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Diritto Militare e per le Forze di Polizia
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Moderatore: Avv. Giorgio Carta

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samiadi

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Messaggio da samiadi »

Salve avvocato Carta, sono ricostretto a inviarle nuovamente la mia richiesta, in quanto con il mio account vecchio dove le avevo sottoposto lo stesso argomento e della quale aspettavo una sua risposta da circa 15 giorni, non sono riuscito ad entrare nel sito x cui ne ho dovuto crearne uno nuovo e riproporle il quesito.
sono un dipendente della Polizia di Stato appena dispensato dal servizio per motivi di inabilità psicofisica e in attesa di perfezionamento del decreto, ma la mia vicenda che vorrei sottoporla per un accurata valutazione è davvero unica.
La mia attività nella polizia di stato inizia il 15\01\1983 data di arruolamento come agente, dal 21\03\1992 al 20\03\1997 vengo sospeso cautelarmente dal servizio.
Il 21\03\1997 sono stato riammesso in servizio fino al 10\09\1998 e risospeso nuovamente dal servizio per sopraggiunta condanna alla pena di 3 anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per la stessa durata ai sensi dell’art 92 del D-P-R- 3\1957.
In seguito allo svolgimento di un procedimento disciplinare innanzi al Consiglio provinciale di disciplina, con decreto ministeriale del 17\11\1999 sono stato destituito dalla polizia con decorrenza 20\03\1992.
Il Tar lazio in accoglimento del ricorso proposto dallo scrivente ha annullato il provvedimento di destituzione.
Con successivo decreto del Capo della Polizia datato 30\09\2004 è stato annullato il provvedimento di destituzione dal servizio, disponendo la riammissione in servizio, con sottoposizione a visita, al fine di accertare l’idoneità psico-fisica ed attitudinale ai servizi d’istituto.
In seguito all’effettuazione dei prescritti accertamenti presso la scuola tecnica di polizia di Roma, sono stato dichiarato non idoneo in attitudine e, con provvedimento del Capo della Polizia datato 28\12\2004 è stata decretata la cessazione dall’impiego nei ruoli del personale della Polizia di stato a decorrere dal 25\11\2004.
Il Tar Lazio accogliendo il ricorso proposto da me, ha accolto l’istanza incidentale di sospensione avverso il decreto del 30\09\2004, nella parte previsto la riammissione anziché la reintegrazione in servizio, nonché nella parte in cui ha disposto che all’atto della riammissione in servizio io dovessi essere avviato a visita non solo per l’accertamento dell’idoneità psicofisica. ma anche a quella attitudinale.
Con decreto del capo della polizia datato 18\05\2005 visto l’atto di diffida con il quale l’amministrazione dell P.S. è stata diffidata a dare esecuzione alla citata sentenza e considerato il permanere di un giudizio di non idoneità attitudinale ai servizi di polizia, mi ha riammesso in servizio con riserva di rideterminazione della posizione giuridica del dipendente all’esito del giudizio di merito, ancora pendente dinnanzi al consiglio di stato.
Il decreto del capo della polizia datato 02\02\2007 ha decretato il periodo compreso tra il 21\03\1992 ed il 20\03\1995 corrispondente alla durata della condanna non utile ai fini giuridici ne a quelli economici, ne a quelli previdenziali.
Il periodo dal 21\03\1995 al 31\08\1995 è utile ai fini giuridici, economici e previdenziali, con la qualifica alla qualifica rivestita di vice sovrintendente.
Il periodo dal 01\09\1995 al 20\03\1997 giorno precedente la data di decorrenza della riammissione disposta alla scadenza del quinquennio della sospensione cautelare dal servizio, è utile anche ai fini giuridici, economici e previdenziali, con la qualifica di vice ispettore rivestita in conseguenza dell’intervenuto inquadramento in detta qualifica a norma del precitato comma 1 del lgs 197\95.
Il periodo dall’11\09\1998 data di decorrenza della disposta sospensione cautelare dal servizio, ai sensi dell’art 92 del d.p.r. 3\57, al 24\11\2004 giorno precedente la disposta cessazione dall’impiego nei ruoli del personale della polizia di stato per carenza di uno dei requisiti previsto dall’art 25, comma 2 della legge 121\81 è utile ai fini giuridici, economici e previdenziali con riferimento alla qualifica di vice ispettore.
In detto decreto ministeriale è indicato che per il periodo successivo al 24\11\2004 si fa riserva di rideterminare la posizione giuridica ed economica e previdenziale all’esito del giudizio di merito-
Alla luce di quanto disposto dal consiglio di stato in seduta congiunta sul quesito posto dal ministero degli interni sull’orientamento da tenere in questi casi, ha ampiamente argomentato che la pubblica amministrazione, in contraddizione a precedenti sentenze, ha disposto la possibilità da parte dell’amministrazione di verifica le capacità attitudinali del dipendente, per cui dietro questi nuovi scenari ordinamentali, si prevede un non accoglimento della mia richiesta.
Voglio chiederle poiché riformato come verrà considerata la mia prestazione lavorativa successiva al 24\11\2004 prestata nella polizia ed espletata nonostante l’inidoneità in servizi d’istituto sino al 2012.
Inoltre, i contributi lavorativi versati sino alla data di riforma coincidente al 2012 che valore avranno se mi fosse retrodatata la data di cessazione al 2004 ?
Nel 2006 ho anche riportato una frattura ossea in servizio per scontri con extracomunitari nel centro di accoglienza di crotone, oggi oggetto di richiesta di dipendenza di causa di servizio ancora in corso di trattazione. ( c’è la possibilità di richiedere eventualmente un risarcimento del danno in caso di sentenza favorevole all’amministrazione che mi ritiene non idoneo e che comunque mi ha impiegato in servizi d’istituto nonostante lei stessa avesse ritenuto la non idoneità? ).
Questi 8 anni ulteriori di prestazione lavorativa mi saranno riconosciuti ai fini previdenziali, giuridici, di liquidazione e pensionistici?
Inoltre, anche l’attribuzione del 1° ’assegno di funzione maturato ampiamente ( il 15\01\2003) rispetto alla data del 24\11\2004 mi è stato sempre negato per mancanza di giudizi annuali, anche se io li ho documentati con circolare ministeriale, che prevedeva per gli anni antecedente alla data di fruizione del beneficio, che lo scrivente avesse ottenuto un giudizio complessivo di buono.
Le sarei grato se mi desse una risposta ai più quesiti posti e nell’eventualità di dover ricorrere amministrativamente lei volesse farsi carico in qualità di legale di fiducia di seguirmi nell’iter burocratico.
Grazie, anticipate.


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