoti appiccavano un incendio alla porta secondaria ed una finestra della caserma dei Carabinieri "Grippo", nel pieno centro di Cosenza.
- La notte dello scorso 7 agosto ignoti facevano esplodere l'automobile di un giovane carabiniere palermitano.
Pur non volendo formulare ipotesi per i casi di specie (peraltro in via di soluzione).
E' legittimo chiedersi se le misure appena adottate dal governo, non possano essere accolte dai malavitosi comuni (e non) come una sorte di indebolimento delle tutele e delle garanzie per la legalità.
Guardando al futuro, in linea del tutto generale, ed in virtù delle passate esperienze, conoscendo le dinamiche negli ambienti ove regna il degrado e legge della strada, non possiamo sottovalutare il pericolo (indiretto), che l'adozione di norme penalizzanti nei nostri confronti, oltre che logorare la tempra di chi è impegnato in prima linea, possano anche essere intese, (in ambito criminale), come un segnale (ulteriore) di alleggerimento o lassismo, o peggio ancora di un indebolimento al contrasto del crimine.
Spero di sbagliarmi, ma se così non fosse, saremo ancora noi, a pagare il prezzo di politiche sbagliate.
Il Vostro Semplicissimo
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Per notizia.
Concorso carabinieri, spending review taglia i posti. Federconsumatori: ricorso al Tar
Avevano vinto il concorso da carabiniere ma la “spending review” del Governo li manderà a casa. Sono oltre 1500 aspiranti carabinieri ritenuti “idonei non prescelti”. Federconsumatori annuncia che presenterà un ricorso collettivo al Tar del Lazio. La vicenda è raccontata dall’associazione: inizialmente erano 1886 i posti da assegnare nel concorso per il reclutamento di giovani carabinieri, ma con la spending review la situazione è cambiata così che “dei 1886 previsti dal bando, solo 375 aspiranti carabinieri sono stati arruolati”.
Tutti gli altri, ben 1511 persone che avevano fatto e superato il concorso, si ritrovano classificati come “idonei non prescelti”, senza alcuna garanzia di blocco della graduatoria o di assunzione a scaglioni. Per il presidente Federconsumatori Rosario Trefiletti si tratta di “una vera e propria beffa”.
L’associazione ha annunciato che interverrà a tutela dei diritti acquisiti di tutti i candidati risultati idonei al concorso: “Presenteremo un apposito Ricorso collettivo al TAR Lazio, curato dall’Avv. Vanna Pizzi – Coordinatrice della Consulta Giuridica Nazionale della Federconsumatori, per l’annullamento dei decreti che hanno ridotto i posti dopo lo svolgimento del concorso stesso”. I termini per la presentazione del ricorso scadono intorno alla fine di novembre. Chi è interessato può scrivere a v.pizzi@federconsumatori.it o telefonare al numero 06 42020755 – 59.
L’associazione attende ora un riscontro dal Ministero della Difesa. “Grazie al nostro intervento odierno apprendiamo che finalmente il Vicepresidente della Commissione Difesa del Senato, Giovanni Torri, ha rivolto la dovuta attenzione allo scandaloso taglio dei posti spettanti ai 1.511 allievi carabinieri risultati “idonei non prescelti” – afferma a stretto giro, dopo la denuncia, Federconsumatori – Prendiamo atto degli impegni assunti dal Vicepresidente, d’intesa con il Presidente Sen. Carrara, al fine di tutelare i ragazzi rimasti coinvolti ed a nostra volta ci assumiamo l’onere di verificare l’evoluzione della questione alla luce degli impegni oggi dichiarati”.
Rispetto ai tagli degli idonei al concorso ma “non prescelti”, le agenzie riportano infatti le dichiarazioni del vicepresidente Torri (Lega): “Se questo governo pensa di combattere la criminalità con la spending review siamo veramente al paradosso. Mandare a casa 1.511 aspiranti carabinieri idonei dei 1.886 previsti dal bando è uno schiaffo a tutti i cittadini non solo all’ Arma dei Carabinieri”. Federconsumatori ha chiesto chiarimenti al Ministero della Difesa.
Concorso carabinieri, spending review taglia i posti. Federconsumatori: ricorso al Tar
Avevano vinto il concorso da carabiniere ma la “spending review” del Governo li manderà a casa. Sono oltre 1500 aspiranti carabinieri ritenuti “idonei non prescelti”. Federconsumatori annuncia che presenterà un ricorso collettivo al Tar del Lazio. La vicenda è raccontata dall’associazione: inizialmente erano 1886 i posti da assegnare nel concorso per il reclutamento di giovani carabinieri, ma con la spending review la situazione è cambiata così che “dei 1886 previsti dal bando, solo 375 aspiranti carabinieri sono stati arruolati”.
Tutti gli altri, ben 1511 persone che avevano fatto e superato il concorso, si ritrovano classificati come “idonei non prescelti”, senza alcuna garanzia di blocco della graduatoria o di assunzione a scaglioni. Per il presidente Federconsumatori Rosario Trefiletti si tratta di “una vera e propria beffa”.
L’associazione ha annunciato che interverrà a tutela dei diritti acquisiti di tutti i candidati risultati idonei al concorso: “Presenteremo un apposito Ricorso collettivo al TAR Lazio, curato dall’Avv. Vanna Pizzi – Coordinatrice della Consulta Giuridica Nazionale della Federconsumatori, per l’annullamento dei decreti che hanno ridotto i posti dopo lo svolgimento del concorso stesso”. I termini per la presentazione del ricorso scadono intorno alla fine di novembre. Chi è interessato può scrivere a v.pizzi@federconsumatori.it o telefonare al numero 06 42020755 – 59.
L’associazione attende ora un riscontro dal Ministero della Difesa. “Grazie al nostro intervento odierno apprendiamo che finalmente il Vicepresidente della Commissione Difesa del Senato, Giovanni Torri, ha rivolto la dovuta attenzione allo scandaloso taglio dei posti spettanti ai 1.511 allievi carabinieri risultati “idonei non prescelti” – afferma a stretto giro, dopo la denuncia, Federconsumatori – Prendiamo atto degli impegni assunti dal Vicepresidente, d’intesa con il Presidente Sen. Carrara, al fine di tutelare i ragazzi rimasti coinvolti ed a nostra volta ci assumiamo l’onere di verificare l’evoluzione della questione alla luce degli impegni oggi dichiarati”.
Rispetto ai tagli degli idonei al concorso ma “non prescelti”, le agenzie riportano infatti le dichiarazioni del vicepresidente Torri (Lega): “Se questo governo pensa di combattere la criminalità con la spending review siamo veramente al paradosso. Mandare a casa 1.511 aspiranti carabinieri idonei dei 1.886 previsti dal bando è uno schiaffo a tutti i cittadini non solo all’ Arma dei Carabinieri”. Federconsumatori ha chiesto chiarimenti al Ministero della Difesa.
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Ecco un bel esempio che tutti i nostri nostri politici dovrebbero seguire, compreso i nostri Generali tutti, togliersi qualcosa loro dai lori stipendi per dare ai poveri, compresi noi delle FF.AA. e FF.PP. dei bassi ruoli.
Dico noi della Base, poichè la crisi da oltre un anno è toccata anche ai della Truppa con dei miseri stipendi.
Vi invito a leggere l'articolo.
Jose Mujica, il politico più onesto del mondo
http://it.notizie.yahoo.com/blog/gossip ... 37884.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Dico noi della Base, poichè la crisi da oltre un anno è toccata anche ai della Truppa con dei miseri stipendi.
Vi invito a leggere l'articolo.
Jose Mujica, il politico più onesto del mondo
http://it.notizie.yahoo.com/blog/gossip ... 37884.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Tutti i COCER ( se hanno corraggio) dovrebbero avanzare una delibera congiunta affinchè venga eliminato questo spreco di soldi e far si che vengano aumentati i nostri stipendi/indennità.
Siete d'accordo???
leggete quest'articolo datato 08.01.2013 apparso sull'espresso:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... gi/2197622" onclick="window.open(this.href);return false;
Siete d'accordo???
leggete quest'articolo datato 08.01.2013 apparso sull'espresso:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... gi/2197622" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Questa sicuramente farà piangere più di tutto.
Stipendi statali, verso il congelamento degli stipendi fino al 2014
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in dirittura d’arrivo, al prossimo Consiglio dei Ministri tra una settimana, un decreto ministeriale (Economia e Funzione Pubblica) che congela gli stipendi fino al 2014 per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici. “È assolutamente inaccettabile un decreto ministeriale di questa portata: non è una risposta ai problemi economici del Paese soprattutto a fronte di una riduzione drastica del personale che ha riguardato l’intero comparto della pubblica amministrazione negli ultimi anni. Sono gli sprechi piuttosto a dover essere eliminati e ci lascia perplessi la notizia che l’ex presidente della regione Lombardia Formigoni incassi circa 500 mila euro di buona uscita” commenta il Movimento Difesa del Cittadino.
Anche i Sindacati sono insorti. Cgil, Cisl e Uil hanno definito il provvedimento “inopportuno”. Il testo, anticipato da alcune agenzie, spiega: “Non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche“. Oltre dunque alla sospensione delle previsioni contrattuali, per il personale, “non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall’anno 2011″. Nel decreto vengono fissate anche le modalità di calcolo relative all’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 e ulteriori misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali.
Il decreto ministeriale prevede anche il blocco degli scatti di anzianità per il 2013 per i lavoratori della scuola (personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario). Il provvedimento proroga infatti per l’anno in corso le disposizioni contenute nel decreto 78 del 2010 secondo cui “per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola gli anni 2010, 2011, 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti” dai contratti in vigore.
Stipendi statali, verso il congelamento degli stipendi fino al 2014
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in dirittura d’arrivo, al prossimo Consiglio dei Ministri tra una settimana, un decreto ministeriale (Economia e Funzione Pubblica) che congela gli stipendi fino al 2014 per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici. “È assolutamente inaccettabile un decreto ministeriale di questa portata: non è una risposta ai problemi economici del Paese soprattutto a fronte di una riduzione drastica del personale che ha riguardato l’intero comparto della pubblica amministrazione negli ultimi anni. Sono gli sprechi piuttosto a dover essere eliminati e ci lascia perplessi la notizia che l’ex presidente della regione Lombardia Formigoni incassi circa 500 mila euro di buona uscita” commenta il Movimento Difesa del Cittadino.
Anche i Sindacati sono insorti. Cgil, Cisl e Uil hanno definito il provvedimento “inopportuno”. Il testo, anticipato da alcune agenzie, spiega: “Non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche“. Oltre dunque alla sospensione delle previsioni contrattuali, per il personale, “non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall’anno 2011″. Nel decreto vengono fissate anche le modalità di calcolo relative all’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 e ulteriori misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali.
Il decreto ministeriale prevede anche il blocco degli scatti di anzianità per il 2013 per i lavoratori della scuola (personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario). Il provvedimento proroga infatti per l’anno in corso le disposizioni contenute nel decreto 78 del 2010 secondo cui “per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola gli anni 2010, 2011, 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti” dai contratti in vigore.
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Il signor Jose "Pepe" Mujica...per chi non lo sa...fù ai tempi della sua gioventù un lottatore (terrorista?) dell'area più estrema dei collettivi comunisti...ed oggi adora presidenti della stessa area estrema come il signor Chavez...che tutti ben conosciamo e che oggi per sua sfortuna è agli sgoccioli della sua turbolenta vita...
Il presidente Mujica è veramente come viene descritto...umile e decente...come uomo e come politico...se solo i nostri "solerti uomini di potere"...avessero un granello della sua decenza...oggi non ci troveremmo nella cloaca dove ci hanno sospinto...
Il presidente Mujica è veramente come viene descritto...umile e decente...come uomo e come politico...se solo i nostri "solerti uomini di potere"...avessero un granello della sua decenza...oggi non ci troveremmo nella cloaca dove ci hanno sospinto...
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
E' passato un secolo dalla prima grande guerra...e quanti di noi durante le larghe e a volte noiose ore di servizio ha ascoltato commenti ameni dai colleghi sul fatto che durante la prima grande guerra i militari di truppa si lamentavano...e regolarmente questi malumori venivano trasmessi al Re...che immediatamente risponedeva..."se la truppa si lamenta...che si aumenti lo stipendio dei generali"...bene oggi dopo quasi un secolo praticamente nulla è cambiato...lo stesso identico comportamento lo stanno tenendo con i dipendenti pubblici...più ci lamentiamo e più questi "onorevoli" signori aumentano gli stipendi e le prebende dei generali....
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
Per notizia
Regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione.
Ecco il Parere del Consiglio di Stato.
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28/02/2013 201213665 Definitivo C Adunanza di Sezione 10/01/2013
Numero 00943/2013 e data 28/02/2013
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza di Sezione del 10 gennaio 2013
NUMERO AFFARE 13665/2012
OGGETTO:
Ministero della difesa.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica, concernente “Regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione, ai sensi dell’articolo 11, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135”.
LA SEZIONE
Vista la relazione trasmessa con nota prot. Gab. 50292 del 19 dicembre 2012, con la quale il Ministero della difesa, ufficio legislativo, ha chiesto al Consiglio di Stato il previsto parere sullo schema di regolamento di cui all’oggetto;
esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Elio Toscano;
Premesso.
L’Amministrazione riferisce che lo schema di regolamento in oggetto è stato predisposto ai sensi dell’art. 11, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
In particolare, il comma 1 dell’art. 11 dispone in generale il riordino delle scuole pubbliche di formazione, demandandone la specifica disciplina a regolamenti governativi, con l’obiettivo di individuare forme di coordinamento tra le varie scuole, istituti e altre strutture competenti, nonché riformare il sistema di reclutamento e formazione dei dirigenti e dei funzionari pubblici, allo scopo di ottimizzare l’allocazione delle risorse e migliorare la qualità dell’attività formativa.
Il successivo comma 2 prevede che con uno o più regolamenti, da emanare ai sensi dell’art. 17 comma 2 della legge 23 agosto 1988, n. 400 entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge su proposta del Ministro della difesa di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, si provvede al riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione in conformità ai criteri indicati al comma 1 del medesimo articolo.
L’Amministrazione proponente pone in evidenza che lo schema di decreto, fermo restando il ruolo strategico della formazione professionale e culturale del personale per l’assolvimento dei compiti istituzionali, individua specifici provvedimenti di riordino delle scuole e degli istituti militari di formazione o afferenti attività strettamente connesse, accentrando ove possibile funzioni similari, ovvero razionalizzando taluni settori oggetto di duplicazioni o ridondanti.
Lo schema prevede, altresì, le modifiche e le integrazioni da apportare, per effetto dei provvedimenti di riordino, sia al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al d.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, sia al codice dell’ordinamento militare, approvato con d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66.
Il testo proposto si compone di tre articoli.
L’art. 1 indica le modalità del riordino e ne definisce gli strumenti, distinguendo i provvedimenti di “soppressione” da quelli di “riorganizzazione”: i primi sono connessi all’esaurita missione dell’ente, alla quale può conseguire sia lo scioglimento dell’organismo sia la sua riorganizzazione per altra missione; i secondi sono correlati alla revisione o alla riconfigurazione della missione dell’ente, anche nei casi di accentramento di funzioni svolte da organismi soppressi o ridefiniti quanto alla missione loro affidata.
L’art. 2 individua, per ciascuna Forza armata, gli enti interessati al riordino, e, a tal fine, prevede di apportare modifiche e integrazioni al libro primo del d.P.R. n. 90 del 2010, inserendo nel corpo regolamentare dell’ordinamenti militare l’art. 280 bis, nel quale sono elencati le tipologie dei provvedimenti e i tempi entro i quali dovranno essere attuati.
In particolare, entro il 31 dicembre 2013 sono previsti: per l’Aeronautica militare la soppressione del Centro di formazione didattica e manageriale di Firenze e il trasferimento delle relative competenze all’Istituto di scienze militari aeronautiche nella stesso capoluogo; per l’Arma dei carabinieri la soppressione della Scuola allievi carabinieri di Benevento e della Scuola allievi carabinieri di Fossano, riservando al Comandante generale la rideterminazione degli assetti addestrativi sulla base delle esigenze formative annualmente definite.
Quanto all’Esercito italiano, sono state previste la soppressione entro il 31 dicembre 2014 del Raggruppamento unità addestrative per la formazione dei volontari e del 47° Reggimento addestramento volontari con sede a Capua e il trasferimento delle relative competenze rispettivamente alla Scuola di fanteria di Cesano e al 17° Reggimento “Aqui” con sede in Capua.
Infine, entro il 31 dicembre 2016 sarà soppresso il Centro addestramento e formazione del personale volontario della Marina militare con sede in Taranto e le relative competenze saranno assunte dalla Scuola sottufficiali della Marina militare, ubicata nello stesso capoluogo.
L’art. 3 contiene le modificazioni, rese necessarie dai provvedimenti riorganizzativi di cui all’art. 2, da apportare al libro nono del testo unico delle diposizioni regolamentari dell’ordinamento militare, e le relative clausole di corrispondenza con le disposizioni dello schema di regolamento in esame.
Al riguardo si evidenzia in relazione che l’art. 11, comma 2, del decreto legge n. 95 del 2012, che ha autorizzato l’esercizio della potestà regolamentare del Governo ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, mentre ha determinato le norme generali della materia delegificata, non ha disposto l’espressa abrogazione delle disposizioni di fonte normativa primaria, che disciplinano la medesima materia.
Pertanto, considerato che ai sensi dell’art. 2267, comma 2, del codice dell’ordinamento militare le disposizioni del medesimo codice e del collegato testo unico delle norme regolamentari non possono essere abrogate o modificate se non in modo esplicito e con interventi aventi ad oggetto le disposizioni contenute nel codice e nel regolamento, l’art. 3 dello schema proposto prevede l’inserimento dell’art. 1126 bis nel testo unico regolamentare, contenente anche le disposizioni abrogative e modificative riferite al codice dell’ordinamento militare.
Considerato.
Preliminarmente si osserva che nel preambolo dello schema di decreto di d.P.R. pervenuto alla Sezione, pur essendo richiamata la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, manca l’indicazione della data in cui la stessa è avvenuta. Il presente parere viene reso, pertanto, sul presupposto che detta approvazione sia già intervenuta. Va, altresì, rilevato che nella documentazione trasmessa non è presente l’avviso favorevole dei Ministri concertanti, che dovrà essere, quindi, formalmente acquisito nel prosieguo dell’iter approvativo.
Si prende atto, comunque, che lo schema di regolamento ha ricevuto l’assenso della Ragioneria generale dello Stato, che ha apposto la prescritta bollinatura sul testo e sulle allegate relazioni illustrativa, tecnica e tecnica-normativa.
Ciò osservato, si considera che l’analisi dello schema di regolamento consente di formulare un giudizio sostanziale positivo sul testo elaborato, che appare conforme ai criteri generali, fissati dall’art. 11, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, con il dichiarato intento di migliorare la qualità degli istituti pubblici di formazione attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane, infrastrutturali e finanziarie e coerentemente con gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica nel contesto dei risparmi previsti dalla cosiddetta “spending revue”.
Sul punto, la relazione tecnica chiarisce che, anche se al momento non è possibile effettuare una stima dei risparmi conseguenti alla riduzione delle posizioni organiche nel contesto della riorganizzazione degli istituti militari di istruzione, in quanto precedentemente considerati nell’avviata contrazione dei volumi degli effettivi delle Forze armate, già nel 2013 i primi interventi di riordino comporteranno la contrazione delle spese annue di funzionamento per circa 173.000 euro. A detto importo potranno essere aggiunti gli ulteriori introiti derivanti dalla dismissione delle infrastrutture non più necessarie alle necessità formative.
In sostanza, i provvedimenti di riordino previsti dallo schema di regolamento proposto si inseriscono in una più ampia e articolata manovra di risparmi, i cui benefici saranno più concretamente percepibili negli esercizi a venire.
Quanto, poi, agli interventi abrogativi e modificativi sul codice e sul testo unico regolamentare dell’ordinamento militare, che anche nella circostanza si rendono necessari per la decisione del legislatore di privilegiare lo strumento della delegificazione, non è da trascurare la convenienza acché l’Amministrazione della difesa possa in futuro avviare una revisione del complesso normativo codicistico e regolamentare in conformità al più recente indirizzo legislativo.
Nel confermare, in conclusione, l’avviso favorevole alla prosecuzione dell’iter approvativo dello schema di d.P.R., si suggeriscono i seguenti correttivi di carattere formale:
- art. 2, comma 4: al termine del periodo, depennare la parola “stesso” e sostituirla con “della difesa”;
- art. 3, ultimo periodo: inserire la parola “corrispondenti” prima di “disposizioni”.
P.Q.M.
esprime il favorevole parere nei sensi suindicati.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Elio Toscano Giuseppe Faberi
IL SEGRETARIO
Massimo Meli
Regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione.
Ecco il Parere del Consiglio di Stato.
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28/02/2013 201213665 Definitivo C Adunanza di Sezione 10/01/2013
Numero 00943/2013 e data 28/02/2013
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza di Sezione del 10 gennaio 2013
NUMERO AFFARE 13665/2012
OGGETTO:
Ministero della difesa.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica, concernente “Regolamento recante disposizioni per il riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione, ai sensi dell’articolo 11, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135”.
LA SEZIONE
Vista la relazione trasmessa con nota prot. Gab. 50292 del 19 dicembre 2012, con la quale il Ministero della difesa, ufficio legislativo, ha chiesto al Consiglio di Stato il previsto parere sullo schema di regolamento di cui all’oggetto;
esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Elio Toscano;
Premesso.
L’Amministrazione riferisce che lo schema di regolamento in oggetto è stato predisposto ai sensi dell’art. 11, commi 1 e 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
In particolare, il comma 1 dell’art. 11 dispone in generale il riordino delle scuole pubbliche di formazione, demandandone la specifica disciplina a regolamenti governativi, con l’obiettivo di individuare forme di coordinamento tra le varie scuole, istituti e altre strutture competenti, nonché riformare il sistema di reclutamento e formazione dei dirigenti e dei funzionari pubblici, allo scopo di ottimizzare l’allocazione delle risorse e migliorare la qualità dell’attività formativa.
Il successivo comma 2 prevede che con uno o più regolamenti, da emanare ai sensi dell’art. 17 comma 2 della legge 23 agosto 1988, n. 400 entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge su proposta del Ministro della difesa di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, si provvede al riordino delle scuole militari e degli istituti militari di formazione in conformità ai criteri indicati al comma 1 del medesimo articolo.
L’Amministrazione proponente pone in evidenza che lo schema di decreto, fermo restando il ruolo strategico della formazione professionale e culturale del personale per l’assolvimento dei compiti istituzionali, individua specifici provvedimenti di riordino delle scuole e degli istituti militari di formazione o afferenti attività strettamente connesse, accentrando ove possibile funzioni similari, ovvero razionalizzando taluni settori oggetto di duplicazioni o ridondanti.
Lo schema prevede, altresì, le modifiche e le integrazioni da apportare, per effetto dei provvedimenti di riordino, sia al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al d.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, sia al codice dell’ordinamento militare, approvato con d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66.
Il testo proposto si compone di tre articoli.
L’art. 1 indica le modalità del riordino e ne definisce gli strumenti, distinguendo i provvedimenti di “soppressione” da quelli di “riorganizzazione”: i primi sono connessi all’esaurita missione dell’ente, alla quale può conseguire sia lo scioglimento dell’organismo sia la sua riorganizzazione per altra missione; i secondi sono correlati alla revisione o alla riconfigurazione della missione dell’ente, anche nei casi di accentramento di funzioni svolte da organismi soppressi o ridefiniti quanto alla missione loro affidata.
L’art. 2 individua, per ciascuna Forza armata, gli enti interessati al riordino, e, a tal fine, prevede di apportare modifiche e integrazioni al libro primo del d.P.R. n. 90 del 2010, inserendo nel corpo regolamentare dell’ordinamenti militare l’art. 280 bis, nel quale sono elencati le tipologie dei provvedimenti e i tempi entro i quali dovranno essere attuati.
In particolare, entro il 31 dicembre 2013 sono previsti: per l’Aeronautica militare la soppressione del Centro di formazione didattica e manageriale di Firenze e il trasferimento delle relative competenze all’Istituto di scienze militari aeronautiche nella stesso capoluogo; per l’Arma dei carabinieri la soppressione della Scuola allievi carabinieri di Benevento e della Scuola allievi carabinieri di Fossano, riservando al Comandante generale la rideterminazione degli assetti addestrativi sulla base delle esigenze formative annualmente definite.
Quanto all’Esercito italiano, sono state previste la soppressione entro il 31 dicembre 2014 del Raggruppamento unità addestrative per la formazione dei volontari e del 47° Reggimento addestramento volontari con sede a Capua e il trasferimento delle relative competenze rispettivamente alla Scuola di fanteria di Cesano e al 17° Reggimento “Aqui” con sede in Capua.
Infine, entro il 31 dicembre 2016 sarà soppresso il Centro addestramento e formazione del personale volontario della Marina militare con sede in Taranto e le relative competenze saranno assunte dalla Scuola sottufficiali della Marina militare, ubicata nello stesso capoluogo.
L’art. 3 contiene le modificazioni, rese necessarie dai provvedimenti riorganizzativi di cui all’art. 2, da apportare al libro nono del testo unico delle diposizioni regolamentari dell’ordinamento militare, e le relative clausole di corrispondenza con le disposizioni dello schema di regolamento in esame.
Al riguardo si evidenzia in relazione che l’art. 11, comma 2, del decreto legge n. 95 del 2012, che ha autorizzato l’esercizio della potestà regolamentare del Governo ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, mentre ha determinato le norme generali della materia delegificata, non ha disposto l’espressa abrogazione delle disposizioni di fonte normativa primaria, che disciplinano la medesima materia.
Pertanto, considerato che ai sensi dell’art. 2267, comma 2, del codice dell’ordinamento militare le disposizioni del medesimo codice e del collegato testo unico delle norme regolamentari non possono essere abrogate o modificate se non in modo esplicito e con interventi aventi ad oggetto le disposizioni contenute nel codice e nel regolamento, l’art. 3 dello schema proposto prevede l’inserimento dell’art. 1126 bis nel testo unico regolamentare, contenente anche le disposizioni abrogative e modificative riferite al codice dell’ordinamento militare.
Considerato.
Preliminarmente si osserva che nel preambolo dello schema di decreto di d.P.R. pervenuto alla Sezione, pur essendo richiamata la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, manca l’indicazione della data in cui la stessa è avvenuta. Il presente parere viene reso, pertanto, sul presupposto che detta approvazione sia già intervenuta. Va, altresì, rilevato che nella documentazione trasmessa non è presente l’avviso favorevole dei Ministri concertanti, che dovrà essere, quindi, formalmente acquisito nel prosieguo dell’iter approvativo.
Si prende atto, comunque, che lo schema di regolamento ha ricevuto l’assenso della Ragioneria generale dello Stato, che ha apposto la prescritta bollinatura sul testo e sulle allegate relazioni illustrativa, tecnica e tecnica-normativa.
Ciò osservato, si considera che l’analisi dello schema di regolamento consente di formulare un giudizio sostanziale positivo sul testo elaborato, che appare conforme ai criteri generali, fissati dall’art. 11, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, con il dichiarato intento di migliorare la qualità degli istituti pubblici di formazione attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane, infrastrutturali e finanziarie e coerentemente con gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica nel contesto dei risparmi previsti dalla cosiddetta “spending revue”.
Sul punto, la relazione tecnica chiarisce che, anche se al momento non è possibile effettuare una stima dei risparmi conseguenti alla riduzione delle posizioni organiche nel contesto della riorganizzazione degli istituti militari di istruzione, in quanto precedentemente considerati nell’avviata contrazione dei volumi degli effettivi delle Forze armate, già nel 2013 i primi interventi di riordino comporteranno la contrazione delle spese annue di funzionamento per circa 173.000 euro. A detto importo potranno essere aggiunti gli ulteriori introiti derivanti dalla dismissione delle infrastrutture non più necessarie alle necessità formative.
In sostanza, i provvedimenti di riordino previsti dallo schema di regolamento proposto si inseriscono in una più ampia e articolata manovra di risparmi, i cui benefici saranno più concretamente percepibili negli esercizi a venire.
Quanto, poi, agli interventi abrogativi e modificativi sul codice e sul testo unico regolamentare dell’ordinamento militare, che anche nella circostanza si rendono necessari per la decisione del legislatore di privilegiare lo strumento della delegificazione, non è da trascurare la convenienza acché l’Amministrazione della difesa possa in futuro avviare una revisione del complesso normativo codicistico e regolamentare in conformità al più recente indirizzo legislativo.
Nel confermare, in conclusione, l’avviso favorevole alla prosecuzione dell’iter approvativo dello schema di d.P.R., si suggeriscono i seguenti correttivi di carattere formale:
- art. 2, comma 4: al termine del periodo, depennare la parola “stesso” e sostituirla con “della difesa”;
- art. 3, ultimo periodo: inserire la parola “corrispondenti” prima di “disposizioni”.
P.Q.M.
esprime il favorevole parere nei sensi suindicati.
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Elio Toscano Giuseppe Faberi
IL SEGRETARIO
Massimo Meli
Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
reclutamento di 1.886 carabinieri effettivi.
misure introdotte dal Governo con il decreto legge n. 95 del 2012, convertito in legge n. 135/2012, tendente alla riduzione della spesa pubblica, che hanno comportato una diminuzione del “turn over” nella misura del 20% a partire dall’anno 2012.
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14/05/2013 201304822 Sentenza 1B
N. 04822/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00507/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 507/2013, proposto da:
OMISSIS, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Carlo Parente, con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, via Emilia, 81;
contro
Ministero della Difesa, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
del provvedimento di diniego della domanda di accesso ai documenti amministrativi, presentata dal ricorrente
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 13 marzo 2013 il dott. Domenico Landi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con atto notificato il 9 gennaio 2013, depositato nei termini, il Sig. OMISSIS ha chiesto l’annullamento, ai sensi dell’art. 25, quinto comma, della legge n. 241/90, del provvedimento prot. n. …./37-5 1999, datato 11 dicembre 2012, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri 1º Reparto – Ufficio Ordinamento, con il quale si respinge l’istanza di accesso presentata dal ricorrente, nonché il riconoscimento del suo diritto alla visione e/o estrazione di copia della documentazione richiesta con la suddetta istanza di accesso pervenuta all’Amministrazione in data 29 ottobre 2012.
Il ricorrente, volontario in ferma prefissata, fa presente di aver partecipato al concorso indetto per il reclutamento di 1.886 carabinieri effettivi e di essersi collocato in posizione utile in graduatoria.
Avendo il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con decreto dirigenziale n. 16/9-3, datato 27 settembre 2012, operato una drastica riduzione dei posti a concorso (80%), il ricorrente ha inoltrato al suddetto Comando Generale istanza di accesso ex artt. 22 e seg. della legge n. 241/90, con la quale, chiedeva, tra l’altro, copia di tutta la documentazione sulla cui base è stata deliberata la riduzione dei 1.886 posti a concorso, ivi compresi tutti i documenti e le comunicazioni amministrative che hanno determinato la limitazione delle assunzioni di personale per l’anno 2012, nonché il Piano di assunzione nell’Arma dei Carabinieri antecedente alle disposizioni di cui al D.L. n. 95/2012, nonché quello dell’anno successivo.
Con l’impugnato provvedimento il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha negato l’accesso sostenendo che l’istanza proposta è da ritenersi inammissibile in quanto tesa a realizzare un generalizzato controllo dell’operato della Pubblica Amministrazione, interdetto ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90, nonché perché diretta ad acquisire atti di pianificazione e programmazione dei reclutamenti istituzionali su cui è espressamente escluso il diritto di accesso in ragione del medesimo art. 24.
A sostegno del gravame il ricorrente deduce la seguente censura:
Eccesso di potere; violazione degli artt. 24 e 97 della Costituzione. Violazione e falsa applicazione dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90, come modificato dalla legge n. 15 del 2005. Violazione dell’art. 24, settimo comma, della legge n. 241/90. Erroneità dei presupposti di fatto; ingiustizia manifesta; violazione e falsa applicazione dell’art. 8, quinto comma, lettera D) del D.P.R. n. 352/1992.
Il ricorrente contesta il fatto che la sua istanza abbia ad oggetto una pluralità indefinita e non determinata di documenti amministrativi, mentre ha lo scopo di valutare la correttezza dell’operato dell’Amministrazione al fine di escludere che vi sia stata una indebita compromissione delle proprie aspettative di vita, alimentata dal superamento di una selezione concorsuale e dall’inclusione in graduatoria in posizione utile rispetto ai posti messi originariamente a concorso.
L’Amministrazione intimata si è formalmente costituita in giudizio, depositando idonea documentazione.
Alla Camera di Consiglio del 13 marzo 2013 la causa è passata in decisione.
Il ricorso si appalesa infondato.
Va premesso, in punto di fatto, che la contrazione dei posti messi a concorso per Allievi Carabinieri, al quale ha partecipato il ricorrente, è stata operata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri a seguito delle misure introdotte dal Governo con il decreto legge n. 95 del 2012, convertito in legge n. 135/2012, tendente alla riduzione della spesa pubblica, che hanno comportato una diminuzione del “turn over” nella misura del 20% a partire dall’anno 2012. Pertanto l’Amministrazione si è dovuta attenere a tali previsioni normative, intervenute successivamente alla pubblicazione del bando di concorso, avvenute il 24 febbraio 2012, ma prima della sua conclusione. In tale quadro normativo si inserisce l’istanza di accesso, presentata dal ricorrente, tendente a visionare ed estrarre copia di tutta la documentazione sulla cui base è stata deliberata la riduzione dei posti messi a concorso, ivi compresi tutti i documenti e le comunicazioni amministrative che hanno determinato la limitazione delle assunzioni del personale per l’anno 2012, nonchè il piano assunzioni dell’Arma antecedente alle disposizioni di cui al D.L. n. 95 del 2012. Tale istanza è stata respinta in quanto l’Amministrazione ha ritenuto che la stessa fosse rivolta a realizzare un controllo generalizzato sull’operato della pubblica amministrazione, precluso ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90.
A tale proposito va ribadito che, ai sensi dell’art. 22 della suddetta legge il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto, al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa, a “chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti”.
L’art. 2 del D.P.R. 27 giugno 1992, n. 352, a sua volta, attribuisce il diritto di accesso a chiunque abbia “un interesse personale e concreto per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti”. Si tratta, a ben vedere, di un requisito di natura sostanziale, che deve riconoscersi alla base della pretesa e che richiede una apposita indagine da parte del giudice.
Nel caso di specie tale requisito non si rinviene, atteso che l’istanza di accesso mira, in sostanza, a realizzare un controllo generalizzato sull’operato dell’Amministrazione resistente, mentre, al contrario, il diritto di accesso va riconosciuto soltanto allorchè lo stesso serva a soddisfare una posizione giuridicamente protetta, nel senso che la conoscenza della documentazione richiesta deve essere necessaria per la cura e la difesa dei propri interessi. Pertanto va osservato come, nella fattispecie, non sussiste il rapporto di strumentalità tra la conoscenza della documentazione richiesta, nella sua veste di mezzo per la difesa dell’interesse del ricorrente, ed il fine, rinvenibile nella effettiva tutela della situazione giuridicamente rilevante della quale il richiedente è portatore.
Va, inoltre, precisato che la documentazione richiesta, proprio per il fatto di contenere dati relativi ad attività di pianificazione e di programmazione riguardanti la materia del reclutamento nell’Arma dei Carabinieri, deve ritenersi, come tale, sottratta espressamente all’accesso ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90.
Conclusivamente il ricorso va respinto, mentre le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Condanna il ricorrente al pagamento, in favore dell’Amministrazione resistente, delle spese del presente giudizio che liquida nella misura di Euro 1.500,00 (millecinquecento).
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 13 marzo 2013 con l'intervento dei magistrati:
Silvio Ignazio Silvestri, Presidente
Nicola D'Angelo, Consigliere
Domenico Landi, Consigliere, Estensore
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 14/05/2013
misure introdotte dal Governo con il decreto legge n. 95 del 2012, convertito in legge n. 135/2012, tendente alla riduzione della spesa pubblica, che hanno comportato una diminuzione del “turn over” nella misura del 20% a partire dall’anno 2012.
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14/05/2013 201304822 Sentenza 1B
N. 04822/2013 REG.PROV.COLL.
N. 00507/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 507/2013, proposto da:
OMISSIS, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Carlo Parente, con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, via Emilia, 81;
contro
Ministero della Difesa, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
del provvedimento di diniego della domanda di accesso ai documenti amministrativi, presentata dal ricorrente
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Difesa;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 13 marzo 2013 il dott. Domenico Landi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con atto notificato il 9 gennaio 2013, depositato nei termini, il Sig. OMISSIS ha chiesto l’annullamento, ai sensi dell’art. 25, quinto comma, della legge n. 241/90, del provvedimento prot. n. …./37-5 1999, datato 11 dicembre 2012, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri 1º Reparto – Ufficio Ordinamento, con il quale si respinge l’istanza di accesso presentata dal ricorrente, nonché il riconoscimento del suo diritto alla visione e/o estrazione di copia della documentazione richiesta con la suddetta istanza di accesso pervenuta all’Amministrazione in data 29 ottobre 2012.
Il ricorrente, volontario in ferma prefissata, fa presente di aver partecipato al concorso indetto per il reclutamento di 1.886 carabinieri effettivi e di essersi collocato in posizione utile in graduatoria.
Avendo il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con decreto dirigenziale n. 16/9-3, datato 27 settembre 2012, operato una drastica riduzione dei posti a concorso (80%), il ricorrente ha inoltrato al suddetto Comando Generale istanza di accesso ex artt. 22 e seg. della legge n. 241/90, con la quale, chiedeva, tra l’altro, copia di tutta la documentazione sulla cui base è stata deliberata la riduzione dei 1.886 posti a concorso, ivi compresi tutti i documenti e le comunicazioni amministrative che hanno determinato la limitazione delle assunzioni di personale per l’anno 2012, nonché il Piano di assunzione nell’Arma dei Carabinieri antecedente alle disposizioni di cui al D.L. n. 95/2012, nonché quello dell’anno successivo.
Con l’impugnato provvedimento il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha negato l’accesso sostenendo che l’istanza proposta è da ritenersi inammissibile in quanto tesa a realizzare un generalizzato controllo dell’operato della Pubblica Amministrazione, interdetto ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90, nonché perché diretta ad acquisire atti di pianificazione e programmazione dei reclutamenti istituzionali su cui è espressamente escluso il diritto di accesso in ragione del medesimo art. 24.
A sostegno del gravame il ricorrente deduce la seguente censura:
Eccesso di potere; violazione degli artt. 24 e 97 della Costituzione. Violazione e falsa applicazione dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90, come modificato dalla legge n. 15 del 2005. Violazione dell’art. 24, settimo comma, della legge n. 241/90. Erroneità dei presupposti di fatto; ingiustizia manifesta; violazione e falsa applicazione dell’art. 8, quinto comma, lettera D) del D.P.R. n. 352/1992.
Il ricorrente contesta il fatto che la sua istanza abbia ad oggetto una pluralità indefinita e non determinata di documenti amministrativi, mentre ha lo scopo di valutare la correttezza dell’operato dell’Amministrazione al fine di escludere che vi sia stata una indebita compromissione delle proprie aspettative di vita, alimentata dal superamento di una selezione concorsuale e dall’inclusione in graduatoria in posizione utile rispetto ai posti messi originariamente a concorso.
L’Amministrazione intimata si è formalmente costituita in giudizio, depositando idonea documentazione.
Alla Camera di Consiglio del 13 marzo 2013 la causa è passata in decisione.
Il ricorso si appalesa infondato.
Va premesso, in punto di fatto, che la contrazione dei posti messi a concorso per Allievi Carabinieri, al quale ha partecipato il ricorrente, è stata operata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri a seguito delle misure introdotte dal Governo con il decreto legge n. 95 del 2012, convertito in legge n. 135/2012, tendente alla riduzione della spesa pubblica, che hanno comportato una diminuzione del “turn over” nella misura del 20% a partire dall’anno 2012. Pertanto l’Amministrazione si è dovuta attenere a tali previsioni normative, intervenute successivamente alla pubblicazione del bando di concorso, avvenute il 24 febbraio 2012, ma prima della sua conclusione. In tale quadro normativo si inserisce l’istanza di accesso, presentata dal ricorrente, tendente a visionare ed estrarre copia di tutta la documentazione sulla cui base è stata deliberata la riduzione dei posti messi a concorso, ivi compresi tutti i documenti e le comunicazioni amministrative che hanno determinato la limitazione delle assunzioni del personale per l’anno 2012, nonchè il piano assunzioni dell’Arma antecedente alle disposizioni di cui al D.L. n. 95 del 2012. Tale istanza è stata respinta in quanto l’Amministrazione ha ritenuto che la stessa fosse rivolta a realizzare un controllo generalizzato sull’operato della pubblica amministrazione, precluso ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90.
A tale proposito va ribadito che, ai sensi dell’art. 22 della suddetta legge il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto, al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa, a “chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti”.
L’art. 2 del D.P.R. 27 giugno 1992, n. 352, a sua volta, attribuisce il diritto di accesso a chiunque abbia “un interesse personale e concreto per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti”. Si tratta, a ben vedere, di un requisito di natura sostanziale, che deve riconoscersi alla base della pretesa e che richiede una apposita indagine da parte del giudice.
Nel caso di specie tale requisito non si rinviene, atteso che l’istanza di accesso mira, in sostanza, a realizzare un controllo generalizzato sull’operato dell’Amministrazione resistente, mentre, al contrario, il diritto di accesso va riconosciuto soltanto allorchè lo stesso serva a soddisfare una posizione giuridicamente protetta, nel senso che la conoscenza della documentazione richiesta deve essere necessaria per la cura e la difesa dei propri interessi. Pertanto va osservato come, nella fattispecie, non sussiste il rapporto di strumentalità tra la conoscenza della documentazione richiesta, nella sua veste di mezzo per la difesa dell’interesse del ricorrente, ed il fine, rinvenibile nella effettiva tutela della situazione giuridicamente rilevante della quale il richiedente è portatore.
Va, inoltre, precisato che la documentazione richiesta, proprio per il fatto di contenere dati relativi ad attività di pianificazione e di programmazione riguardanti la materia del reclutamento nell’Arma dei Carabinieri, deve ritenersi, come tale, sottratta espressamente all’accesso ai sensi dell’art. 24, terzo comma, della legge n. 241/90.
Conclusivamente il ricorso va respinto, mentre le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Condanna il ricorrente al pagamento, in favore dell’Amministrazione resistente, delle spese del presente giudizio che liquida nella misura di Euro 1.500,00 (millecinquecento).
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Re: Spending review, Cocer Carabinieri: l'Arma è in ginocchi
spending review
notizia del 6 gennaio 2014
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