Buon giorno,
volevo chiedere un Vostro parere e un Vostro consiglio sul come comportarmi di fronte alla situazione che mi vede coinvolto.
Da qualche tempo, una mia collega (medico) si diverte a diffondere alcune voci piuttosto imbarazzanti sul mio conto. Ad oggi diversi colleghi sono venuti a riferirmi quanto da lei raccontato e immagino ve ne siano molti altri che per imbarazzo evitino di darmene notizia.
Ho già parlato con la collega in occasione della prima voce giuntami ad orecchio, ed ella negò di aver detto tali cose ad altri se non ad un unico collega (mio amico e primo ad avermene dato notizia). Alla luce di quanto si stia divertendo ulteriormente, e alla luce di quanto siano imbarazzanti le cose che va a raccontare a persone che mi conoscono solo di nome, volevo sapere se sussistono gli estremi per intraprendere strategie legali (diffida, denuncia per diffamazione).
Vi ringrazio anticipatamente, e porgo i più cordiali saluti.
Estremi per querela-diffamazione?
Moderatore: Avv. Giorgio Carta
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Questo servizio è gratuito ed i quesiti rivolti all'avvocato Giorgio Carta saranno evasi compatibilmente con i suoi impegni professionali. Riceveranno risposta solo i quesiti pubblicati nell’area pubblica, a beneficio di tutti i frequentatori del forum. Nel caso si intenda ricevere una consulenza riservata e personalizzata , l’avvocato Carta è reperibile ai recapiti indicati sul sito www.studiolegalecarta.com, ma la prestazione professionale è soggetta alle vigenti tariffe professionali.
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Re: Estremi per querela-diffamazione?
Premetto che non sono un avvocato e che l'avvocato Carta sicuramente potrà indirizzarti nel contesto normativo.capoangolo ha scritto:Buon giorno,
volevo chiedere un Vostro parere e un Vostro consiglio sul come comportarmi di fronte alla situazione che mi vede coinvolto.
Da qualche tempo, una mia collega (medico) si diverte a diffondere alcune voci piuttosto imbarazzanti sul mio conto. Ad oggi diversi colleghi sono venuti a riferirmi quanto da lei raccontato e immagino ve ne siano molti altri che per imbarazzo evitino di darmene notizia.
Ho già parlato con la collega in occasione della prima voce giuntami ad orecchio, ed ella negò di aver detto tali cose ad altri se non ad un unico collega (mio amico e primo ad avermene dato notizia). Alla luce di quanto si stia divertendo ulteriormente, e alla luce di quanto siano imbarazzanti le cose che va a raccontare a persone che mi conoscono solo di nome, volevo sapere se sussistono gli estremi per intraprendere strategie legali (diffida, denuncia per diffamazione).
Vi ringrazio anticipatamente, e porgo i più cordiali saluti.
Se quanto riportato da questa tua collega è da te ritenuto lesivo della persona o della tua dignità puoi in qualunque momento intraprendere una semplice diffida, prima di passare a denuncia. (un gradino alla volta)
Il più delle volte una bella lettera dell'avvocato (diffida) sortisce l'effetto voluto.
Se il merito dell'offesa riguarda rapporti medico / paziente secondo il mio giudizio si può configurare anche un reato di violazione del segreto professionale. (io personalmente se così fosse la reputerei fortemente lesiva nei miei confronti.)
Naturalmente per intraprendere un azione di diffida ci devono essere delle prove ed il "si dice", mi hanno detto" temo che non basti, MA RIPETO NON SONO UN AVVOCATO.
Sicuramente delle dichiarazioni scritte e firmate di chi ti ha riportato i fatti confermando ciò che sostieni, avvalorano il merito della diffida.
Sempre che i fatti sostenuti dalla tua collega non siano veri. Mi spiego.
Non penso ci sia reato dire ad un ladro (cioè ad una persona condannata per furto in passato) che è ladro....
Ciao
Foxtrot22
Re: Estremi per querela-diffamazione?
Messaggio da francotemplare »
Salve, solo per curiosità, Foxtrot22 puoi rammentare in quale reparto lavori, o hai lavorato. Ribadisco solo per semplice e mera curiosità, e spero senza offesa. Ciao
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Re: Estremi per querela-diffamazione?
Messaggio da capoangolo »
Nella fattispecie, la collega non riporta alcun dire su "reati" eventuali da me commessi. Si tratta di pura e semplice diffamazione: ella racconta atteggiamenti della mia vita privata (ho 32 anni e da solo un anno e mezzo convivo con la mia attuale compagna) riferiti a tempi passati descrivendomi come una persona poco affidabile dal punto di vista relazionale. Il che non mi disturberebbe più di tanto, non fosse che aggiunge di avermi visto (in videoconferenza webcam a casa di una amica di sua amiche) in atteggiamenti equivoci. Siccome sono certo che ciò non possa essere mai successo, e anche se fosse successo immagino si tratti di qualcosa che ricada nell'ambito della privacy personale di ogni individuo, l'idea che vada a dire in giro che mi masturbo in webcam a persone o colleghe/i che non mi conoscono penso non accresca la mia reputazione.
Avendole già parlato una volta, ricevendo spergiuri, vorrei essere pronto ad agire nel modo corretto qualora la seconda "chiacchierata" dovesse risultare nuovamente vana.
Grazie per la risposta!
Avendole già parlato una volta, ricevendo spergiuri, vorrei essere pronto ad agire nel modo corretto qualora la seconda "chiacchierata" dovesse risultare nuovamente vana.
Grazie per la risposta!
Re: Estremi per querela-diffamazione?
RCST Folgorefrancotemplare ha scritto:Salve, solo per curiosità, Foxtrot22 puoi rammentare in quale reparto lavori, o hai lavorato. Ribadisco solo per semplice e mera curiosità, e spero senza offesa. Ciao
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