Ricorso al T.A.R. per riconoscimento patologie.

Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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MAURIZIOP
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Iscritto il: dom mag 16, 2010 11:52 am

Ricorso al T.A.R. per riconoscimento patologie.

Messaggio da MAURIZIOP »

Egregio Avv. Carta, mi chiamo Maurizio sono aps. ed ho 29 anni di servizio effettivo nell'Arma dei Carabinieri svolgendo servizio in Centrale Operativa da 25 anni e le vorrei porre una mia problematica. Rispettivamente nel 2004 e 2005 a seguito di domande presentate per il riconoscimento di patologie riconducibili a causa di servizio, la C.M.O. di Firenze, dopo aver valutato tutti i documenti sanitari, mi ascriveva a tabella B le seguenti patologie: pirosi e epigastralgia nonche' discopatia C.5 - C.6, mentre nel 2008 per ipertensione in paziente con insufficienza valvolare mitralica da rottura di corda tendinea e artrosi lombo sacrale mi veniva acritta tabella A categoria 7^. Il Comitato di verifica di Roma emetteva decreto negativo per tuttte le patologie comunicandomi ai sensi dell'art.10 bis della legge 241/1990 e s.m.i. eventuali osservazioni scritte corredate da documenti e a tal proposito lo scrivente inviava una relazione medico legale per due patologie, la discopatia e l'artrosi lombo sacrale dicendo che l'attivita' lavorativa svolta con orari protratti fino a 11 ore continuative e turnazioni ravvicinate nelle 24 ore in posture obbligate su postazioni di lavoro non ergonomiche ed addetto altresi' anche a servizi esterni con utilizzo di automezzi, fosse causa di tali patologie. Inoltre venivano messe anche delle sentenze che spiegano sotto il profilo concausale, dal servizio se questo sia stato disagiato, faticoso ecc.(Corte dei Conti Sez. IV, Pens. Mil., 73619, 25 settembre 1989) e (Corte dei Conti Sez. IV, Pens. Mil.,75543, 8 febbraio 1990). A seguito delle mie osservazioni veniva riesaminata la mia posizione, ma veniva confermato il precedente giudizio asserendo che non vi sono elementi di prova rispetto a quelli gia' esaminati dal Comitato e pertanto non indicano un "quind novi" ad un "quind pluris" che possa ricondurre le patologie in questione al servizio svolto e venivo posto in congedo, informandomi che ho la possibilita' in base all'art.21 della legge 6 dicembre 1971 n.1034 e s.m.i. eventuale ricorso al T.A.R. competente. Lo scrivente informandosi con medici legali e persone dell'amministrazione mi sconsigliano di presentare il ricorso al T.A.R. in quanto lo stesso riconfermerebbe al 95% il giudizio espresso dal Comitato di verifica di Roma e sprecherei solo tempo e soldi inutilmente. Gradirei un suo parere in merito ed eventuali consigli da adottare e se mi puo' dire approssimativamente quanto viene a costare un ricorso al T.A.R. compreso di tutte le spese.

Grazie di cuore per il disturbo che le arreco.


MAURIZIOP
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Iscritto il: dom mag 16, 2010 11:52 am

Re: Ricorso al T.A.R. per riconoscimento patologie.

Messaggio da MAURIZIOP »

Grazie Roberto ne terro' conto e valutero' anche questa ipotesi.
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Avv. Giorgio Carta
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Iscritto il: ven apr 03, 2009 9:14 am

Re: Ricorso al T.A.R. per riconoscimento patologie.

Messaggio da Avv. Giorgio Carta »

Non so da dove lei tragga la percentuale di rigetti dei ricorsi al TAR, ma devo dirle che in generale tutti i ricorsi dei militari, in questo sgangherato paese, hanno un alto tasso i mortalità per effetto di una situazione assurda (in primo luogo derivante dall'assogettamento dei giudizi ad un giudice speciale, il TAR) che spesso hodescritto in altri articoli che trova in rete.

Ciò premesso, devo dire che i ricorsi contro le diagnosi mediche sono quelli che hanno un maggiore (seppur ridotto) margine di successo, visto che il Giudice amministrativo non può che rinviare ad un consulente d'ufficio che riesamina le carte dal punto di vista medicho e, di solito, con l'affiancamento di un medico di fiducia nominato dal ricorrente.

Quanto al costo, non posso dirle alcunché, atteso che ogni avvocato si regola come crede. Si ricordi di non far decorrere il termine di 60 giorni per adire il TAR!

in bocca al lupo,

Avv. Giorgio carta
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