Quando andare in pensione
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- Iscritto il: sab giu 02, 2012 5:10 pm
Re: Quando andare in pensione
Messaggio da semplicissimo »
Caro Giuseppe58x è ovviamente giustissimo ciò che dici, ed anche per me, sono e restano, obiettivi sacrosanti, sia la progressione di carriera, sia la crescita culturale e professionale.
Anzi, ti faccio i miei complimenti per l'impegno e la tenacia. So bene i sacrifici che comporta lo studio abbinato allo stress del lavoro. Ti confesso sinceramente che al tuo livello, io non ne sarei capace. Anche se molto spesso a 52 anni suonati volente o nolente devo trascorrere le sere a studiare e documentarmi per poter essere all'altezza dei compiti che mi vengono affidati.
D'altro canto, come dicevo all'amico remogiulio (sull'altro Post), la progressione di carriera e le rivendicazioni sul diritto alla pensione non rappresentano scelte alternative o contrapposte l'una all'altra e tantomeno può esserci contrasto ed incompatibilità tra le due rivendicazioni. Per quanto mi riguarda, del diritto alla pensione ne ho fatto una priorità, ma questo, non significa di per sé che io professi posizioni di chiusura verso qualunque altra soluzione tra le tante problematiche che ci affliggono (turn over, stipendi carriera congelati ecc.), anzi.
Al riguardo, credo che tu meriti una spiegazione, e ti devo, per forza, svelare su quali presupposti mi baso e quali sono i fattori che influenzano realmente il mio modo di vedere.
Per cui ti propongo una sorta di equazione algebrica:
a) Ci sono diritti, in merito alla trattazione dei quali, il sindacato parte con una posizione di vantaggio rispetto al governo.
b) Ci sono altri diritti, in merito alla trattazione dei quali, il governo non intenderà cedere
c) Ci sono poi altri diritti, sui quali tendenzialmente (grazie ai mass media e all'opinione dominante diffusa tra la gente), il governo dovrà per forza fare concessioni.
d) l'insieme delle nostre richieste ha un solo fattore noto già a priori, ovvero, che:
non sarà possibile ottenere tutto contemporaneamente ed in un unica soluzione.
C'è però un’importante questione oggettiva da tener presente:
bisogna considerare che tra gli obiettivi che noi tutti intendiamo perseguire ce ne uno (ed uno solo) che è già stato posto in agenda da parte del governo, e che ha già una scadenza prefissata al 31 ottobre.
Va da sè, che quest’ultimo fattore, rappresenta uno scoglio difficile da superare per qualunque sindacalista o rappresentate di categoria, anche il più agguerrito.
Orbene! Se (e solo se), tu concordassi con me, che lo scenario attuale (con qualche variabile e qualche incognita) sia quello da me illustrato, dovresti per forza convenire che, strategicamente per i nostri sindacati, puntare sugli obiettivi facilmente acquisibili sarebbe più comodo e proficuo, ed anche politicamente uscirebbero dalle trattative grosso modo vincenti, (massimo risultato con il minimo sforzo)
Non aggiungo altro, fatte le debite premesse, sta a te trarre le conclusioni.
Ora io ti chiedo: Tu personalmente come procederesti?
Adesso che conosci veramente il mio modo di vedere, se vuoi, sei libero di condannare e censurare la mia condotta.
Il tuo Semplicissimo.
P.S. spero che, alla luce di quanto detto, adesso la mia posizione ed il mio atteggiamento, siano più chiari anche All’amico remogiulio che saluto con rinnovata stima.
Anzi, ti faccio i miei complimenti per l'impegno e la tenacia. So bene i sacrifici che comporta lo studio abbinato allo stress del lavoro. Ti confesso sinceramente che al tuo livello, io non ne sarei capace. Anche se molto spesso a 52 anni suonati volente o nolente devo trascorrere le sere a studiare e documentarmi per poter essere all'altezza dei compiti che mi vengono affidati.
D'altro canto, come dicevo all'amico remogiulio (sull'altro Post), la progressione di carriera e le rivendicazioni sul diritto alla pensione non rappresentano scelte alternative o contrapposte l'una all'altra e tantomeno può esserci contrasto ed incompatibilità tra le due rivendicazioni. Per quanto mi riguarda, del diritto alla pensione ne ho fatto una priorità, ma questo, non significa di per sé che io professi posizioni di chiusura verso qualunque altra soluzione tra le tante problematiche che ci affliggono (turn over, stipendi carriera congelati ecc.), anzi.
Al riguardo, credo che tu meriti una spiegazione, e ti devo, per forza, svelare su quali presupposti mi baso e quali sono i fattori che influenzano realmente il mio modo di vedere.
Per cui ti propongo una sorta di equazione algebrica:
a) Ci sono diritti, in merito alla trattazione dei quali, il sindacato parte con una posizione di vantaggio rispetto al governo.
b) Ci sono altri diritti, in merito alla trattazione dei quali, il governo non intenderà cedere
c) Ci sono poi altri diritti, sui quali tendenzialmente (grazie ai mass media e all'opinione dominante diffusa tra la gente), il governo dovrà per forza fare concessioni.
d) l'insieme delle nostre richieste ha un solo fattore noto già a priori, ovvero, che:
non sarà possibile ottenere tutto contemporaneamente ed in un unica soluzione.
C'è però un’importante questione oggettiva da tener presente:
bisogna considerare che tra gli obiettivi che noi tutti intendiamo perseguire ce ne uno (ed uno solo) che è già stato posto in agenda da parte del governo, e che ha già una scadenza prefissata al 31 ottobre.
Va da sè, che quest’ultimo fattore, rappresenta uno scoglio difficile da superare per qualunque sindacalista o rappresentate di categoria, anche il più agguerrito.
Orbene! Se (e solo se), tu concordassi con me, che lo scenario attuale (con qualche variabile e qualche incognita) sia quello da me illustrato, dovresti per forza convenire che, strategicamente per i nostri sindacati, puntare sugli obiettivi facilmente acquisibili sarebbe più comodo e proficuo, ed anche politicamente uscirebbero dalle trattative grosso modo vincenti, (massimo risultato con il minimo sforzo)
Non aggiungo altro, fatte le debite premesse, sta a te trarre le conclusioni.
Ora io ti chiedo: Tu personalmente come procederesti?
Adesso che conosci veramente il mio modo di vedere, se vuoi, sei libero di condannare e censurare la mia condotta.
Il tuo Semplicissimo.
P.S. spero che, alla luce di quanto detto, adesso la mia posizione ed il mio atteggiamento, siano più chiari anche All’amico remogiulio che saluto con rinnovata stima.
Re: Quando andare in pensione
Messaggio da remogiulio »
semplicissimo ha scritto:Caro Giuseppe58x è ovviamente giustissimo ciò che dici, ed anche per me, sono e restano, obiettivi sacrosanti, sia la progressione di carriera, sia la crescita culturale e professionale.
Anzi, ti faccio i miei complimenti per l'impegno e la tenacia. So bene i sacrifici che comporta lo studio abbinato allo stress del lavoro. Ti confesso sinceramente che al tuo livello, io non ne sarei capace. Anche se molto spesso a 52 anni suonati volente o nolente devo trascorrere le sere a studiare e documentarmi per poter essere all'altezza dei compiti che mi vengono affidati.
D'altro canto, come dicevo all'amico remogiulio (sull'altro Post), la progressione di carriera e le rivendicazioni sul diritto alla pensione non rappresentano scelte alternative o contrapposte l'una all'altra e tantomeno può esserci contrasto ed incompatibilità tra le due rivendicazioni. Per quanto mi riguarda, del diritto alla pensione ne ho fatto una priorità, ma questo, non significa di per sé che io professi posizioni di chiusura verso qualunque altra soluzione tra le tante problematiche che ci affliggono (turn over, stipendi carriera congelati ecc.), anzi.
Al riguardo, credo che tu meriti una spiegazione, e ti devo, per forza, svelare su quali presupposti mi baso e quali sono i fattori che influenzano realmente il mio modo di vedere.
Per cui ti propongo una sorta di equazione algebrica:
a) Ci sono diritti, in merito alla trattazione dei quali, il sindacato parte con una posizione di vantaggio rispetto al governo.
b) Ci sono altri diritti, in merito alla trattazione dei quali, il governo non intenderà cedere
c) Ci sono poi altri diritti, sui quali tendenzialmente (grazie ai mass media e all'opinione dominante diffusa tra la gente), il governo dovrà per forza fare concessioni.
d) l'insieme delle nostre richieste ha un solo fattore noto già a priori, ovvero, che:
non sarà possibile ottenere tutto contemporaneamente ed in un unica soluzione.
C'è però un’importante questione oggettiva da tener presente:
bisogna considerare che tra gli obiettivi che noi tutti intendiamo perseguire ce ne uno (ed uno solo) che è già stato posto in agenda da parte del governo, e che ha già una scadenza prefissata al 31 ottobre.
Va da sè, che quest’ultimo fattore, rappresenta uno scoglio difficile da superare per qualunque sindacalista o rappresentate di categoria, anche il più agguerrito.
Orbene! Se (e solo se), tu concordassi con me, che lo scenario attuale (con qualche variabile e qualche incognita) sia quello da me illustrato, dovresti per forza convenire che, strategicamente per i nostri sindacati, puntare sugli obiettivi facilmente acquisibili sarebbe più comodo e proficuo, ed anche politicamente uscirebbero dalle trattative grosso modo vincenti, (massimo risultato con il minimo sforzo)
Non aggiungo altro, fatte le debite premesse, sta a te trarre le conclusioni.
Ora io ti chiedo: Tu personalmente come procederesti?
Adesso che conosci veramente il mio modo di vedere, se vuoi, sei libero di condannare e censurare la mia condotta.
Il tuo Semplicissimo.
P.S. spero che, alla luce di quanto detto, adesso la mia posizione ed il mio atteggiamento, siano più chiari anche All’amico remogiulio che saluto con rinnovata stima.
Caro Semplicissimo, ti sono grato per la tua stima nei miei confronti, e pure io ti stimo per il tempo che dedichi ai colleghi per suggerimenti e/o chiarimenti in merito alla nostra critica situazione.
Detto questo, andiamo al merito, hai ragione sul fatto che non potremo avere tutto contemporaneamente, d'altronde abbiamo reclamato diritti da diversi anni senza ottenere nulla, non vedo perché l'attuale governo e/o i futuri governi dovrebbero cedere alle nostre richieste, è vero, i tempi oramai sono maturi per un'eventuale unificazione ff.pp., riordino delle carriere, invece l'obiettivo del governo e nostro, sono le pensioni, che a mio avviso se le lasciano con l'attuale normativa non penso che pesi più di tanto sulla spesa pubblica, forse parlo anche per il mio interesse, ma penso che dopo 35 anni di servizio + 5 di abbuono, la pensione sia meritata. Secondo il mio parere se il governo intende spostare di altri due anni il diritto alla pensione al comparto sicurezza non fa altro che posticipare il problema della spesa pubblica, senza tener conto anche le problematiche che comporteranno l'aumento dell'età media dei componenti del comparto.
Grazie di tutto, ciao.
- Giuseppe58x
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da Giuseppe58x »
Salve ragazzi,allora come promesso,eccomi qua;per l'ennesima volta sono stato all'uffcio pensioni della mia Questura per farmi rifare i calcoli,dunque:chi ha i requisiti al 31/12/2011 come il caso mio,(vedi post inizio thead)ha maturato l'80%.
Spiace per coloro che vorrebbero andarsene e non hanno i requisiti anche per poco...i cosidetti sfigati .
Spiace per coloro che vorrebbero andarsene e non hanno i requisiti anche per poco...i cosidetti sfigati .

Re: Quando andare in pensione
Messaggio da alessandro60 »
Giuseppe58x ha scritto:Salve ragazzi,allora come promesso,eccomi qua;per l'ennesima volta sono stato all'uffcio pensioni della mia Questura per farmi rifare i calcoli,dunque:chi ha i requisiti al 31/12/2011 come il caso mio,(vedi post inizio thead)ha maturato l'80%.
Spiace per coloro che vorrebbero andarsene e non hanno i requisiti anche per poco...i cosidetti sfigati .
Prima di tutto tengo a precisare che non ho nulla contro chi ha la fortuna di poter andare in pensione!!!
Ma l'ingiustizia più grande e spero che qualcuno si svegli e faccia qualcosa, è quella di vedere colleghi che con 2 addirittura 3 anni di servizio in meno possono andare in pensione, mentre a Noi prepontentemente ci vogliono obbligare ad effettuare altri 5/6 anni di servizio in più, in conclusione se Dio lo vuole lavorerò 8/9 anni in più rispetto a chi ha iniziato a lavorare dopo di me. Queste sono cose da PAZZIIIII, ma allora è proprio vero che chi lavora di meno guadagna di più.
Ma dove sono i Politici, dov'è la meritocrazia, come sia possibile far passare una bozza con un " INGIUSTIZIA" del genere.
Spero e credo fino all'ultimo che la giustizia trionfa per tutti.
- Giuseppe58x
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da Giuseppe58x »
Innanzitutto,il massimo rispetto per tutto e per tutti.alessandro60 ha scritto:Giuseppe58x ha scritto:Salve ragazzi,allora come promesso,eccomi qua;per l'ennesima volta sono stato all'uffcio pensioni della mia Questura per farmi rifare i calcoli,dunque:chi ha i requisiti al 31/12/2011 come il caso mio,(vedi post inizio thead)ha maturato l'80%.
Spiace per coloro che vorrebbero andarsene e non hanno i requisiti anche per poco...i cosidetti sfigati .
Prima di tutto tengo a precisare che non ho nulla contro chi ha la fortuna di poter andare in pensione!!!
Ma l'ingiustizia più grande e spero che qualcuno si svegli e faccia qualcosa, è quella di vedere colleghi che con 2 addirittura 3 anni di servizio in meno possono andare in pensione, mentre a Noi prepontentemente ci vogliono obbligare ad effettuare altri 5/6 anni di servizio in più, in conclusione se Dio lo vuole lavorerò 8/9 anni in più rispetto a chi ha iniziato a lavorare dopo di me. Queste sono cose da PAZZIIIII, ma allora è proprio vero che chi lavora di meno guadagna di più.
dov'è la meritocrazia, come sia possibile far passare una bozza con un " INGIUSTIZIA" del genere.
Spero e credo fino all'ultimo che la giustizia trionfa per tutti.
Non è detto che il famigerato decreto si faccia,quindi potrebbero rimanere le cose cosi' come stanno.
Perchè trovi giusto che colleghi con 46 anni di età,25 anni e 6 mesi di servizio siano in pensione già da un bel po'?godendosi la gioventù?si sa quando si fanno le riforme,cè sempre qualcuno che ci rimette...bene io all'epoca ci ho rimesso,speravo di andarmene a 46 anni ed invece il caro Dini stravolse tutto aumentando di ben 7 anni la pensione di anzianità.Però io all'epoca non invocai la "Giustizia Divina".
Poi se permetti questo trhead l'ho creato non per suscitare invidie,ma solo per chiarire alcuni aspetti di chi sta nelle mie condizioni.
Inoltre se leggi verso la fine della prima pagina...mamma mia quante ne ho sentite..."sfigato","non ci rientri"..e che cavolo!!!
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da jackfolla58 »
Sfigati, scarognati, sfortunati, figli di un Dio......, comuque sia noi che abbiamo maturato il 79.85 ( sono ancora in attesa di un calcolo preciso ) alla data del 31.12.2012 non possiamo andare in pensione.
Ribadisco arruolato il 13 maggio 1980 ( esercito e poi dal 25 luglio 1980 Polizia di Stato ) forse sarò "costretto" a rimanre ancora per altri 3 anni e mezzo e se poi non bastreanni più i 35+5 sarò costretto a rimanere. Tutto questo perche al 31.12.2011 mi mancava uno 0.20 per cento.
Ma di che ca....... stiamo parlando.
Ma i Sindacati che ca..... stanno a fare
Ciao e scusate, ma lo sfogo era d'obbligo
Ribadisco arruolato il 13 maggio 1980 ( esercito e poi dal 25 luglio 1980 Polizia di Stato ) forse sarò "costretto" a rimanre ancora per altri 3 anni e mezzo e se poi non bastreanni più i 35+5 sarò costretto a rimanere. Tutto questo perche al 31.12.2011 mi mancava uno 0.20 per cento.
Ma di che ca....... stiamo parlando.
Ma i Sindacati che ca..... stanno a fare
Ciao e scusate, ma lo sfogo era d'obbligo
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da jackfolla58 »
Ops dovevo indicare alla data del 31.12.2011.
Re: Quando andare in pensione
Si capiva benissimo jackfolla58 , perchè nonostante lo sfogo, giustificatissimo, lo avevi indicato nella seconda parte!!!!!!jackfolla58 ha scritto:Sfigati, scarognati, sfortunati, figli di un Dio......, comuque sia noi che abbiamo maturato il 79.85 ( sono ancora in attesa di un calcolo preciso ) alla data del 31.12.2012 non possiamo andare in pensione.
Ribadisco arruolato il 13 maggio 1980 ( esercito e poi dal 25 luglio 1980 Polizia di Stato ) forse sarò "costretto" a rimanre ancora per altri 3 anni e mezzo e se poi non bastreanni più i 35+5 sarò costretto a rimanere. Tutto questo perche al 31.12.2011 mi mancava uno 0.20 per cento.
Ma di che ca....... stiamo parlando.
Ma i Sindacati che ca..... stanno a fare
Ciao e scusate, ma lo sfogo era d'obbligo
Se posso permettermi di darti un consiglio, visto che sei nel vecchio sistema "retributivo", fortunatamente, una bella riforma, un'ottima pensione e buonanotte ai suonatori!!!!!!!!!!!!!!!!


Saluti
- Giuseppe58x
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- Iscritto il: gio ago 16, 2012 7:28 am
Re: Quando andare in pensione
Messaggio da Giuseppe58x »
Si capiva benissimo jackfolla58 , perchè nonostante lo sfogo, giustificatissimo, lo avevi indicato nella seconda parte!!!!!!lory61 ha scritto:jackfolla58 ha scritto:Sfigati, scarognati, sfortunati, figli di un Dio......, comuque sia noi che abbiamo maturato il 79.85 ( sono ancora in attesa di un calcolo preciso ) alla data del 31.12.2012 non possiamo andare in pensione.
Ribadisco arruolato il 13 maggio 1980 ( esercito e poi dal 25 luglio 1980 Polizia di Stato ) forse sarò "costretto" a rimanre ancora per altri 3 anni e mezzo e se poi non bastreanni più i 35+5 sarò costretto a rimanere. Tutto questo perche al 31.12.2011 mi mancava uno 0.20 per cento.
Ma di che ca....... stiamo parlando.
Ma i Sindacati che ca..... stanno a fare
Ciao e scusate, ma lo sfogo era d'obbligo
Se posso permettermi di darti un consiglio, visto che sei nel vecchio sistema "retributivo", fortunatamente, una bella riforma, un'ottima pensione e buonanotte ai suonatori!!!!!!!!!!!!!!!!


Caro Jackfolla58,della mia solidarietà,giustamente non sai che fartene,però voglio accorarmi a lory,fortuna che siamo nel retributivo,e questo potrebbe bastare.Il 18 c.m. la Fornero avrà un incontro con le parti sociali del comparto sicurezza,speriamo bene!Inoltre la voce insistente del "tavolo tecnico"chissà ..??..bisogna vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.rimuginarsi addosso non serve!
Re: Quando andare in pensione
Salve a tutti, vi chiedo gentilmente dei chiarimenti sui requisiti per andare in pensione.
Sono in Polizia dal gennaio 1983, ho ricongiunto 26 mesi di lavoro antecedente e 12 mesi di leva.
Ho compiuto 53 anni nel febbraio 2012 e nel 1995 avevo raggiunto i 18 anni di contribuzione (sistema retributivo) Con tali requisiti è possible presentare la domanda per andare in pensione?
Grazie anticipatamente.
Saluti
Salvo.
Sono in Polizia dal gennaio 1983, ho ricongiunto 26 mesi di lavoro antecedente e 12 mesi di leva.
Ho compiuto 53 anni nel febbraio 2012 e nel 1995 avevo raggiunto i 18 anni di contribuzione (sistema retributivo) Con tali requisiti è possible presentare la domanda per andare in pensione?
Grazie anticipatamente.
Saluti
Salvo.
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- Iscritto il: gio lug 19, 2012 12:40 pm
Re: Quando andare in pensione
Messaggio da jackfolla58 »
Vi ringrazio della vostra solidarietà, so che il 18 ci sarà l' incontro con i nostri sindacati, ma non credo che possa essere migliorativo.
Non credo che i nostri sindacati siano a conoscenza di chi come me non riuscirà ad andare in pensione per un misero 0.20 per cento.
Per quanto riguarda il suggerimento "Riforma " cosa dovrei fare ? Fingermi stressato?
Andare dal mio dottore ?
Mettermi in malattia per chissà quanti giorni e andare a visita dalla C.M.O. ?
Quanto tempo occorrerebbe per farsi riformare ?
Non credete che mi convenga resistere ancora tre anni ed arrivare a 35 + 5 = 40 (sperando che le cose non cambino ) e dire grazie Polizia è stato un piacere averti incontrato ?
Dimenticavo di dire che in 32 anni ho messo insieme solo una "misera" causa di servizio.
Sono stato uno stupido ?
Che ne pensate?
Ciao e buona domenica a tutti
Non credo che i nostri sindacati siano a conoscenza di chi come me non riuscirà ad andare in pensione per un misero 0.20 per cento.
Per quanto riguarda il suggerimento "Riforma " cosa dovrei fare ? Fingermi stressato?
Andare dal mio dottore ?
Mettermi in malattia per chissà quanti giorni e andare a visita dalla C.M.O. ?
Quanto tempo occorrerebbe per farsi riformare ?
Non credete che mi convenga resistere ancora tre anni ed arrivare a 35 + 5 = 40 (sperando che le cose non cambino ) e dire grazie Polizia è stato un piacere averti incontrato ?
Dimenticavo di dire che in 32 anni ho messo insieme solo una "misera" causa di servizio.
Sono stato uno stupido ?
Che ne pensate?
Ciao e buona domenica a tutti
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da jackfolla58 »
Ciao, evidentemente siamo stati più fortunati di tanti colleghi più cagionevoli di salute.lino ha scritto:Caro jackfolla58, io neanche una, dimmi tu un termine approppriato, che io non oso....
ciao buona domenica.
Ciao e che qualcuno lassù ci aiuti.
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Re: Quando andare in pensione
Messaggio da vittorio1960 »
Buonasera a tutti, vi pongo con malizia una domanda che e' questa :- sono di aprile del 1960, mi sono arruolato in Polizia nel 1978 (58° corso) orbene allo stato attuale ho 52 anni di eta' e 34 anni di servizio (abbondanti) compiuti, ma se facendo l'indiano domani presentassi domanda di pensione con decorrenza da maggio 2013
( ad aprile 2013 avrei compiuto i fatidici 53 anni) la Prefettura secondo voi cosa mi risponderebbe....
( ad aprile 2013 avrei compiuto i fatidici 53 anni) la Prefettura secondo voi cosa mi risponderebbe....
Re: Quando andare in pensione
Gentilmente qualcuno mi puo' dare chiarimenti.salvojcw ha scritto:Salve a tutti, vi chiedo gentilmente dei chiarimenti sui requisiti per andare in pensione.
Sono in Polizia dal gennaio 1983, ho ricongiunto 26 mesi di lavoro antecedente e 12 mesi di leva.
Ho compiuto 53 anni nel febbraio 2012 e nel 1995 avevo raggiunto i 18 anni di contribuzione (sistema retributivo) Con tali requisiti è possible presentare la domanda per andare in pensione?
Grazie anticipatamente.
Saluti
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