ciao napo60 ti ringrazio tantissimo per la gentile considerazione, mio marito ha effettuato l'intervento e dovrà stare bloccato tra gesso e tutori senza carico per almeno 9 mesi, poi dovrà iniziare la fase riabilitativa che durera' parecchi mesi con magnetoterapia per 8 ore al giorno e cure farmacologiche importanti essendo affetto anche da pseudoartrosi per cui c'è anche una cattiva guarigione ossea, per non parlare del lato psicologico,una persona instancabile ridotta all'immobilità e come dici tu da parcheggiare in attesa della pensione.Io non mi arrendo combatterò fino alla fine perchè mio marito era sano prima di andare al lavoro e devono essere valutate le infermità a cui andrà incontro e le sofferenze che sta passandonapo60 ha scritto:ciao mariafranca56, mi scuso per il notevole ritardo nel rispondere, non credo di essere in grado di soddisfare le tue necessità di sapere a riguardo del caso di tuo marito, innanzitutto mi dispiace e spero che in qualche modo la salute di tuo consorte possa migliorare. Da quello che ho capito, siamo nella medesima "barca", ormai sia lo stato che gli enti locali, non garantiscono più quello che una volta veniva "garantito", ormai se non si è completamente non autosufficienti, non ti viene più riconosciuto quello che una volta veniva concesso.
Come vedi anche al sottoscritto, dopo un infarto cerebrale e un successivo intervento cardiaco con applicazione di una protesi, premesso che il sottoscritto, per causa di troppo carico di lavoro e di responsabilità, doveva ancora fare le ferie del 2010 ed eravamo a fine anno 29.11.- pertanto ero sottoposto ad uno stress a dir poco notevole, cosa che ancora oggi soffro di dermatite da stresso e, non sono ancora riuscito a guarirne, come vedi anche a me non mi hanno riformato in modo totale, ma parziale, con facoltà di trasitare in altri enti statali oppure di rimanere sempre nella mia amministrazione ma non potevo più essere impiegato in servizio attivo, in pratica venivo parcheggiato in qualche ufficio fino al raggiungimento dell'età per poter andare in pensione, all'incirca due anni e mezzo ancora, per me questo era molto frustrante sia sotto il profilo umano che sotto quello professionale e, solo grazie ai miei anni di servizio, ho chiesto che tale riforma parziale divenisse totale con la conseguente richiesta di essere collocato in qiescenza, cosa che è avvenuta. quello che io posso dirti è di non arrenderti, cerca di sfruttare tutte le opportunità che ti vengono prospettate, io penso che i sindacati territoriali possono darti un consiglio ed una mano, considerato anche che hanno un legale il quale potrebbe illuminarti e assisterti.
mi dispiace non poterti aiutare , ma faccio a te ed a tuo marito i migliori auguri e, se hai novità, mi farebbe piacere riceverle, grazie.
non certo per colpa sua , eppure nonostante la situazione secondo il parere della commissione di verifica dovrebbe rientrare a fare altre mansioni con il letto appresso.
ti saluto e nuovamente ti ringrazio sei l'unico che ha risposto
mariafranca56